mercoledì 1 aprile 2020

Doppia recensione "The Witcher" di Andrzej Sapkowski (Il guardiano degli innocenti + La spada del destino)

Buon mercoledì Lettori, come state e come procede la vostra quarantena? Io dopo un primo momento di decluttering folle e di pulizie estreme mi sono un po' calmata, per la gioia di marito e figlio. Conto di sistemare delle cose, ma devo dire che il grosso l'ho fatto e quindi, per tenere fede a uno dei miei buoni propositi, sono tornata a dedicarmi alla scrittura. Ma di questo parleremo più avanti, forse. Oggi sono qui per lasciarvi la mia opinione su Il guardiano degli innocenti e La spada dei destino, le due raccolte di racconti che danno inizio alla saga "The Witcher", a cui come saprete io e Stefania abbiamo dedicato un gruppo di lettura su Instagram.


Leggere Sapkowski è come farsi ammaliare
da un potente incantesimo.

Titolo: Il guardiano degli innocenti
Autore: Andrzej Sapkowski
Serie: The Witcher #1
Prezzo: 18,00€ (nuova edizione 14,90€)
Pagine: 370
Pubblicazione: 2010
Editore: Nord Editore



Trama: Geralt è uno 'strigo', un individuo più forte e resistente di qualsiasi essere umano, che si guadagna da vivere uccidendo quelle creature che sgomentano anche i più audaci: demoni, orchi, elfi malvagi... Strappato alla sua famiglia quand'era soltanto un bambino, Geralt è stato sottoposto a un durissimo addestramento, durante il quale gli sono state somministrate erbe e pozioni che lo hanno mutato profondamente. Non esiste guerriero capace di batterlo e le stesse persone che lo assoldano hanno paura di lui. Lo considerano un male necessario, un mercenario da pagare per i suoi servigi e di cui sbarazzarsi il più in fretta possibile. Anche Geralt, però, ha imparato a non fidarsi degli uomini: molti di loro nascondono decisioni spietate sotto la menzogna del bene comune o diffondono ignobili superstizioni per giustificare i loro misfatti. Spesso si rivelano peggiori dei mostri ai quali lui dà la caccia. Proprio come i cavalieri che adesso sono sulle sue tracce: hanno scoperto che Geralt è gravemente ferito e non vogliono perdere l'occasione di eliminarlo una volta per tutte. Per questo lui ha chiesto asilo a Nenneke, sacerdotessa del tempio della dea Melitele e guaritrice eccezionale, nonché l'unica persona che può aiutarlo a ritrovare Yennefer, la bellissima e misteriosa maga che gli ha rubato il cuore...


Aspettavo di scrivere questa recensione da diverso tempo ormai, e sono felicissima di essere finalmente qui a parlarvi di The Witcher. Se mi seguite al di fuori del blog, o se semplicemente mi conoscete un po', saprete che quella di Geralt è una delle storie a cui sono più affezionata e che mi accompagna da ben prima che Nord traducesse i romanzi in italiano o che Netflix ne facesse una serie Tv di successo. Il merito del mio amore per questa saga va tutto a mio marito che, avendo la fortuna di averlo letto in polacco - lingua originale - conosceva il nostro strigo preferito già da tempo e, nel lontano 2007, si divertiva a tradurmi i racconti di Geralt. Quando qualche anno dopo la serie è stata tradotta mi sono precipitata a leggere queste due raccolte, ed è stata una bellissima emozione riprenderle in mano per il gruppo di lettura, dopo così tanto tempo. Tutto questo per farvi capire che tra romanzi in lingua originale autografati, videogiochi, gadget, Artbook e fumetti, io e Geralt ci conosciamo da tanto tempo ed era inevitabile che Il guardiano degli innocenti e La spada del destino si guadagnassero ancora una volta il mio amore e, di conseguenza, il massimo dei voti. Ho deciso di parlarvi di questi due titoli in un'unica recensione per questione di comodità, il mio parere è praticamente identico per entrambi i volumi quindi mi sembrava la soluzione più logica. Preparatevi perché questa recensione suonerà come un'infinita lista di elogi alla serie e a Geralt, che nella sua freddezza è un personaggio né buono né cattivo, che io amo follemente.

«Il male è male, Stregobor. Minore, maggiore, medio, è sempre lo stesso, le proporzioni sono convenzionali, i limiti cancellati. Non sono un santo eremita, non ho fatto solo del bene in vita mia. Ma, se devo scegliere tra un male e un altro, preferisco non scegliere affatto.»

