lunedì 30 novembre 2020

Recensione "Stardust" di Neil Gaiman

Buongiorno Lettori e buon lunedì, come state? Anche voi avete approfittato del weekend per decorare casa e fare l'albero? Io fino a qualche anno fa aspettavo l'8 dicembre, poi ho iniziato ad anticipare al 1 dicembre perché Tristan non vedeva l'ora, ma quest'anno avevamo proprio voglia di un po' di allegria e quindi niente, a casa nostra lo spirito natalizio è già arrivato e va bene così, quest'anno penso sia ancora più importante del solito godersi le piccole cose. Proprio perché siamo stati impegnati con le decorazioni non sono riuscita a dedicarmi alla lettura e di conseguenza non sono riuscita a terminare il romanzo che avevo in programma di recensirvi oggi. Ma niente paura, come saprete ho diversi titoli in arretrato di cui parlarvi e, tramite un sondaggio su Instagram, vi ho chiesto quale avreste preferito. Come immaginavo ha vinto Stardust, quindi vi lascio subito al mio parere, se vi va fatemi sapere se a voi è piaciuto e se avete visto il film!


Sembra talvolta che sia già stato scritto tutto.
Poi ci si imbatte in Neil Gaiman e in un libro come Stardust.
Nel muro di apre una breccia e l'incanto ricomincia.
MILO MANARA -


Titolo: Stardust
Autore: Neil Gaiman
Prezzo: 9,50€
Pagine: 245
Pubblicazione: 2005
Editore: Mondadori

 

Trama: In una fredda sera di ottobre una stella cadente attraversa il cielo e il giovane Tristan, per conquistare la bellissima Victoria, promette di andarla a prendere. Dovrà così oltrepassare il varco proibito nel muro di pietra a est del villaggio e avventurarsi nel bosco dove ogni nove anni si raccoglie un incredibile mercato di oggetti magici. È solo in quell'occasione che agli umani è concesso inoltrarsi nel mondo di Faerie. Tristan non sa di essere stato concepito proprio lì da una bellissima fata dagli occhi viola e da un giovane umano e non sa neppure che i malvagi figli del Signore degli Alti Dirupi sono anche loro a caccia della stella...

Visto il mio immenso amore per il genere Fantasy e per i libri per ragazzi un po' mi duole dirlo, ma di Neil Gaiman non ho letto quasi niente. Il mio unico approccio verso questo autore famoso e amatissimo è stato con Coraline, parecchi anni fa ma, nonostante ne conservi un ricordo piuttosto piacevole, non posso dire che mi avesse colpita più di tanto. Un paio di mesi fa, presa dalla voglia di fare un rewatch del film di Stardust, ho colto l'occasione per leggere finalmente il romanzo, che avevo in casa da tempo immemore. Sarò onesta, non saprei dire se mi sia piaciuto o meno. Nonostante le pagine non siano molte l'ho trovato piuttosto lento e ci ho messo più del previsto a terminarlo, ma soprattutto mi ha sorpreso la quasi totale assenza di azione. Forse perché avevo già visto il film o semplicemente perché nel genere Fantasy è raro non imbattersi in scene di combattimento, fughe e battaglie, non so, fatto sta che ho letto queste 250 pagine continuando ad aspettare il momento in cui sarebbe successo... qualcosa. Quel qualcosa non è arrivato e il libro è finito, niente di più. Questo significa che sono rimasta delusa dal romanzo? Non del tutto. Il fatto che la storia sia molto lineare e senza grandi colpi di scena o alti e bassi non è un difetto, anzi, trovo si adatti molto bene al tipo di trama di Stardust, che si discosta dal Fantasy classico e vira più al fiabesco, motivo per cui ho deciso di dargli comunque 3 stelle e di non bocciarlo. Di per sé non mi è dispiaciuto, è stata una lettura tranquilla ma abbastanza carina, il problema è che non mi ha detto né trasmesso granché. Lo stile cupo di Gaiman è sempre un'ottima compagnia, ma una volta girata l'ultima pagina sono rimasta a fissare la copertina cercando di capire cosa mi avesse regalato la lettura, e la risposta è stata... niente. Trama di base carina, stile piacevole, personaggi poco approfonditi ma godibili, però non mi ha appassionata né emozionata e, personalmente, l'indifferenza è l'ultimo sentimento che voglio provare quando leggo. Sicuramente ho apprezzato di più le parti dedicate alla storia dei sette fratelli e del Signore di Stormhold, rispetto a quella di Tristran e della stella Yvaine. Le strade di questi personaggi naturalmente finiscono per incrociarsi, ma io come al solito mi sono affezionata più alle figure secondarie - ho adorato Septimus, ovviamente - che ai protagonisti. Dopo aver terminato il romanzo ho deciso di riguardare subito il film e devo dire che neanche la pellicola mi ha convinta più di tanto. Ci sono alcuni aspetti che ho trovato più piacevoli nel libro, altri che ho trovato sviluppati meglio nel film, e viceversa. Anche il finale - di entrambi - mi ha lasciata piuttosto insoddisfatta e indifferente. Avrei davvero voluto amarlo, perché tra magia, streghe, unicorni, maledizioni e stelle cadute, Stardust aveva tutti gli elementi giusti per piacermi, ma purtroppo sono arrivata a fine lettura un po' annoiata e sicuramente poco colpita. Ancora una volta, quindi, Gaiman non è riuscito a convincermi del tutto, nonostante reputi questo titolo abbastanza piacevole e molto lontano dal poter essere definito brutto o banale. A questo punto penso proprio che proverò a recuperare Il figlio del cimitero per dargli una terza chance... sento che tra le sue innumerevoli opere letterarie ce ne deve essere una capace di farmi battere il cuore, e sono disposta a leggerle tutte pur di trovarla!

Vi aspetto nei commenti per sapere cosa ne pensate del libro e, se lo avete visto, anche del film!

6 commenti:

  1. Per l'albero aspetterò l'otto dicembre, anche se in effetti prima di far programmi dovrei procurarmi le decorazioni di Natale @.@
    Stardust non è il mio libro preferito di Gaiman, non lo è mai stato, però è quello con cui ho scoperto che esisteva e niente, fosse solo per questo gli vorrò sempre un po' bene.
    Cmq come autore lo preferisco nella produzione per gli adulti, American Gods rimane uno dei miei fantasy preferiti di sempre.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'affetto non è da sottovalutare, ci sono titoli che ameremo sempre a priori :)
      Le sue opere per adulti non mi ispirano più di tanto, ma potrei provare!

      Elimina
  2. Io ho in programma di farlo l'8 Dicembre ma penso che inizierò a decorare i vari punti della casa nel corso di tutta la settimana.
    Di Gaiman nemmeno io ho letto molto, avevo provato con Neverwhere ma non mi ha preso :/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. È uno dei titoli di Gaiman di cui so meno, ma in effetti non mi ispira molto ç_ç

      Elimina
  3. Ciao Seli! Non so perché ma questo libro mi ispira un sacco, solo che non ho ancora trovato il modo di recuperarlo.
    Inoltre vorrei leggere qualcos'altro di Gaiman, avendo letto solo Coraline.
    Vediamo se prima o poi riesco a recuperarlo.
    Un abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Cry! Sarei davvero curiosa di sapere cose ne pensi :)

      Elimina

Se volete restare anonimi, firmate anche con un nome qualsiasi: saprò a chi rivolgermi quando risponderò ai vostri commenti!