lunedì 25 febbraio 2019

Recensione "L'ultimo Elfo", di S. De Mari


Buongiorno Lettori - tralasciamo il fatto che avevo scritto "Buonfiore Lettori" - come state? Avete passato un bel weekend? Io ho trascorso un po' di tempo con mia mamma e mia sorella quindi sono contenta ma, visto che la sfiga è sempre dietro l'angolo, mi è ufficialmente iniziata l'allergia, e anche quest'anno passerò la primavera con il naso gocciolante e gli occhi gonfi, che gioia. Adesso però smetto di lamentarmi e vi lascio un piccolo parere su questo Fantasy che già da ragazzina avevo amato moltissimo. Fatemi sapere se lo avete letto e cosa ne pensate del libro o dell'autrice!


«Un apologo sull'eterna battaglia dei più
deboli contro l'arroganza dei potenti.»


Titolo: L'ultimo Elfo
Autore: Silvana De Mari
Prezzo: 10,00€
Pagine: 320
Pubblicazione: 2004
Editore: Salani



Trama: In una landa desolata, annegata da una pioggia torrenziale, l'ultimo Elfo trascina la propria disperazione per la sua gente. Lo salveranno due umani che nulla sanno dei movimenti degli astri e della storia, però conoscono la misericordia, e salvando lui salveranno il mondo. L'elfo capirà che solo unendosi a esseri diversi da sé - meno magici ma più resistenti alla vita non soltanto sopravviverà, ma diffonderà sulla Terra la luce della fantasia. Un tenero e luminoso passaggio dal fiabesco al fantasy.

Prima di dire qualsiasi cosa sul libro devo fare una premessa: il mio parere è di parte. Quando si tratta della De Mari finisco per ripetere gli stessi mille complimenti ma, come ho già avuto modo di raccontarvi nelle recensioni che ho dedicato ai primi volumi della trilogia di Hania, si tratta di una delle mie autrici preferite nel panorama dei Fantasy per ragazzi. Non c'è un solo titolo nato dalla sua penna che mi abbia delusa o fatto storcere il naso e fin da ragazzina i suoi lavori sono stati una parte fondamentale della mia vita da lettrice. Questa infatti è la seconda volta che leggo L'ultimo Elfo e le mie aspettative sono state nuovamente superate. La prima lettura risale a quasi quindici anni fa, il romanzo era appena uscito e io ero una ragazzina, ma già allora era riuscito a farmi sognare e a restarmi impresso, cosa che è successa nuovamente adesso che sono adulta. Ma facciamo un passo indietro: L'ultimo Elfo è il primo volume de La Saga degli Ultimi, composta da cinque romanzi e due prequel, tradotto in venti lingue e vincitore del Premio Bancarellino e il Premio Andersen. La storia racconta di Yorsh, l'ultimo di una stirpe distrutta dall'odio e dall'ignoranza dell'uomo, che si ritrova ad affrontare un lungo viaggio in compagnia di personaggi  che mi sono davvero rimasti nel cuore. La cosa che più amo della De Mari è il suo voler affrontare tematiche davvero cupe e terribili in una maniera anche piuttosto cruda e sincera, ma senza lo scopo di spaventare più del dovuto il lettore. Questo per me è molto importante visto che la saga è rivolta a un target tra i 9 e i 12 anni. Descrivere a un ragazzino una storia tutta rose e fiori non avrebbe avuto lo stesso peso, ma anche caricare loro le spalle di un bagaglio emotivo troppo pesante sarebbe stato controproducente, l'autrice invece rimane sempre su una via di mezzo: decisa e sincera, ma senza calcare la mano quando non richiesto.

«Ti ricordi nella seconda dinastia runica la storia dei nani?
Prima li hanno perseguitati perché portavano la barba, poi perché non
ce l’avevano più. Semplicemente volevano le loro miniere.»

Come avrete capito in questo romanzo, così come era successo anche nella trilogia di Hania, uno dei temi affrontati è quello della morte e del razzismo. La morte che è inevitabile, ma spesso anche ingiusta, e dolorosa. Il lutto con cui la De Mari ci mette faccia a faccia è, in particolare, quello del restare orfani, descritto in maniera semplice ma agghiacciante, senza fronzoli o giri di parole. Perché di guerra e di perdite in questa storia ce ne sono tante, e insieme a Yorsh, Sajra, Monser e a tutti gli altri personaggi vedremo non solo il lato eroico e avventuroso, ma anche e soprattutto quello difficile, fatto di freddo e fame e paura. Immagino che descritto così possa sembrare tutto fuorché un romanzo per bambini, in realtà le scene sono intervallate da discorsi divertenti, personaggi buffi e situazioni bizzarre che, sempre per merito dello stile dell'autrice, si incastrano alla perfezione con le pari più buie del libro. E proprio questo mi porta a consigliarvelo, qualunque sia la vostra età. Se amate il Fantasy e le storie di draghi maestosi, combattimenti e magia riescono ancora a farvi sognare non potete assolutamente perdervi questo piccolo gioiello. A me ha regalato le stesse emozioni forti e indimenticabili di quando ero ragazzina, mi sono commossa, ho dovuto chiuderlo ogni tanto per concedere al mio cuore una breve pausa, ma mi sono anche fatta tante risate e, ancora una volta, ho imparato molto. Un piccolo elfo può fare la differenza in una grande guerra? Da solo forse no, ma circondato da amici fedeli pronti a combattere al suo fianco anche una creatura esile può trasformarsi in qualcosa di grandioso. Ed è proprio questo il messaggio che io ho percepito: la nostra vita su questa terra è un viaggio che presto o tardi giungerà a una conclusione, sta a noi fare del nostro meglio per renderla magica, unica e potente.

