Buongiorno Lettori e buon lunedì, come state? Un'altra settimana di quarantena è iniziata e, per tenervi un po' di compagnia, ho deciso di raccontarvi come mi sono trovata a fare un decluttering della mia libreria! Come infatti probabilmente sapete già - almeno se mi seguite su Instagram - nel corso di febbraio e marzo mi sono imbarcata in un progetto piuttosto ambizioso: spostarmi definitivamente su GoodReads, così da poter eliminare una volta per tutte il mio profilo aNobii. Capirete che con oltre 3000 titoli cartacei in casa non è stata una passeggiata, anche perché, da persona pignola quale sono, ho optato per il metodo secondo me più efficace, nonché il più lungo: inserire i titoli manualmente, uno alla volta. Una follia? Non posso darvi torto, ma volevo essere più precisa possibile. Fatto sta che, tra mal di schiena e polvere, mi sono vista costretta a riprendere in mano ogni singolo titolo presente in casa mia... e mi ci è voluto davvero poco per rendermi conto che, delle centinaia di romanzi che affollavano la mia libreria, tantissimi non mi interessavano più. Quindi ho deciso di sfruttare l'occasione e ho iniziato a setacciare scaffale per scaffale, valutando cosa tenere e cosa dare via. Così facendo ho reso un pochino più leggero e veloce il trasferimento da aNobii a GoodReads, anche se è stato faticoso!
Detto sinceramente, è stata una splendida esperienza! Almeno un paio di volte l'anno mi dedico a pulire, sistemare e sfoltire la libreria, ma questa volta sono riuscita davvero a separarmi da tantissimi romanzi che fino a poco tempo fa non mi sarei mai sognata di dare via. Di questo però abbiamo parlato recentemente nel post "Come cambiano i gusti letterari nel tempo", se ve lo siete perso vi basta cliccarci sopra per leggerlo. Com'è andata a finire potete immaginarlo: mi sono liberata di 250 titoli. Non amo le vie di mezzo, quindi una volta deciso di fare un bel decluttering ho fatto piazza pulita. Certo, se applicato alla mole della mia libreria questo numero sembra decisamente meno imponente, ma vi assicuro che a vederli ammassati in salotto - dove sono tutt'ora, dato che a causa quarantena non mi è ancora stato possibile portarli all'usato per donarli - fanno il loro effetto! Trovarmi davanti a questa montagna di cartacei mi ha davvero fatto scattare un pensiero: come sono arrivata ad accumulare così tanti libri che non mi interessano? Gusti che cambiano, interesse scemato, acquisti fatti di getto e scambi di cui mi sono accontentata, le risposte sono sicuramente queste, però wow, è proprio vero che a volte dobbiamo andare a sbattere la faccia contro le cose per aprire gli occhi.
Con mia grande sorpresa una domanda che mi sono vista fare su Instagram è stata: ma non ti senti in colpa? e l'ho trovata stranamente interessante! La risposta nel mio caso ovviamente è un gigantesco NO, non vedo perché liberarmi di romanzi che non mi interessano più, che non mi sono piaciuti o che semplicemente non sento più il bisogno di possedere fisicamente dovrebbe farmi sentire in colpa, anzi, una volta terminato questo lunghissimo lavoro la soddisfazione è stata incredibile! Ho guardato la mia libreria sistemata e, dopo tanto tempo, l'ho trovata bella. È più ordinata, ho recuperato dello spazio e so che i libri da cui mi sto separando finiranno nelle mani di qualcuno che potrà apprezzarli. Se state valutando di dedicarvi anche voi alla pulizia delle vostre librerie potete aggiungere un ulteriore punto positivo: un piccolo guadagno! Io ho deciso di donarli quindi non sarà il mio caso, ma voi potreste scambiarli con titoli che vi interessano davvero oppure venderli, e ricavarci qualcosa da spendere nuovamente in libri o in altre belle passioni!
Sicuramente mi ha insegnato a separarmi da tutti i libri - letti e non - che non mi incuriosiscono più, senza rimpianti o sensi di colpa. E a valutare molto meglio i futuri acquisti che farò. L'accumulo di cartacei non mi interessa più, se mi guardo indietro mi rendo conto che anni fa per me la quantità aveva una grande importanza, anche se a livello inconscio. Avere tantissimi libri mi piaceva, era bello mostrarli, fotografarli e, semplicemente, sapere di possederli. Adesso, al contrario, vedere tutte queste pile di titoli impolverati mi da quasi fastidio. Sento il bisogno di vivere la mia libreria con più ordine, di guardare gli scaffali e capirci qualcosa, e non di essere costretta a smontare mucchi di romanzi che non so neanche più cosa sono o da dove arrivano, per cercarne altri che chissà dove sono stati sepolti nel corso degli anni.
