mercoledì 27 febbraio 2019

WWW Wednesday #4 - 2019

Buongiorno Lettori e buon mercoledì, come state? Dopo aver saltato per due settimane di fila l'appuntamento con il WWW Wednesday è finalmente giunto il momento di lasciarvi con un bell'aggiornamento delle mie letture più recenti, che sono state un attimo sconvolte dall'arrivo di un omaggio graditissimo ma che non avevo previsto. Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate di questi libri e cosa state leggendo voi, se vi va. Io sono sempre curiosa di scoprire i vostri titoli!




Come potete vedere sto facendo la brava e, tenendo fede alla TBR che avevo stilato per smaltire gli omaggi, sto leggendo La BandaCadabra in ebook e Legione - Gabriel in cartaceo. Di entrambi ho letto solo i primi capitoli quindi non posso ancora sbilanciarmi, ma per adesso sono positiva su tutti e due i titoli. Cercherò di recensirveli il prima possibile, so che il primo vi incuriosiva molto!





Come avrete visto sui social di recente mi sono buttata sulla serie manga Una stella cadente in pieno giorno, composta da 12 volumi. L'ho finita in meno di una settimana e mi è piaciuta davvero molto, si tratta di uno shojo semplice, ma era da tantissimo che non ne leggevo e penso fosse proprio il momento giusto per iniziarlo. Ho finito anche Maze Runner - La mutazione, il primo prequel di questa serie che continuo ad amare un sacco. Dopo un primo momento di smarrimento dovuto al cambio di personaggi e ambientazione mi sono subito affezionata a questa nuova, per così dire, storia. Non vedo l'ora di leggere il secondo! In ultimo ho finito La leggenda di Darkstalker, prequel della saga I Regni del Fuoco. Nonostante i difetti l'ho trovato molto valido, ma questa serie si sta facendo sempre più ripetitiva e devo farmi un bell'esame di coscienza per decidere se portarla avanti o interromperla, dato che è lunghissima e, purtroppo,  inizia ad annoiarmi.





Non sto neanche a dirvi quanta fatica ho fatto per non gettarmi su La Musa degli Incubi appena l'ho tolto dalla busta. Penso sappiate quanto io abbia amato il primo volume e quanto aspettassi questo, ma come ho detto qui sopra sto cercando rispettare l'ordine in cui mi ero prefissata di smaltire gli omaggi, quindi Lazlo e Sarai dovranno aspettare ancora un pochino, ma non vedo l'ora di tornare da loro e di sapere finalmente come si conclude la storia! Prevedo lacrime e notti insonni.



Questi sono i miei aggiornamenti librosi della settimana, se vi va aspetto i vostri!

lunedì 25 febbraio 2019

Recensione "L'ultimo Elfo", di S. De Mari


Buongiorno Lettori - tralasciamo il fatto che avevo scritto "Buonfiore Lettori" - come state? Avete passato un bel weekend? Io ho trascorso un po' di tempo con mia mamma e mia sorella quindi sono contenta ma, visto che la sfiga è sempre dietro l'angolo, mi è ufficialmente iniziata l'allergia, e anche quest'anno passerò la primavera con il naso gocciolante e gli occhi gonfi, che gioia. Adesso però smetto di lamentarmi e vi lascio un piccolo parere su questo Fantasy che già da ragazzina avevo amato moltissimo. Fatemi sapere se lo avete letto e cosa ne pensate del libro o dell'autrice!


«Un apologo sull'eterna battaglia dei più
deboli contro l'arroganza dei potenti.»


Titolo: L'ultimo Elfo
Autore: Silvana De Mari
Prezzo: 10,00€
Pagine: 320
Pubblicazione: 2004
Editore: Salani



Trama: In una landa desolata, annegata da una pioggia torrenziale, l'ultimo Elfo trascina la propria disperazione per la sua gente. Lo salveranno due umani che nulla sanno dei movimenti degli astri e della storia, però conoscono la misericordia, e salvando lui salveranno il mondo. L'elfo capirà che solo unendosi a esseri diversi da sé - meno magici ma più resistenti alla vita non soltanto sopravviverà, ma diffonderà sulla Terra la luce della fantasia. Un tenero e luminoso passaggio dal fiabesco al fantasy.