Prima o poi la morte attende tutti.
Più importante del rimandare la morte è darle un senso.


Mi farebbe davvero piacere sapere il vostro parere su questo libro, io non vedo l'ora di andare avanti con i prossimi volumi!

15 commenti:

  1. Io l'ho letto per la prima volta lo scorso anno e mi è piaciuto tanto sia la storia che affronta temi importanti in un romanzo per ragazzi, che il personaggio principale che ho trovato di una dolcezza infinita! ♥

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    1. Io inizialmente ho fatto fatica ad empatizzare con Yorsh, soprattutto nella prima parte, quando è piccolo. Però è un personaggio che va incontro a una bella crescita personale e andando avanti mi è piaciuto molto :)

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  2. Ciao Seli, L'ultimo elfo è davvero un libro dolcissimo che ricordo con immenso affetto.
    Lo lessi un sacco di anni fa ma l'anno scorso lo trovai in audiolibro e quindi il ricordo è fresco.
    Hai letto anche i seguiti?
    Io no purtroppo.

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    1. Ciao Cry! I seguiti sono rimasti nella mia libreria per tantissimi anni, proprio per questo ho deciso di rileggere L'ultimo elfo :) appena riuscirò a continuare la serie vi farò sapere, sono curiosissima!

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  3. Ciao seli, per prima cosa, complimenti per la recensione! Mi sono già appassionata al libro.
    La mia missione ora sarà recuperare tutti i libri di questa saga. Appunto per questo mi farebbe molto comodo, se tu potessi dirmi i titoli 😅 perché ogni volta che faccio delle ricerche da sola, finisco per fare pasticci.

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    1. Nel caso spero tanto che ti piaccia *_* La saga è composta da:

      1. L'ultimo elfo
      2. L'ultimo orco
      3. Gli ultimi incantesimi
      4. L'ultima profezia del mondo degli uomini
      5. L'ultima profezia del mondo degli uomini - L'epilogo

      Sono state pubblicati anche due prequel che però io non ho letto perché usciti parecchi anni dopo la saga principale:

      Arduin il Rinnegato
      Io mi chiamo Yorsh

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  4. Mi sono quasi commosso alla fine della recensione - ma si da che io ho la ghiandola lacrimale debole - e ora devo assolutamente leggere questa saga. ❤️

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    1. Se decidi di leggerla ne sarò molto felice, spero possa piacerti ♥

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  5. Ciao Rowan! Sembra davvero una bella saga e ricordo che anche io un po' di anni fa lo avevo preso in mano mentre aspettavo di comprare i libri delle superiori al Libraccio... Però poi non l'ho comprato e non ho avuto più occasione di finirlo ^^"

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    1. Dai, non è mai troppo tardi per recuperarli, se ancora ti interessa ;)

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  6. Buonfiore lettori era dieci volte più dolce però! ahahahahaha

    Dell'autrice non dico niente, ma la serie l'ho conosciuta tramite te ed aspettavo la recensione per sapere se avevi amato anche questo volume!

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    1. In realtà essendo una rilettura sapevo già che mi sarebbe piaciuto, in ogni caso non ho mai fatto segreto del mio voler tenere separati gli autori dalle loro opere :)
      Ma guarda, d'ora in poi saluterò con BUONFIORE ahahahaha xD

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  7. Ciao Seli, posso chiederti una cosa che va un po' oltre quello che è l'articolo?
    Ti ritrovi con la linea di pensiero dell'autrice? E, se la risposta è no, riesci a scindere lo scrittore dai libri che leggi?
    Ti faccio queste domande "strane" perché avendo letto del tuo interesse ero davvero tentata di leggere questo libro, ma Silvana De Mari ha un modo di pensarla che reputo davvero ridicolo e fastidiosamente conservatore riguardo a temi a me molto cari, e non riesco davvero a leggere libri (seppur belli) di scrittori che non stimo o di cui non appoggio i pensieri.
    Io personalmente trovo che una scrittrice che dice cose come (e cito testualmente) «L’atto sessuale tra due persone dello stesso sesso è una forma di violenza fisica usata anche come pratica di iniziazione al satanismo» abbia qualche problema e non riesco a pensare di leggere un suo libro, cosa che mi è capitata con scrittori ben più blasonati, come Tolkien, che a livello umano (ho letto diverse sue biografie) ho sempre trovato davvero detestabile.
    La mia non vuole essere una critica, sai che mi trovo sempre con tutto quello che consigli, ma più una curiosità se tu, a differenza mia, riesci a scindere il libro dallo scrittore.

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    1. Onestamente è una questione che non ho menzionato nel post proprio perché non credo abbia nulla a che fare con la recensione, ma sui social mi è capitato qualche volta di parlarne. Personalmente scindo l'artista dalla sua opera, in tutti i campi, quindi finché la De Mari non inizierà a far trasparire nei suoi libri tutte le assurdità in cui crede - che non rispecchiano in alcun modo ciò che penso io - continuerò a leggerla volentieri. E credo sia importante sottolineare che, nei suoi romanzi, vengono trattati moltissimi argomenti delicati in maniera educativa e validissima, motivo che mi spinge non solo a leggerla, ma anche a consigliarla :)
      Ci sono davvero un sacco di autori, cantanti, attori ecc che nel privato sono persone terribili, ma fino a che la negatività non viene trasmessa in ciò che creano preferisco sempre scindere le due cose.

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