Buongiorno Lettori e buon lunedì, come state? In questi giorni è arrivato il brutto tempo e sono molto felice, la cosa che amo di più della primavera sono proprio i temporali. La parte negativa è che avrei dovuto scattare alcune foto per Instagram e ovviamente con questa luce la faccenda si fa un po' complicata, ma pazienza. Tornando a noi, in quest'ultima settimana mi sono dedicata ad alcune letture non previste, e ne sono molto contenta! Negli ultimi anni a causa degli omaggi arretrati mi capitava raramente di scegliere delle letture seguendo solo la voglia o l'istinto e non ricordavo quanto fosse bello! Vi lascio quindi alla recensione di questa serie manga composta da due volumi!
«Mi raccomando, mangia il mio pancreas quando sarò morta»
Storia originale: Yoru Sumino
Disegni: Idumi Kirihara
Serie: 2 volumi (completa)
Prezzo: 12,00€
Pubblicazione: 2018
Editore: Dynit
Trama: «Un giorno, io trovo per puro caso un diario intitolato "edizione della malattia", scritto dalla mia compagna di classe Sakura Yamauchi. C'è scritto che ha una grave malattia al pancreas e che le resta poco da vivere. Lei, così solare e spontanea e io, introverso e amante dei libri, ci troviamo a condividere questo segreto e nasce tra di noi un rapporto davvero molto singolare...»
Non so a voi, ma a me la prima cosa che ha colpito di questa breve serie manga è stata sicuramente il titolo, che non passa inosservato. Per quanto bizzarro, ve lo dico subito, non c'è niente di macabro in questa storia. La scelta di un titolo così controverso arriva da una leggenda giapponese secondo cui una persona con un organo malato trarrebbe beneficio mangiando il suddetto organo, ma di un animale. Da qui la celebre frase che Sakura dice a inizio storia al nostro protagonista: voglio mangiare il tuo pancreas. Fin da subito scopriamo infatti che la ragazza soffre di una malattia terminale, che la porterà alla morte in breve tempo. Del suo stato di salute però è al corrente solo la sua famiglia, o almeno fino al giorno in cui il protagonista - di cui il lettore non saprà il nome fino alle ultime pagine - lo scopre per sbaglio. La trama quindi è piuttosto semplice: il nostro protagonista diventerà una sorta di custode di questo triste segreto, e aiuterà Sakura a realizzare qualche desiderio, prima della sua morte. Non so dirvi perché, ma mi sono avvicinata a questo manga in punta di piedi, dopo anni passati a sfogliarlo e a rimetterlo sullo scaffale senza leggerlo. La trama sembrava abbastanza toccante e drammatica per piacermi, e i disegni sono abbastanza belli - personalmente preferisco dei tratti più spigolosi, qui invece abbiamo a che fare con linee molto dolci che rendono tutto un po' infantile secondo me - eppure qualcosa mi diceva che non lo avrei amato come avrei voluto. E infatti è andata proprio così. La storia per quanto semplice è anche carina, niente da dire, se non per qualche cliché tipico di questo genere che però non ho trovato fastidioso, ma a me, purtroppo, Voglio mangiare il tuo pancreas non ha detto nulla. So che questo è l'adattamento manga di un romanzo, che però non ho letto, quindi può darsi che il libro racconti la storia in maniera più profonda, e non ho visto neanche l'anime che ne è stato tratto, il mio giudizio riguarda quindi esclusivamente il manga, fatto sta che una trama così toccante, sviluppata in soli due volumi, secondo me non funziona proprio. Non c'è stato il tempo materiale per approfondire nessuna delle tematiche interessanti che la storia prometteva, dall'improbabile amicizia tra i due protagonisti, al loro percorso di crescita, fino al lutto. In queste poche pagine vengono appena accennati, il che non mi ha permesso di affezionarmi e di lasciarmi coinvolgere dal triste destino di Sakura. Il problema è che il focus della storia dovrebbe essere proprio quello: il modo in cui la malattia fa incontrare e legare due persone, e come entrambi ne escano cambiati. Solo che, appunto, io non ho sentito niente di tutto ciò. Poteva senz'altro essere una storia toccante e commovente, ma raccontata in questo modo io l'ho trovata vuota, non è stata capace di trasmettermi nulla. Per spezzare una lancia in suo favore, perché ci tengo a sottolineare che non si tratta di un brutto manga, voglio farvi presente che io, nella lettura, cerco sempre emozioni molto forti. Se una storia non riesce a farmi stare male e a farmi riflettere, raramente ne esco soddisfatta. Questo per dire che se voi apprezzate anche le letture più leggere, o se non vi infastidisce che alcuni temi difficili vengano trattati in maniera un po' sbrigativa, Voglio mangiare il tuo pancreas potrebbe piacervi molto. Si tratta di un manga dolce e innocente, io purtroppo prediligo letture più toste e questo modo delicato di raccontare la morte mi lascia del tutto indifferente, ma ciò non significa che non trasmetta dei messaggi positivi o che non faccia riflettere. Credo sia semplicemente questione di gusti, quando si parla di lutto io ho bisogno di letture potenti, ma messa da parte questa mia preferenza rimane un manga abbastanza carino, un po' superficiale a causa delle poche pagine, ma piacevole. Sarei curiosa di scoprire se il romanzo approfondisce meglio la dinamica tra i personaggi e in generale la malattia di Sakura e il tema del lutto, quindi non escludo di recuperarlo prima o poi. Nonostante a me non abbia trasmesso molto, ho deciso di assegnargli comunque la sufficienza, perché so che non ha dei grossi difetti, semplicemente non tratta il tema della perdita con l'intensità che cerco io in una lettura. In definitiva mi sento comunque di consigliarvelo, soprattutto se vi piacciono le storie soft, ma non volete rinunciare a tematiche importanti.