Se potessi tornare indietro eviterei molti acquisti fatti di fretta o con superficialità, ma non ho intenzione di crucciarmi, l'accumulatrice seriale che è in me si è placata già da qualche anno, ormai sono bravissima a ponderare le nuove entrate - che sono praticamente inesistenti - e con il tempo la voglia di comprare si affievolisce sempre di più. Forse il fatto di non essere, in generale, un'amante dello shopping, in questo senso ha aiutato. Per concludere, quello che vorrei dirvi è di vivere i vostri libri e la lettura come sentite giusto fare, ma ogni tanto fermatevi e chiedetevi se le storie che straripano dai vostri scaffali vi soddisfano. Se la risposta è no, non abbiate paura di separarvene. La lettura è una passione meravigliosa e muta costantemente insieme a noi, è inevitabile perdere interesse nei confronti di alcuni titoli o, nel corso degli anni, allontanarsi addirittura da interi generi. Imporsi di leggerli - o peggio, limitarsi a tenerli in casa a prendere polvere - è una cosa che personalmente non farò più, la soddisfazione di guardare la mia libreria con serenità, sapendo che contiene solo storie che ho amato o che non vedo l'ora di leggere non ha prezzo, e adesso che me ne sono resa conto mi sento una lettrice più consapevole.
Detto sinceramente, è stata una splendida esperienza! Almeno un paio di volte l'anno mi dedico a pulire, sistemare e sfoltire la libreria, ma questa volta sono riuscita davvero a separarmi da tantissimi romanzi che fino a poco tempo fa non mi sarei mai sognata di dare via. Di questo però abbiamo parlato recentemente nel post "Come cambiano i gusti letterari nel tempo", se ve lo siete perso vi basta cliccarci sopra per leggerlo. Com'è andata a finire potete immaginarlo: mi sono liberata di 250 titoli. Non amo le vie di mezzo, quindi una volta deciso di fare un bel decluttering ho fatto piazza pulita. Certo, se applicato alla mole della mia libreria questo numero sembra decisamente meno imponente, ma vi assicuro che a vederli ammassati in salotto - dove sono tutt'ora, dato che a causa quarantena non mi è ancora stato possibile portarli all'usato per donarli - fanno il loro effetto! Trovarmi davanti a questa montagna di cartacei mi ha davvero fatto scattare un pensiero: come sono arrivata ad accumulare così tanti libri che non mi interessano? Gusti che cambiano, interesse scemato, acquisti fatti di getto e scambi di cui mi sono accontentata, le risposte sono sicuramente queste, però wow, è proprio vero che a volte dobbiamo andare a sbattere la faccia contro le cose per aprire gli occhi.
Con mia grande sorpresa una domanda che mi sono vista fare su Instagram è stata: ma non ti senti in colpa? e l'ho trovata stranamente interessante! La risposta nel mio caso ovviamente è un gigantesco NO, non vedo perché liberarmi di romanzi che non mi interessano più, che non mi sono piaciuti o che semplicemente non sento più il bisogno di possedere fisicamente dovrebbe farmi sentire in colpa, anzi, una volta terminato questo lunghissimo lavoro la soddisfazione è stata incredibile! Ho guardato la mia libreria sistemata e, dopo tanto tempo, l'ho trovata bella. È più ordinata, ho recuperato dello spazio e so che i libri da cui mi sto separando finiranno nelle mani di qualcuno che potrà apprezzarli. Se state valutando di dedicarvi anche voi alla pulizia delle vostre librerie potete aggiungere un ulteriore punto positivo: un piccolo guadagno! Io ho deciso di donarli quindi non sarà il mio caso, ma voi potreste scambiarli con titoli che vi interessano davvero oppure venderli, e ricavarci qualcosa da spendere nuovamente in libri o in altre belle passioni!
CHE COSA MI HA INSEGNATO QUESTO DECLUTTERING?
