-Se hai l'anima di un guerriero, sei un guerriero- (Shadowhunters, Cassandra Clare)

mercoledì 28 febbraio 2018

Recensione "Il Fato degli Dei - Lacrime d'Ametista", di Donatella Perullo

Buon mercoledì Lettori, come state? Da me il freddo non accenna a diminuire e ne sto soffrendo parecchio, per di più in mattinata mi tocca uscire per una visita medica quando vorrei solo stare a casa sotto al piumone. Però se tutto va bene nel pomeriggio dovrei riuscire a fare una diretta su Instagram, solo per fare due chiacchiere e mostrarvi quali saranno le mie prossime letture. Nel frattempo vi lascio con la recensione di questo Fantasy che mi è piaciuto moltissimo!

L'amore può trascinare tutto con sé,
anche l'odio più feroce.

Titolo: Lacrime d'Ametista
Serie: Il Fato degli Dei vol. 1
Autore: Donetella Perullo
Prezzo: 14,00€
Pagine: 284
Pubblicazione: 2014
Editore: Butterfly Edizioni



Trama: Ognuno nasce con un fato, quello di Roswita è essere l'unica in grado di fermare la malefica Dea Irmin. Roswita è un'adolescente volitiva, cresciuta in un bosco, nascosta al mondo da Iosò, una misteriosa anziana che chiama nonna. Trascorre le sue giornate a studiare e a giocare nella natura insieme all'inseparabile Lupa; e non sospetta il perché del suo isolamento. Fin quando un giorno un incontro inaspettato la stravolge... ma lui è il principe Fredric dei Noctiluca, figlio della malefica Irmin. In un susseguirsi di eventi, intrighi e misteri, Roswita dovrà combattere per il proprio amore e per la salvezza del mondo rinunciando per sempre alla propria innocenza. Un romanzo dalla prosa delicata ma incisiva, scritto con maestria, che conduce in luoghi incantati e al contempo infernali.
Anche se qualche volta mi allontano per un po' dai Fantasy per ragazzi in favore di altri generi, prima o poi la magia che tanto mi lega a questi romanzi torna a chiamarmi e mi obbliga a vivere una meravigliosa avventura in compagnia di esseri fatati, streghe e incantesimi. Per andare sul sicuro mi sono buttata sul primo volume della trilogia Il Fato degli Dei, della Perullo, autrice di cui avevo  in precedenza apprezzato un altro racconto e a cui sono felice di essermi riavvicinata con questo YA Fantasy che tanto mi è piaciuto. L'autrice è davvero riuscita a sorprendermi, trama e copertina mi avevano già incuriosita al primo sguardo, ma a conquistarmi sono stati lo stile coinvolgente e l'abilità nell'intrecciare la storia di Roswita, che mi ha tenuta incollata alle pagine come non succedeva da un po'. Come sempre tendo a evitare di dire troppo sulla trama per timore di ripetermi o, peggio, di fare spoiler, posso però dirvi che ho trovato la storia davvero ben sviluppata, ci ho messo un po' ad ingranare perché per quanto ben scritti e ovviamente necessari i primi capitoli mi sono sembrati un po' lenti e introduttivi, ma superata quella parte l'avventura ha preso il via e mi ha trascinata in un modo fatato popolato da Dee, streghe, regine e guerriere. Ho adorato le descrizioni, in particolare quelle dei luoghi, il Regno di Fomoria, quello di Elidoria, Castel Fiammante... ogni territorio è tratteggiato con cura e ho avuto la sensazione di essere trasportata dentro alle pagine e di vivere questa prima avventura al fianco di Lupa, Roswita, la saggia Iosò e tutti gli altri personaggi.

I poteri dell'odio sono quasi pari a quelli dell'amore. Scatenano entrambi forze e capacità insperate anche se dirette su strade opposte.

In Lacrime d'Ametista ho trovato molto più che una piacevole storia per ragazzi, i personaggi sono ben caratterizzati e originali, l'autrice ha saputo donare loro molte sfaccettature, rendendoli così reali e umani, anche chi di loro umano non lo è. Apprezzo moltissimo il fatto che ognuno di loro, buono o cattivo che sia, provi sentimenti contrastanti e che a volte commetta degli errori. Questa è infatti una storia che parla soprattutto della battaglia tra bene e male, e del sottile confine che separa questi due sentimenti. A lettura ultimata mi sono resa conto che, per certi versi, questo lavoro della Perullo mi aveva ricordato un'altra serie che lo scorso anno mi era rimasta particolarmente nel cuore, ovvero Hania, di Silvana De Mari. Di simile non hanno la trama, ma un'atmosfera fortemente fantastica, in cui la guerra ha una grande importanza e con essa la violenza, tematiche trattate in maniera semplice e adatta ai ragazzi, ma comunque sincera. Vi dirò, mi sono divertita a leggerlo, l'ho trovato fresco e ben costruito, per non parlare del fatto che spesso ero convinta di sapere come sarebbero andate le cose e invece l'autrice ha saputo sorprendermi, non si può dare nulla per scontato! In conclusione, questo primo volume della trilogia mi ha davvero conquistata, il viaggio di Roswita è solo all'inizio ma sento che ad attenderla ci saranno grandi pericoli e difficili decisioni da prendere e non vedo l'ora di scoprire cosa le riserverà il destino.

«Ho tentato in ogni modo di rimarginare le tue ferite, ma non si può salvare chi non vuole guarire. Hai trovato nell'odio il tuo nutrimento più caro.
Sei stata la mia prima gioia, ma resti il mio più grande dolore.»

Cosa ne pensate di questo romanzo, vorreste leggerlo?

lunedì 26 febbraio 2018

7 Cartoni che NON mi sono piaciuti

Buongiorno Lettori e buon lunedì! Come state, nevica anche da voi? Oggi iniziamo la settimana con un post a cui tengo molto perché si tratta di una collaborazione con la simpaticissima Sonia del blog Un mondo di libri. Tempo fa ci siamo ritrovate a parlare di cartoni animati che non ci erano piaciuti, e in un batter d'occhio è nata l'idea di questo post, in cui vi parleremo appunto dei cartoni che per un motivo o per l'altro non abbiamo apprezzato. Inizialmente avevamo pensato entrambe ai Classici Disney, ma poi abbiamo preferito tenere in considerazione anche i film d'animazione di Pixar e DreamWorks. Ma bando alle ciance, vi lascio subito ai titoli che ho scelto io e ovviamente vi invito a passare da Sonia per scoprire quali sono i cartoni che non le sono piaciuti!


