Buongiorno Lettori e buon lunedì, come state? Come qualcuno di voi ha notato, la scorsa settimana il blog è rimasto fermo. Questa pausa non prevista è stata causata un po' dal caldo e un po' dal mal di testa, infatti non avevo preparato in anticipo i post, come faccio di solito, quindi all'arrivo dell'ennesima emicrania mi sono ritrovata KO e senza articoli programmati. Pazienza, stare qualche giorno lontana dalla blogsfera mi ha comunque fatto bene, e adesso ho più voglia che mai di tornare a scrivere per voi e di aggiornarvi sulle mie letture! Direi quindi di partire da una breve recensione dedicata ad uno dei personaggi più famosi e amati: Pippi Calzelunghe!
Titolo: Pippi Calzelunghe
Autore: Astrid Lindgren
Prezzo: 8,50€
Pagine: 280
Pubblicazione: 2015
Editore: Salani
Trama: Pippi Calzelunghe è un libro conosciuto in tutto il mondo e tradotto in 54 lingue, di cui l'ultima dell'elenco è lo zulù. Anche voi troverete in Pippi una compagna forte, allegra, furba e ricchissima; vive sola a Villa Villacolle e non ha paura di niente: sta benissimo anche senza genitori, perché così nessuno le dice quando è ora di andare a letto o le insegna le buone maniere, che non servono a nulla se non si è veramente generosi. E Pippi, appunto, lo è. Leggete le sue avventure e vi sentirete, come lei, tanto forti da sollevare un cavallo.
La cosa positiva di recensire un grande classico della letteratura per l'infanzia è che non ha bisogno di presentazioni. Penso che tutti voi conosciate Pippi Calzelunghe, anche senza aver letto il romanzo. Nel corso del tempo ne sono state tratte serie Tv, cartoni animati e addirittura un parco a tema, in Svezia. Io però non mi ero mai decisa a leggere l'opera originale, perché pur amando Astrid Lindgren - autrice de
I fratelli Cuordileone, uno dei miei romanzi preferiti di sempre - non ho mai tollerato molto il personaggio di Pippi.
Quando poi mi sono decisa a mettere da parte l'astio e a darle una possibilità, purtroppo ho avuto conferma che la mia sensazione era fondata: a me Pippi proprio non va giù. Partendo dal presupposto che sono una grandissima sostenitrice della letteratura per ragazzi - e se mi seguite lo saprete di certo - non posso davvero fingere di aver apprezzato questo classico. Naturalmente ne riconosco i meriti:
Pippi Calzelunghe è un romanzo del 1945 e non sarebbe giusto né ragionevole estrapolarlo dal suo contesto.
Quest'opera della Lindgren ha significato una grande svolta per quella che era all'epoca la letteratura per l'infanzia, Pippi è stata una figura innovativa e rivoluzionaria per quei tempi e non intendo sminuire l'importanza che ha avuto in quel periodo storico, anzi. Ciò però non toglie che io, approcciandomi a questo romanzo nel 2020, non sono riuscita ad apprezzarne quasi nessun aspetto, se non lo stile della Lindgren, che già conoscevo e che sono sempre felice di ritrovare. Purtroppo continuo a trovare il personaggio di Pippi terribilmente fastidioso ed eccessivo, non c'è verso di farmelo andare giù. Non voglio aprire un discorso su quelli che sono i messaggi diseducativi che trasmette, perché come dicevo è un romanzo uscito in un'epoca molto lontana e diversa da quella attuale e trovo assurdo aspettarsi che un romanzo degli anni '40 passi ai piccoli lettori gli stessi insegnamenti di una storia scritta ai giorni nostri, ma per quanto mi riguarda
Pippi Calzelunghe è un libro invecchiato male. Ecco, l'ho detto. Sono certa che il mio sia un parere poco condiviso, d'altronde questo classico ha da poco festeggiato i suoi 75 anni e se viene ancora amato e letto un motivo ci sarà, ma quello che le storie ci trasmettono è soggettivo e a me onestamente questo romanzo ha davvero annoiato. Leggerlo insieme a mio figlio mi ha permesso di vederlo sia attraverso i miei occhi di adulta che attraverso i suoi di bambino, ma a conti fatti non è piaciuto a nessuno dei due.
Non lo abbiamo trovato divertente né istruttivo, non è riuscito a farci ridere o a meravigliarci, nonostante Pippi e i suoi amici vivano delle buffe avventure popolate da personaggi simpatici e luoghi affascinanti siamo arrivati all'ultima pagina con fatica, con il solo desiderio di terminarlo per passare ad altro. Purtroppo, come ho già detto, il fatto che io riconosca l'importanza storica che ha avuto nel mondo della letteratura non significa che come romanzo mi debba per forza piacere. Bocciarlo mi spezza il cuore, ma d'altro canto anche volendo non saprei trovare abbastanza elementi positivi da giustificare un voto più alto. Sono comunque contenta di averlo finalmente letto, è un titolo che a modo suo ha fatto la storia e che permette di riflettere su alcuni temi legati all'infanzia, ma a me non ha trasmesso nulla. Il mio è quindi un parere soggettivo, basato semplicemente su ciò che la lettura mi ha lasciato. D'altronde, se mi conoscete sapete come la penso: se un romanzo finisce per diventare un classico un motivo c'è, e non sarà il mio singolo parere ad abbassarne il valore, ma non trovo neanche giusto che i classici, siano essi per adulti o per ragazzi, vengano osannati a priori.