Sicuramente mi ha insegnato a separarmi da tutti i libri - letti e non - che non mi incuriosiscono più, senza rimpianti o sensi di colpa. E a valutare molto meglio i futuri acquisti che farò. L'accumulo di cartacei non mi interessa più, se mi guardo indietro mi rendo conto che anni fa per me la quantità aveva una grande importanza, anche se a livello inconscio. Avere tantissimi libri mi piaceva, era bello mostrarli, fotografarli e, semplicemente, sapere di possederli. Adesso, al contrario, vedere tutte queste pile di titoli impolverati mi da quasi fastidio. Sento il bisogno di vivere la mia libreria con più ordine, di guardare gli scaffali e capirci qualcosa, e non di essere costretta a smontare mucchi di romanzi che non so neanche più cosa sono o da dove arrivano, per cercarne altri che chissà dove sono stati sepolti nel corso degli anni.
Se potessi tornare indietro eviterei molti acquisti fatti di fretta o con superficialità, ma non ho intenzione di crucciarmi, l'accumulatrice seriale che è in me si è placata già da qualche anno, ormai sono bravissima a ponderare le nuove entrate - che sono praticamente inesistenti - e con il tempo la voglia di comprare si affievolisce sempre di più. Forse il fatto di non essere, in generale, un'amante dello shopping, in questo senso ha aiutato. Per concludere, quello che vorrei dirvi è di vivere i vostri libri e la lettura come sentite giusto fare, ma ogni tanto fermatevi e chiedetevi se le storie che straripano dai vostri scaffali vi soddisfano. Se la risposta è no, non abbiate paura di separarvene. La lettura è una passione meravigliosa e muta costantemente insieme a noi, è inevitabile perdere interesse nei confronti di alcuni titoli o, nel corso degli anni, allontanarsi addirittura da interi generi. Imporsi di leggerli - o peggio, limitarsi a tenerli in casa a prendere polvere - è una cosa che personalmente non farò più, la soddisfazione di guardare la mia libreria con serenità, sapendo che contiene solo storie che ho amato o che non vedo l'ora di leggere non ha prezzo, e adesso che me ne sono resa conto mi sento una lettrice più consapevole.
Come al solito vi ringrazio se siete rimasti fino a qui, il dono della sintesi mi manca decisamente, spero di non avervi annoiati e che magari da questo post possano nascere delle riflessioni interessanti. Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate,
vi leggerò con immenso piacere, sono proprio curiosa del vostro parere!
vi leggerò con immenso piacere, sono proprio curiosa del vostro parere!
Ciao Seli!
RispondiEliminaPost interessante, quindi non mi sono potuta esimere dal commentare. Sinceramente io non capisco quelle persone che devono avere necessariamente tutto di quello che hanno letto, intendo anche cose che non piacciono o non interessano più.
Specifichiamo che per quelli che non interessano io faccio una distinzione:
- Non mi interessa in questo momento (perché capitano momenti in cui non si ha voglia di leggere una certa cosa, ma in futuro potrebbe interessarti di nuovo);
- Non mi interessa proprio più in generale perché magari si è persa curiosità nella storia o perché non è proprio più un genere che fa per me e quasi sicuramente non mi interesserà più.
Per le persone che non vendono/donano/scambiano proprio mai niente ho tre teorie: o hanno troppo spazio o hanno troppi pochi libri o se hanno poco spazio e troppi libri, non gli piace l'ordine XD Ho visto booktuber con pile e pile di libri che partivano da terra e... ansia, sinceramente.
Anche io vorrei dare via qualcosa, ho già messo tra gli scambiabili libri che non ho letto, ma che non mi interessa più avere.
Sull'accumulare libri, io sono sempre stata molto oculata a causa delle scarse risorse economiche e di non avere disponibile un negozio dell'usato, ma ho deciso di ridurre il tutto ancor di più: ho deciso di comprare solo i fumetti che mi interessano o se per caso ci sono promozioni di libri che mi interessano, ad esempio quelle di 2 libri a 10€ (infatti ne ho approfittato per prendere L'usignolo).
Preferirei smaltire la 40ina di titoli che ho a casa, iniziare a leggere soprattutto in ebook (però ad esempio Chainani o alcuni di Ness li compro a prescindere, però anche qui, "Mentre noi restiamo qui" e il quinto dell'Accademia li ho presi usati su Libraccio) e comprare solo cose che so volere davvero e che già so che mi piacciono.