Dopo questa lunga premessa direi vi siete fatti un'idea piuttosto precisa di quanto io adori Geralt, quindi veniamo a noi. Il guardiano degli innocenti e La spada del destino sono due raccolte di racconti, tipologia di lettura per cui non vado pazza, ma che nel caso di The Witcher è fondamentale leggere, perché Geralt nasce nei lontani anni '90 proprio come protagonista di queste storie autoconclusive, che narrano le avventure del nostro strigo, un cacciatore di mostri che si muove in un mondo Fantasy popolato da elfi, maghi e creature di ogni genere. Non fate l'errore di saltare i racconti e di passare direttamente alla saga principale - scritta diversi anni dopo - perché così facendo vi perdereste tutto ciò che c'è alla base della serie e vi sarà impossibile capire e apprezzare a pieno i romanzi successivi. Lo scopo principale di queste due raccolte è proprio quello di sviluppare e far conoscere al lettore non solo Geralt, ma anche i personaggi principali che ruotano intorno alle sue avventure. Personalmente ho sempre preferito la prima raccolta, Il guardiano degli innocenti, che trovo più cupa ed emozionante, ma ho apprezzato molto anche La spada del destino, i cui racconti gettano le basi per quella che sarà appunto la saga principale. Le storie che vedono Geralt come protagonista sono molto spesso retelling di fiabe popolari, alcune molto conosciute - tra cui La sirenetta, Tremotino, La bella e la bestia e via dicendo - altre invece si rifanno alla mitologia slava ed è quindi più difficile per noi individuarle, ma le rivisitazioni in chiave dark di fiabe e leggende mi conquistano sempre, anche perché attraverso i luoghi comuni legati alle favole questa serie tratta tematiche più serie, come l'odio e il pregiudizio verso chi è diverso, l'ingiustizia e il razzismo. Era quindi impossibile che non amassi The Witcher.


Trattandosi appunto di racconti non vi parlerò delle singole trame, alcune storie com'è ovvio che sia mi sono piaciute più di altre, ma nel complesso amo qualsiasi volume di questa serie, questo perché Geralt è uno dei miei personaggi preferiti nella storia della letteratura. La figura dello strigo è misteriosa, quello che sappiamo è che si tratta di umani che, tramite il "Rito delle Erbe", subiscono una mutazione che conferisce loro poteri magici, una rapidità superiore a quella umana e dei sensi molto sviluppati. Doti che gli strighi mettono a servizio di chiunque possa pagarli, per cacciare e uccidere mostri e creature delle specie più pericolose. I racconti di The Witcher sono quindi ricchi di azione e combattimenti, e lo stile schietto di Sapkowski rende la lettura scorrevole e coinvolgente. Mi è capitato spesso, in questo genere di Fantasy, di incappare in lunghe descrizioni e in battaglie narrate in maniera poco chiara o pomposa, e se anche voi non ne siete dei grandissimi fan niente paura, Geralt è un protagonista di poche parole, un po' scorbutico e poco incline ad aprirsi ma, oltre al fatto che questa sua caratterizzazione a me piace moltissimo, ciò permette all'autore di descrivere i combattimenti - ma in generale tutta la storia, discorsi compresi - in maniera dinamica e veloce. I racconti si divorano in pochi istanti e questa è una cosa che ho sempre adorato: vengo letteralmente risucchiata nelle pagine e per qualche momento ho l'impressione di essere davvero lì, accanto a Geralt, a dare la caccia a qualche mostro o a lanciare incantesimi. Per quanto mi riguarda la sua personalità è talmente carismatica e originale che lui da solo basta a tenere in piedi tutta la storia, ma ammetto di adorare il personaggio di Ranuncolo, poeta donnaiolo che spesso lo accompagna nelle sue avventure. Questo bizzarro duo riesce sempre a strapparmi una risata e regala un po' di leggerezza anche ai racconti più cupi. Al contrario, trovo che Yennefer - maga capricciosa nonché interesse amoroso del nostro strigo, per nostra sfortuna - sia uno dei personaggi più fastidiosi e inutili mai creati. La storia tra lei e Geralt dal mio punto di vista poteva essere del tutto eliminata, anzi, è l'unico dettaglio della saga che proprio non riesco a mandare giù e che ad ogni rilettura mi fa storcere il naso. L'unica consolazione è che Yennefer, grazie al cielo, è un personaggio poco ricorrente, che fa la sua comparsa in rare occasioni. Certo, quando c'è rovina tutto, ma quando non è presente la si dimentica senza difficoltà.
Come avrete capito mi viene davvero difficile smettere di parlare del mondo di The Witcher, ma temo di essermi dilungata anche troppo. Quello creato da Sapkowski è un mondo vasto, fatto di regni in guerra, popoli che combattono, incantesimi e leggende, un mondo in cui mi sento sempre a casa e che non posso che consigliarvi di esplorare. Se cercate azione, magia, mostri e un cacciatore scorbutico questa saga fa sicuramente per voi. E non importa quante riletture farò nel corso della mia vita, Geralt saprà sempre emozionarmi e conquistarmi come pochi altri personaggi. Se siete amanti di questo genere di Fantasy non vi resta che affilare la spada, sellare il cavallo e gettarvi nella mischia, nel mondo di The Witcher i mostri non dormono mai.


