-Dovrei dirti che il tuo dolore per Marco è davvero un dolore da poco, confrontato ad altri ben più definitivi, ma il dolore è tale per chi lo prova, non per quello che è. Non c'è nulla di più privato del dolore. E non sono d'accordo che sia bello condividerlo. E' bello non provarlo. E' bella la sua assenza. E'. Bello. Non. Soffrire.- (Pesci volanti, P. Baccalario)

sabato 30 maggio 2020

In My Mailbox #7 - 2020


Buongiorno Lettori e buon sabato, come state? Mi sembrano passati secoli dall'ultima volta che vi ho tenuto compagnia con un post nel weekend, l'ultima puntata di questa rubrica dedicata ai nuovi arrivi credo risalga a marzo, poco prima della quarantena... d'altronde non avendo fatto acquisti online è ovvio che non avessi niente di nuovo da mostrarvi. Da quando la situazione ha iniziato a tornare alla normalità sono stata solo dal dentista, libreria e fumetteria non le ho viste neanche da lontano, per ora. Da dove arrivano quindi questi nuovi amici di carta? Wolfheart - La Ragazza Lupo l'ho recuperato grazie a uno scambio con Cristina del blog Il mondo di Cry, lo puntavo da tantissimo tempo e sono felicissima di averlo finalmente in libreria. Mio marito mi ha poi regalato una copia cartacea di Quel che affidiamo al vento, romanzo commovente e profondo che ho ascoltato in audiolibro il mese scorso e di cui mi ero letteralmente innamorata. Ci tenevo tantissimo ad averlo e so che al momento giusto lo rileggerò. Sempre mio marito, passando accanto alla bibliocabina per puro caso, ha scoperto che l'hanno riaperta. Quando ha trovato una copia di Pagemaster non l'ha certo potuta lasciare lì! Si tratta della sceneggiatura del film, quindi niente di nuovo, ma è una delle nostre pellicole preferite e sono curiosissima di leggere l'avventura su carta, anche se identica a quella del film. In passato avevo già letto le sceneggiature di Alice in Wonderland e di Biancaneve e il Cacciatore ed essendomi piaciuti i rispettivi film avevo trovato entrambi molto carini. Quindi penso che sarà lo stesso per Pagemaster e non vedo l'ora di iniziarlo! Concludo con un delizioso omaggio arrivato giusto ieri mattina da Stefy, che mi ha gentilmente inviato una copia di Piccolo Incubo & Dolce Sogno, scritto da lei e illustrato da sua sorella Paola. Sarà sicuramente la mia lettura per questo weekend, sono certa che piacerà sia a me che a Tristan!

Cosa ne pensate di questi titoli?
E cosa avete comprato voi di recente?


venerdì 29 maggio 2020

5 cose che - 5 personaggi Disney (non protagonisti) che ho amato



Buon venerdì Lettori, come state? Io ieri ho trascorso gran parte della giornata con l'emicrania, per fortuna nel pomeriggio ha iniziato ad andare meglio e sono riuscita a preparare al volo il post di oggi e quello per domani. Mi sarebbe davvero dispiaciuto saltare questa puntata della rubrica, perché come avrete capito dal titolo parleremo di personaggi Disney che abbiamo amato, ma che NON sono i protagonisti. Io ho deciso di non citare i cattivi, perché come sapete sono praticamente sempre i miei personaggi preferiti e tendo a nominarli ogni volta che ne ho la possibilità, quindi per oggi ho fatto uno sforzo, spero apprezzerete. Se vi va ditemi nei commenti quali avreste nominato voi!




5 PERSONAGGI  DISNEY (NON PROTAGONISTI) CHE HO AMATO

MEGARA (HERCULES)

«Sono una donzella, sono in difficoltà. Me la cavo da sola, buona giornata!»

Come non citare la bella Megara, interesse amoroso del nostro Megafusto preferito? Meg mi è sempre piaciuta, è una ragazza decisa e ironica, ma segnata dalla malinconia di un cuore spezzato. Amo la sua forza, l'ho sempre trovata più matura e realistica rispetto alle altre ragazze Disney!




YZMA E KRONK (LE FOLLIE DELL'IMPERATORE)

«Guarda che ho ucciso per molto meno!»

Stavo per citare solo Kronk, ma credo che questo simpatico personaggio dia il suo meglio quando è in coppia con Yzma, che tra l'altro è una delle mie cattive preferite. Insieme mi fanno davvero morire dal ridere, sono un duetto tragicomico semplicemente adorabile, impossibile non amarli, no?




LA STREGA (BRAVE)

«Se avessi la possibilità di cambiare il tuo destino, lo faresti?»

Anche se non possiede un nome, il personaggio della strega è fondamentale per la storia di Merida, è infatti lei a cambiare il destino della principessa scozzese, grazie ad un incantesimo. Folle e un po' scorbutica, in questa abilissima intagliatrice del legno ci rivedo sempre un po' la mia mamma!




NONNA FA (MULAN)

«Ti piacerebbe restare per cena?»
«Ti piacerebbe restare per sempre?»

Ecco un'altra fantastica vecchina, anche lei senza nome! Come si fa a non tifare per la sfacciata e un po' pazza nonna di Mulan, che attraversa le strade contando sulla sola fortuna di un grillo? Adoro il fatto che, pur onorando le tradizioni della propria cultura, sia sempre pronta a sostenere Mulan.