Per gli "scambi di cui mi sono accontentata" per fortuna mi è capitato solo un paio di volte, ma è davvero orribile.
Per me i "tuoi acquisti fatti con superficialità" erano dovuti al prezzo irrisorio ovviamente, alla fine è pure comprensibile!
I gusti mutano, infatti sono sempre più convinta del fatto che un libro andrebbe letto quando lo compri, tranne rari casi, tipo i classici o altre poche cose, sono convinta che il treno dell'interesse spesso passa e non ritorna.
Ciao Ninfa! A me alcune volte dispiace dare via libri che non ho apprezzato, se si tratta di una bella edizione o se la copertina mi piace molto. Ormai ho imparato a a separarmene comunque, ma forse chi non se la sente di darli via è anche motivato dall'estetica.
EliminaMi ritrovo molto nel tuo modo di acquistare, io delle offerte non approfitto perché da me non le fanno, ma in compenso cedo all'usato se trovo qualcosa che ho in wish list. A livello economico anche io non ho mai avuto la possibilità di fare grandi acquisti, come te mi limito a comprare Chainani e qualche altro autore, come la Black o la Clare, ma spesso e volentieri li ricevo per Natale o compleanno, quindi lo shopping in libreria per me è pressoché inesistente.
Sulla tua ultima osservazione invece non ho le idee chiare. A volte penso anche io che i libri andrebbero letti subito, quando l'interesse è alto, ma mi è capitato spesso di sentire il bisogno di aspettare il momento giusto (che fossero mesi o anni) e in effetti penso che alcuni libri che ho amato non li avrei apprezzati altrettanto se li avessi letti subito, quindi non saprei!
Sto preparando un post su quel famoso 'Ma non ti senti in colpa? Non ti viene l'ansia?'. Dovrebbe andare on-line o questa settimana o al massimo la prossima xD
RispondiEliminaCome sai, dopo tantissimi anni di tentennamento, anche io sto approfittando di questo periodo per ripulire gli scaffali. Ho già tolto 50 libri che includono volumi che non mi sono piaciuti. Sui libri che non sono sicura di leggere ho ancora qualche tentennamento, non mi sento pronta ahahhahaha piu che altro perché sono tutti regali e mi dispiace sempre dare via dei doni.
Ciao Ile! Non vedo l'ora di leggere il post allora, è un argomento che mi interessa sempre molto! Capisco il non voler dare via libri che non hai ancora letto, quel "forse mi piacerà" è un tarlo difficile da ignorare e se non te la senti non vedo il problema :) io quando faccio le cose non ho vie di mezzo, ma ho dato via più che altro romanzi vecchi, brutte edizioni e tantissimi Romance/YA che oggettivamente non ho alcun interesse a leggere xD
EliminaCiao Seli! Come già sai anche io qualche mese fa ho fatto un decluttering della mia libreria ed anche io ho provato lo stesso shock nel rendermi conto della quantità di libri che, nel corso degli anni, avevo accumulato.
RispondiEliminaCompravo davvero tanto, un po' per superficialità e un po' perché comprando libri mi sentivo bene, lo ammetto ma dopo quest'esperienza ho capito molte cose.
Ho preso consapevolezza dei miei nuovi gusti, del fatto che sto imparando ad acquistare solo ciò che veramente voglio leggere e m, soprattutto, ho imparato a non farmi condizionare dagli altri.
In passato ammetto di essere spesso caduta in tentazione, se sentivo parlare bene di un libro mi convinceva ad acquistarlo, un po' perché magari lo avevano letto tutti, un po' perché non mi rendevo conto del danno che facevo sia al portafogli che alla mia passione per la lettura.
Mi sono ritrovata a dare via libri nuovi m, senza nemmeno averli letti semplicemente perché avevo perso interesse, ho dato via anche molti libri che in passato non avevo apprezzato appieno ma che comuqnue continuavo a tenere per il gusto di averli.
Insomma, è stata una grande esperienza che mi ha insegnato molto sia di me stessa, sia della mia passione e del modo giusto in cui viverla.
Ottimo post quindi cara Seli, è stato molto interessante leggerlo.