La saga "The Witcher" (Saga di Geralt di Rivia) è composta da:

raccolte di racconti prequel

1. Il guardiano degli innocenti
2. La spada del destino

saga principale

3. Il Sangue degli Elfi
4. Il tempo della guerra
5. Il battesimo del fuoco
6. La Torre della Rondine
7. La Signora del lago

volume aggiuntivo ambientato ai tempi de Il guardiano degli innocenti

8. La stagione delle tempeste

Ora sono curiosa di sapere cosa ne pensate voi della saga! L'avete letta, o vi incuriosisce? Avete visto la serie Tv su Netflix con Henry Cavill nei panni di Geralt?

8 commenti:

  1. Ciao Seli, come ti capisco per la quarantena! Anch'io ci ho messo un po' per abituarmi a questi nuovi ritmi ma per fortuna esistono i libri ahah

    Ammetto che ho conosciuto "The Witcher" solo con la serie TV, ma ultimamente ho recuperato anche la prima raccolta di racconti. Purtroppo sono andata un po' a rilento con quelli che mi erano già noti, ma gli altri mi hanno tenuto piacevolmente compagnia. Appena sarà possibile uscire recupererò anche gli altri libri.

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    1. Ciao Sonia! Sono felice che ti siano piaciuti, spero sarà lo stesso per la serie :)

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  2. Ciao Seli!
    Mi sono già portata a casa le due raccolte di racconti perché, dopo aver visto la serie tv ed aver sentito parlare tantissimo della serie libresca, ho deciso di iniziarla anche io.
    Penso che riuscirò a leggere le raccolte prima dell'estate.
    Domanda: il volume 8 si deve leggere prima di aver letto dal volume 3 al 7? oppure subito dopo Il guardiano degli innocenti e La spada del destino?
    Un abbraccio.

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    1. Ciao Cry! L'ordine giusto è quello che trovi qui sopra, quindi l'ottavo volume puoi tranquillamente leggerlo alla fine. È una sorta di spin-off ambientato prima della serie principale, non si collega a nessuno dei volumi usciti in precedenza quindi a voler essere pignoli potresti leggerlo in qualsiasi momento. Secondo me la cosa migliore è leggerlo per ultimo, più che altro perché è stato scritto a quasi 15 anni di distanza dagli altri quindi si potrebbe avvertire qualche differenza di stile. Immagino sia cambiato anche il traduttore, visto il tempo trascorso!

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  3. Non mi sono mai interessata a questa saga, però la trama mi incuriosisce, soprattutto per il fatto che tu dici che anche chi dice di muoversi per il bene comune in realtà è abietto. Alla fine, meglio il protagonista, che comunque ha una sua coerenza di comportamento (mi sembra da quello che dici).

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    1. Ciao cara! Guarda, non so proprio dirti se la serie possa fare al caso tuo, ma se ti incuriosisce puoi sempre provare a leggere la prima raccolta di racconti. Se poi non dovesse piacerti non sei obbligata a proseguire, i racconti sono autoconclusivi :)

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  4. Ho appena finito la prima raccolta di racconti e penso proprio che proseguirò. Ma la serie tv è tratta da tutti i libri? O qualcuno in particolare? Tipo stagione uno libro uno ecc

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    1. Per la prima stagione si sono basati sulle due raccolte di racconti :)

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