NONNA SALICE (POCAHONTAS)

«A volte il sentiero giusto non è il più facile.»

Ormai è chiaro che ho una passione per le vecchine sagge, non posso negarlo! Nonna Salice è uno dei miei personaggi preferiti di sempre, uno spirito della natura potente e sempre disposto ad aiutare la mia adorata Pocahontas. Sapevate che i salici hanno sempre avuto un simbolismo positivo? Rappresentano la spiritualità e l'immortalità, l'albero perfetto per la nostra Nonna Salice!
Questi sono i primi 5 personaggi a cui ho pensato, vi piacciono? E quali avreste nominato voi?

giovedì 28 maggio 2020

Blog e Social media: la nostra esperienza e cosa ne pensiamo


Buongiorno Lettori e buon giovedì, come state? Maggio è ormai agli sgoccioli, non so da voi ma qui le temperature si sono alzate e l'idea di aver perso l'occasione di sfoggiare i miei outfit preferiti (giubbotto di pelle in particolare) mi scoccia un po'. Frivolezze a parte, oggi finalmente torno a proporvi un post in collaborazione con la dolce Cristina del blog Il mondo di Cry! Come probabilmente saprete ogni tanto ci piace scegliere un tema legato al blog o alla lettura e parlane qui insieme a voi, lasciandovi i nostri pareri in attesa ovviamente di conoscere i vostri.

L'argomento che abbiamo deciso di proporvi oggi è quello dei Social media, che ormai fanno parte della nostra vita. Visti i tempi che corrono e la tecnologia che avanza sempre più veloce è praticamente impossibile non utilizzarli, e in questo post mi piacerebbe raccontarvi cosa ne penso, quali uso e come mi trovo e in quale modo mi sono utili per gestire al meglio il blog. Spero che l'argomento vi interessi e ovviamente vi invito a passare sul blog di Cristina per scoprire come ha deciso di trattare lei questo tema! Per le vostre opinioni invece potete usare i commenti qui sotto!



BLOG

Precisazione: il blog ovviamente non è un Social media. Si tratta di un semplice sito web che viene gestito da una o più persone, ma se siete qui immagino che lo sappiate. Questa è sicuramente la mia piattaforma preferita, nonché quella che utilizzo con più facilità. Tra pochi mesi il mio angolino compirà i fantomatici 10 anni e questo credo basti a farvi capire quanto mi ci trovi bene. Ci sono moltissimi modi di scrivere e di esporre sul web le proprie passioni, ma per me aprire un blog resta la scelta migliore. Permette all'autore di avere uno spazio personalizzato e di poter approfondire senza particolari limiti gli argomenti che vuole trattare. Restando nel campo dei bookblogger, per esempio, un blog offre la possibilità di scrivere recensioni lunghe ed elaborate e di dare a ogni post un tocco personale. Un po' come un diario, infatti, ogni blog rispecchia lo stile di chi lo gestisce. Però, inutile negarlo, richiede molto più impegno di una pagina Social.





FACEBOOK

Credo che con i suoi oltre 15 anni di attività Facebook possa essere considerato un po' il papà di tutti i Social. È il primo a cui mi sono iscritta e credo che lo stesso valga per molti di voi. Se durante i primi anni ne ero entusiasta, però, non posso dire la stessa cosa adesso. Certo, oltre ad avere un profilo personale la cosa utile è poter aprire una pagina collegata al blog, in cui condividere i post o in generale gli aggiornamenti, che è poi l'unico motivo che al momento mi impedisce di abbandonarlo. Ormai lo utilizzo solo come una vetrina per pubblicizzare i post, ma devo ammettere che per seguire le pagine delle Case Editrici e organizzare BlogTour o eventi vari resta un buon mezzo. Di certo non è tra i miei Social preferiti, ma fa ancora il suo lavoro quindi per adesso preferisco averlo.




INSTAGRAM

Croce e delizia, il Social più usato e amato del momento! Io ho iniziato ad usarlo in maniera seria e costante nel 2016 e tutt'ora rimane il mio preferito. I pro sono davvero tantissimi: è intuitivo, immediato e permette di mantenere un vero e rapporto con chi ci segue, interagire è semplicissimo! Tra sondaggi, stories e swipe up Instagram è una vera manna dal cielo, un braccio destro fantastico. Perché braccio destro? Perché utilizzato come vetrina pubblicitaria è perfetto, ma personalmente non potrei mai fare quello che faccio senza avere anche il blog. Su IG infatti conta molto l'estetica, tanto che è impossibile pubblicare un post senza foto, e anche così i caratteri del testo sono limitati. Può essere un mezzo di comunicazione ottimo in alcuni casi, ma per parlare di libri in maniera approfondita secondo me è fondamentale appoggiarsi prima a un blog o a un canale Youtube, sfruttando poi IG come vetrina e per mantenere il dialogo con i propri lettori.