Prima di dire qualsiasi cosa sul libro devo fare una premessa: il mio parere è di parte. Quando si tratta della De Mari finisco per ripetere gli stessi mille complimenti ma, come ho già avuto modo di raccontarvi nelle recensioni che ho dedicato ai primi volumi della trilogia di Hania, si tratta di una delle mie autrici preferite nel panorama dei Fantasy per ragazzi. Non c'è un solo titolo nato dalla sua penna che mi abbia delusa o fatto storcere il naso e fin da ragazzina i suoi lavori sono stati una parte fondamentale della mia vita da lettrice. Questa infatti è la seconda volta che leggo L'ultimo Elfo e le mie aspettative sono state nuovamente superate. La prima lettura risale a quasi quindici anni fa, il romanzo era appena uscito e io ero una ragazzina, ma già allora era riuscito a farmi sognare e a restarmi impresso, cosa che è successa nuovamente adesso che sono adulta. Ma facciamo un passo indietro: L'ultimo Elfo è il primo volume de La Saga degli Ultimi, composta da cinque romanzi e due prequel, tradotto in venti lingue e vincitore del Premio Bancarellino e il Premio Andersen. La storia racconta di Yorsh, l'ultimo di una stirpe distrutta dall'odio e dall'ignoranza dell'uomo, che si ritrova ad affrontare un lungo viaggio in compagnia di personaggi  che mi sono davvero rimasti nel cuore. La cosa che più amo della De Mari è il suo voler affrontare tematiche davvero cupe e terribili in una maniera anche piuttosto cruda e sincera, ma senza lo scopo di spaventare più del dovuto il lettore. Questo per me è molto importante visto che la saga è rivolta a un target tra i 9 e i 12 anni. Descrivere a un ragazzino una storia tutta rose e fiori non avrebbe avuto lo stesso peso, ma anche caricare loro le spalle di un bagaglio emotivo troppo pesante sarebbe stato controproducente, l'autrice invece rimane sempre su una via di mezzo: decisa e sincera, ma senza calcare la mano quando non richiesto.

«Ti ricordi nella seconda dinastia runica la storia dei nani?
Prima li hanno perseguitati perché portavano la barba, poi perché non
ce l’avevano più. Semplicemente volevano le loro miniere.»

Come avrete capito in questo romanzo, così come era successo anche nella trilogia di Hania, uno dei temi affrontati è quello della morte e del razzismo. La morte che è inevitabile, ma spesso anche ingiusta, e dolorosa. Il lutto con cui la De Mari ci mette faccia a faccia è, in particolare, quello del restare orfani, descritto in maniera semplice ma agghiacciante, senza fronzoli o giri di parole. Perché di guerra e di perdite in questa storia ce ne sono tante, e insieme a Yorsh, Sajra, Monser e a tutti gli altri personaggi vedremo non solo il lato eroico e avventuroso, ma anche e soprattutto quello difficile, fatto di freddo e fame e paura. Immagino che descritto così possa sembrare tutto fuorché un romanzo per bambini, in realtà le scene sono intervallate da discorsi divertenti, personaggi buffi e situazioni bizzarre che, sempre per merito dello stile dell'autrice, si incastrano alla perfezione con le pari più buie del libro. E proprio questo mi porta a consigliarvelo, qualunque sia la vostra età. Se amate il Fantasy e le storie di draghi maestosi, combattimenti e magia riescono ancora a farvi sognare non potete assolutamente perdervi questo piccolo gioiello. A me ha regalato le stesse emozioni forti e indimenticabili di quando ero ragazzina, mi sono commossa, ho dovuto chiuderlo ogni tanto per concedere al mio cuore una breve pausa, ma mi sono anche fatta tante risate e, ancora una volta, ho imparato molto. Un piccolo elfo può fare la differenza in una grande guerra? Da solo forse no, ma circondato da amici fedeli pronti a combattere al suo fianco anche una creatura esile può trasformarsi in qualcosa di grandioso. Ed è proprio questo il messaggio che io ho percepito: la nostra vita su questa terra è un viaggio che presto o tardi giungerà a una conclusione, sta a noi fare del nostro meglio per renderla magica, unica e potente.

Prima o poi la morte attende tutti.
Più importante del rimandare la morte è darle un senso.


