mercoledì 27 marzo 2019

Recensione "La BandaCadabra"

Buon mercoledì Lettori, come state? Spero che la vostra giornata sarà migliore della mia, infatti dopo pranzo mi aspetta il dentista per togliere un dente del giudizio problematico e penso sia inutile dirvi che sono terrorizzata. Incrociate le dita per me, se nei prossimi giorni mi vedete poco presente qui e sui social probabilmente sarà per questo motivo. Ma passiamo a cose più belle! È passato un po' di tempo da quando ho terminato di leggere La BandaCadabra, ma finalmente sono qui per dirvi cosa ne penso e per ringraziare nuovamente la casa editrice che mi ha permesso di leggerlo.


Il debutto nella narrativa per ragazzi di Neil Patrick Harris,
attore di How I met your mother e Una serie di sfortunati eventi.


Titolo: La BandaCadabra
Autore: Neil Patrick Harris
Prezzo: 15,50€
Pagine: 272
Pubblicazione: 2018
Editore: Il Castoro



Trama: Quando Carter, un giovane mago di strada, scappa da uno zio più imbroglione che amorevole, non si aspetta certo di trovare amici e magia in una piccola e apparentemente tranquilla cittadina del New England. Ma, come ogni trucco che si rispetti, le cose cambiano all’improvviso quando in città arriva l’avido B. B. Bosso e la sua banda di mascalzoni! Dopo il fatidico incontro con Dante Vernon, illusionista e proprietario nel negozio di magia della città, Carter si unirà ad altri cinque ragazzini con abilità straordinarie, per salvare la città dalle grinfie del perfido B. B. Bosso. Con grande lavoro di squadra e un pizzico di magia, la BandaCadabra vivrà un’avventura incredibile!
Se come me amate la letteratura per l'infanzia non vi sarà sfuggita la notizia che Neil Patrick Harris, affermato attore, regista e produttore, abbia esordito nella narrativa per ragazzi con The Magic Misfits, il primo volume di una serie dedicata ai più giovani. Ho avuto il piacere di leggere La BandaCadabra insieme a Tristan, quindi mi sono presa un po' di tempo per permettere anche a lui di godersi la storia con dei ritmi più tranquilli e, giunti all'ultima pagina, posso dire che per entrambi è stata una bella lettura. Non perfetta, dal mio punto di vista, ma sicuramente una storia scorrevole e piena di azione, che ci ha fatto divertire per qualche serata. Partendo dai punti positivi non posso non menzionare la bellissima edizione, davvero curata nei minimi particolari. Per spiegarvi cosa la rende unica, però, dobbiamo fare un passo indietro e rispolverare la trama. Il protagonista della storia è Carter, un giovanissimo mago di strada che, insieme al suo gruppo di amici, dovrà cercare di smascherare una banda di criminali arrivati in città per mettere a segno il colpo della loro vita: rubare il diamante più grande del mondo. La parola chiave del romanzo è proprio questa: l'illusionismo. Da una parte abbiamo i nostri giovani amici, che utilizzano le loro abilità nei giochi di prestigio per divertire e intrattenere la gente, dall'altra una banda di criminali professionisti, che con i trucchi di magia derubano e seminano il panico. A questo proposito è bene ricordare che l'autore stesso, appassionato di magia da sempre, è anche un prestigiatore ed è stato presidente dell’Academy of Magical Arts per quattro anni. Leggendo il libro si avverte senza problemi non solo quanto sia competente in questo campo, ma anche quanto ami questo mondo fatto di carte, nastri e assi nella manica. Come dicevo, il libro è pieno di contenuti interessanti, come le pagine in cui vengono spiegati alcuni piccoli trucchi di magia e i messaggi segreti disseminati qua e là nel corso delle pagine. Tutto ciò, soprattutto per un ragazzino, non fa che rendere la lettura ancora più divertente, coinvolgente e istruttiva.

«Ci sono famiglie di tutti i tipi», rispose il signor Vernon. «Proprio come i fiocchi di neve e le impronte digitali: non ne esistono due identici.»