YOUTUBE

Penso che Youtube possa essere paragonato ad un blog. Se ci si trova meglio ad esprimere a voce i propri parerei su una lettura è senza dubbio il mezzo adatto per recensire. Io stessa seguo molti Booktuber e trovo comodo poter ascoltare i loro pareri, magari in momenti in cui non posso mettermi al computer a leggere. In passato ho portato avanti un canale libroso, ma il lavoro di registrazione e montaggio mi ha sempre dato molto fastidio, l'impegno non è indifferente. Mi sono resa conto, però, che se le ore spese a editare i video mi sembravano una perdita di tempo, quelle impiegate a correggere e preparare i post per il blog non mi erano di alcun peso. Per me quindi è palese che la forma scritta sia la migliore. In questo caso credo che vada fatta una scelta, portare avanti sia un blog che un canale in maniera costante e professionale è quasi impossibile, meglio prendere una decisione e dedicare le proprie energie a una sola piattaforma.





GOODREADS

Concludo con il più famoso Social dedicato ai libri in circolazione! Dopo anni persi con aNobii, mi sono decisa a trasferirmi su GR e, neanche a dirlo, non c'è paragone. Il motivo principale che mi spinge a tenerlo costantemente aggiornato è che per me è fondamentale per la gestione del blog. Grazie a GoodReads infatti tengo il conto delle mie letture segnando anche la data in cui ho iniziato e finito un titolo, oltre ovviamente a voto e recensione. È possibile creare la propria Reading Challenge personalizzata e consultare i propri progressi di lettura, insomma, GR è una sorta di preziosissimo archivio, senza questo social gestire il blog sarebbe molto più scomodo.





Direi che questi sono i Social che uso io e con cui mi trovo meglio. Ovviamente non ho consigli tecnici da darvi e quello che ho scritto vale per me, niente vi vieta di usarne solo uno, di averli tutti o di recensire libri su Facebook, per dire. Il bello dei Social è proprio che offrono mille modi diversi per comunicare e una volta individuato il proprio possono essere degli ottimi alleati. Basta ricordarsi che i numeri non sono tutto, e che staccare dalle notifiche può farci solo bene.



Voi cosa ne pensate di questi Social? E quali sono i vostri preferiti? Vi ricordo di passare anche sul blog di Cry per leggere il suo parere!

lunedì 25 maggio 2020

Recensione "Divergent" di Veronica Roth (trilogia completa)

Buongiorno Lettori e buon lunedì, come avete trascorso il weekend? Noi nonostante il bel tempo non siamo usciti, però è venuta mia sorella a trovarmi e si è portata via un borsone di libri e film che avevo preparato prima della quarantena da portare all'usato o alla bibliocabina, quindi mi ha alleggerito un po' il viaggio, che ovviamente farò con calma quando la situazione sarà più tranquilla, dato che i titoli che ho da dare via sono ancora molti. Come avrete capito dal titolo, però, oggi sono qui per parlarvi dell'intera trilogia di Divergent, che vi recensirò come al solito senza spoiler. So che si tratta di una storia molto amata, ma io non sono proprio riuscita ad apprezzarla. A voi è piaciuta?



Una scelta può cambiare il tuo destino

Titolo: Divergent
Autore: Veronica Roth
Prezzo: 14,90€
Pagine: 480
Pubblicazione: 2012
Editore: DeAgostini



Trama: Dopo la firma della Grande Pace, Chicago è suddivisa in cinque fazioni consacrate ognuna a un valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, l'amicizia per i Pacifici, l'altruismo per gli Abneganti e l'onestà per i Candidi. Beatrice deve scegliere a quale unirsi, con il rischio di rinunciare alla propria famiglia. Prendere una decisione non è facile e il test che dovrebbe indirizzarla verso la strada a lei adatta, escludendo tutte le altre, si rivela inconcludente: in lei non c'è un solo tratto dominante ma addirittura tre! Beatrice è una Divergente, e il suo segreto - se reso pubblico - le costerebbe la vita. Non sopportando più le rigide regole degli Abneganti, la ragazza sceglie gli Intrepidi: l'addestramento però si rivela duro e violento, e i posti disponibili per entrare a far parte della nuova fazione bastano solo per la metà dei candidati. Come se non bastasse, Quattro, il suo tenebroso e protettivo istruttore, inizia ad avere dei sospetti sulla sua Divergenza.

A distanza di quasi dieci anni dall'apertura del blog ancora mi stupisco del ritardo con cui mi ritrovo a leggere le saghe più famose. In questo caso però ho una motivazione valida: qualche anno fa mi era stato spoilerato il finale di Allegiant, il terzo volume, e io detesto gli spoiler, di qualsiasi tipo o entità siano. Sul momento mi era quindi passata la voglia di leggerla e per diversi anni ho preferito lasciarla sullo scaffale a prendere polvere. Adesso che però l'ho terminata posso dire che probabilmente quel terribile spoiler è l'unico motivo per cui non ho abbandonato Divergent al primo capitolo. La lettura come avrete intuito è stata piuttosto tragica, non ho apprezzato praticamente niente di questa trilogia, se non l'idea di base, che nel 2011 al momento dell'uscita poteva essere decisamente originale, se ben sviluppata. Questa però è l'unica lancia che posso spezzare a favore della Roth, perché per quanto mi riguarda il resto è da bocciare su tutti i fronti. Fin dai primi capitoli ho capito che lo stile dell'autrice non faceva per me e questo ha inciso molto sul mio giudizio finale. Non posso dire che la Roth scriva male, ho letto libri peggiori, ma ho trovato il suo metodo narrativo tremendamente piatto e noioso, totalmente privo di qualsiasi emozione. Anche i personaggi si sono rivelati fin dalle prime pagine banali e addirittura fastidiosi. In genere non amo abbandonare i libri, soprattutto se si tratta di saghe che possiedo già complete, ma in questo caso lo avrei fatto senza rimorsi perché pagina dopo pagina la mia voglia di dare una chance a questa storia diminuiva drasticamente. A salvarmi, per così dire, è stato proprio lo spoiler a cui accennavo prima. Non scenderò nei dettagli - se l'avete letta probabilmente sapete di cosa sto parlando - ma mi avevano messo al corrente della morte di un personaggio e, trovandola una scelta interessante, volevo capire come l'autrice avrebbe gestito la faccenda. Non fosse stato per questa curiosità avrei cestinato la trilogia a pagina 4 senza rimorsi e sarei passata ad altro.




