venerdì 27 novembre 2020

Recensione "Caccia al tesoro (ovvero la felicità)" di Valentina Cavallese

Buongiorno Lettori e buon venerdì, come state? Quest'ultima settimana di novembre è quasi terminata, spero sia trascorsa serenamente per voi e che stiate aspettando con gioia l'inizio di dicembre e tutto ciò che comporta. Io mi sono concentrata così tanto sui progetti di Natale - li vedrete soprattutto su Instagram - da essermi resa conto solo adesso che la fine dell'anno significa anche tirare le somme e fare un bel recap degli obiettivi e dei buoni propositi stilati a gennaio... chissà se li avrò raggiunti, non ne ho idea. Ma pensiamo a una cosa alla volta, che è meglio. Oggi infatti vi tengo compagnia con la seconda recensione della settimana, quindi iniziamo subito!




Titolo: Caccia al tesoro (ovvero la felicità)
Autore: Valentina Cavallese
Prezzo: 4,90€ cartaceo
Pagine: 54
Pubblicazione: 2020
Editore: Self Publishing

 

Trama: Greta, il punto di partenza e quello d'arrivo. Simone, il viaggiatore coraggioso. Cinque, gli indizi sparsi per la città. "Quindi, era tutta una bugia", pensa Simone. "Nemmeno tu sai come si coltiva la felicità". "La mia felicità - risponde lei - li attraversa. Attraversa le persone. Vibriamo insieme per un attimo, e poi sono di nuovo tutti chiusi in se stessi. Ci vuole tanta felicità per far sopravvivere una persona. Io non ero abbastanza." - "Io dico, - conclude Simone - che ognuno fa quel che può. Che se ognuno facesse il suo tutti saremmo felici. Ecco, sì, il suo e un'unghia di bene in più, ad esempio scrivere in un foglietto: devi sorridere, e infilarlo nella cassetta della posta di qualcuno..."

Ci vuole tanta felicità per far sopravvivere una persona.
Io non ero abbastanza.

Vi svelo un segreto: sono così abituata ad essere io quella che dispensa agli altri consigli di lettura, che quando succede il contrario resto sempre piacevolmente sorpresa. Se ho conosciuto Caccia al tesoro, infatti, è tutto merito di un'amica che conosce bene i miei gusti e di cui mi sono fidata ciecamente, infatti ho voluto recuperare questo breve racconto in formato cartaceo e l'ho divorato in una sola seduta, senza mai staccare gli occhi dalle pagine. Sulla trama non posso svelarvi davvero nulla, la storia conta appena una cinquantina di pagine ed è piuttosto lineare, qualsiasi informazione in più risulterebbe spoiler e non ne voglio assolutamente fare, ma non è un problema, perché più che della trama voglio parlarvi dello stile dell'autrice. Mi sono bastate poche righe - letteralmente - per capire che avrei adorato la storia di Simone e Greta. La penna di questa giovanissima autrice arriva dritta al cuore del lettore, e così fanno i suoi personaggi e, soprattutto, le tematiche delicate e difficili che va ad affrontare. Greta e Simone sono due adolescenti, apparentemente sconosciuti e con poco in comune, ma legati da un filo che porterà il protagonista ad intraprendere una caccia al tesoro grazie a dei misteriosi bigliettini che, indizio dopo indizio, lo porteranno verso Greta. Con uno stile curato e immediato, l'autrice ha saputo dar voce ai due giovani personaggi in maniera realistica e impeccabile, non mi capita spesso di affezionarmi così tanto al protagonista della storia, soprattutto nei racconti così brevi, ma Simone è un personaggio sorprendente, di cui solo una volta girata l'ultima pagina ho capito davvero il valore. Per quanto mi riguarda è stata una lettura malinconica ma positiva, che offre moltissimi spunti di riflessione interessanti legati non solo ai problemi dell'adolescenza, ma anche alla costante ricerca della felicità. Quella felicità che sembra sfuggirci sempre dalle dita, così impegnati a vedere quello che non abbiamo da non accorgerci di quante cose meravigliose in realtà possediamo già. Caccia al tesoro è un'opera breve, ma ricca di verità, capace di appassionare il lettore dalla prima all'ultima riga e di lasciare un segno non indifferente. Non lasciatevi ingannare dalla giovane età dei personaggi, questa storia può regalare grandi insegnamenti anche agli adulti, anzi, spesso siamo proprio noi a dimenticare quali sono le cose che contano davvero, e questo breve racconto ce lo ricorda con una sincerità e una delicatezza disarmante, segno del grande talento e della sensibilità dell'autrice, di cui recupererò sicuramente altro materiale. Recensire storie così brevi non è decisamente il mio forte, me ne rendo conto, ma spero di essere comunque riuscita a farvi capire quanto per me sia stata piacevole, scorrevole e positiva questa lettura, che vi consiglio davvero con tutto il cuore.

Se vi va di farmi sapere cosa ne pensate di questo racconto leggerò volentieri i vostri commenti!

2 commenti:

  1. Ciao Seli! Non conosco questo libro ma, come sempre, mi fido dei tuoi giudizi.

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    1. Penso lo apprezzeresti Cry, se ti capita l'occasione leggilo :)

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