La cosa che però ho apprezzato più di tutte è stata la disarmante naturalezza con cui l'autore inserisce in un romanzo dedicato ad un target così giovane tantissime tematiche delicate, riuscendo a renderle normali e a svilupparle con semplicità, senza appesantire la lettura. Vi basti sapere che Carter oltre ad essere orfano è un ragazzo di strada, con tutti i problemi che ne conseguono e che Ridley è una tostissima ragazzina in sedia a rotelle. Ma la mia tematica preferita è stata affrontata grazie al personaggio di Leila, che vive felicemente con due papà adottivi. Tutti questi argomenti non sono il fulcro della storia, proprio perché noi non siamo le nostre difficoltà o le nostre diversità, e questo è un messaggio bellissimo che l'autore ha saputo trasmettere ai bambini con una semplicità invidiabile, tant'è che nonostante la sua disabilità Ridley è un personaggio molto attivo nella storia, e che quando Leila rivela in tutta serenità di avere due papà Carter risponde con un sincero «Io non ne ho nemmeno uno di genitore. Sei fortunata.» ed è proprio così. Questo secondo me è il modo più bello e semplice di raccontare ai piccoli che le famiglie non sono tutte uguali, così come non lo sono le persone, le esperienze che hanno fatto e le difficoltà che hanno superato. Siamo tutti unici ed è giusto così.
Fatte tutte queste premesse arrivo a parlare dei pochissimi punti che non mi hanno permesso di andare oltre le tre stelle, voto positivo ma nella norma. Dovete sapere che ho sempre avuto un rapporto strano con tutto ciò che è legato ai trucchi di magia e all'illusionismo, nel senso che li trovo divertenti, ma niente di più, al contrario della maggior parte delle persone che conosco. È proprio per questo motivo che ho deciso di leggere La BandaCadabra, volevo capire una volta per tutte se questo tema potesse appassionarmi, ma la risposta purtroppo è no. Questo ovviamente non significa che io non abbia apprezzato il romanzo, anzi, ma ho semplicemente avuto la conferma che i giochi di prestigio e i trucchi di magia non mi affascinano più di tanto. Se così fosse stato sarei riuscita a lasciarmi coinvolgere molto di più dalle avventure di Carter e dei suoi amici, parliamo ovviamente di un semplicemente gusto personale che mi spinge a consigliare la lettura di questo romanzo in particolare a chi ha già una forte curiosità nei confronti dell'illusionismo. Detto ciò una domanda sorge spontanea: continuerò la serie? Probabilmente no. Leggere questa prima avventura della BandaCadabra è stato carino, l'ho trovata ben scritta e divertente ma - complice il fatto che questo primo volume ha un finale dignitoso e che non lascia in sospeso niente di particolare, penso di essere soddisfatta così. Ovviamente trattandosi di una saga nelle ultime pagine si intuisce che ai nostri protagonisti il futuro riserverà altre avventure, ma la storia non viene troncata quindi preferisco essermi goduta questa storia per quello che è e lasciare i volumi seguenti a chi li apprezzerà più di me. Spero che il mio parere possa avervi comunque aiutato in qualche modo!

Cosa ne pensate di questo titolo, vi ispira?

4 commenti:

  1. Ciao Seli!
    Questo libro mi ispira sempre di più, tu me lo consigli conoscendo più o meno i miei gusti?

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    1. Ciao Cry! Dipende, come dicevo nella recensione per apprezzarlo al meglio secondo me bisogna essere appassionati di illusionismo e giochi di prestigio. Se l'argomento ti piace sì, è una serie che ti consiglio molto :)

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  2. Ammetto che credevo che alla fine ti sarebbe piaciuto un po' di più e se mi fa piacere che tu l'abbia trovato più o meno carino, un po' mi spiace vedere che non continuerai a seguire la serie.
    Che poi io manco lo ho letto, solo che mi ispira un sacco ahahahahahahha

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    1. Ile, prova a leggerlo! Io l'ho trovato molto carino, ma come dicevo non essendo una grande appassionata di trucchi di magia non mi ha coinvolto del tutto. Se la storia fosse stata troncata sarei andata avanti con la serie, ma visto che questo primo volume a modo suo ha una conclusione mi va bene così, non sento il bisogno di leggere le prossime avventure, mi sono goduta questa e va bene così ;)

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