Mi farebbe davvero piacere sapere il vostro parere su questo libro, io non vedo l'ora di andare avanti con i prossimi volumi!

sabato 23 febbraio 2019

In My Mailbox #4 - 2019

Buongiorno Lettori e buon sabato, come state? Qui c'è un vento terribile che spero passi presto perché mi fa sempre venire mal di testa. Intanto però siamo giunti al fine settimana ed è arrivato il momento di mostrarvi i titoli che si sono aggiunti di recente alla mia libreria. Prima di tutto abbiamo un graditissimo omaggio di Fazi, che è stata così gentile da mandarmi La Musa degli Incubi, secondo e ultimo volume della duologia iniziata con Il Sognatore, che come già sapete ho amato moltissimo. Inutile dire che sarà la mia prossima lettura e che non vedo l'ora di iniziarlo! All'usato invece ho trovato La moglie tra di noi, di Sarah Pekkanen, thriller psicologico uscito per Piemme lo scorso anno. È un genere che leggo poco ma che mi piace, aspetterò il momento giusto per leggerlo. Sempre all'usato ho preso Madame Claudel è in un mare di guai, che avevo messo in WL al momento dell'uscita. La trama sembra davvero carina e di solito gli autori francesi mi piacciono molto quindi spero non mi deluderà. I prezzi di entrambi come sempre si aggirano sui 2€!

Cosa ne pensate di questi titoli?


venerdì 22 febbraio 2019

5 cose che - 5 serie TV sconosciute


Buongiorno Lettori e buon venerdì! Avete trascorso una buona settimana? Io speravo di sfruttare questo weekend per portarmi un po' avanti con la lettura ma è il mio turno di stare con mia mamma quindi non penso concluderò molto. Prima di andare, visto che mi trovo scomoda a portarmi via il pc, vi lascio la mia puntata di questa bella rubrica. Rispondete anche voi nei commenti se vi va!


5  SERIE TV SCONOSCIUTE (FORSE)



 1. THE PARADISE

Questa è una delle serie Tv che ho scovato per caso su Netflix mentre cercavo qualcosa di storico. In tutto conta due stagioni, anche se credo sia stata cancellata perché non è che la storia si concluda del tutto. So che è tratta da un romanzo del 1883 e devo dire che a me è piaciuta abbastanza, il genere è drammatico / in costume e in effetti gli abiti sono splendidi. Perfetta se volete qualcosa di leggero.




2. GOOD WITCH

Di The Good Witch vi avevo già parlato qui sul blog, ma ai tempi mi ero limitata ad esprimervi tutto il mio amore per i film, che dopo essere arrivati a quota 7 sono proseguiti in questa serie Tv che potete trovare su Netflix. Personalmente continuo a preferire i film, ma Cassandra Nightingale, la nostra strega protagonista, è uno dei personaggi che amo di più e che non mi stanca proprio mai.




3. MEN IN TREES - SEGNALI D'AMORE

Una decina di anni fa ero andata letteralmente in fissa per questa serie Tv, che ancora oggi credo di aver visto solo io, anche perché a causa dei pochi ascolti - sigh! - è stata cancellata alla seconda stagione. Si trattava di una commedia sentimentale ambientata in Alaska che trovavo davvero adorabile e che aveva come protagonista la bella Anne Heche. Vorrei tanto rivederla prima o poi!





4. THE 4400

A dire la verità non ho idea di come sia andata questa serie. Ha avuto successo o non la conosce nessuno? Quello che so è che io la adoravo e che ne ho sempre sentito parlare pochissimo. Da adolescente ne guardavo davvero tantissime di serie di fantascienza, questa purtroppo non l'ho mai terminata, anche perché dopo la quarta stagione è stata cancellata e non so se il finale risulta troncato  di netto o se in qualche modo sono riusciti a dargli una conclusione, anche se affrettata.





5. JOAN OF ARCADIA

Ditemi che qualcuno di voi si ricorda di questa serie Tv, vi prego! Quando avevo 16 anni restavo incollata alla televisione aspettando che lo mandassero in onda. La storia - dramma adolescenziale / fantastico - aveva come protagonista Amber Tamblyn, attrice che ho apprezzato molto anche in 4 amiche e un paio di jeans, e ho scoperto solo in seguito che è liberamente ispirato alla storia di Giovanna d'Arco, cosa a cui non avevo mai fatto caso mentre lo guardavo... sono l'unica?


