Buongiorno Lettori e buon lunedì, come state? Questo weekend è passato troppo in fretta, speravo di riuscire a riposarmi e a recuperare un po' di cose noiose al pc, ma ci sono riuscita solo in parte. Pazienza, rimedierò oggi. Voi che programmi avete per questa settimana? Prima di lasciarvi con la recensione de Le clessidre di Tabula, vi anticipo che per mercoledì ho in programma un post in cui mi piacerebbe fare due chiacchiere con voi a tema blog, letture, rubriche e collaborazioni. Spero possa venirne fuori qualcosa di interessante, è sempre bello confrontarmi con voi su queste cose!
Autore: Chiara Andreazza e Valentina Furnò
Prezzo: 14,90€
Pagine: 504
Pubblicazione: 2017
Editore: Leone Editore
Trama: Alyssa è una keleythos di Academia, una ragazza giunta su Tabula per apprendere l’arte della guerra e della magia, e contrastare così il destino di morte e distruzione che, in quanto Prima nata nel regno di Ego delle Ombre, si porta dietro sin dalla nascita. Dopo mesi di studio, sta per misurarsi con il suo primo, vero esame. nel corso della prova, la ragazza torna di nuovo nel videogioco The Dreaming World, e si accorge di quanto quel mondo virtuale sia cambiato dopo la sua partenza. Con la caccia allo sfuggente unicorno di fuoco e il viaggio verso i draghi di Punta di Capo bianco, continuano le avventure della giovane Alyssa per scoprire chi sta tramando contro la sua vita e il futuro di Tabula.
Alyssa deve affrontare una difficile prova per dimostrarsi degna di rimanere
all'interno della scuola di Academia. La caccia all'unicorno di fuoco è solo il primo
passo di un'avventura che la porterà agli estremi confini di Tabula.
Sono passati più di due anni da quando ho letto e amato I Cieli di Tabula, che avevo anche scelto come romanzo migliore dell'anno. Il tempo trascorso non ha diminuito il mio affetto verso questa serie, né la curiosità di proseguire con la storia di Alyssa per scoprire quali avventure le avrebbe riservato il destino. Perché aspettare così tanto per leggere il secondo volume, allora? Il motivo è semplice: sono convinta che, se letto al momento giusto, un romanzo possa dare il meglio di sé, e così ho preferito aspettare che Tabula mi chiamasse, per apprezzare al meglio la sua magia. Come previsto, la lettura de Le clessidre di Tabula è stata emozionante e scorrevole, ritrovare i personaggi e le ambientazioni che tanto avevo amato mi ha fatto sentire a casa, serena ed elettrizzata all'idea di accompagnare Alyssa e gli altri Keleythos di Academia in una nuova avventura. Temevo che, visto il tempo trascorso tra un volume e l'altro, avrei faticato a riprendere il filo della storia, invece sono stata subito catapultata tra le pagine di questo Fantasy validissimo, e ho scoperto che i dettagli e i particolari che credevo di aver dimenticato erano ancora lì, ad aspettarmi. Proprio per questo la lettura si è rivelata appassionante fin dal prologo, e ne ho divorato tutte le 500 pagine in un soffio. Parte del merito va ovviamente allo stile delle due autrici, che continuo a trovare meraviglioso e in linea con i miei gusti. I discorsi sono realistici e piacevoli, le descrizioni accurate, ma senza mai annoiare, e questo equilibrio perfetto è senz'altro uno dei punti forti della saga, per quanto mi riguarda. Come nel primo volume, anche questa volta ho apprezzato moltissimo la tematica della realtà virtuale. Parte dell'avventura infatti si svolge nel videogioco The Dreaming World, che aveva dato inizio all'avventura di Alyssa nel precedente romanzo. È stato davvero interessante accompagnare i personaggi in questo viaggio, si tratta di un volume ricco di misteri e segreti, ma anche di verità svelate, in cui i nodi iniziano a venire al pettine. I colpi di scena non mancano, e alcune rivelazioni mi hanno lasciata con il fiato sospeso, nel complesso quindi sono soddisfatta di questo seguito e continuo a reputarla una delle serie Fantasy per ragazzi migliori presenti nella mia libreria. Perché allora non assegnargli il massimo dei voti, come avevo fatto con I Cieli di Tabula? Perché, a modo suo, trovo che questo capitolo risenta un po' della famosa sindrome del "volume di mezzo", come succede a quasi tutte le saghe, quelle Fantasy in particolare. È un passaggio piuttosto normale, lo so. Tra lo sprint del primo romanzo e l'epicità di quello conclusivo si passa quasi sempre per il volume di stallo, che non significa noioso o inutile, anzi, nella maggior parte dei casi è il momento in cui vengono fatte le rivelazioni più importanti, ma non posso negare di risentire sempre un po' di questi volumi centrali, purtroppo. Questo non toglie nulla a Le clessidre di Tabula che, ci tengo a ripeterlo, per me è stata una lettura splendida e ricca di emozioni, che vi consiglio con tutto il cuore. Arrivati a questo punto la mia curiosità è alle stelle e non vedo davvero l'ora di poter stringere tra le mani il terzo volume che, ne sono certa, apprezzerò moltissimo!
Come hai sottolineato tu, l'elemento che mi interessa di più è quello della realtà virtuale e la pCina cosa che associo è l'anime Nogame nolife. Non penso però che leggerò questa saga, ormai leggo pochi fantasy e pochi libri voluminosi in generale :/
RispondiEliminaUh peccato! Io tendo a lasciare sempre da parte i libri corposi perché ci metto molto a leggere, ma parlo di mattoni dalle 700 pagine in poi :)
EliminaPurtroppo non ho tanto tempo per leggere tra università/studio e lavoro e quindi libri così voluminosi ci impiegherei mesi a finirli ^^" Penso che come lunghezza massima arrivo alle 350/400 pagine.
EliminaLo capisco, diciamo che dalle 400 pagine in su anche io ormai ci metto molto a leggerli e un po' mi spiace perché ho poco materiale per il blog, ma d'altronde non voglio privarmi di certi titoli solo per questo motivo :) però capisco!
EliminaCiao Seli!
RispondiEliminaQuesta trilogia mi intriga sempre di più. L'ho messa in wish da tempo nella speranza di metterci sopra le mani prima o poi.
Un abbraccio ;)
Spero tanto che la leggerai Cry, sarei curiosa di sapere cosa ne pensi! :D
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