venerdì 4 giugno 2021

Recensione "Olivia - Ovvero la lista dei sogni possibili" di Paola Calvetti

Buongiorno Lettori e buon venerdì, come state? Vi anticipo subito che questa recensione non era in programma, o meglio, avevo intenzione di scriverla più avanti, ma ieri mentre preparavo il calendario editoriale del mese per Instagram e blog - sì, mi fa sempre ridere chiamarlo così, ma tant'è - ho fatto un paio di ragionamenti di cui vi parlerò prossimamente in un post di chiacchiere, quindi oggi va così, breve recensione a sorpresa per lasciarvi un piccolo parere su Olivia, che è stata la mia lettura di maggio per la challenge Rispolvera un libro.


Inaspettati.
Così sono tutti i doni degni di questo nome.


Titolo: Olivia - Ovvero la lista dei sogni possibili
Autore: Paola Calvetti
Prezzo: 9,50€
Pagine: 182
Pubblicazione: 2013
Editore: Mondadori


Trama: A pochi giorni dal Natale, Olivia - la poco più che trentenne protagonista di questo romanzo - viene licenziata. O meglio: non viene licenziata perché non è mai stata assunta; semplicemente perde il posto di lavoro precario e si ritrova più precaria e fragile di prima. Così si rifugia in un bar tabacchi e, in attesa di riorganizzare, il suo futuro, scorre il suo curriculum pensando a tutto ciò che quelle pagine tralasciano: gli incontri che l'hanno segnata, gli amori veri e quelli che credeva lo fossero, le persone che non ha fatto in tempo ad abbracciare. E le passioni, i sogni, i fallimenti, la forza dei desideri. In quel bar tabacchi, che con il passare delle ore si popola di personaggi personaggi buffi, matti, generosi e pedanti, su Olivia veglia la nonna mai scomparsa davvero dalla sua vita, capace di leggere i segnali della felicità nelle scie di un aereo o nel verso di una poesia. La stessa nonna che le ha fatto un dono speciale: una Polaroid con la quale strappare al tempo gli istanti più belli, complici dell'inarrestabile e salvifica fantasia di Olivia. Nelle stesse ore, come in un film a montaggio alternato, irrompono tra le righe i passi di Diego. Anche per lui è un giorno speciale, forse l'alba di un nuovo inizio, che saprà offrire una tregua all'innominabile ferita che ha segnato la sua infanzia.


Arrivati a giugno penso di poterlo rendere ufficiale: il 2021 si sta rivelando l'anno dedicato ai recuperi. Ero partita a gennaio con l'idea di smaltire un po' di libri fermi a prendere la polvere in casa da secoli, e mi sono fatta prendere la mano. Sto riscoprendo la meraviglia di tornare da amici di carta e inchiostro che avevo dimenticato, e dedicare loro il tempo che meritano è una grande soddisfazione.
Tra i tanti libri che da anni aspettavano il loro turno c'era proprio Olivia - Ovvero la lista dei sogni possibili, comprato nel lontano 2013 e poi dimenticato su uno scaffale. Ho scelto di leggerlo adesso perché cercavo una lettura leggera e veloce, e questo titolo della Calvetti sembrava perfetto: copertina graziosa, 180 pagine, stile scorrevole. Non mi aspettavo un capolavoro, dico la verità, l'ho iniziato con la consapevolezza che, probabilmente, tempo una settimana e mi sarei scordata anche i nomi dei personaggi.
Da qui a dirvi che l'ho trovato un romanzo meraviglioso ne passa di acqua sotto i ponti, ma sono contenta di poter dire che il libro mi ha sorpresa in maniera davvero positiva! Lo stile mi ha lasciato piuttosto indifferente, nel senso che è abbastanza frizzante e ironico da far divorare il volume in poche ore, ma non ci ho trovato particolari pregi. Scorrevole, semplice, adatto alla storia che ci viene raccontata, quindi tutto sommato il suo lavoro lo fa bene, anche se non mi è rimasto impresso.
A sorprendermi è stata la trama! Mi aspettavo il classico Chick-Lit da ombrellone - senza voler fare di tutta l'erba un fascio, naturalmente - e invece mi sono trovata davanti ad una storia più commovente e interessante di quanto pensassi. Il romanzo si snoda in maniera piuttosto semplice, alternando i punti di vista e le vite dei due protagonisti, Olivia e Diego. Due personaggi che conosciamo quasi indirettamente, attraverso il curriculum vitae di lei - appena licenziata da un posto di lavoro precario - e i flashback di lui. Inizialmente ho trovato difficile affezionarmi a queste due voci, le ho sentite in un certo senso troppo distanti e poco definite, ma arrivata all'ultima pagina ho capito che questo modo di raccontare i personaggi fa sì che il lettore possa identificarsi molto nei loro dolori.

"Ciò che conta davvero sono gli incontri che mi hanno segnata, gli amori veri e quelli che credevo lo fossero, le persone che mi mancano, quelle che hanno smesso di mancarmi, gli amici, gli insensibili che ho incrociato senza rendermi conto di quanto fossero senza cuore, le persone che amo e non ho fatto in tempo ad abbracciare."

Perché soprattutto di questo si parla: dolore. Olivia soffre per la perdita dell'amata nonna, pilastro della sua infanzia e presenza fondamentale della sua vita, Diego non riesce a lasciarsi alle spalle la tragica morte del fratello, che lo ha segnato irrimediabilmente. La tematica del lutto, seppur in maniera delicata, è riuscita a regalarmi qualche spunto di riflessione, così come il senso di colpa e la solitudine, molto presenti ma mai pesanti.
Non è un romanzo che mi ha cambiato la vita, e certamente possiede dei difetti - il finale un po' frettoloso, per esempio - ma per quanto mi riguarda è stata una lettura piacevole e di compagnia, che in alcuni passaggi è riuscito a strapparmi un sorriso e in altri mi ha trasmesso un po' di sana malinconia, di quella che ti fa apprezzare la presenza delle persone care e che troppo spesso diamo per scontate.
In definitiva, sono contenta di averlo letto. Ne conserverò un bel ricordo e lo consiglio soprattutto se cercate una storia scorrevole e delicata, ma non per questo banale.


Fatemi sapere se conoscete questo romanzo o se
magari avete letto qualche altro libro di questa autrice!

4 commenti:

  1. Letto tanti, tantissimi anni fa. Forse alla fine del liceo. Lo ricordo poco, ma lo ricordo dolce; delicato. :)

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    1. È proprio la sensazione che lascia, una volta terminato. Davvero piacevole :)

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  2. Ciao Seli!
    Anche io con la bella stagione mi lascio andare a qualche lettura più leggera di solito.
    Questa estate vorrei recuperarne un paio ma non ho ancora scelto i titoli. Vedremo.
    Due li ho ascoltati su Audible e sono entrambi di Federica Bosco.
    Un bacione.

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    1. Ciao Cry! Della Bosco vorrei recuperare qualcosa, adesso che mi ci fai pensare potrei sfruttare anche io Audible, anzi, vado subito a sbirciare cosa c'è di suo :)

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