Questo è uno dei rari casi in cui, per togliermi la curiosità, sarei anche stata disposta a guardare i film per evitarmi lo strazio e la perdita di tempo di leggere i romanzi, ma come forse saprete le trasposizioni cinematografiche di questa serie sono state un flop, tanto che la seconda parte di Allegiant non è mai stata girata. Quindi niente, mi è toccato leggerli tutti e tre. So che la maggior parte delle persone cercano di trovare qualcosa di positivo anche nei romanzi che non apprezzano, per la serie "leggere non è mai una perdita di tempo" e non posso certo negare che nel corso di ben tre volumi non ci siano state un paio di scene gradevoli, ma mentirei se dicessi che sono contenta di averli letti, perché la verità è che tornando indietro non lo rifarei. A differenza di molti, però, trovo che la storia abbia mantenuto lo stesso livello di (scarsa) qualità in tutti e tre i romanzi. Avevo sentito dire che il primo volume era avvincente e ben scritto e che la storia peggiorava drasticamente nei seguiti, secondo me invece sono tutti e tre sulla stessa lunghezza d'onda, quindi bene o male - forse più male, in effetti - non ho percepito grandi differenze tra un libro e l'altro, mi sono sembrati tutti noiosi e apatici allo stesso modo. Prima di passare ad elencarvi le cose che mi hanno portato a bocciare questa trilogia, però, una piccola nota di merito va al personaggio maschile, Quattro, che è praticamente l'unica cosa che ho tollerato. Non rientrerà mai nella mia lista dei miei protagonisti preferiti, ma trovo che sia un peccato averlo sprecato per una storia così scialba e carente, motivo per cui in futuro non mi dispiacerebbe leggere Four, la raccolta di racconti prequel narrati dal suo punto di vista. Per quel che riguarda le cose che invece non mi sono piaciute, farei prima a dirvi tutto. Ho trovato lo stile dell'autrice monotono e in generale la storia viene raccontata senza pathos, le scene si susseguono in maniera piatta una dopo l'altra, anche quelle tragiche o con molta azione risultano in realtà noiose. La stessa cosa vale per i personaggi e per i discorsi, che non sono mai riusciti a suscitarmi delle emozioni reali, se non una profonda antipatia per la protagonista.

Di chi puoi fidarti veramente? In quale valore credi?
A chi vuoi giurare la tua lealtà? Pensaci bene perché
una scelta può cambiare il tuo destino.

Tris avrebbe potuto affrontare un percorso di crescita molto interessante, trasformandosi da timida Abnegante a coraggiosa Intrepida, ma la realtà dei fatti è che per tre romanzi è rimasta la stessa ragazzina apatica e infantile, le cui scelte discutibili - spesso ingiustificate o campate in aria - non risultano mai davvero potenti o importanti. È uno di quei personaggi che si lascia semplicemente trascinare dagli eventi, reagendo in maniera irresponsabile e generando così una catena di avvenimenti che andranno poi sistemati e risolti, ma non ho mai sentito alcun tipo di emozione nelle sue scelte o nei suoi ideali. Sulla storia d'amore sorvolo direttamente, perché tra lei e Quattro non ho mai percepito nessun tipo di affinità né di chimica, capisco che indipendentemente dal genere di romanzo che stiamo leggendo una bella love story renda la trama più appassionante, ma in questo caso ho trovato Tris e Quattro il tipo di coppia da far mettere insieme giusto per avere una componente amorosa, ma a parere mio se ne sarebbe potuto fare tranquillamente a meno, la trama non ne avrebbe risentito. Trama che, per altro, non mi ha entusiasmato. Come dicevo l'idea di base poteva essere carina e tutta questa faccenda delle fazioni e dei divergenti poteva trasmettere un messaggio positivo, ma la storia è sviluppata in maniera monotona e frammentata, le tematiche non vengono approfondite abbastanza da risultare appassionanti o da lasciare un segno, è il genere di storia che o macini senza interesse, giusto per arrivare alla fine e depennarla dalle saghe da leggere, oppure abbandoni. Questa ovviamente è stata solo la mia disastrosa esperienza e so per certo che altre persone l'hanno apprezzata. Per quanto riguarda il famoso finale ammetto di essere rimasta un po' delusa per come l'autrice ha gestito il colpo di scena. Però nel complesso ho trovato l'epilogo della storia interessante e in linea con la trama, quindi non mi lamento più di tanto. Per concludere: pochi pro e un'infinità di contro, la bocciatura era assicurata fin dal primo volume per quanto mi riguarda. Penso che ora come ora il genere distopico offra serie molto più valide di questa quindi non me la sento di consigliarla, ma nella sua monotonia non posso dire che sia la cosa peggiore che ho mai letto quindi ecco, secondo me non ne vale la pena, ma se vi incuriosisce e volete fare un tentativo potete provarci, unico consiglio: iniziatelo con delle basse aspettative!