Quali sono le 5 serie TV sconosciute che guardate?
E cosa ne pensate delle mie?

lunedì 18 febbraio 2019

Recensione "Maze Runner - La rivelazione"

Buongiorno Lettori e buon inizio settimana, come state? Questo weekend sono riuscita a vedere qualche film con il marito, tra cui A Star is Born e Il drago invisibile, ma non credo ve ne parlerò in maniera più approfondita visto che il primo mi ha annoiata a morte e sul secondo non ho molto da dire. Voi li avete visti? Tornando a noi, oggi vi lascio con un parere brevissimo su Maze Runner - La rivelazione, ultimo volume di questa trilogia che come saprete ho amato moltissimo.



Ricorda. Sopravvivi. Corri.


Titolo: Maze Runner - La rivelazione
Autore: James Dashner
Prezzo: 14,90€
Pagine: 341
Pubblicazione: 2015
Editore: Fanucci



Trama: Thomas sa di non potersi fidare delle menti malvagie che fanno parte della C.A.T.T.I.V.O., l'organizzazione che continua a tenere sotto scacco lui e gli altri Radurai, i sopravvissuti al Labirinto. Il tempo delle menzogne è finito, gli ripetono, i loro ricordi sono stati ripristinati e le tremende Prove cui sono stati sottoposti sono terminate. Sostengono di aver raccolto tutti i dati di cui avevano bisogno, ma di dover fare ancora affidamento su di loro per un'ultima missione: tocca ai Radurai trovare una cura per l'Eruzione, lo spietato morbo che conduce alla follia. Ma accade qualcosa che nessuno degli uomini della C.A.T.T.I.V.O. poteva prevedere: i ricordi di Thomas si spingono molto più lontano di quanto possano anche solo sospettare, fino alla verità. Il ragazzo adesso ha la conferma: non può credere a una sola parola di quello che dicono. E i suoi ricordi gli rivelano che dovrà fare molta attenzione, se vuole sopravvivere, perché la verità è più pericolosa della menzogna.


«Abbiamo iniziato insieme e ora finiremo insieme.»


E in men che non si dica siamo giunti all'ultimo volume di questa avvincente trilogia. Erano secoli che non divoravo una serie in così poco tempo e, non so se per merito della trama o per il semplice fatto che ho trovato la storia giusta al momento giusto, ma posso ufficialmente dire che Maze Runner mi resterà nel cuore per molto tempo. Come saprete non voglio soffermarmi sulla trama, soprattutto per quanto riguarda quest'ultimo volume, ma sono felicissima di potergli assegnare 4 stelle e di poter dire che è stata la degna conclusione del viaggio iniziato con Thomas, Newt e Minho. Purtroppo ho notato che non è una serie molto amata e che molti lettori l'hanno abbandonata dopo il primo volume definendolo lento. Io personalmente non mi sono mai annoiata, anzi, lo stile di Dashner mi è piaciuto moltissimo. L'ho trovato freddo, questo sì, ma il suo modo di mantenere le distanze dai personaggi mi ha permesso di vivere a pieno l'orrore della devastazione davanti alla quale si trovano i protagonisti. L'idea di una catastrofe naturale mi ha sempre spaventato e trovo che l'autore sia riuscito a raccontare in modo crudo e avvincente quello che l'uomo può arrivare a fare per sopravvivere. Anche in questo caso avevo già visto il film quindi, nonostante le modifiche, sapevo già cosa sarebbe successo nel corso del volume, ma questo non mi ha impedito di divorarlo con curiosità e angoscia, restandone assolutamente soddisfatta. I colpi di scena non mancano mai e l'azione ha reso la lettura velocissima, non posso negare di essermi commossa in alcune parti. Dire addio a un personaggio che hai amato è difficile e mi sentirò sempre un po' orfana di questo mondo distrutto dai virus e dalla malvagità dell'uomo. Ancora una volta vorrei consigliarvi la trilogia se vi piace il genere, ma so anche che quando una storia non ci incuriosisce è giusto dedicarsi ad altro quindi, per quanto strano possa suonare, quello che vi propongo è di dare una chance almeno ai tre film che ne sono stati tratti, che personalmente trovo siano davvero avvincenti e, a modo loro, fedeli. Non so se questo brevissimo parere vi sia stato utile, purtroppo avendo deciso di non fare nessuno spoiler mi sono dovuta limitare molto, ma spero vi abbia fatto piacere leggerlo e che, magari, vi abbia messo un po' di curiosità nei confronti della serie.