(1940) Pinocchio: inizio con uno dei classici Disney più amati, lo so, ma io questo cartone non l'ho mai sopportato neanche da bambina. Lo trovo brutto e inquietante, il fatto che io detesti Pinocchio in ogni sua forma non è di aiuto. E sì, ho letto sia il romanzo di Collodi che una versione per ragazzi e ne ho anche ascoltato l'audiolibro ma trovo il protagonista fastidioso come pochi altri... per me è NO!

(1941) Dumbo: probabilmente passerò per un mostro, ma anche questo tenerissimo e sfortunato elefantino finisce subito nella lista dei cartoni che non mi piacciono. Ammetto di non rivederlo da tantissimi anni, ho una collezione vastissima di cartoni Disney, ma questo non credo lo comprerò mai, ne ho un ricordo bruttissimo e credo che rivederlo adesso non cambierebbe il mio parere.

(1967) Il libro della giungla: cos'ho contro questo cartone non lo so nemmeno io, ma l'ho sempre detestato. Non nutro una grande passione per Mowgli né tanto meno per l'India - e le scimmie mi inquietano - ma questa pellicola proprio non la tollero. Ho provato a riguardarlo di recente insieme al mio bimbo e purtroppo la mia opinione è sempre la stessa, lo trovo semplicemente fastidioso.

(1998) Pocahontas II - Viaggio nel nuovo mondo: si potrebbe scrivere un saggio sul perché questo sequel non dovrebbe neanche esistere, ma forse è meglio se non apriamo neanche il discorso. C'è da dire che Pocahontas è il mio Classico Disney preferito in assoluto e il seguito è semplicemente terrificante, a livello di grafica lo trovo pessimo, per non parlare del personaggio di Pocahontas che viene stravolto e di quel bietolone di John Rolfe - ma chi sei, chi ti si fila? Sciò! - non mi importa se nella realtà i due si sono si sono sposati, per me Pocahontas II non esiste, punto e basta.



(2013) Frozen: ammetto di aver iniziato a tollerare questo film d'animazione da quando Tristan ha cominciato a guardarlo spesso, ma non riesco proprio ad apprezzarlo. Fin dalla prima visione ho trovato il doppiaggio pessimo e fastidioso, senza contare che odio, ODIO, Olaf e i Troll. A darmi sui nervi è anche tutto il merchandising dedicato a Elsa e Anna e il fatto che in molti lo definiscano un cartone innovativo per i temi trattati, quando argomenti simili erano già stati proposti in diverse pellicole precedenti. Graficamente è splendido e sì, quando parte Let It Go non riesco a trattenermi dal cantare, ma al di là di questo nutro un profondo fastidio verso questo cartone amatissimo.

(2015) Home - A casa: grande avversione anche verso questa pellicola un po' meno conosciuta, tratta da un libro per ragazzi di Adam Rex. Ad incuriosirmi erano state soprattutto le voci originali dei protagonisti - come resistere a Jim Parsons e Rihanna? - ma ne sono rimasta delusissima. Anche in questo caso ho trovato fastidioso il doppiaggio italiano, che fa sembrare i personaggi sciocchi. La storia non è tremenda ma non mi colpito particolarmente... ho il DVD ma dubito che lo rivedrò.

(2015) Il viaggio di Arlo: altro cartone passato inosservato, e sinceramente preferisco così. Premessa: non mi piacciono i dinosauri e i protagonisti tontoloni, e tanto sarebbe bastato a farmi odiare Arlo. Oltre a questo, l'ho trovato inutilmente tragico. Di solito approvo l'inserimento di tematiche difficili, ma in questo caso l'ho trovata semplicemente una mossa per commuovere gli spettatori, inutile ai fini della trama. Non l'ho trovato emozionante né divertente e, se nel caso di altre pellicole che non ho apprezzato capisco il perché siano state accolte positivamente dagli altri, in questo caso per me è una bocciatura totale, lo trovo un cartone forzato che non ha motivo di esistere.

Vi ricordo che sul blog di Sonia potrete trovare le sue risposte!
A voi questi cartoni piacciono? E quali sono quelli che non apprezzate?

sabato 24 febbraio 2018

In My Mailbox #7 - 2018


Buongiorno Lettori, come state? Qui si gela - immagino anche da voi - ma ci tocca comunque uscire per fare la spesa... chissà che non ci scappi un giretto alla libreria dell'usato, io ci spero sempre lo ammetto! E a proposito di usato, due dei romanzi che sto per mostrarvi arrivano proprio da lì, ma prima direi di spendere due parole su un regalino del Marito, che è passato in fumetteria senza di me e ha pensato di prendermi il sesto volume di Orange, di Ichigo Takano! Come saprete si tratta di una delle mie serie manga preferite in assoluto e non vedo l'ora di divorare questo spin-off. Al modico prezzo di 2€ - copertina rigida e condizioni perfette - ho poi recuperato Cappuccetto Rosso sangue, la sceneggiatura dell'omonimo film che, lo ammetto, avevo trovato piuttosto trash e bruttino. La storia di fondo però non è male e in genere le sceneggiature mi piacciono, ne ho avuto la prova con Biancaneve e il Cacciatore e Alice in Wonderland, che sto attualmente leggendo, quindi farò un tentativo. Allo stesso prezzo ho preso anche Il coraggio di un campione, di Eugene Yelchin, romanzo per ragazzi in cui l'autore russo racconta la vera storia di suo padre, capitano della Società Sportiva della Casa dell'Armata Rossa, inutile dire che sono curiosissima!


