Buongiorno Lettori e buon lunedì, come state? Spero che questa nuova e fredda settimana sia iniziata nel migliore dei modi per voi, io mi sto riprendendo da un weekend di emicrania e stanchezza, ma per fortuna adesso sembra andare meglio. Ultimamente non sono riuscita a stare dietro al blog come volevo, ho saltato qualche post e ho rimandato alcune recensioni, quando si avvicina la fine dell'anno mi ritrovo sempre sommersa di cose da finire, capita anche a voi? Sta mattina però sono riuscita a scrivere finalmente la recensione di un volume molto carino che ho letto, tenetevi forte, ad aprile! Avevo pensato di non recensirlo, ma a distanza di mesi continuo a reputarla una lettura carinissima e ci tenevo quindi a mettere nero su bianco almeno un breve parere. Fatemi sapere se lo avete letto!
Non si mette la vita nei libri. La si trova.
Autore: Alan Bennett
Prezzo: 13,50€
Pagine: 95
Pubblicazione: 2007
Editore: Adelphi
Trama: A una cena ufficiale, circostanza che generalmente non si presta a un disinvolto scambio di idee, la regina d’Inghilterra chiede al presidente francese se ha mai letto Jean Genet. Ora, se il personaggio pubblico noto per avere emesso, nella sua carriera, il minor numero di parole arrischia una domanda del genere, qualcosa deve essere successo. E in effetti è successo qualcosa di semplice, ma dalle conseguenze incalcolabili: per un puro accidente, la sovrana ha scoperto quegli oggetti strani che sono i libri, non può più farne a meno e cerca di trasmettere il virus della lettura a chiunque incontri sul suo cammino. Con quali ripercussioni sul suo entourage, sui sudditi, sui servizi di sicurezza e soprattutto sui lettori lo scoprirà solo chi arriverà all’ultima pagina, anzi all’ultima riga. Perché oltre alle irrefrenabili risate questa storia ci regala un sopraffino colpo di scena – uno di quei lampi di genio che ci fanno capire come mai Alan Bennett sia considerato un grande maestro del comico e del teatro contemporaneo.
Se dovessi descrivere questo romanzo con un solo aggettivo sceglierei senza dubbio "insolito". Inizialmente ero rimasta incuriosita dai tantissimi parerei positivi presenti online e dalla trama bizzarra, successivamente mi sono lasciata convincere dalla brevità del testo, che conta appena 95 pagine. Non essendo riuscita a mettere le mani sul cartaceo ho optato per ascoltarlo in audiolibro e, come previsto, mi sono divertita moltissimo! La sovrana lettrice, che vede come protagonista la Regina Elisabetta II e il suo riscoperto amore per la lettura, per me si è rivelato un libro assolutamente delizioso, ricco di un umorismo raffinato che me lo ha fatto divorare tutto in un'unica sessione di lettura, complice anche la lunghezza. La trama non è particolarmente complessa, ma non si può certo dire che non sia originale e curiosa! L'autore infatti ci mette di fronte a una domanda alquanto singolare: che cosa succede se una persona di grande importanza, abituata alla serietà e ai doveri, ritrova improvvisamente la passione per la lettura e non riesce più a farne a meno? Questo è ciò che succede alla Regina Elisabetta, che d'un tratto, pur di ritagliarsi qualche momento in più da dedicare ai libri, inizia a collezionare ritardi e ad annullare impegni. Le ripercussioni naturalmente non tardano ad arrivare, e io non ho potuto fare a meno di sorridere per tutta la durata della lettura davanti alle velate e sempre eleganti frecciatine della Regina e ai divertentissimi dialoghi tra lei e il suo segretario privato, Sir Kevin Scatchard. Ci troviamo senza dubbio davanti ad una storia surreale, che però oltre a trovare spassosa e ben scritta lascia trapelare anche uno splendido inno all'amore per la lettura e ai benefici che tutti possiamo trarne. È un libro che avrebbe potuto essere approfondito di più? Sicuramente sì, ma a me la sua leggerezza non è dispiaciuta, l'ho iniziando aspettandomi una storia divertente, adatta a staccare la spina per qualche ora, e così è stato. Non penso sia un titolo da affrontare con troppe pretese, nonostante io l'abbia appunto trovato molto piacevole non posso andare oltre le tre stelle con il voto, non è il tipo di libro che rimane nel cuore o ti cambia la vita, ma è perfetto per trascorrere qualche ora spassosa e offre qualche ottimo spunto di riflessione sul mondo della lettura e non solo. In definitiva, io l'ho trovato molto carino e spensierato, è un titolo che mi sento di consigliare, fatte appunto le dovute premesse, e che in futuro non mi dispiacerebbe recuperare anche in cartaceo così da poterlo rileggere.
«Passare il tempo?» esclamò la regina. «I libri non sono un passatempo. Parlano di altre vite. Di altri mondi. Altro che fare passare il tempo,
Sir Kevin, non so cosa darei per averne di più.»
Allora ho deciso: lo ascolterò in audiolibro anch'io, sembra davvero carinissimo! *____*
RispondiEliminaCiao Sophie! Allora spero ti piacerà, è anche breve da ascoltare, fammi sapere :D
Eliminasarei interessata a leggerlo, sembra molto interessante per scoprire qualcosa in più sulla monarchia britannica =)
RispondiEliminaNel caso lo leggessi allora fammi sapere cosa ne pensi :)
EliminaSembra un libro davvero carino mia cara Seli.
RispondiEliminaMe lo segno, visto che si tratta di una lettura piuttosto veloce e ironica.
Bacioni
Ciao Cry! Penso ti piacerebbe in effetti, nel caso fammi sapere! :)
EliminaIo l'ho letto un po' di anni fa in inglese, però non mi è piaciuto molto, forse ero solo stressata, ma ho trovato esasperante l'estremizzazione della storia... e dire che pensavo che lo avrei adorato poiché parlava di una grande lettrice. Proprio una settimana fa però mia madre ha finito di leggerlo e mi ha convinto a rileggerlo perché lei lo ha amato ^^
RispondiEliminaMi spiace che non ti sia piaciuto, pensa che io finisco quasi per odiare i libri che parlano di libri o lettura, con questo invece ho riso molto. Secondo me va letto con leggerezza, ma ehi, ci può stare che tu non l'abbia apprezzato :D
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