Avete letto la serie o, più probabile,
avete visto i film con Dylan O'Brien? Cosa ne pensate?

venerdì 15 febbraio 2019

5 cose che - Anime: le nostre 5 cotte


Buongiorno Lettori e buon venerdì, come state? Avete trascorso un bel San Valentino ieri? Oggi vi lascio con un post brevissimo perché devo correre a fare le pulizie di casa, sto cucinando mille cose e ho Tristan a casa con un po' di influenza. Essendo fin da bambina una grande appassionata di anime ci tenevo a partecipare a questa puntata di 5 cose che, per questa volta spero mi perdonerete la brevità del post. Fatemi sapere quali sono le vostre cotte mi raccomando!


ANIME: LE NOSTRE 5 COTTE






AKITO HAYAMA (ROSSANA)

Qualcosa mi dice che questo teppistello sarà nella classifica di molte ragazze, senza dubbio è stata una delle mie primissime cotte, impossibile non restarne affascinate! Anche a voi piaceva?









RORONOA ZORO (ONE PIECE)

Andando in ordine temporale la mia seconda cotta epica è stata per Zoro, lo spadaccino attaccabrighe che ancora oggi rimane il mio personaggio preferito dell'anime, nonché unico motivo per cui ho continuato a guardarlo, anche quando la storia mi sembrava non avere più un senso. Spero mi piacerà altrettanto nel manga!







SASUKE UCHIHA (NARUTO)

Menzione d'onore anche per Sasuke, che è riuscito a farmi appassionare all'anime nonostante la presenza irritante del protagonista. Non sempre le sue scelte sono giuste, ma l'ho sempre trovato interessante e originale.






ELLE (DEATH NOTE)

Impossibile non citare Elle, uno dei miei personaggi preferiti di sempre. L'ho amato sia nel manga che nell'anime - al contrario di quel carciofo di Light - e mi ritrovo molto nel suo carattere. Per non parlare dell'amore per i dolci!









EDWARD ELRIC (FULLMETAL ALCHEMIST)

Ed è un personaggio di cui vi ho già parlato in altre puntate - tipo qui - quindi non spenderò troppe parole, ma nell'anime come nel manga è un personaggio di cui amo follemente il coraggio e le insicurezze. Nel corso della storia subisce una grande crescita, ma resta sempre fedele alle sue idee, lo adoro.








Quali sono le vostre 5 cotte?
E cosa ne pensate delle mie?

mercoledì 13 febbraio 2019

Seli e Cry: Cosa ne pensiamo delle serie interrotte


Buongiorno Lettori e buon mercoledì, come procede la vostra settimana? Io oggi salterò l'appuntamento con il nostro amato WWW Wednesday, ma per una buona causa: io e Cry siamo finalmente pronte a tenervi compagnia con una nuova puntata di questa rubrica in collaborazione, in cui ci divertiamo a fare due chiacchiere su temi che ruotano intorno alla vita di noi lettori. Come avrete capito dal titolo oggi abbiamo deciso di toccare un argomento spinoso, quello delle serie interrotte. Tutti noi abbiamo in libreria almeno un paio di saghe che non sono mai state completate, le domande sono sempre le stesse: perché succede? È giusto? E noi lettori che cosa possiamo fare?


PERCHÉ LE SERIE VENGONO INTERROTTE E IL MIO PARERE

Quando una Casa Editrice decide di interrompere la traduzione di una saga i motivi, purtroppo, sono pochi. Possono insorgere problemi per i diritti d'autore, certo, ma nella maggior parte dei casi è solo una questione di mancato guadagno. So che probabilmente mi odierete per quello che sto per dire, ma io, al contrario di altri, lo capisco. Non vuol dire che la cosa mi faccia piacere (vi ricordo che sono la prima a non avere la possibilità di terminarle in inglese, ma di questo parliamo dopo) ma semplicemente che comprendo i motivi delle CE e che non posso condannare più di tanto la decisione di interrompere una saga, quando questa non vende. Capisco lo sconforto e la delusione di chi quella serie l'ha amata, ma dobbiamo tenere a mente che la CE è un'azienda, e come tale non può certo permettersi di andare in perdita. Ecco perché NON sono indignata né penso che le case editrici ci manchino di rispetto, sono solo triste. Purtroppo il nostro amore per una saga non sempre basta, siamo sinceri.



COSA SI PUÒ FARE?