Se vi va aspetto di sapere nei commenti il vostro parere sia sulla saga che sui film!

venerdì 22 maggio 2020

5 cose che - 5 personaggi dei libri a cui chiederei aiuto in caso di bisogno


Buon venerdì Lettori, come state? Oggi arrivo un po' in ritardo con il post, ma meglio di niente. Che poi, se volete farvi una risata, dopo aver passato la notte insonne, sta mattina ci siamo fatti una corsa per arrivare in tempo a scuola, salvo poi ricordarci che i bimbi oggi fanno il ponte e di conseguenza trovare tutto chiuso. Per fortuna la scuola è letteralmente a due passi da casa e ce ne siamo tornati indietro, però insomma, la sveglia l'avrei evitata più che volentieri. Disavventure a parte, come tutti i venerdì vi tengo compagnia con una nuova puntata in cui parleremo di personaggi dei libri a cui chiederemmo aiuto in caso di bisogno! Quali sarebbero i vostri? E cosa ne pensate dei miei?




5 PERSONAGGI DEI LIBRI A CUI CHIEDEREI
AIUTO IN CASO DI BISOGNO


GERALT DI RIVIA (THE WITCHER)

Di nuovo?! Eh, lo so, ma cosa posso dirvi? Ho aspettato per così tanto tempo che questa saga diventasse famosa anche qui che adesso sono troppo esaltata all'idea di poterla finalmente citare e finisco per inserirla ovunque. Però non potete darmi torto, chi non vorrebbe uno strigo a cui poter chiedere aiuto? Sa usare la magia e le erbe, non si tira mai indietro davanti al pericolo e in combattimento è praticamente imbattibile... io un witcher così me lo terrei stretto più che volentieri.





EDWARD CULLEN (TWILIGHT)

Sì, okay, brilla. Penso che Edward sia a tutti gli effetti il vampiro più perculato nella storia della letteratura, ma scherzi a parte, ci sono tantissime situazioni in cui il suo aiuto farebbe comodo! È ricco, di buon cuore e potrebbe staccare la testa a chiunque vogliate con un morso. Ma soprattutto, in caso di bisogno potrebbe trasformarvi in vampiro salvandovi la vita e donandovi niente meno che l'immortalità! Ora, io non so se vorrei davvero vivere per sempre, ma nel dubbio un Cullen a cui chiedere aiuto lo vorrei senza dubbio. Se Edward meglio, ma mi accontento anche di Carlisle.





MAGNUS BANE (SHADOWHUNTERS)

E vogliamo forse farci mancare niente meno che il Sommo Stregone di Brooklyn? Ovviamente no! Nei suoi quattro secoli di vita le avventure di questo personaggio di sono intrecciate con quelle degli Shadowhunters, dei Nascosti e delle creature più improbabili che possano venirvi in mente, difficile trovare qualcuno che ne sappia più di lui sul mondo delle ombre. Se vi serve un incantesimo, un manufatto magico o volete invocare un qualche demone Magnus è sicuramente la persona giusta.





LAZLO STRANGE (IL SOGNATORE)

Lazlo è un orfano cresciuto nella grande Biblioteca di Zosma, affettuosamente preso in giro per la sua fervida immaginazione e il suo amore per la lettura. Amore che gli è costato un naso storto, da quando un volume di fiabe gli si è schiantato dritto in faccia il suo primo giorno di lavoro. Perché chiederei aiuto a lui? Lazlo è un personaggio timido, ma anche onesto e leale, il tipo di persona capace di trovare sempre una soluzione anche nelle situazioni più improbabili. Con lui accanto penso che potrei uscire incolume praticamente da qualsiasi cosa. E credo sarebbe un fantastico supporto morale con la sua gentilezza. La vera domanda è: chi NON vorrebbe un Lazlo nella sua vita?





LALLA TOMELILLA (FAIRY OAK)

Ma no, non preoccupatevi, non ho scelto solo uomini! Se ne avessi la possibilità credo che passerei le mie giornate a chiedere aiuto a Tomelilla, zia delle gemelline Periwinkle. Oltre ad essere la strega più potente e saggia del villaggio l'ho sempre percepita come una figura materna, penso saprebbe dare consigli efficaci e ragionevoli, senza far mancare la comprensione e l'amore. Il fatto che con un solo incantesimo potrebbe spodestare un esercito non guasta, ecco. Accanto a lei credo proprio che mi sentirei al sicuro, sarebbe fantastico averla in famiglia e poter contare sulla sua saggia guida!