Il titolo del manga è sicuramente molto originale. La trama sembra carina, però non so se lo recupererò. Ho già dei manga in arretrato da leggere, e ne vorrei recuperare altri. Al momento l’unico che sto seguendo con costanza è Card Captor Sakura Clear card. Magari in un futuro potrei anche recuperarlo, ma per il momento passo.
RispondiEliminaCiao Sonia! Certo, credo che con i manga ancor più che con i libri sia importante dare una priorità, le uscite sono moltissime e soprattutto costanti. Sakura è uno dei miei manga preferiti ♥
EliminaCiao io ho letto il manga e visto anche l'anime. Devo ammettere che l'anime è più coinvolgente e i lacrimoni, a un certo punto sono evitabili, per cui, sei avvisata.
RispondiEliminaComunque te lo consiglio proprio perché, come te, a me il manga aveva lasciato un senso di insoddisfazione generale. Un brivido... forse due, ma rispetto al tema che tratta, mi sarei sicuramente aspettata più emozione.
Il film, è riuscito a farmi commuovere, anche se a un certo punto, mi sembrava di guardare un film sotto gli effetti di un acido per quando abnorme fosse la fase finale (quella della lettura del diario di Sakura da parte di Haruki).
Per il resto, è identico al manga e, dato che io non ho sopportato la protagonista e il suo voler imporre la sua malattia al suo confidente, anche nell'anime, ho fatto fatica a digerirla, ma sono gusti. A livello narrativo e d'animazione, rimane un buon prodotto comunque.
Buona serata.
Grazie di essere passata! Penso che allora darò una possibilità all'anime, la storia è molto carina e magari a livello visivo mi soddisferà più del manga :)
EliminaHo sentito parlare molto di questo manga/anime, e devo ammettere che mi ha sempre incuriosito a partire proprio dal titolo così particolare. Allo stesso tempo però e proprio quest'ultimo che mi frena ... diciamo che le cose troppo esuberanti non fanno per me 😅
RispondiEliminaCiao Silvia! La storia non è affatto esuberante, anzi. Il perché di un titolo così particolare, come dicevo, è semplicemente legato a una leggenda giapponese :)
EliminaCiao Seli,
RispondiEliminaNon ho letto questo manga però ho visto l'anime che mi era piaciuto abbastanza.
Avrei voluto recuperare anche il manga ma sinceramente col tempo mi è passata un po' la voglia quindi non so se lo recupererò.
Un bacione ;)
Ciao Cry! L'anime penso che lo recupererò prima o poi, quindi avrò modo di paragonarli :) per il momento il manga ti direi di non metterlo tra le priorità... è piacevole, ma non credo ti conquisterebbe.
EliminaParticolare il titolo, quando ho visto che lo stavi leggendo pensavo a qualcosa di molto più macabro. In effetti la tematica trattata è carina, anche se non originale quanto il titolo però proprio per questo credo che sia importante che ti faccia emozionare, altrimenti rimane una storia come tante altre (a me per esempio ricorda I passi dell'amore).
RispondiEliminaEsatto, è proprio questo il problema... già non è originale, se poi non riesce neanche ad emozionare ne viene fuori un buco nell'acqua. Ho deciso di non bocciarlo perché come dicevo emozionarsi o no dipende dalla nostra sensibilità, non è un brutto titolo, avrei solo voluto che mi trasmettesse qualcosa. Qualsiasi cosa xD
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