E voi cosa avete comprato ultimamente?

venerdì 23 febbraio 2018

5 cose che - 5 libri che mi hanno insegnato qualcosa


5 LIBRI CHE MI HANNO INSEGNATO QUALCOSA



"La vita non si scrive con le parole. si scrive con le azioni. Quello che si pensa non conta.
La sola cosa importante è ciò che si fa."

Non c'erano dubbi sul fatto che questo piccolo capolavoro di Ness sarebbe stato al primo posto della mia lista, visto il tema. Forse lo sapete o forse no, ma non importa, A Monster Calls è il mio libro preferito in assoluto, non ho mai voluto scriverne una recensione perché sento il bisogno di tenere per me le emozioni fortissime che mi ha regalato, ma se c'è una cosa che ho imparato da questa storia, che ruota intorno al lutto, ai sensi di colpa e al bullismo, è l'importanza di perdonare gli altri, ma soprattutto se stessi.






"Lei ha un modo di farmi penetrare la paura nelle ossa e di farmela pulsare nella testa che è più terrificante di quanto potrò mai descrivere."

Impossibile non citare anche Thornhill, - qui la recensione - una Graphic Novel cupa e corposa che affronta delle tematiche davvero difficili, come il bullismo, la depressione, la solitudine e problematiche adolescenziali come l'abbandono. Per quanto si legga in fretta si tratta di una storia pesante e macabra, che fa aprire gli occhi su quanto ogni piccolo gesto possa portare a conseguenze terribile, ma credo voglia essere anche un grido di protesta, capace di infrangere il muro di paura e silenzio nella quale le vittime di bullismo annegano, spesso senza trovare il coraggio di chiedere aiuto e, ancora più spesso, ignorati da chi dovrebbe proteggerli e sostenerli.





"Sarò più forte della mia tristezza"

Torniamo a parlare di depressione tra gli adolescenti con questo gioiellino, uno dei pochi YA - qui la recensione - che trovo davvero validi e che mi sento sempre di consigliare, non solo ai ragazzi ma anche agli adulti. Ad un primo sguardo può sembrare che la storia d'amore tra Aysel e Roman sia il punto focale del romanzo, ma andando avanti si rivelerà essere solo il contorno di qualcosa di molto più grande. Credo che scrivere questo libro sia servito all'autrice per buttare fuori qualcosa che la tormentava, e leggerlo ha aiutato me ad affrontare sentimenti che da qualche tempo mi tenevo dentro. Non è un romanzo lunghissimo, ma mi ha insegnato l'importanza di tendere una mano a chi ne ha bisogno.







"Credevo di essere forte, ma quando tornano saprò solo gridare, un grido ancora più atroce perché muto."

Anche la testimonianza di questa autrice mi ha insegnato molto, forse perché l'ho letta in un momento difficile della mia vita. Una lacrima mi ha salvato - qui la recensione - racconta la storia vera di Angèle: dopo un malore e quattro giorni di coma il personale medico voleva staccarle la spina, dandola ormai per morta, ma l'autrice era viva e lucida, imprigionata in un corpo paralizzato. A toccarmi da vicino è stato il suo percorso di riabilitazione, che mi ha tenuto compagnia mentre nella realtà vivevo una situazione molto simile assistendo la mia mamma dopo un terribile ictus. Questa storia mi ha fatto un regalo grandissimo, mi ha permesso di capire meglio cosa stava passando mia mamma e come starle accanto.




"La felicità si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo uno si ricorda di accendere la luce."

Alleggeriamo i toni con una delle mie saghe preferite di sempre, non che la cosa vi sorprenda, immagino. Da vera Potterhead non potevo che citare questo capolavoro della Rowling, che con le avventure di Harry mi ha accompagnata dall'infanzia all'età adulta, insegnandomi il valore dell'amicizia e della famiglia. Non penso ci sia bisogno di spiegare perché questa saga mi è rimasta nel cuore e quanto io la ami, ma forse è giusto specificare che racchiude moltissimi insegnamenti, non si limita ad essere la classica serie Fantasy per ragazzi. Vengono affrontati temi difficili e delicati, ma la Rowling ci mostra cosa siamo disposti a fare per amore e, soprattutto, a cosa ci porta la mancanza di esso.




Cosa ne pensate di questi romanzi? E quali titoli avreste citato voi?

mercoledì 21 febbraio 2018

I miei 3 Blog preferiti

Buongiorno Lettori e buon mercoledì, come state? Mentre sui blog delle mie colleghe - più veloci di me a divorare un romanzo dopo l'altro - oggi potrete gustarvi una nuova puntata del WWW, io sono qui per proporvi un post che già da tempo volevo scrivere e che anche voi, sia qui che sui Social, mi avete richiesto: andrò infatti a parlarvi di quelli che sono i miei blog preferiti, nonché quelli che frequento regolarmente e di cui commento praticamente ogni articolo.

Prima di iniziare a parlarvi di questi angolini ci tengo a precisare che seguo tantissimi altri blog letterari e non, ma siamo davvero in moltissimi e purtroppo - so di non essere l'unica - spesso ho solo il tempo di leggere velocemente il post e mi riprometto di passare in seguito a lasciare un pensierino, ma non sempre riesco a farlo, anche se un paio di volte a settimana cerco di recuperare. Tutto ciò semplicemente per dirvi che se non vi ho inserite in questa lista non significa che non vi segua volentieri, ma semplicemente oggi ho voluto parlarvi di quei pochi blog a cui ormai sono così affezionata da essere diventati una tappa fissa della mia giornata.




Un mondo di libri è il dolcissimo blog gestito da Sonia. È nato a inizio 2012 e, sebbene io abbia iniziato a seguirlo assiduamente solo un paio di anni dopo, da quando l'ho scoperto non manco mai di passare a leggere tutti i nuovi post di Sonia. È un angolino tranquillo ma la sua creatrice lo porta avanti con passione e, cosa che apprezzo sempre, ci mette molto di suo in ogni post, in cui oltre ai contenuti libreschi non fa mai mancare due chiacchiere più personali. Oltre a recensire romanzi qualche volta Sonia parla anche di cibo e altre tematiche interessanti, è sempre bello passarla a trovare e nel corso degli anni ho avuto modo di constatare quale persona splendida sia, è gentile con i suoi Lettori e non manca mai di rispondere ai commenti.




