lunedì 20 luglio 2020

Recensione "Solo Flora" di Stefania Bertola

Buongiorno Lettori e buon lunedì, come state? Spero abbiate trascorso un bel weekend e che siate pronti per questa nuova settimana! Come avrete capito dal titolo oggi sono qui per lasciarvi la recensione di un romanzetto che personalmente ho letto con piacere, ma che a quanto pare hanno detestato quasi tutti. In parte comprendo il perché di tutte queste critiche, ma ciò non toglie che io l'ho trovato divertente e leggero. Fatemi sapere nei commenti se lo avete letto e cosa ne pensate!



Flora ha un fiocco di neve tatuato sul polso, e non si arrende mai.

Titolo: Solo Flora
Autore: Stefania Bertola
Prezzo: 13,00€
Pagine: 113
Pubblicazione: 2016
Editore: Feltrinelli Editore



Trama: A quindici anni, se si deve scegliere fra trascorrere un anno a Brisbane, Australia, o in uno sperduto paesino nella provincia piemontese, non si hanno dubbi: paesino. Purché sia vicino alla città in cui vive il tuo ragazzo. E così Flora lascia partire la madre, oceanologa in trasferta di lavoro australiana, e va ad abitare da una zia, che, però, non è una zia normale. Non è normale la zia, e neanche lo zio, i cugini, i vicini di casa, la scuola, i compagni. Perché San Mirtillo è uno dei ventisette comuni Dp presenti sul territorio italiano, e i comuni Dp sono quelli in cui vivono i Dp, i Different People, nome inglese per creature magiche italiane. Ma Flora non è magica per niente, è solo Flora. E fin dal primo istante si sentirà DIVERSA, scritto proprio così, tutto a lettere maiuscole. È l’unica ragazza di tutta la scuola che non può cambiarsi colore di capelli schioccando le dita. Tanto per dire. È durissima, la vita di una Normal in un mondo di Different, e Flora dovrà fare ricorso a tutta la sua meravigliosa normalità per non soccombere. Come se non bastasse, anche nell’amore si trova a dover scegliere fra Normal (Leo, il suo ragazzo da sempre e, pensava lei, per sempre) e Different (Martin Indigo, uno stregone di diciassette anni, snob, arrogante e irresistibile). E tutto questo sarebbe ancora niente, se non ci fosse Alibella, la compagna di classe che nessuna vorrebbe mai avere: una fata perfida come Maleficent e bella come Angelina Jolie. Ma Flora ha un fiocco di neve tatuato su un polso, e non si arrende mai. Neanche quando Alibella la fa finire… Ma perché rovinarvi la sorpresa?


