martedì 18 maggio 2021

Recensione "The Siren" di Kiera Cass

Buongiorno Lettori e buon martedì, come state? Finalmente torno sul blog con una nuova recensione, in questo periodo non sono molto ispirata e mi viene difficile mettere nero su bianco i miei pensieri. Quando si tratta di Kiera Cass però non c'è scusa che tenga, perché per un motivo o per l'altro questa autrice riesce sempre a farmi perdere le staffe. Oggi infatti vi parlo di The Siren, Fantasy autoconclusivo che ho letto insieme a mia sorella e che entrambe abbiamo bocciato.


L'amore è un rischio che vale la pena correre.

Titolo: The Siren
Autore: Kiera Cass
Prezzo: 17,90€
Pagine: 300
Pubblicazione: 2016
Editore: Sperling & Kupfer


Trama: Kahlen è una sirena, una meravigliosa e pericolosa creatura al servizio dell'Oceano. Ma non è sempre stato così. C'è stato un tempo in cui Kahlen era soltanto una ragazza come tutte le altre. Poi, un giorno, mentre stava annegando, l'Oceano l'ha salvata e le ha regalato una seconda possibilità. Anche se a un prezzo terribile. Per ripagare il suo debito, Kahlen infatti ha dovuto rinunciare a una vita normale e ai suoi sogni, primo fra tutti quello di amare ed essere amata, per attirare in acque mortali, con il suo canto letale e ammaliatore, altri esseri umani. Per cento anni. Solo allo scadere di questo tempo, potrà finalmente tornare a parlare, ridere e vivere liberamente. Fino ad allora una sua parola sarà sufficiente a uccidere un uomo. Così, quando un giorno incontra Akinli, Kahlen sa bene che legarsi a lui è l'errore peggiore che possa fare. Innamorarsi di un essere umano infrange tutte le regole dell'Oceano. Ma Akinli, gentile, premuroso e bellissimo, è il ragazzo che ha sempre sognato. Quanto sarà disposta a rischiare per seguire il suo cuore?


Volevo iniziare la recensione con un pensiero semplice e chiaro, ma la verità è che a distanza di settimane dal termine della lettura, quando ci ripenso mi sento solo perplessa. Che cos'ho letto, esattamente? Perché The Siren è tutto tranne il Fantasy Paranormal Romance che prometteva di essere.
Facciamo un passo indietro: il mio primo approccio a Kiera Cass risale allo scorso anno con la saga di The Selection che, pur non essendosi salvata dalla bocciatura, avevo trovato a modo suo una serie leggera e frizzante. Trash sì, ma in senso buono tutto sommato. Quindi, quando mesi fa - avete letto bene, mesi! - ho deciso di leggere The Siren, mi aspettavo più o meno lo stesso livello mediocre di scrittura e una storia che mi strappasse due risate. Perché diciamocelo, i gusti sono gusti, ma si legge Kiera Cass per respirare un po' di sano trash, non per intrattenersi con letteratura di alto livello.
In poche parole, quando mi sono tuffata tra le pagine di questo romanzo autoconclusivo ero ben consapevole che non sarebbe stato un capolavoro e che con tutta probabilità non avrebbe raggiunto la sufficienza... ma con The Siren Kiera Cass è addirittura riuscita a deludere le mie già inesistenti aspettative.
Prima di passare ad elencarvi tutto ciò che non funziona in questo libro, mi sento di dire che l'unica nota positiva è che, rispetto a The Selection, The Siren mi è sembrato scritto leggermente meglio. Forse dipende dal fatto che è stato il romanzo d'esordio dell'autrice, e in quanto tale credo ci abbia messo maggiore impegno. Sorvoliamo sul fatto che nessuna Casa Editrice è stata disposta a pubblicarlo e che ha visto la luce solo dopo il grande successo di The Selection... devo aggiungere altro? Ci avevano visto giusto gli editori: lasciarlo a prendere polvere in una cartella del computer della Cass sarebbe stata la scelta migliore per tutti.
Ma veniamo al problema principale del romanzo: la noia. Gran parte del romanzo non è altro che un lunghissimo e soporifero elenco di pensieri della protagonista, divisa tra i suoi sentimenti per un ragazzo e il suo dovere di sirena, che le vieta di innamorarsi. Ah, se come me siete affascinati dalle sirene, creature misteriose e pericolose, lasciate che vi fermi subito: quelle descritte in questo libro non sono le sirene che vi aspettate. Niente code, niente città sottomarine né magia. Solo normalissime ragazze che per il quieto vivere devono fingersi mute. Vi lascio immaginare quanti emozionanti dialoghi ci sono in 300 pagine. La cosa che ho detestato di più di The Siren è proprio che, nel complesso, non succede niente. Il romanzo è lento e noioso, a tratti soporifero, tanto che - lo ammetto senza problemi - ho più volte saltato delle inutili descrizioni. L'alternativa sarebbe stato abbandonarlo, ma trattandosi di un volume unico mi scocciava troppo l'idea di non concluderlo.

"L'avevo aspettato per un'eternità. Avrei aspettato ancora, se avessi dovuto.
Ero fatta per baciare quel ragazzo, per stare fra le sue braccia.
Eravamo stelle. Eravamo musica. Eravamo tempo."