Anche Dreaming Wonderland è uno dei blog che ho iniziato a seguire nel 2014, nonostante fosse aperto già dall'anno prima. A gestirlo è Ika, una ragazza simpaticissima e sempre disposta a fare due chiacchiere. Di questo angolino mi piacciono la semplicità e i temi trattati, Ika infatti non parla solo di libri, ma anche di film e serie Tv, nonché di cucina. Pubblica inoltre degli interessanti post legati alle festività e dei Tag mensili che trovo sempre carini. Sul suo blog mi sento come in famiglia e non mi perdo neanche un articolo, se cercate un blog che tratti una grande varietà di temi passate a trovarla, è molto attiva quindi non vi annoierete mai con lei.




Concludo con Il mondo di Cry, il più giovane di questi tre blog. Nonostante Cristina sia approdata nella blogsfera solo da un paio di anni, mi sono subito affezionata sia a lei che al suo angolino, che seguo assiduamente fin dal primissimo post. Con Cry ho instaurato una bella amicizia anche al di fuori dei nostri blog, siamo molto simili e mi piacciono le sue idee e la sua tenacia. Abbiamo già in programma una bella collaborazione quindi vi consiglio di tenere gli occhi aperti per i nostri futuri articoli! Anche Cry parla principalmente di libri e manga, ma non fa mancare foto e musica e di tanto in tanto quella bella foto dei suoi adorabili lavoretti fatti a mano. È una ragazza con molti interessi e riesce a dare il giusto spazio ad ognuno di essi.
Come ho già detto ci sono tantissimi altri angolini davvero validi come Libri di Cristallo, Il Regno dei Libri, Il Mondo di Sopra e altri che non ho inserito nella lista semplicemente perché per un motivo o per l'altro non riesco a commentare spesso - scusate ragazze! - anche se passo a visitarli con piacere. Con il tempo ho imparato che, anche se la maggior parte dei blog letterari pubblica pressoché le stesse rubriche o comunque la stessa tipologia di articoli e argomenti, trovarsi bene con tutti non è scontato. Non sono solo i titoli recensiti a farci decidere se diventare Lettori assidui di un blog, ma anche la grafica, la personalità di chi lo gestisce e l'atmosfera che troviamo ad accoglierci. Tra i moltissimi siti nati negli ultimi anni questi sono quelli in cui personalmente mi sento più apprezzata e a mio agio e mi sembrava carino farveli conoscere.

Sarei curiosa di sapere se frequentavate già questi blog, ma anche quali sono i vostri preferiti o quelli che mi consigliate. Mi farebbe piacere anche sapere come vi trovate qui nel mio Antro, per quanto sia impossibile piacere a tutti spero sempre che nei miei post possiate trovare quel clima sereno e pieno di passione per la lettura che io trovo quando passo a trovare queste ragazze!

lunedì 19 febbraio 2018

Recensione "Alice", di Elsa Hysteria

Buongiorno Lettori e bentornati sul blog, com'è andato il weekend? Fatemi sapere se avete fatto qualcosa di speciale o se avete trascorso le giornate in compagnia di un bel libro! Io ho festeggiato carnevale con Sorella e Marito, magari il prossimo anno giocherò d'anticipo e scriverò un bel post per spiegarvi come lo festeggiamo qui, potrebbe essere carino! Tornando a noi, è finalmente arrivato il momento di parlarvi della mia ultima lettura e ne approfitto per ringraziare nuovamente l'autrice!



Titolo: Alice.
Autore: Elsa Hysteria
Prezzo: 15,20€ (3,99€ ebook)
Pagine: 280
Pubblicazione: 2017
Editore: Self-Publishing (Youcanprint)



Trama: A ventisette anni Alice scopre di non sapere nulla dell’amore, della morte, né della vita. Grant, il suo fidanzato, è morto, ma Alice non amava Grant e ora ci ha pensato uno stupido incidente stradale a levarle il pensiero di ciò che sarebbero o non sarebbero potuti essere. Invece di affogare il dolore nelle lacrime, in quelle lacrime lei affoga il senso di colpa per il fatto che in realtà si senta liberata da un peso. E improvvisamente Alice è sveglia, come se fino a quel momento si fosse trovata sotto l’effetto di qualche strana anestesia, e si rende conto che per la sicurezza di una vita fatta di routine, lei ha sacrificato tutto il resto. E allora, dove può trovare le risposte a tutte le proprie domande? Nelle opere di Shakespeare, dalle quali è ossessionata? Alice vuole amare e vuole vivere, e imparerà piano piano a farlo grazie ad Andrea – amico d’infanzia ritrovato -, Simone – che sembra custodire fra le sue mani il segreto più oscuro dell’amore – e Riccardo – quello che vive alla giornata. E alla fine, riuscirà perfino a comprendere Grant, ritrovandosi più vicina a lui ora, di quanto lo sia mai stata mentre era ancora in vita.

Ormai lo sapete, quando mi imbatto in un romanzo che affronta tematiche come quelle del lutto non riesco proprio a resistere. Oltre alla copertina, che trovo meravigliosa, ad incuriosirmi era stata proprio la trama, così particolare e piena di nostalgia. Adesso che l'ho terminato posso dire che malinconia è l'aggettivo perfetto per questa storia di formazione che ho adorato e di cui, appena ne avrò la possibilità, mi piacerebbe tanto recuperare il cartaceo così da rileggerlo segnando le mie parti preferite. Fin dalle prime pagine ho trovato lo stile dell'autrice scorrevole e delicato, ma al tempo stesso toccante, sono rimasta davvero sorpresa da quanto mi abbia coinvolta, se mi seguite da un po' sapete che ho molta difficoltà ad apprezzare lo stile degli autori italiani, ma Elsa Hysteria è dotata di un talento incredibile che spero utilizzerà per scrivere tante altre emozionanti storie. C'è tantissimo potenziale nella penna di questa autrice e, sia lei che il romanzo, meritano davvero di essere conosciuti e amati da un numero più alto possibile di lettori.