Questi sono i primi 5 personaggi a cui ho pensato, ovviamente sarebbe utilissimo poter chiedere aiuto alla McGranitt o al geniale Sherlock Holmes, così come tanti altri che non ho citato, ma sono andata a sentimento! Fatemi sapere cosa ne pensate e quali avreste scelto voi!


mercoledì 20 maggio 2020

WWW Wednesday #11 - 2020

Buongiorno Lettori e buon mercoledì, come state? Ieri sfogliavo il calendario per segnare un appuntamento e mi sono resa conto che anche maggio sta giungendo al termine e che a breve saremo già a giugno. Non so voi, ma io ho totalmente perso la cognizione del tempo, mi sembra che la primavera sia appena iniziata e invece tra un mese arriverà l'estate e metà di questo disastroso 2020 se ne sarà andato. Questa cosa mi spiazza non poco. A voi la quarantena sembra trascorsa lentamente o è volata? Tornando a noi, oggi è tempo di fare un bel recap delle nostre attuali letture! Come vedrete nel mio caso alcuni titoli sono rimasti invariati, ma c'è anche qualche novità che credo proprio vi interesserà. Vi aspetto nei commenti per sapere cosa ne pensate e cosa state leggendo voi!




Ho ancora il lettura La Casa Prigioniera del Tempo, un romanzo per ragazzi dalle atmosfere cupe che sto trovando molto carino. È il tipo di storia che, in un contesto diverso, avrei divorato nel giro di poche ore, ma al momento ho in lettura parecchie cose quindi riesco a dedicarmici poco.

Giusto ieri io e mia sorella abbiamo iniziato The Elite, secondo volume di questa serie distopica - per così dire - che da anni mi aspettava sul comodino. Se siete curiosi di sapere che ne penso aggiorno spesso le stories di Instagram, la recensione arriverà una volta terminata tutta la serie però.

E... rullo di tamburi, ho finalmente deciso di dedicarmi al Signore degli Anelli! Avevo già letto una buona parte de La Compagnia dell'Anello, anni fa, ma evidentemente non era il momento giusto e avevo finito per metterlo da parte. Sono felicissima di aver aspettato, perché questa (ri)lettura mi sta piacendo molto di più. Non lo inserirò in tutte le puntate del WWW Wednesday perché conto di leggerlo con calma alternandolo ad altri titoli, quindi mi terrà compagnia per un bel po' di tempo.





Non rientra propriamente tra le letture terminate, dato che ho deciso di abbandonarlo e di sbarazzarmene, ma mi sembrava giusto citarlo comunque. The Secret è un testo che al momento della sua uscita aveva suscitato uno scalpore incredibile e, dopo tanti anni, mi sono decisa ad iniziarlo. Purtroppo la filosofia di vita che gli autori incoraggiano non fa per me quindi ho deciso di non terminarlo. Per qualcuno potrà sicuramente essere una lettura utile e interessante, ma io proprio non mi ci stavo ritrovando. Se lo avete letto fatemi sapere cosa ne pensate voi mi raccomando!

Ho da pochissimo finito di leggere The Selection insieme a mia sorella. Purtroppo mi sono vista costretta a bocciarlo, perché la storia è sviluppata malissimo e lo stile dell'autrice è davvero pessimo, insomma, questo libro è trash e fa acqua da tutte le parti. Ci tengo però a precisare che si tratta di un trash "innocuo", non trasmette messaggi negativi o cattivi insegnamenti come altri YA famosi, è semplicemente infantile e sciocco. Va bene se volete farvi due risate e non disdegnate il trash, ecco.

In audiolibro invece ho ascoltato con piacere Storie e vite di super donne che hanno fatto la scienza. L'ho trovato molto carino, forse un po' ripetitivo vista la quantità di raccolte simili già uscite dopo Storie della buonanotte per bambine ribelli, ma in ogni caso è sempre interessante e motivante scoprire quante meravigliose donne siano riuscite ad infrangere gli stereotipi e a raggiungere grandi obiettivi. Penso che sia un libro bellissimo da regalare, per esempio.





Come avete visto in assenza di omaggi - e quindi di letture obbligatorie - tendo a non seguire alla lettera una TBR, ma sono ancora dell'idea che prossimamente potrei dedicarmi al romanzo e alla serie manga di Your Name, ma farò con calma perché le letture che ho attualmente in corso mi prenderanno ancora un po' di tempo e non voglio ritrovarmi con il comodino strapieno.
Cosa ne pensate dei miei aggiornamenti di lettura?
Se vi va fatemi sapere anche cosa state leggendo voi!


lunedì 18 maggio 2020

Recensione "Il profumo della neve" di Francesca Bandiera

Buongiorno Lettori e buon lunedì, come state? Non so se anche da voi è brutto tempo, ma io sono felice che sia arrivata la pioggia, mi rilassa moltissimo e amo questo momento della primavera in cui da un giorno all'altro la natura si risveglia. Ora però torno a vestire i miei panni da blogger, perché è giunto il momento di lasciarvi il mio parere su un libro che ho amato particolarmente e, se mi conoscete almeno un po', saprete già a quale mi riferisco. Ne approfitto anche per ringraziare nuovamente Francesca, che mi permette sempre di leggere le sue meravigliose opere.



Come si affronta un mostro,
se assume le sembianze del dolore?