La trama è inesistente, non c'è altro modo per dirlo. Tutte le informazioni che riguardano il mondo marino, Madre Oceano e l'esistenza delle sirene vengono praticamente omesse, l'autrice non spiega quasi nulla e quei pochi elementi a cui cerca di dare un senso rimangono comunque vaghi e descritti male, impendendo così al lettore di farsi un'idea chiara del contesto e dell'ambientazione.
E la drammatica storia d'amore che prometteva di far battere il cuore delle lettrici? Ah, sì, non esiste neanche quella. Il rapporto tra Kahlen e Akinli è uno dei più assurdi e sconclusionati nella storia della letteratura. Il tempo complessivo che trascorrono insieme in tutto l'arco del romanzo è di un pochi giorni, tempo in cui tra l'altro non scatta la scintilla né si crea un legame particolare che giustifichi poi l'esistenza di questo libro. Come coppia non hanno feeling, ma sono piatti e apatici anche come personaggi singoli, impossibile affezionarsi o provare empatia per qualcuno. In The Siren a nessuno è stato concesso uno sviluppo o una crescita, i personaggi si limitano a esistere e a ciondolare tra una scena e l'altra senza scopo, non sono realistici né profondi, ma semplici macchiette in una trama già debole.
È come se la Cass si fosse dilungata per centinaia di pagine a raccontare eventi insignificanti e scene piatte e lente in cui l'azione è totalmente assente, inserendo qua e là alcuni elementi che però non hanno alcuna utilità ai fini della storia, e solo arrivata ai capitoli finali si fosse ricordata che, tecnicamente, scrivere un romanzo comporta anche far accadere delle cose. La catastrofe è stata inevitabile: le "prime" 270 pagine hanno l'effetto di un narcotico, mentre nelle ultime 30 succede tutto quello che, in teoria, avrebbe dovuto essere l'essenza del romanzo. Peccato che, arrivati a quel punto, a risvegliare il lettore dal coma nel quale è ormai sprofondato al secondo capitolo non basterebbe neanche il più epico dei finali, figuriamoci l'epilogo deludente e banalissimo con cui la Cass ha pensato bene di concludere la storia.
Se The Selection per lo meno era riuscito a strapparmi due risate, The Siren più che un romanzo si è rivelato un lunghissimo elenco di difetti che davvero non ha senso di esistere. Anche una volta concluso il perché della sua pubblicazione per me resta un mistero: non solo non trasmette nulla - non emoziona, non fa sorridere, non appassiona né incuriosisce - ma non è nemmeno presente un messaggio di fondo. Cosa voleva raccontarci la Cass con questa storia?
Potendo tornare indietro non lo leggerei, è stata letteralmente una perdita di tempo.
Ve lo consiglierei solo se soffrite d'insonnia, ma anche in quel caso ci sono metodi più piacevoli per perdere conoscenza. Tipo una botta in testa.

Avete mai letto qualcosa della Cass?
E cosa ne pensate di questo romanzo, vi incuriosisce?

10 commenti:

  1. Ahhahaha nonostante tutto sei stata buona con 2 stelle 🤣

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    1. Sono stata giusta, quando c'è da stroncare i libri non mi risparmio xD
      1 stella è il voto che riservo solo ai libri che, oltre a non essermi piaciuti, credo trasmettano anche messaggi negativi. Finché sono brutti ma non fanno male a nessuno 2 stelle sono giuste. Questo secondo il mio metodo di valutazione, ovviamente :)

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  2. Io avevo provato a leggere The Selection ma non c'è l'ho fatta. 🤣🤣
    Inutile dire che non ho alcuna intenzione di ripetere l'esperienza con The Siren 😅

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    1. Guarda, The Selection a confronto è un capolavoro xD Era scritto in maniera più frivola, ma lo scopo credo - spero - fosse proprio quello di far divertire il lettore e di avvolgerlo in una nuvola di glitter e abiti da sera... The Siren invece cerca di essere maturo e profondo, ma è solo noioso.

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  3. Tempo fa avevo iniziato the selection ma dopo poco più di un libro l'ho abbandonato...mi dava sui nervi

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    1. Ciao Carola! Io sono riuscita a leggere tutta la saga, ma ammetto che alcuni volumi sono stati davvero una tragedia sul fronte noia e e trash. Bene o male ho resistito perché l'ho letta insieme a mia sorella xD

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  4. Bella recensione! Tutto sommato spieghi bene il motivo per cui non ti è piaciuto. Sono abbastanza sicura di aver già sentito parlare di questo libro, ma non ricordo se in termini positivi o no. In ogni caso, non è il Paranormal Romance non è il sottogenere di fantasy che preferisco, anche se le sirene mi piacciono (ma se tu mi dici che non sono sirene...)

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    1. Credo negativi, perché guardando online ha pochissimi pareri positivi xD
      Sulle sirene ci sono dei libri validi, questo non lo è di certo, soprattutto se come me ti affascinano le sirene intese come città sottomarine, code e tritoni. Qui non c'è niente del genere, apparentemente sono umane, entrano in acqua solo ogni tanto e anche in quel caso nessuna trasformazione. Che delusione!

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  5. Se non fa neanche ridere come The Selection, dov'è il senso? Dove? 😂

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    1. Esatto, capisci la tragedia? Quando leggo Kiera Cass voglio lasciarmi travolgere da ondate di trash e farmi due risate, se devo andare in coma scelgo altro. Che tristezza! Per fortuna hanno tradotto Promised, mi toccherà recuperare quello xD

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