La verità era che se la perfezione non esisteva, allora l'unica cosa a cui
si poteva aspirare era la perfezione di un sentimento imperfetto.

Per me si è rivelata una lettura intensa e toccante, ho trovato coraggiosa la scelta dell'autrice, che attraverso il personaggio realistico e sfaccettato di Alice ha voluto affrontare delle tematiche delicate e scomode. La vita della protagonista viene infatti stravolta dall'improvvisa morte del fidanzato ma, anziché sentirsi devastata dalla perdita, il cuore di Alice è finalmente libero da quella relazione vuota e apatica al quale da anni, per comodità, era legata. Divisa tra il sollievo e i sensi di colpa e sempre a caccia di risposte, la protagonista finirà con l'avvicinarsi a nuovi personaggi, tutti realistici e unici che, ognuno a modo proprio, le staranno accanto in una fase della sua vita delicata e incerta. Seppur completamente diversa da me, ho subito legato con Alice, l'ho trovata umana e imperfetta, vera come pochi altri. Questo romanzo di formazione, ricco di insegnamenti e di valori, è capace di mettere il lettore faccia a faccia con il dolore - o con l'assenza di esso - e con gli errori che commettiamo. L'ho trovata una storia incredibilmente sincera, nel bene e nel male, che offre moltissimi spunti di riflessione ma che, in mezzo a questo vortice di emozioni, sa anche far sorridere. Non posso far altro che consigliarvelo se cercate una storia che parli di amore in tutte le sue sfumature e che sappia commuovervi e regalarvi grandi insegnamenti. Farò tesoro di questa lettura unica e speciale, in cui la musica e i sentimenti hanno una grandissima importanza.

Cosa ne pensate di questo libro, vorreste leggerlo?

sabato 17 febbraio 2018

In My Mailbox - (Regali di San Valentino)


Giuro che quando ho detto al Marito "a San Valentino niente regali" ero seria. Ma pensate che lui mi abbia dato retta? Ovviamente no, e così mercoledì mi sono trovata ad aprire questo mega pacco di Amazon pieno di libri nuovi e meravigliosi che, guarda caso, erano proprio quelli che al momento desideravo di più... qualcuno è stato attento, punto al Marito! Il contenuto ve l'ho già mostrato su Instagram quindi forse non vi è nuovo, ma direi di iniziare da quello che per primo ha catturato la mia attenzione: il cofanetto di Firebird, di Claudia Gray! Come forse saprete ho amato moltissimo i primi due volumi di questa trilogia Sci-fi e l'annuncio che il capitolo conclusivo sarebbe stato venduto solo all'interno del cofanetto, e non singolarmente, mi aveva fatto girare le scatole... però cosa ci possiamo fare, meglio così che restare con l'ennesima serie troncata. Non penso servano altre parole, esteticamente è tutto molto bello e non vedo l'ora di leggere La resa dei conti per scoprire finalmente come si concludono le appassionanti avventure di Marguerite.



E dopo averla tanto bramata, finalmente posso stringere tra le mani anche la trilogia Rebel, di Alwyn Hamilton! Ho fatto il filo a questi romanzi per tantissimo tempo, pur essendo stati tradotti dalla Giunti, da me non c'era verso di trovarli. Ho setacciato ogni libreria da quando sono usciti, ma senza successo, quindi potete capire la mia gioia. Devo dire che le atmosfere da Mille e una Notte in genere non mi affascinano, ma in questo caso ho sentito subito una fortissima attrazione per questa trilogia e adesso non vedo l'ora di avere un momento di tranquillità per buttarmici a capofitto.



Secondo voi poteva forse mancare un bel Fantasy per ragazzi? Ovviamente no, soprattutto se si tratta del nuovissimo volume di una delle mie saghe preferite... sì, stiamo parlando de L'Accademia del Bene e del Male! Missione per la Gloria è considerato il quarto capitolo della serie, che però giunge a una sua conclusione alla fine del terzo volume. Questa nuova avventura può essere infatti presa come la prima di una seconda trilogia, che vede come protagoniste sempre Agatha e Sophie, ma sarà ambientata a Camelot. Se non amate le saghe troppo lunghe quindi niente paura, niente vi vieta di fermarvi alla prima trilogia. E in ultimo un altro romanzo appena uscito che, in modo prepotente, ha richiamato la mia attenzione. A un primo sguardo Fandom non sembra avere niente in più rispetto ai tanti YA Fantasy usciti negli ultimi anni, eppure da quanto ne ho letta la trama non sono più riuscita a togliermelo dalla testa, non mi resta che sperare in una buona lettura!


Se avete letto questi libri fatemi sapere cosa ne pensate!

venerdì 16 febbraio 2018

5 cose che - 5 film poco conosciuti

Buongiorno Lettori e buon venerdì, come state? Qui tutto bene, la settimana di vacanze di carnevale sta finendo ma domani ci resta ancora un corteo a cui partecipare travestiti da pirati e, alla sera, andrò a festeggiare con Marito e Sorella, speriamo non faccia troppo freddo. Oggi però è tempo di una nuova puntata di questa simpatica rubrica, non sono un genio quando si tratta di film ma spero di aver scelto qualche titolo di vostro interesse, fatemelo sapere qui sotto in un commento!



