mercoledì 31 ottobre 2018

Recensione "Il Corvo", di James O'Barr

Buon Halloween Lettori! Finalmente, dopo averla tanto attesa, questa magica festa è arrivata e io non vedo l'ora di preparare i biscotti, travestirmi, aspettare i bimbi sulla porta e, più tardi con calma, celebrarla in solitudine a modo mio. La giornata però è ancora lunga e per ingannare l'attesa vi lascio con l'ultimo post di questi speciali dedicati ad Halloween, ovvero la recensione del fumetto de Il Corvo, capolavoro da cui è stato tratto l'omonimo film con Brandon Lee.


Rivisto, restaurato e ampliato da James O'Barr in persona con materiale mai visto prima, Il corvo è finalmente disponibile nella sua edizione definitiva.


Titolo: Il Corvo
Autore: James O'Barr
Prezzo: 16,90€
Pagine: 272
Genere: Horror
Editore: Edizioni BD



Trama: Eric è tornato dal mondo dei morti per vendicare la fidanzata, brutalmente uccisa da una gang di malviventi. Al suo fianco, un misterioso corvo sovrannaturale, che lo accompagnerà in tutto il suo viaggio tra dolore e violenza, in una città maledetta e senza possibilità di redenzione. Pubblicata sul finire degli anni Ottanta, Il corvo ha saputo mescolare l’estetica dark con l’archetipo della vendetta e il dolore implacabile del lutto. Trasformato in un film di enorme successo nel 1994, Il corvo è diventato un’icona senza tempo che ancora oggi non smette di emozionare nuovi lettori.

Iniziato ottobre, mentre setacciavo la libreria in cerca di una lettura cupa da fare nel periodo di Halloween, l'occhio mi è caduto su questo fumetto, da cui è stato tratto l'omonimo film con Brandon Lee che spero voi tutti conosciate e abbiate visto, non solo perché a oltre vent'anni dalla sua uscita rimane una delle pellicole più amate di sempre, ma soprattutto per la meravigliosa interpretazione che Lee ha regalato a Eric Draven, protagonista della nostra storia. Storia che come tutti saprete è circondata da un'alone di dolore e che racconta la tragedia di Eric e Shelly, lei violentata e uccisa da un gruppo di delinquenti, lui morto e tornato in vita con il solo scopo di vendicarsi. Voglio fare un appunto positivo su questa edizione definiva e in un unico volume, che ho trovato davvero curata e ben fatta. Il volume, ampliato e corretto dall'autore stesso, è stato arricchiato con pagine e illustrazioni inedite, capitoli mai visti e una meravigliosa e toccante introduzione di O'Barr, in cui racconta il suo bisogno di dar vita al personaggio del Corvo per superare la perdita della fidanzata, da cui ha preso spunto per la storia di Eric e Shelly. Utilizzando l'inchiostro come valvola di sfogo per il suo dolore, l'autore ha riversato in questo fumetto la furia cieca, un folle tormento e il desiderio di vendetta, dando vita ad un'opera violenta, cupa e straziante. Ad accompagnare Eric nella sua spietata caccia agli assassini dell'amata c'è però un altro sentimento, meno evidente ma che secondo me è la colonna portante di questa storia: il senso di colpa. Un tormento che divora il protagonista dall'interno, rendendolo folle, cattivo, inarrestabile. Ed è proprio questo ad avermi colpita maggiormente nel corso della lettura, la possibilità di vedere quanto il dolore e la disperazione ci allontanano da tutto ciò che ci rende umani, trasformandoci a nostra volta in mostri. Il fumetto, come penso avrete capito, mi è piaciuto. È stata una lettura intensa e spaventosa, l'idea di perdere la persona amata è qualcosa di insopportabile, che l'autore ha saputo comunicare con una rabbia feroce che non lascia indifferenti. Personalmente non ho amato particolarmente i disegni, ma trovo che siano perfetti per raccontare la storia di Eric e Shelly, esprimono la forza, il male, il marcio e la potenza di una storia d'amore e di vendetta che non poteva essere presentata al lettore con nessun altro tipo di tavole. Consigliato? Assolutamente sì, purché siate pronti ad affrontare un viaggio violento, fatto di morte e sangue e sensi di colpa, ma anche di humor nero, romanticismo e passione. Non credo sia possibile superare del tutto una perdita così importante, ma incanalare la sofferenza nel disegno ha dato vita ad una straziante elaborazione del lutto, in cui realtà, fantasia e incubi si mescolano, lasciando il lettore senza fiato. Credetemi, non ve ne pentirete.



Se avete amato il film vi consiglio assolutamente
di recuperare questo volume!

2 commenti:

  1. Non sapevo ci fosse il fumetto!!!!! Lo voglio assolutamente!
    Grazie per questa recensione

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    Risposte
    1. Ciao! Sì sì, il film è tratto dal fumetto, te lo consiglio davvero ♥

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