Un abbraccio
Ciao Cry! È vero, ricordo che ne avevamo parlato qualche tempo fa, in effetti seguendoti ho sempre notato che acquistavi moltissimo. Che di per sé se uno ne ha la possibilità (io ad esempio non ce l'ho economicamente, se non all'usato) non c'è nulla di male, ma il rischio di ritrovarsi sommersi da pile di libri è dietro l'angolo e credo che un po' di consapevolezza non faccia mai male :)
EliminaIn fondo basta imparare a conoscere i propri ritmi e a valutare meglio gli acquisti, dopo di che niente ci vieta di concederci qualche sfizio ♥
Ciao Seli, sono felice di sapere che sei riuscita anche tu a fare questo passo senza rimorsi. Anch'io sto riducendo di parecchio la mia libreria perché mi sono ritrovata al punto da avere più libri fuori che sugli scaffali ormai strapieni. Diversi libri di cui poi non ricordavo neppure la trama o se mi fosse davvero piaciuto o meno.
RispondiEliminaHo deciso di rinunciare alle serie in mio possesso interrotte per motivi di traduzione e di cercarle in un secondo tempo se davvero mi interessano ancora in lingua originale per kindle.
Anch'io da qualche anno ho praticamente annullato le entrate dei nuovi libri, in parte perché sono diventata più esigente di quanto fossi qualche anno fa.
Mi è un po' dispiaciuto non poter vedere da quali titoli ti sei separata :) la tua libreria mi ha sempre incuriosito perché tocca un po' tutti i generi.
A presto e buona lettura consapevole :D
Che bello leggerti qui sul blog, grazie di essere passata! :)
EliminaCapisco la scelta di dare via le serie interrotte, se potessi recuperarle in inglese penso che lo farei anche io, ma non essendo così per ora mi accontento di tenermele un po' in italiano e, quando possibile, le completo in francese.
Guarda, inizialmente avevo pensato di fare una lista per possibile scambi ecc, ma con 250 titoli sarebbe stato un lavoraccio (non solo fare la lista, ma gestire poi le trattative, scambio e vendo sia su Fb che su Ig) e non ne avevo davvero voglia... ho preferito portare tutto all'usato e non pensarci più!
Hai fatto benissimo!
RispondiEliminaIo ormai sono anni che mi libero anche dei libri che mi sono piaciuti. Prima di darli via mi chiedo sempre "Rileggerei questo libro?" e se la risposta è "No", per quanto mi sia piaciuto, lo do via senza rimpianti. Per quanto riguarda quei libri che non mi ispirano più, faccio fatica a separarmene, anche se nell'ultimo anno ne ho messi alcuni in vendita e\o scambio senza averli letti. E credo che appena l'emergenza covid terminerà, farò anch'io un bel declutting. Magari non li darò subito via, ma mi darò un limite di tempo per leggerli e, se non riesco per vari motivi, VIA!
Comunque da quando mi sono accorta che alcuni libri che possiedo non voglio più leggerli, ho deciso di ponderare anch'io i miei acquisti. Se posso, compro solo quello che posso leggere subito. Se non posso leggerli subito, ne rimando l'acquisto. E' così che sono riuscita ad evitare di fare acquisti compulsivi durante i saldi.
Ciao Giusy! Io invece i libri che ho apprezzato tendo a tenerli, sono una grande amante delle riletture e penso sempre che in futuro potrebbero piacere a Tristan o alle mie nipoti :) darsi un limite di tempo è un'idea molto valida, d'altronde se un libro ci interessa davvero non dovremmo avere motivo di lasciarlo a prendere polvere per anni. Approvo anche la scelta di rimandare gli acquisti, a guardarmi indietro mi rendo conto che moltissimi libri comprati sulla scia del successo avrei potuto evitarli!
EliminaNon capisco per quale motivo dovresti sentirti in colpa. Ammetto che io faccio fatica a separarmi dai miei cartacei, ma quando lo faccio, penso sempre che se a me un libro non è piaciuto, non è detto che sia così per la persona che lo riceve, per cui potrebbe essere il libro della vita. Vorrei riuscire a separarmene molto più facilmente, ma ci sto lavorando
RispondiEliminaBisogna prenderci anche l'abitudine, si può iniziare pian piano a dare via le letture che non ci sono piaciute, ma credo che ad un certo punto debba proprio scattare qualcosa. Fino a qualche anno fa io non sentivo la necessità di liberarmi di nessun titolo, poi non so, ho avuto un'illuminazione xD
EliminaTi capisco, essendomi trasferita da poco mi sono trovata nella condizione di dover fare una cernita dei miei libri. Non mi sento in colpa all'idea di vendere o regalare libri che non mi sono piaciuti, o che non rileggerò mai, ma ammetto di non riuscire a staccarmi da quelli che non ho ancora letto, anche se l'interesse è diminuito quando non sparito del tutto.