5 FILM POCO CONOSCIUTI

Prima di iniziare faccio una premessa grande come una casa: bazzico pochissimo nel mondo del cinema quindi non ho modo di sapere se i film che ho scelto sono davvero poco conosciuti. Riconosco che in alcuni ci sono attori famosi, ma sono tutte pellicole di cui non sento mai parlare, fatemi sapere se ho toppato alla grande o se, effettivamente, non conoscevate questi film. Per iniziare ho scelto Penelope, uno dei miei film preferiti di sempre. Nel ruolo della protagonista recita la splendida Christina Ricci e si tratta di una commedia di genere fantastico, leggera e fiabesca. Tra l'altro ruberei volentieri tutto il guardaroba della protagonista, invidio da morire quel cappottino viola e tutte le sue scarpe! Vi cito poi Mune - Il guardiano della luna, un film d'animazione francese che ho scoperto una sera facendo zapping in Tv. Mi è piaciuto davvero molto e in seguito ho scoperto che ha vinto alcuni premi, tutti meritati. Si tratta di un cartone insolito, divertente, che mi ha in parte ricordato il più famoso Le 5 Leggende. Una pellicola che sono piuttosto certa non conosciate è Una campana per Ursli, girato nei Grigioni in mezzo ai monti in cui ho passato l'infanzia. Questo film svizzero è tratto dall'omonimo libro per ragazzi scritto da Selina Chönz, che da piccola ho letto in romancio e che adoravo. Passo poi a Tomorrowland - Il mondo di domani, film di avventura per ragazzi che mi è piaciuto molto. Non sono una grande fan di George Clooney di solito, ma questo mix di azione e fantascienza mi ha proprio conquistato. E concludo con uno dei film più divertenti che ho in casa ovvero Benvenuti a Zombieland, una commedia Horror a tema zombie con la bellissima Emma Stone e il geniale Woody Harrelson. Non penso sia poco conosciuto, ma ne sento parlare troppo poco per i miei gusti, se vi piace il genere merita assolutamente una visione!


E voi quali film poco conosciuti mi consigliate?

mercoledì 14 febbraio 2018

WWW Wednesdays #2 - 2018

Buongiorno Lettori e buon San Valentino! Avete qualche programma speciale per festeggiare questa ricorrenza con la vostra dolce metà? Io e il Marito non abbiamo organizzato nulla di particolare, è una festa che ci è sempre scivolata un po' addosso fin da ragazzini - figuriamoci dopo dieci anni insieme -  ma per fortuna qualche volta riesco ancora a deliziarvi con una bella puntata di questa rubrica, siete contenti? Io molto, oggi infatti ho un po' di titoli nuovi di cui parlarvi e sono curiosa di sapere se li conoscete o se vi interessano! Fatemi sapere cosa state leggendo voi, sono sempre felice di scoprire nuove storie, soprattutto se escono dalla mia comfort zone.



Continua la mia maratona di Fantasy per smaltire gli omaggi ricevuti dalle autrici. Un paio di giorni fa ho iniziato Le Terre dei Dormienti, di Laura Taibi, primo volume di una duologia dalla trama davvero intrigante e che per il momento sto trovando molto promettente. In contemporanea sto leggendo l'ultimo ebook della mia lista di omaggi arretrati, ovvero Lacrime d'Ametista, di Donatella Perullo, primo volume della trilogia Il Fato degli Dei. Non è la prima volta che leggo qualcosa di questa autrice e, dopo un inizio un po' lento, la storia ha iniziato ad appassionarmi. Vi parlerò presto di entrambi in una recensione, se li conoscete fatemi sapere cosa ne pensate!




Anche le mie ultime letture sono composte da un ebook e un cartaceo, in digitale ho finito di recente Alice, di Elsa Hysteria, che mi è piaciuto tantissimo! Dalla trama avevo già capito che lo avrei apprezzato, ma non pensavo fino a questo punto. L'ho trovato un lavoro davvero validissimo, settimana prossima ve ne parlerò meglio in una recensione. A Jum fatto di buio invece ho già dedicato un post - clicca qui per leggerlo - in cui ho cercato di esprimere al meglio tutto il mio amore per le avventure di Olga e per lo stile magico della Gnone, che riesce sempre ad emozionarmi.




Passiamo a quelle che saranno le mie prossime letture: in primis non potevo che citare Le clessidre di Tabula, di Valentina Furnò e Chiara Andreazza. Come forse ricordate il primo volume di questa serie era finito sul podio nella mia classifica di letture preferite del 2017, inutile dire che non vedo l'ora di tornare in questo magico mondo che tanto mi aveva affascinata. Infine, dato che nessuno dei romanzi che sto attualmente leggendo è adatto a Tristan, penso che come storiella prima di dormire inizieremo Alice in Wonderland, la sceneggiatura del famoso film di Tim Burton, il cui testo è scritto da nientemeno che Tui T. Sutherland, autrice della saga Fantasy I Regni del Fuoco.


Conoscete questi libri? E voi cosa state leggendo?

lunedì 12 febbraio 2018

Recensione "Olga di carta - Jum fatto di buio", di Elisabetta Gnone

Buongiorno Lettori e buon inizio settimana! Spero abbiate trascorso un bel weekend, magari in compagnia di qualche serie Tv o di un romanzo appassionante. Oggi vi propongo un post che a dirla tutta sto rimandando da qualche settimana, ma finalmente sono qui per parlarvi dell'ultimo libro di una delle mie autrici preferite di sempre, persona magnifica e scrittrice unica i cui lavori mi accompagnano fin da bambina e che anche voi conoscerete sicuramente grazie alla fortunata serie a fumetti W.I.T.C.H o alla saga di Fairy Oak. Ebbene sì, parleremo per l'ennesima volta di Elisabetta Gnone, che di recente è tornata ad emozionarmi con la seconda avventura della giovane Olga Papel!

Siamo lumini che attendono di splendere,
il buio non ci appartiene.


Titolo: Olga di carta - Jum fatto di buio
Autore: Elisabetta Gnone
Prezzo: 14,90€
Pagine: 215
Pubblicazione: 2017
Editore: Salani



Trama: È inverno a Balicò, il villaggio è ammantato di neve e si avvicina il Natale. Gli abitanti affrontano il gelo che attanaglia la valle e Olga li riscalda con le sue storie. Ne ha in serbo una nuova, che nasce dal vuoto lasciato dal bosco che è stato abbattuto. Quel vuoto le fa tornare in mente qualcuno che anche Valdo, il cane fidato, ricorda, perché quando conosci Jum fatto di Buio non lo dimentichi più. È un essere informe, lento, senza mani né piedi. La sua voce è l’eco di un pozzo che porta con sé parole crudeli e tutto il suo essere è fatto del buio e del vuoto che abbiamo dentro quando perdiamo qualcuno o qualcosa che ci è caro. Jum porta con sé molte storie, che fanno arricciare il naso e increspare la fronte, e tutte sono un dono che Olga porge a chi ne ha bisogno. Perché le storie consolano, alleviano, salvano e soprattutto, queste, fanno ridere.