Penso che questo dipenda dalle nostre possibilità. Spesso vengono preparate delle petizioni, che non sempre vengono accolte, ma qualche volta sì, soprattutto da quando le CE grazie ai Social hanno un contatto molto più diretto con i lettori e che noi per primi abbiamo imparato a far valere i nostri diritti o comunque a chiedere spiegazioni. Non voglio soffermarmi sulla famosa guerra in corso tra chi decide di comprare una saga solo una volta completa e chi invece sostiene sia giusto comprare i volumi man mano, per dimostrare alla CE che la storia in questione ci interessa, non perché non voglio sbilanciarmi, ma semplicemente perché non ho ancora deciso cosa effettivamente ne penso.

Per le case editrici la situazione non credo sia semplice da gestire. Da un lato sanno di deludere e far infuriare orde di lettori, dall'altro non possono fallire per accontentarci. Potrebbero pubblicare i seguenti volumi di una serie solo in ebook, così da limitare i costi, o magari optare per un'edizione tascabile e dalla grafica semplice? Secondo me in casi come questi il digitale resta una valida alternativa, ma ovviamente non ho le competenze adeguate per immischiarmi.

Certo è che, se la nostra conoscenza lo permette, la soluzione migliore rimane sicuramente quella di recuperare i volumi in lingua originale. Okay, non è giusto, e d'accordo, con la traduzione lo stile dell'autore viene leggermente alterato e sì, capisco anche che sia una scocciatura avere in bella mostra una serie metà in italiano e metà in inglese o in qualche altra lingua, probabilmente in edizioni diverse, ma credetemi, è meglio di niente. Ve lo dico io che purtroppo di inglese non ho nessuna base e che mi sono dovuta rassegnare all'idea che non saprò mai come si sono concluse alcune delle mie storie preferite. Per fortuna ho la possibilità di recuperare alcune saghe in francese, ma non sempre sono disponibili e a quel punto da fare c'è ben poco.




LE SERIE CHE MI SCOCCIA DI PIÙ SIANO STATE INTERROTTE


Come tutti, anche io ho delle saghe la cui interruzione mi ha fatto rimanere malissimo.
Queste quattro sono le prime a cui ho pensato, ma ne avrei sicuramente altre da citare.

Sweep Series, Cate Tiernan: tra le storie a tema streghe e Wicca questa è la mia preferita. La saga veniva pubblicata nella collana Dark Magic di Mondadori ed è stata interrotta al volume numero 13, quando ne sarebbero mancati solo 2 per concluderla. Vogliamo parlarne? Penso di no.

Ragazze lupo, Martin Millar: dopo tutti questi anni provo ancora un grandissimo affetto per questa originale e cupa trilogia sui lupi mannari, ambientata in una Londra oscura e piena di pericoli. Purtroppo Fazi ha deciso di non pubblicare il terzo e ultimo volume. No comment.

Sirene, Tricia Rayburn: altra trilogia validissima e rimasta priva di capitolo conclusivo. Se amate le sirene questa è una storia che vi consiglio davvero, a patto che possiate recuperare il terzo volume in inglese. Nel 2018 Piemme ha ripubblicato il primo romanzo in edizione economica nella collana Pickwick, senza tuttavia portarci in finale, il che mi lascia perplessa.

Chi è Mara Dyer: Michelle Hodkin: anche in questo caso Mondadori ci ha lasciato a secco decidendo di non pubblicare il terzo e ultimo capitolo della trilogia. Penso sia davvero un peccato perché la storia è molto originale, sarebbe valsa la pena di tradurne il finale.



IN CONCLUSIONE

Su questo argomento ci sarebbe davvero tanto da dire, ma se ne è già parlato molto e non credo che il mio punto di vista possa portare a qualche geniale svolta. Quando ci arrabbiamo per l'ennesima serie interrotta e lanciamo maledizioni alla casa editrice spesso dimentichiamo che dopotutto i libri sono merce. Sì, lo so, è brutto. Non prenderla sul personale è difficile, ma d'altra parte non credo che chi lavora in questo ambito si diverta a troncare saghe a casaccio solo per farci un dispiacere. Magari se scegliessero con più attenzione cosa pubblicare e puntassero di più su serie valide - pubblicizzandole meglio - anziché tradurre quello che gli capita a tiro saremmo tutti più felici, ma noi siamo lettori intrepidi e continueremo a sperare, senza sapere se la nostra saga preferita vedrà mai la fine oppure no. Giusto perché, in fondo, l'ansia non è mai troppa.