Titolo: Il profumo della neve
Autore: Francesca Bandiera
Prezzo: 1,95€
Pagine: 128
Pubblicazione: aprile 2020
Editore: Delos Digital



Trama: Gemma Trentini, affetta da “quionofobia” (fobia della neve), deve fare i conti con un trauma risalente a tre anni prima, da lei definito “la Tragedia”. Insieme all’ex vicina di casa Leda, sarà costretta a ripercorrere i giorni successivi alla morte di Bianca: la sua migliore amica aveva soltanto quattordici anni quando è stata travolta da una valanga, ai margini di una pista da sci, e da allora Gemma non ha fatto altro che scorgerne lo spirito ovunque. Bianca l’aveva tormentata in vita, con le sue inguaribili manie sul cibo e i suoi abusi silenziosi, e ha continuato a perseguitarla da morta, sbucando qua e là in qualche incubo o manifestandosi in diverse allucinazioni. Dopo la notizia di un’imminente bufera di neve, diretta a Verona, Gemma si vede abbandonata da Leda e impossibilitata a prenotare un viaggio a Catania, come d’abitudine, per sottrarsi alle intemperie. Da quel momento sarà intrappolata in un vortice di terrore che si nutrirà delle sue più profonde incertezze e renderà Bianca uno spirito maligno dal quale fuggire. Cosa succederebbe, se stavolta fosse la paura stessa a presentarsi alla sua porta? E con quali sembianze?




Credo che ormai mi conosciate abbastanza bene da sapere che faccio davvero fatica a mettere nero su bianco il mio parere, quando si tratta di storie che ho amato. Questo romanzo però si merita davvero una recensione e spero di essere all'altezza, anche se vi avviso che con tutta probabilità non farò altro che lodare l'autrice e il suo incredibile talento. Proprio così, perché oggi torno a parlarvi di Francesca Bandiera, scrittrice giovanissima di cui ho già letto e amato con tutto il cuore Corrosione e Pandemonio, di cui potete trovare la recensione qui sul blog. In genere quando mi trovo fra le mani il nuovo romanzo di un autore che adoro provo un po' di timore all'idea che possa deludermi, ma con Francesca questo non avviene mai, perché il suo stile di scrittura riesce sempre a raggiungere la mia anima e mi ritrovo moltissimo nelle sue parole e nelle storie che racconta, quindi con lei so che posso buttarmi a capofitto in ogni nuovo libro senza alcuna paura. Come previsto, infatti, anche Il profumo della neve è riuscito a conquistarmi e a guadagnarsi un pezzetto del mio cuore, per me è stata una grandissima gioia leggerlo perché tra le numerose tematiche affrontate ce n'è una a cui tengo particolarmente: la paura. In questo caso è rappresentata dalla fobia della neve che affligge la protagonista in seguito alla morte di una carissima amica, travolta da una valanga, ma come sempre l'autrice è stata abilissima nel sfruttare questo disturbo per parlare al lettore non della paura della neve, ma dei mostri che tutti noi ci portiamo dentro ogni giorno.

La domanda cruciale che differenzia l'adulto dal bambino è:
chi mi proteggerà dai mostri, alla luce del giorno?
E l'unica risposta fattibile che matura l'adulto è: nessuno.

In questo caso posso senza dubbio definirmi di parte, amo la scrittura graffiante dell'autrice, amo il dolore di cui impregna le sue storie e ho una grande passione per gli scenari Dark Fantasy, il che rende i romanzi di Francesca un porto sicuro per me. Quando inizio un suo lavoro so che mi strazierà il cuore, ma so anche che toccherà corde così profonde e affini al mio essere che, inevitabilmente, ne uscirò cambiata. Mi hanno accusato spesso di essere troppo dura nel votare e giudicare ciò che leggo e guardo, e non posso certo dire di essere una persona che si accontenta facilmente, proprio per questo quando mi imbatto in capolavori come quelli di Francesca non posso che accoglierli e amarli come fossero miei, perché in piccola parte è così. Le paure, i dubbi e le sconfitte di cui racconta me li sento addosso, così come sento la voglia di uscire dal buio e la forza dei suoi personaggi, che grazie allo stile introspettivo e profondo appaiono come reali, in un mondo macabro fatto di ombre e incubi. Avete presente quando ascoltate una canzone, leggete un libro o guardate un film, e vi ritrovate a pensare: sembra parlare di me? Ecco, Il profumo della neve - ma tutti i lavori di questa autrice, in generale - mi fanno sentire esattamente così, come se qualcuno avesse scavato fuori dalla mia testa i pensieri e le paure e li avesse messi su carta. Capirete quindi che scriverne una recensione sensata sia possibile solo fino a un certo punto. Come si spiega a parole una sensazione del genere? Potrei dirvi che la storia di Gemma mi ha emozionata fino a strapparmi lacrime di rabbia e di sconforto, ma che è anche riuscita a infondermi coraggio e speranza, perché è la verità, ma ho l'impressione che niente di ciò che dirò renderà giustizia a questo libro. Vorrei sapere analizzare i personaggi e la trama per darvi un parere utile, ma il caos di emozioni che ho provato leggendolo mi risulta impossibile da sbrogliare, quindi non posso che sperare nella vostra fiducia. Penso sia assolutamente superfluo dirvi che ancora una volta mi sono innamorata della penna affilata dell'autrice e del suo modo unico di mescolare realtà e fantasia, sogno e incubo in una storia originale che mi ha tenuta con il fiato sospeso fino all'ultima pagina. Se amate le ambientazioni cupe e poetiche non potete perdervi Il profumo della neve, a patto che siate pronti a trovarvi faccia a faccia con le vostre paure più profonde, perché questo romanzo non lascia scampo e vi costringerà a scavare dentro voi stessi. Se vi sembra scomodo e doloroso non posso darvi torto. Ma c'è così tanto da imparare da questa storia e così tanto su cui riflettere che, ve lo assicuro, non resterete delusi.