Dopo averlo tenuto in wish list per un paio di anni, finalmente mi sono decisa a leggere Solo Flora, romanzo YA/Fantasy dalla trama davvero buffa e particolare. Inizialmente non è stato facile prendere confidenza con la storia, soprattutto perché non capivo dove volesse andare a parare e a quale target fosse rivolto. Lo stile dell'autrice è semplicissimo e frizzante, quindi pensavo fosse pensato per un pubblico giovanissimo, ma è chiaro fin dalle prime pagine che, pur trovandoci davanti a dei personaggi adolescenti, il libro non è adatto ai più piccoli, come farebbe pensare lo stile. Il testo infatti contiene parecchie parolacce e, essendo ambientato in un liceo, non mancano i riferimenti al sesso, che seppur frizzanti e a parere mio ben inseriti nel contesto, sono molto presenti. Il target quindi è un po' più alto di quanto ci si potrebbe aspettare da una storiella del genere, ma superato questo primo momento di sorpresa, in cui mi sono sentita un po' disorientata, ho deciso di lasciarmi semplicemente trascinare dalla storia senza pregiudizi o aspettative, e così facendo sono riuscita ad apprezzare moltissimo la bizzarra avventura di Flora, quindicenne umana che si ritrova a frequentare un liceo popolato da vampiri, perfide fate e stregoni dal sorriso irresistibile. Flora infatti è una Normal - una persona senza poteri magici - costretta a trasferirsi a San Mirtillo, uno dei comuni in cui vivono i DP, Different People, nome inglese per definire le creature magiche italiane. Il romanzo è brevissimo, quindi non aspettatevi un grande approfondimento né chissà quali spiegazioni, ma il fatto che i DP vivano tranquillamente alla luce del sole in comuni a loro dedicati mi è piaciuto. L'autrice è rimasta vaga, ma questo mi ha permesso di percepire i DP e i loro poteri magici come una cosa normalissima e naturale. La trama è sviluppata bene, così che il lettore non sente una grande necessità di avere altre informazioni su come sia possibile l'esistenza di comuni come San Mirtillo, nel mondo di Flora la magia esiste e basta, e i Normal ne hanno preso atto. Bizzarro, ma secondo me ha funzionato bene. Confesso che solo a fine lettura ho scoperto che questo libro, a quanto pare, è piaciuto solo a me. In rete si trovano quasi esclusivamente bocciature e pareri negativi, invece vi dirò, nonostante lo stile di scrittura sia piuttosto infantile e le poche pagine non permettano un grande approfondimento, io mi sono divertita tantissimo! Flora finisce nelle situazioni più improbabili, tra incantesimi, lezioni di magia e compagne di scuola perfide come non mai. Bloccata a San Mirtillo senza internet né fidanzatino, Flora si ritrova a fare i conti con la sua normalità. L'assenza di magia la rende diversa dagli altri e mi è piaciuta questa visione capovolta della realtà. In genere nei Fantasy/YA ci troviamo davanti a personaggi con poteri magici costretti a nascondere la loro diversità, questa volta invece è Flora ad essere discriminata per la sua "normalità". Un concetto interessante, trattato con leggerezza e con un linguaggio che ai ragazzi di oggi suonerà famigliare. Niente metafore o discorsi noiosi, solo un gruppo di ragazzi del liceo alle prese con le difficoltà della vita e con un pizzico di magia. Se dovessi analizzarlo con gli occhi di un'adulta probabilmente mi sarei sentita in dovere di bocciarlo, le lacune ci sono e non lo nego. È un po' superficiale, scritto alla leggera e sì, gli adolescenti sono fastidiosi, c'è poco da fare. Come dicevo però io sono riuscita a chiudere un occhio, avevo voglia di una storia frizzante per farmi due risate, e non posso ritenermi delusa. Perché riso ho riso, e anche tanto. I discorsi botta e risposta e le situazioni surreali mi hanno trasportata per un paio d'ore in un mondo in cui avere come compagna di banco una vampira e farsi comparire il pranzo con uno schiocco della dita è considerato all'ordine del giorno, e voglio dire, io in un mondo del genere mi ci trasferirei all'istante. Leggendo Solo Flora sono tornata ragazzina, sono certa che a 15 o 16 anni lo avrei amato! Ma sono felice di averlo recuperato, anche se sono fuori target ne ho apprezzato la leggerezza, è un romanzo spiritoso, che sfrutta l'umorismo e i cliché tipici degli YA a suo favore per raccontare con onestà i problemi e le paura degli adolescenti di oggi, con i loro pregi e difetti. Per questo lo ritengo valido. Bizzarro, imperfetto e ipoteticamente sciocco agli occhi di un adulto, ma secondo me sa come parlare ai ragazzi e affronta tematiche interessanti. Prima o poi recupererò il cartaceo, mi piacerebbe averne una copia in casa!

Fatemi sapere se conoscevate già questo titolo e cosa ne pensate, vi incuriosisce o non fa per voi?

5 commenti:

  1. Non conoscevo questo libro e per come lo hai descritto non penso che lo leggere i mai, però anche io apprezzo l'idea che in questo libro la persona "strana" sia quella senza poteri, di solito è il contrario :)

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    1. È stata una lettura decisamente bizzarra, capisco che possa non ispirare, anche se a me ha divertito davvero molto. Va presa alla leggera, ecco :)

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  2. Ciao Seli!
    Ho letto questo libro un bel po' di tempo fa ma mi ha lasciata del tutto indifferente...uno di quei libri di cui ricordo poco o nulla.
    Bacione ;)

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    1. Ciao Cry, grazie di essere passata! Ricordo che a te non era piaciuto in effetti :)

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  3. l'avevo letto anche io e più o meno ho avuto la tua stessa opinione

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