Mi imbatto fin troppo spesso in persone che vedono nei classici qualcosa di intoccabile e sacro, ma io non sono quel tipo di lettrice e preferisco lasciare che i romanzi in questione mi conquistino o mi deludano indipendentemente dalla fama che hanno. Pippi Calzelunghe purtroppo rientra nei titoli che mi hanno delusa e annoiata, non è il primo e non sarà l'ultimo, è giusto così. Naturalmente non si è trattato di una lettura pesante, ma di certo non è il romanzo che ai giorni nostri consiglierei ad un giovane lettore, le librerie sono colme di titoli meravigliosi che trovo più adatti ai ragazzi di questa generazione. Pippi, per quanto mi riguarda, è una perla che trova posto solo nel passato.
So che il mio parere non sarà condiviso da molti, ma i gusti sono gusti quindi sarò felicissima se vorrete farmi sapere che cosa ne pensate voi di questo romanzo!
Mi dispiace vedere che non ti sia piaciuto! Non ho ancora avuto l'occasione di leggere questo libro, ma onestamente avevo aspettative piuttosto alte a riguardo ... adesso però direi che lo inizierò senza troppe pretese ahah
RispondiEliminaCiao Silvia! Ma dipende, se il personaggio di Pippi ti piace penso che apprezzerai anche il libro, io come dicevo l'ho sempre tollerata poco fin da piccola xD
EliminaCiao Seli!
RispondiEliminaRecensione letta con molto piacere perchè hai proprio ragione: non esistono romanzi intoccabili, ed è bello leggere anche pareri negativi che permettono di avere una visione a tutto tondo.
Non ho letto il libro, ma se la storia non si discosta molto dall'adattamento cinematografico mi sento di condividere il fatto che un comportamento del genere per una bambina sia eccessivo. va bene la libertà e la voglia di scoprire cose, ma la maggior parte delle volte il comportamento di Pippi è (bisogna dirlo) decisamente maleducato.
Esatto, trovo davvero irritante e sbagliata questa convinzione che i classici (o determinati autori considerati sacri) siano intoccabili. Le storie piacciono o non piacciono indipendentemente dall'epoca in cui sono state scritte o dal nome dell'autore. Per Pippi, della serie televisiva ho visto davvero poco quindi non ti so fare un paragone, ma quel poco che ricordo l'ho ritrovato anche nel romanzo, sì.
EliminaCiao Seli! Come sai, non condivido il tuo parere, ma è stato comunque molto interessante leggere cosa ne hai pensato. In fondo la lettura è soggettiva ed è sempre bello vedere come una storia può toccare in modo diverso le persone!
RispondiEliminaIo sono di parte, ho sempre amato il personaggio di Pippi. Anche quando ero piccola ho sempre trovato divertenti i suoi comportamenti e non ho mai avuto l'impressione che veicolassero insegnamenti sbagliati, proprio perché non l'ho mai intesa come un modello di comportamento ma quasi come un'amica che mi faceva sorridere con il suo modo di essere e di fare.
Il libro non lo leggo da tanto, tantissimo, ma conto di recuperarlo a breve e sono sicura che sarà sempre bello trascorrere qualche ora in sua compagnia. Non è un libro perfetto, ma mi sta molto a cuore. 🥰
Condivido con te, però, l'idea relativa ai classici. Sono completamente d'accordo sul fatto che essi non debbano piacere a priori e non sarebbe nemmeno corretto (soprattutto verso se stessi) mentire sul proprio giudizio. Anche io mi sono spesso ritrovata a non amare opere famosissime, soprattutto della letteratura italiana "per adulti" (ad esempio io detesto Pirandello, è più forte di me!).
Ciao Sara! Certo, ricordo bene il tuo parere e lo rispetto :) su IG mi hanno fatto notare che la vecchia traduzione è parecchio antiquata e che forse leggendo nella nuova edizione, più moderna, mi sarebbe piaciuto, ma onestamente non credo, è proprio il personaggio di Pippi a non andarmi giù, penso ci sia poco da fare.
EliminaCiao Seli!
RispondiEliminaCome già sai anche io ho letto e recensito questo libro e la penso più o meno come te. Questo libro è diseducativo, esagerato e il personaggio di Pippi è fin troppo ribelle e spocchiosa.
Purtroppo anche per me non è stato il massimo.
Nonostante ciò riconosco che sia stata una grande novità all'epoca.
Un abbraccio ;)
Ciao Cry! Come sempre abbiamo pareri abbastanza simili, mi fa piacere :)
EliminaGià non sopportavo Pippi nella serie tv... quindi non credo proprio leggerò mai il libro! XD
RispondiEliminaEcco, esatto, se è proprio il personaggi di Pippi a non piacerti non credo che leggere il libro ti farà cambiare idea, anzi, io l'ho trovata più fastidiosa che nella serie Tv xD
EliminaDevo dire che io non sono mai stata invogliata ad avvicinarmi a questa lettura, sarà che il personaggio di Pippi non mi era mai piaciuto nemmeno da piccola, non sono mai entrata in sintonia né con il personaggio né con la storia.
RispondiEliminaCredo che farei davvero fatica a mettere da parte questo pregiudizio che ho per questo personaggio per immergermi in questa lettura, è interessante comunque vedere chi ci riesce e vedere la sincera reazione a questo classico, sopratutto considerando quello che vede anche un bambino di oggi in una lettura del genere, bella recensione Seli
Grazie mille Jessica! Sono d'accordo, penso che il personaggio di Pippi sia uno dei più particolari e iconici nella letteratura per l'infanzia, o la sia ama o la si odia, non credo ci siano vie di mezzo. E se, come me, non ti è mai piaciuta, dubito fortemente che il libro possa farti cambiare idea, anzi!
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