Ogni volta che esce un nuovo romanzo di Elisabetta Gnone il mio cuore scoppia di gioia e mi sembra di tornare bambina. La cosa più bella è che, a differenza di altri autori, l'idea che una sua storia possa deludermi non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello, le pagine nate dalla sua magica penna sono quelle che custodisco per i tempi difficili, perché ho sempre la certezza che mi faranno del bene. E quindi, come tutte le altre pubblicazioni di questa scrittrice, anche per Jum fatto di buio ho aspettato che arrivasse il momento giusto, così da trarne tutti i benefici possibili. A lettura terminata posso dire che non solo l'ho amato tanto quanto la prima avventura di Olga, ma forse addirittura di più. Se mi conoscete almeno un po' saprete che le storie che più mi emozionano sono quelle che, in maniera più o meno velata, nascono con l'intento di insegnare qualcosa al lettore, di trasmettergli un sentimento e qualcosa su cui riflettere. La giovane Olga Papel in queste pagine torna a raccontare non una, ma tante storie, che l'autrice riesce a gestire con un'abilità che mi lascia sempre a bocca aperta, e che hanno come protagonista il tanto temuto Jum, che si nutre di lacrime e che al suo passaggio lascia una scia di gelo e di tristezza.

«Quale bambina può conoscere tante cose e saperle raccontare con tale grazia e maestria? Una bambina che ha scoperto come vincere la paura».
«Paura di cosa?» chiedevano gli altri.
«Dei mostri che mette nelle sue storie, dei quali tutti noi abbiamo paura».

Chi è Jum lo capiamo subito. Jum è un vuoto, e attraverso le sue storie Olga ci insegna che i vuoti sono tantissimi e diversi, e che ciascuno di noi si porta dietro il suo, piccolo o grande che sia. Nasce così, in maniera delicata, semplice e dolcissima una potente metafora sul dolore e sulla perdita, che vista attraverso gli occhi intelligenti e gentili della giovane Olga può essere spiegata in maniera serena ai lettori più giovani e al tempo stesso riesce a toccare anche il cuore dei grandi, che di vuoti e di bui se ne portano dietro tanti. Non vi sorprenderà sapere che Jum fatto buio si è guadagnato immediatamente un posto nella lista dei miei libri preferiti, e che in futuro lo rileggerò sicuramente insieme al mio bimbo. Ho sempre amato lo stile delicato dell'autrice e il suo modo di trasmettere ai lettori i suoi pensieri, ma quella di Jum è una figura che, da mamma, utilizzerò senza dubbio per spiegare a mio figlio il ruolo che il dolore e il vuoto hanno nella nostra vita ma, soprattutto, quanto sia importante che ognuno di noi ritrovi sempre una luce con cui illuminare il nostro cuore. Mi ripeterò nel dire che questa autrice è per me una figura di riferimento, ma è davvero ciò che sento e questo romanzo, toccante, profondo e pieno di verità non è che l'ennesima conferma del suo talento, non solo nel scrivere avventure meravigliose, ma anche nel parlare ai bambini e a guidarli in questo mare di emozioni, a volte difficili da gestire e da comprendere. Jum fatto di buio è un piccolo gioiello che custodirò con affetto e che, ancora una volta, mi ha permesso di avvalorare la mia teoria sul fatto che non siano il target o l'età di riferimento a farci amare un libro, ma quello che il romanzo racconta e il modo in cui lo fa. Le storie di Olga sono molto più che avventure per bambini, sono insegnamenti da custodire nel cuore, da diffondere in un sussurro e da urlare a squarciagola, perché ci permettono di combattere la sofferenza, di illuminare il buio e di riempire il nostro vuoto di gioia e amore. Letture del genere non possono che farci bene, se ancora non l'avete letto dovete assolutamente rimediare, troverete un testo valido e positivo, che vi regalerà emozioni uniche.

«Mi sbagliavo: Jum non aveva paura di me, ansimava perché era stato scoperto. Lo avevo sentito e adesso che sapevo della sua esistenza potevo combatterlo. E fu esattamente ciò che feci.»

Cosa ne pensate di questo romanzo, lo avete letto?


sabato 10 febbraio 2018

In My Mailbox #5 - 2018


Buon sabato Lettori, come state? Noi ieri siamo stati al corteo di carnevale dell'asilo, è davvero carino vedere i bimbi sfilare con i costumi che hanno preparato nei mesi precedenti. Oggi però sono qui per mostrarvi come sempre i miei nuovi arrivi librosi, e inizio subito con The 100, di Kass Morgan, primo volume della saga che ha ispirato la serie Tv. In realtà è un regalo che ho fatto io al Marito per Natale, ma mi ero completamente dimenticata di mostrarvelo. All'usato invece ho trovato Piccolo Albero, di Forrest Carter, un romanzo per ragazzi che non conoscevo. Mi è sembrato di capire che è un titolo piuttosto famoso e amato, quindi non vedo l'ora di iniziarlo. Un altro regalo che avevo fatto trovare al Marito sotto l'albero è La figlia di Odino, di Siri Pettersen... ammetto che lo desideravo moltissimo anche io quindi ho colto due piccioni con una fava e, appena lo avrà terminato lui, spero di riuscire a leggerlo anche io dato che tra pochissimi mesi uscirà in secondo volume.


E voi cosa avete comprato ultimamente?

venerdì 9 febbraio 2018

5 cose che - 5 personaggi letterari che vorrei diventassero i miei migliori amici

Buongiorno Lettori e buon venerdì, come state? Come ogni settimana vi propongo una nuova puntata di questa rubrica da cui si possono prendere un sacco di spunti. Oggi in particolare parleremo di personaggi che, per un motivo e per l'altro, vorremmo fossero i nostri migliori amici. Come forse saprete io faccio fatica a trovare protagonisti che non mi stiano sulle scatole, ma se mi seguite da abbastanza tempo le mie risposte non dovrebbero sorprendervi... fatemi sapere se conoscete questi libri e, ovviamente, quali sono i personaggi che vorreste voi come amici!