Voi cosa ne pensate di questo argomento?
Quali serie interrotte vi hanno amareggiato di più?



lunedì 11 febbraio 2019

Recensione "La vendetta della regina"

Buongiorno Lettori e buon lunedì, avete trascorso un bel weekend? Noi non abbiamo fatto niente di particolare, ma anche stare un po' in tranquillità ha i suoi vantaggi e infatti insieme al marito ho finito di rivedere l'intera trilogia di Maze Runner, di cui come saprete ho amato sia i film che i romanzi. Oggi però sono qui per lasciarvi il mio parere su un altro titolo per ragazzi che ho apprezzato molto e che vi consiglio se come me non vi stancate mai di pericoli e grandi avventure.


La profezia non si è ancora compiuta,
e stavolta il prezzo da pagare sarà più alto che mai...


Titolo: La vendetta della regina
Autore: Laura Taibi
Prezzo: 16,50€
Pagine: 192
Pubblicazione: 2018
Editore: Nulla Die



Trama: Sono passati tre anni e la vita di Jasper sembra essere tornata alla normalità La regina però non è scomparsa e ha ancora molti assi nella manica. Stavolta la battaglia si sposta nella familiare cornice di Londra, dove vecchie conoscenze e nuovi alleati si intrecceranno al destino dei quattro protagonisti. In un susseguirsi di sfide e colpi di scena Jasper, Eilise, Chad e Octavia dovranno testare i propri limiti e mettere in gioco le loro vite come mai prima d'ora. La profezia non si è ancora compiuta, e stavolta il prezzo da pagare sarà più alto che mai.

Non so se capita anche a voi, ma arrivare alla conclusione di una serie a me scatena sempre un mix di emozioni uniche. Curiosità, malinconia, ma anche un po' di sollievo per essere arrivata in fondo a una grande avventura e aver finalmente scoperto il destino dei personaggi. Non amo molto le saghe lunghe proprio perché l'idea di essere sempre a metà di qualcosa mi indispettisce e, per quanto magari assurdo, preferisco un po' di tristezza per la fine di una bella storia alla costante sensazione di essere sospesa tra un volume e l'altro. Questo è il primo motivo che mi ha fatto apprezzare così tanto la duologia iniziata con Le terre dei dormienti: la scelta di non aggiungere altri capitoli, inutili ai fini della trama, è stata una mossa vincente da parte dell'autrice, che invece di allungare il brodo come molti altri autori fanno ha dedicato alla sua storia la giusta lunghezza, senza forzarla. Durante la lettura di questo secondo volume sono riuscita ad avvertire tutta la passione e l'affetto che l'autrice ha riservato alle sue creature e questo mi ha permesso di sentirmi a mia volta coinvolta ed emozionata, pronta ad accompagnare Jasper, Eilise, Chad ed Octavia verso la conclusione del loro viaggio.

«È questo l'effetto che ci fanno le belle storie; iniziamo a conoscere così bene i protagonisti che diventano quasi degli amici e, quando chiudiamo i libri, è un po' come se dicessimo loro addio.»

Come al solito non posso svelarvi molto della trama ma, come avrete capito, questo secondo volume che va a concludere la duologia non mi ha affatto deluso, anzi. Mi è piaciuto molto che tra la fine del primo romanzo e l'inizio di questo trascorrano tre anni, perché questo lasso di tempo mi ha permesso di ritrovare i personaggi più adulti e maturi, alle prese con problemi e preoccupazioni in cui, avendo superato da un pezzo l'età dell'adolescenza, mi sono ritrovata molto. È stato bello scoprire come sono proseguite le vite dei protagonisti dopo la prima avventura, e ancora più bello è stato tornare a combattere al loro fianco non solo contro la terribile regina Nox, ma anche contro gli incubi, la paura e i sensi di colpa che non sono mai riusciti a cancellare. La lettura è stata velocissima, merito dell'ottima scrittura dell'autrice e della scorrevolezza della trama, priva di parti lente o inutili. Per divorarlo mi sono bastate un paio di serate e resto del parere che se amate i Fantasy per ragazzi ben scritti, originali e senza fronzoli non potete farvi scappare questa duologia. A posteriori posso dire con certezza che La vendetta della regina è esattamente il tipo di volume conclusivo che vorrei sempre per una serie: non manca l'avventura, ma finalmente ogni tassello si colloca al suo posto. I misteri vengono svelati, ogni personaggio trova il suo destino e il lettore può voltare l'ultima pagina con un sorriso e tanta soddisfazione, cosa non da poco. Bellissima anche la scelta di dedicare più spazio alla regina Nox, temibile antagonista che però ho imparato ad apprezzare, perché dietro ad un cattivo ben costruito c'è sempre una storia da raccontare, e quella di Nox valeva decisamente la pena di essere ascoltata.
In conclusione trovo che questa sia una duologia validissima, scritta bene e che in maniera positiva e leggera affronta tematiche interessanti, rendendola adatta sia ai ragazzi che agli adulti dal cuore giovane, che ancora si emozionano davanti al potere dell'amicizia e all'avventura. Personalmente custodirò con affetto il ricordo di questa storia, che con semplicità ha saputo farmi sorridere ed emozionare fino all'ultima pagina.