RispondiEliminaQuello di non riuscire a dare via i libri non letti è un problema di molti, vedo, ma credo sia del tutto comprensibile! C'è sempre il dubbio che magari ci sarebbero piaciuti, è umano. Io tengo quelli su cui sono in dubbio, ma ne ho altri che oggettivamente so che non leggerò, in quel caso preferisco liberarmene :)
EliminaPoi ci sono io che non ho una libreria, quindi già di mio posseggo pochi libri cartacei (ebook e biblioteca sono la soluzione per leggere tanto) e ormai credevo di possedere solo i libri che mi interessano. Invece proprio ieri mi sono messa a spolverare alcuni libri che si trovano molto in alto, quindi non mi cade mai l'occhio sopra, e in effetti ci sono un po' di titoli di cui mi potrei liberare (meno di una decina comunque, ma è proporzionato alla quantità di libri che ho in casa) e magari usare quello spazio per riportare su alcuni libri che ho messo in cantina, ma a cui sono molto affezionata e da cui non mi separerei mai (tipo Fairy Oak).
RispondiEliminaIl fatto di non avere una vera e propria libreria ti rende senza dubbio una lettrice attenta e consapevole! L'idea di dare un'occhiata ai libri che hai in alto è ottima, spesso tendiamo a sistemare quello che abbiamo ad altezza viso e non facciamo caso e ciò che sta in basso e in alto :)
EliminaCiao Seli. È sempre bello passare a leggere il tuo blog.
RispondiEliminaMolto interessante questo argomento. E sebbene la mia libreria sia davvero microscopica rispetto la tua, anchio spesso sento il bisogno di sfoltire e sistemare.
Ce più soddisfazione vedere i propri titoli del cuore e non libri a caso per far numero sono d'accordissimo.
Visto che in questi giorni sono presa con le pulizie di primavera, credo proprio che mi metterò a farle anche nelle librerie. Grazie per l'ispirazione.😘
Ciao Ale, grazie di essere passata! Un po' di pulizia fa sempre bene, indipendentemente dalla grandezza della libreria :) esatto, prima di questo decluttering avevo l'impressione che i libri fossero belli e basta, quindi averne (e vederne) molti mi piaceva. Ma adesso che ho sistemato tutto mi rendo conto di quanta soddisfazione mi dia guardare gli scaffali e vedere solo titoli che mi interessano... è tutta un'altra storia! ♥
EliminaD'accordissimo 😊❤
EliminaCiao Seli! Articolo molto utile e motivazionale. Deco dire che nell'ultimo anno sono cambiata molto anche io nel mio lato accomulatore. Prima prendevo libri più di getto ora valuto meglio se l'acquisto mi interessa davvero o se è solo la mera voglia di possedere quel libro e a partire da settembre dello scorso anno sono riuscita a darmi un limite ma soprattutto a fare acquisti più giusti. Un po' sullo stesso argomento che hai trattato, dei sensi di colpa. Io spesso, non sempre dipende anche da come sono lunata in quel periodo 😅, mi sento in colpa quando inizio un libro è magari fatico a portarlo a termine. Quindi tante volte sono indecisa tra il mollarlo sentendomi in colpa per non averlo finito e finirlo pur faticando e magari bloccandomi pure.
RispondiEliminaCiao Federica! Sono contenta che il post sia stato utile, e soprattutto noto che negli ultimi anni ci siamo ridimensionate un po' tutte. Forse la mania di accumulare e arraffare titoli su titoli ci ha colpite quando hanno iniziato ad andare di moda i blog e successivamente i canali YT, tra collaborazioni, CE che sono approdate sui social e hanno capito meglio come vendere le proprie uscite, non so. Adesso che "l'entusiasmo" si è placato ci rendiamo conto di quanto abbiamo accumulato. Sul dubbio tra abbandonare o terminare i libri che non ci piacciono credo di aver già scritto un post secoli fa, ma ne riparlerò sicuramente in futuro :)
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