5 PERSONAGGI LETTERARI CHE VORREI
DIVENTASSERO I MIEI MIGLIORI AMICI

Un personaggio che non potrebbe assolutamente mancare nella mia lista di amici è Jim Sturges, cacciatore di Troll e protagonista di Trollhunters, di Guillermo Del Toro. Un protagonista davvero originale, che ama l'avventura ma che porta del cuore anche tanta malinconia dovuta alla perdita della madre. Immancabile anche Jacinda Jones, la mia ragazza drago preferita: capelli rossi, animo ribelle e una determinazione che le permette di portare sempre avanti le sue decisioni, di conseguenza non posso che consigliarvi la trilogia di Firelight se amate i draghi. Per non annoiarmi neanche un secondo vorrei, nella mia cerchia di amicizie, anche Victoria Gardella, cacciatrice di vampiri che vive nella Londra dell'800 e che stimo moltissimo. Nonostante la giovane età è tosta e non si fa mettere i piedi in testa, una vera combattente!  Se siete fan di Buffy e vi piace l'epoca vittoriana amerete questa serie. Mettendo da parte per un momento il mio amore per i cacciatori, fin dalla sua prima apparizione ho sentito un'affinità incredibile con Agatha de L'Accademia del Bene e del Male, saga che come saprete ho amato. Con lei ho in comune l'amore per la solitudine, la forza e il sentirsi diversa, so per certo che con lei accanto avrei sempre un'amica sincera con cui potrei parlare di cose che altri non capirebbero. In ultimo ho scelto Hoon Song di Ragazze dell'Olimpo. Hoon non solo è intelligente e pratica, ma è niente meno che la reincarnazione della dea Atena e possiede delle qualità che ho sempre ammirato. Mettendo insieme questi personaggi avrei un gruppo di amici coraggiosi e combattivi, la vita accanto a loro sarebbe ricca di avventure e di battaglie da affrontare insieme, ma avrei la certezza di avere sempre qualcuno a guardarmi le spalle e su cui contare.


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sabato 3 febbraio 2018

In My Mailbox #4 - 2018



Buon sabato Lettori! Un altro weekend è arrivato e quindi vi mostro alcuni degli ultimi titoli che si sono aggiunti alla mia libreria. Ne manca qualcuno che vi farò vedere la prossima settimana, intanto però sono davvero felice di aver messo le mani su questi volumi.  Da uno scambio fatto con una ragazza carinissima su Instagram mi è arrivato La piccola bottega dei sogni, di Fiona Harper, storia ambientata tra Natale e Capodanno e che quindi mi lascerò per i mesi invernali. All'usato ho finalmente trovato I misteri di Chalk Hill, di Susanne Goga, autrice tedesca che con questo romanzo misterioso e cupo aveva subito attirato la mia attenzione. I riferimenti a Jane Eyre mi avevano convinta a metterlo in WL e adesso non vedo l'ora di leggerlo. In ultimo, sempre dall'usato, mi sono portata a casa l'edizione che volevo da un sacco di tempo di Paula, di Isabel Allende, uno dei lavori di questa autrice che ero più curiosa di affrontare dopo La casa degli spiriti.


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venerdì 2 febbraio 2018

5 cose che - 5 libri che vorrei vedere sul grande schermo

Buongiorno Lettori e buon venerdì! Diluvia anche da voi? Giuro che in giornate così mi chiedo perché accidenti mi lavo i capelli visto che, tempo un minuto, finisco per assomigliare a Maga Magò. Per fortuna a distrarmi c'è questa simpatica rubrica, che per questo primo appuntamento di febbraio vede come tema quello delle trasposizioni cinematografiche. Fatemi sapere quali sono i romanzi che vi piacerebbe fossero adattati al grande schermo e cosa ne pensate dei titoli che invece ho scelto io!



5 LIBRI CHE VORREI VEDERE SUL GRANDE SCHERMO
Premettendo che di questo romanzo vi ho già parlato fino allo sfinimento, e che non ho idea se sia o meno previsto un film, credo che da L'Usignolo, della Hannah si potrebbe trarre una pellicola meravigliosa e piena di spunti di riflessioni. Vi ricordo che la storia è ambientata durante la Seconda guerra mondiale ed è davvero forte e commovente, se non avete ancora letto il romanzo dovete assolutamente farlo. Continuando a parlare di tematiche difficili non potevo non citare Bunker Diary, di Brooks, vincitore della Carnegie Medal 2014, uno dei più prestigiosi premi della narrativa inglese per ragazzi. Si tratta di un thriller claustrofobico e crudo, sono trascorsi tre anni da quando l'ho letto, ma spesso mi capita ancora di ripensarci. Da un film ne verrebbe qualcosa di davvero scioccante, capace di colpire lo spettatore e di lasciarlo senza fiato. A tutt'altro genere appartiene invece L'affare streghe, di Michael Molloy, primo volume di una trilogia Fantasy per ragazzi poco conosciuta, ma che io ho amato molto. La storia a modo suo mi ha sempre ricordato La bussola d'oro, di Pullman, e proprio per questo credo che se ne potrebbe trarre un film pieno di magia e avventura, io lo guarderei senz'altro! Se penso ad una trilogia piena di azione che renderebbe davvero moltissimo sul grande schermo mi viene subito in mente Firebird, della Gray: dimensioni parallele, amore, fuga e pericoli. Non gli manca proprio niente! Concludo con una storia commovente, quella di  Più profondo del blu. Amy - 13 anni e campionessa di nuoto - a causa di un incidente d'auto perde la sua migliore amica e la gamba destra. Un romanzo del genere andrebbe non solo letto, ma anche trasformato in film, per dare a un maggior numero di persone la possibilità di imparare da esso e dalla forza della giovane protagonista.


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