Sono curiosissima di sapere se conoscevate già questo titolo o, in generale, se avete letto qualcosa di questa autrice e che cosa ne pensate!

venerdì 15 maggio 2020

5 cose che - 5 serie Tv tratte da libri


Buon venerdì Lettori, come state? Per noi il rientro a scuola è stato abbastanza tranquillo e oggi pomeriggio, dopo ben tre mesi, vedrò finalmente il dentista. Non che faccia i salti di gioia, ma spero di togliere l'apparecchio prima di diventare vecchia e ogni visita è un piccolo - diciamo minuscolo - passo verso la fine di questa tortura. Ma tornando a noi, oggi siamo qui con una nuova puntata di questa bella rubrica per parlare di serie Tv tratte dai libri! Io come sempre mi sono divertita a selezionarne alcune che credo siano poco conosciute, puntare a titoli super famosi sarebbe stato più veloce, ma mi avrebbe dato molte meno soddisfazioni. Con "poco conosciute" non mi riferisco alle serie Tv, ovviamente, ma al fatto che non tutti sanno che sono basate su dei romanzi!




5 SERIE TV TRATTE DA LIBRI

THE SECRET CIRCLE

Di Lisa Jane Smith conoscerete senz'altro The Vampire Diaries, ma anche dalla saga I Diari delle Streghe, del 1992, è stata recentemente tratta una serie Tv, dal titolo The Secret Circle. Personalmente non ho guardato questa serie, avevo trovato i romanzi poco validi - ma il mio amore verso tutto ciò che riguarda la Wicca mi impedisce di detestarli, non posso farci nulla - e dopo aver saputo che era stata cancellata dopo una sola stagione ho rinunciato. Peccato perché la storia di base era promettente e se ben sfruttata poteva essere un'ottima serie Tv. Voi l'avete vista?





LE TERRIFICANTI AVVENTURE DI SABRINA

Quando si parla di Sabrina Spellman molti di noi pensano alla sitcom Sabrina vita da strega. Naturalmente il personaggio è lo stesso, ma la nuova serie Tv sbarcata su Netflix è molto più fedele all'opera originale! Sabrina nasce infatti da una serie di fumetti horror pubblicata da Archie Comics, casa editrice creatrice anche del personaggio di Archibald Andrews. Sabrina e Riverdale, per l'appunto, sono ambientate nello stesso mondo. Per quanto mi riguarda ho amato la serie dedicata alla nostra strega, e ancora una volta devo fare appello al mio amore per la magia e il paranormale.





TROLLHUNTERS: I RACCONTI DI ARCADIA

Con Trollhunters cambiamo invece genere e passiamo a una serie Tv d'animazione creata da Guillermo Del Toro, autore anche dell'omonimo romanzo per ragazzi da cui è stata tratta. Tra le due posso dire con sicurezza di aver preferito il libro, che ho letteralmente amato. La serie Tv è senz'altro carina e avventurosa e ha vinto parecchi premi. Al momento sono rimasta parecchio indietro, ma prima o poi mi piacerebbe recuperare le puntate che mi sono persa.  Conoscevate già libro e serie?





13 REASONS WHY

Credo proprio che questa sia una delle serie Tv più discusse e criticate degli ultimi anni. C'era da aspettarselo, viste le difficilissime tematiche che tratta e il modo crudo e realistico in cui lo fa. Nonostante abbia molti alti e bassi e più di una volta mi abbia trasmesso un senso di angoscia non indifferente, trovo che 13 reasons why sia un valido mezzo per comunicare con i giovani di oggi e di raccontare le problematiche legate all'adolescenza. Forse non lo fa in maniera impeccabile, ma rispetto all'omonimo romanzo uscito nel 2008 vi assicuro che è un capolavoro. Il libro, che avevo letto al momento dell'uscita, è davvero superficiale e inadatto ad affrontare questi temi delicati.





THE WITCHER

Lo so, ormai sarete stufi di sentirmi parlare di Geralt di Rivia, ma cercate di capirmi, ho amato questo strigo per anni e anni e adesso che finalmente anche gli altri lo conoscono non posso fare a meno di consigliarvene la lettura ogni volta che ne ho l'occasione. A renderlo famoso è stata ovviamente l'uscita della serie Tv The Witcher, tratta appunto dall'omonima saga Fantasy scritta da Andrzej Sapkowski negli anni '90. Come già avrete capito io sono super affezionata ai libri e li reputo decisamente migliori dell'adattamento uscito su Netflix, però se guardata senza troppe aspettative - e senza cercare il pelo nell'uovo - può essere comunque una visione carina.
Queste sono le serie Tv tratte da libri che ho scelto, fatemi sapere se le conoscete e cosa ne pensate!