Buongiorno Lettori e buon lunedì, come state, avete trascorso un bel weekend? Da me oggi riaprono le scuole dopo le vacanze di carnevale, sono contenta di tornare ai miei ritmi, ma come al solito la sveglia al mattino non mi fa fare esattamente i salti di gioia. Ma passiamo alle cose belle, marzo è arrivato e, anche se porterà con sé pollini e allergie varie, qui sul blog non poteva cominciare meglio dato che finalmente posso parlarvi di un romanzo che ho atteso con ansia, solo per poi divorarlo e amarlo. Il titolo in questione ovviamente è I Guerrieri delle Maree, uscito meno di due settimane fa. Ringrazio come al solito Mondadori per avermi dato la possibilità di leggerlo e di parlarvene!
Dall'astro nascente della letteratura per ragazzi
Serie: Storm Keeper #2
Autore: Catherine Doyle
Prezzo: 17,00€
Pagine: 264
Pubblicazione: febbraio 2020
Editore: Mondadori
Trama: Fionn Boyle è il Custode delle Tempeste da cinque mesi, quando terrificanti orde di PredaAnime invadono Arranmore. I seguaci della temuta strega Morrigan sono giunti per farla risorgere e il ragazzo, prescelto per essere il difensore dell'isola, non ha il potere di fermarli: la magia lo ha abbandonato e questa volta il nonno, la cui memoria si fa sempre più labile, non può aiutarlo. Fionn è convinto di avere un'unica speranza: ritrovare il perduto esercito di Tritoni di Dagda. Ma ormai da secoli non si crede più che le feroci creature marine dalla pelle blu e i denti di squalo esistano, e nessuno è disposto a fidarsi di lui. Fionn però non si dà per vinto. E mentre gli abitanti dell'isola si preparano alla battaglia per salvare Arranmore, si lancerà con gli amici Shelby e Sam in una disperata lotta contro il tempo alla ricerca dei leggendari guerrieri. Il destino del mondo grava sulle sue spalle e, senza magia, dovrà fare appello a tutto il suo coraggio.
Ci sono forze più grandi della magia...
Tutto ciò che è morente e tutto ciò che è già morto,
D'ansia un'anima è colma, di terrore un cuore è contorto.
Presto il sole a te volterà le spalle, e della notte io mi farò scialle.
Tic tac, Custode delle Tempeste.
Tic tac, arriva il Tristo Mietitor di teste.
La lettura è stata a dir poco magica e coinvolgente, per un paio di notti mi sono concessa di sognare Arranmore e i suoi misteri, e trovo sia meraviglioso come libri di questo genere possano regalare emozioni così forti. Se mi seguite da un po' saprete anche che, oltre ad essere follemente innamorata dei bei romanzi per ragazzi e dell'Irlanda, presto anche molta attenzione ai temi che vengono affrontati nel corso dell'avventura, e la Doyle ancora una volta ha saputo stupirmi. In questo secondo volume ho trovato i personaggi più maturi e consapevoli, non solo della propria forza, ma anche delle proprie debolezze. Il percorso di crescita di Fionn mi sta emozionando molto, così come la sua caratterizzazione che trovo davvero realistica. Penso che l'autrice abbia fatto un gran lavoro nel creare un protagonista del genere, in Fionn convivono coraggio e paura, il desiderio di proteggere l'isola e i suoi abitanti, ma anche il timore di non farcela. Affrontare i propri mostri per il bene di chi ci sta intorno è uno degli atti d'amore più grandi che possiamo fare, e vedere questo ragazzino portare un tale peso sulle spalle mi ha fatto riflettere su quanta forza ci voglia, a volte, per chiedere aiuto e accettare di farci sorreggere da qualcuno. Sarò ripetitiva, ma questa serie continua ad emozionarmi in una maniera sconvolgente, sento nel cuore che Arranmore e la sua magia fanno parte di me, le sento letteralmente mie, e penso che se un romanzo arriva a parlarti in questo modo, non ci sia verso di sfuggirgli. Per me continua ad essere così, amo ogni singola virgola scritta in queste pagine, ogni temporale e ogni alba che sorge sull'isola mi emoziona. E, anche questa volta, lo ammetto, non ho potuto evitare di piangere. Tra le tematiche trattate c'è infatti quella a cui non riesco a restare indifferente: l'elaborazione del lutto. Questo secondo volume è una storia di avventura, di pirati, candele, tritoni e streghe, ma è anche una storia di perdita e di addii, di quelli che ti porti dentro per sempre. Se c'è una cosa che credo di non essere brava a fare è proprio parlare dei libri che ho amato e di quello che mi hanno lasciato. La sensazione di non rendergli giustizia è terribile, ma a parole non saprei davvero come descrivere quanto io mi senta viva ogni volta che torno ad Arranmore, ma forse va bene così, ci sono storie che ci scavano dentro e ci cambiano, e provare a spiegarne il perché è impossibile. La guerra tra Fionn e la strega Morrigan si combatte a colpi di magia, alla luce di una candela, e nell'oscuro mare che circonda l'isola, e io so che lì troverò sempre un angolino che mi appartiene e a cui fare ritorno nei momenti difficili. Non posso sapere se questa serie regalerà anche a voi le stesse meravigliose emozioni, ma se amate il Fantasy per ragazzi dovete assolutamente fare un tentativo, resto dell'idea che sia una delle serie migliori in circolazione, leggetela, vi assicuro che non ve ne pentirete!
Ciao Seli!
RispondiEliminaEro quasi sicura che ti sarebbe piaciuto anche il secondo volume.
Ho amato anche io il primo ma, nonostante l'abbia comprato, non ho ancora avuto il coraggio di leggere il secondo, come te avevo paura che fosse una terribile delusione.
Ora che ho letto la tua recensione mi sento più tranquilla a riguardo e penso proprio che cercherò di inserirlo nella mia TBR di questo mese.
Come sempre dalle tue parole traspare benissimo cosa provi e, ti confesso, che con questa recensione mi hai fatto riflettere molto su alcune questioni che riguardano il mio stesso modo di essere.
Grazie quindi per la tua capacità di parlare di emozioni e non solo di libri.
Un abbraccio.
Ciao Cry! Sì, leggilo tranquillamente, la storia non ha perso affatto la sua magia ♥
EliminaSono felice che la recensione ti sia piaciuta, temo sempre di non riuscire a trasmettere quello che ho provato durante la lettura, soprattutto per i romanzi che ho amato!
Ciao Rowan!
RispondiEliminaNon conoscevo questa saga, però mi sembra originale. La cosa che mi ha più colpito di quello che hai scritto è che il protaginista si trova ad affribtare una situazione difficile senza la magia, che penso fosse una cosa a cui era abituato o comunque che lo aveva aiutato nella precedente avventura. Mi piace perché lo rende meno invincibile e molto più umano.
Nel caso decidessi di leggerla fammi sapere cosa ne pensi, lo sviluppo dei personaggi secondo me è davvero ben fatto e realistico :)
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