Sono curiosa di sapere cosa ne pensate di questa duologia, vi piacerebbe leggerla?

sabato 9 febbraio 2019

In My Mailbox #3 - 2019


Buon sabato Lettori, come state? Anche da voi è arrivato un po' di sole? Se riesco vorrei approfittarne per fare qualche foto visto che ultimamente la mia galleria di Instagram è tragicamente vuota. Intanto però vi mostro i due nuovi arrivi librosi della settimana! Una corona per Mia l'ho scovato all'usato e non me lo sono lasciato scappare, si tratta del secondo volume della serie per ragazzi The Princess Diaries, da cui sono tratti i film Pretty Princess, con la Hathaway. Purtroppo i successivi otto volumi non sono stati tradotti, ma meglio di niente. Il secondo titolo è La casa degli specchi, terzo capitolo della saga per ragazzi Ulysses Moore, che ho ricevuto in regalo dall'adorabile Chiara del blog Chiara in Bookland - cliccate sul nome del blog per andare a trovarla! - che è stata tanto gentile da farmene dono. Provo sempre un mix di disagio e commozione quando mi fate dei regalini, sono una blogger fortunata e non vedo l'ora di iniziare questa serie, è da tanto che mi ispira!


Avete letto questi libri?
E voi cosa avete comprato ultimamente?

venerdì 8 febbraio 2019

5 cose che - 5 serie letterarie che ho abbandonato


Buongiorno Lettori e buon venerdì, come state? Quando arriva il momento di preparare questa rubrica sono sempre di buon umore perché, oltre ad essere divertente, significa che anche il weekend è alle porte, finalmente. Per il tema di oggi torniamo a parlare di saghe letterarie e ci concentriamo in particolare su quelle che per un motivo o per l'altro abbiamo abbandonato. Quali sono le vostre?


5 SERIE LETTERARIE CHE HO ABBANDONATO


Rebel    ♦    Attraverso il Fuoco    ♦    Feline

Iniziamo da tre trilogie accomunate dal genere, si tratta infatti di Urban Fantasy che vedono come protagonisti angeli, streghe e, diciamo, mutaforma - non ricordo il nome ufficiale chiedo venia - e sono serie che ho deciso di abbandonare dopo il  primo volume. Non si tratta di letture terribili, ma semplicemente di storie, personaggi o stili che non mi hanno minimamente coinvolto e verso cui non ho interesse. Non posso escludere che magari i capitoli seguenti mi avrebbero fatto rivalutare il tutto, ma d'altronde le saghe in circolazione sono infinite e sempre più lunghe e il tempo è poco, meglio dedicarsi a quelle che realmente ci emozionano, non trovate?



Uno splendido disastro    ♦    Paper Princess

Discorso diverso per queste due saghe YA/NA - non ricordo esattamente l'età dei personaggi e quindi in quale dei due target rientrino - che ho profondamente detestato. Sapete già che è un genere che tollero poco, ma di tanto in tanto non mi dispiace dargli una chance, peccato che ne resto sempre nauseata. In entrambi i casi ho abbandonato le serie dopo il primo volume a causa di tutto: stile, trama, personaggi, ma ciò che mi urta di più sono sempre i messaggi negativi che trasmettono. Sì, ogni tanto torno a vestire i panni di una Sailor Moon dei poveri che si batte contro questi titoli che trattano con troppa leggerezza tematiche delicate, sopportatemi così.

Cosa ne pensate di questi titoli?
E quali avreste scelto voi?