lunedì 20 gennaio 2020

Recensione "La ragazza del treno" di Paula Hawkins

Buon lunedì Lettori, come state? Spero abbiate passato un bel weekend, io sono rimasta a casa tranquilla, tra stanchezza, freddo e mal di testa ero davvero KO. Però ne ho approfittato per leggere - non ricordo se ve lo avevo detto, ma stavo facendo da Beta-Reader ad un'amica per il suo nuovo romanzo - e per guardare qualche film. Oggi per fortuna sembra andare meglio, e presa da un momento di ispirazione ho scritto di getto la recensione de La ragazza del treno, lettura che posso già depennare dai miei buoni propositi del 2020. Non male insomma. Voi lo avete letto? Sta sera o domani probabilmente vedrò anche il film che ne è stato tratto, sono abbastanza curiosa!


Non guarderete mai più da un
finestrino con gli stessi occhi

Titolo: La ragazza del treno
Autore: Paula Hawkins
Prezzo: 19,50€
Pagine: 320
Pubblicazione: 2015
Editore: Piemme



Trama: Rachel ogni mattina prende lo stesso treno, che la porta dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro in città. Seduta accanto al finestrino, osserva non vista le case e le strade, e quando il treno si ferma puntualmente a uno stop, spia un uomo e una donna senza nome che a quell'ora fanno colazione in veranda. Sono la coppia perfetta, dalla vita perfetta. Non come la sua, monotona e solitaria. Ma una mattina Rachel, su quella veranda, vede qualcosa che non dovrebbe vedere e da quel momento tutto cambia. La sua stessa esistenza si lega inestricabilmente a quella della coppia. Ma che cos'ha visto davvero Rachel?


Dato che sentir parlare di thriller sul mio blog è una cosa piuttosto rara, lasciate che vi sveli un segreto: è un genere che, in realtà, apprezzo moltissimo! Ne ho accumulati parecchi in casa e mi lascio affascinare facilmente dalle trame anche se poi, lo ammetto, finisco sempre per dare la precedenza ai Fantasy. Se vogliamo parlare di numeri non posso dire di essere un'esperta, ne ho letti più che altro da ragazzina, quindi non posso certo vantarne un vasto bagaglio, ma quelli che ho letto sono considerati, da chi ne sa più di me, titoli molto validi. Sono partita con Giorgio Faletti, per passare poi a Ken Follett e James Patterson. Non proprio gli ultimi arrivati, insomma. Fatta questa premessa, quando ho deciso di leggere La ragazza del treno, l'ho fatto con leggerezza. Ne ho sentito parlare piuttosto male, ma ho preferito seguire l'istinto e iniziarlo così, senza pregiudizi né alte aspettative... e penso sia stata la scelta migliore, perché nel complesso l'ho apprezzato. Come ogni romanzo, anche questo primo thriller della Hawkins vanta sia pregi che difetti, e probabilmente non sono la persona più adatta per analizzarli, ma farò quello che posso. Partiamo dalle pecche, che come al solito è la parte che mi viene più facile buttare fuori: è un libro leggero. Che no, di per sé non è un difetto ci mancherebbe, la lettura è anche piacevole intrattenimento e nessuno dice che per essere ritenuta valida vadano letti sono saggi e classici, ma i thriller che avevo letto in precedenza avevano avuto un grande impatto emotivo su di me, raccontavano storie pesanti, macabre, tristi, di quelle che ti lasciano addosso l'angoscia. Questo, a confronto, è il classico romanzetto da ombrellone, non trasmette molto ma va bene per passare un po' di tempo. Lo stile dell'autrice è molto semplice, non scrive male, ma non è di certo il punto forte del romanzo. Però, forse proprio perché partivo già con la consapevolezza che sarebbe stata una lettura un po' frivola - passatemi il termine - sono riuscita ad apprezzarlo per quello che è, un thriller molto soft, non il più originale in circolazione, ma che comunque tiene compagnia per qualche ora. Ore, sì, perché lo stile è scorrevolissimo e la trama procede piuttosto velocemente, io che ultimamente riesco a leggere due libri al mese l'ho divorato in un giorno e mezzo.

Non c’è sofferenza più grande né tormento più atroce del non sapere:
è come una tortura senza fine.

Il fatto è che sul momento cattura molto. Certo, se siete appassionati del genere e vi siete già consumati gli occhi su ogni thriller in commercio e su tutte le serie Tv polizesche in circolazione, La ragazza del treno probabilmente non fa per voi, ma per me è stata a modo suo una lettura appassionante... diciamo che non ho esattamente l'intuito di Sherlock Holmes, ecco, quindi non ci vuole molto ad accontentarmi. Avete presente quelle persone che dopo i primi tre minuti di film dice "l'assassino è sicuramente il cameriere"? Ecco, quella non sono io. Ma in realtà non è che ci provi più di tanto, mi diverto a lasciarmi accompagnare dall'autore senza spremermi troppo le meningi, e con la Hawkins è andata così. Ho fatto qualche ipotesi verso metà romanzo - sbagliata, ovviamente - e solo verso la fine, quando è l'autrice stessa a darti finalmente tutti i tasselli, ho capito cos'era successo realmente. Ci si può arrivare prima e senza tutti questi indizi, lo dico sinceramente, ma io mi sono divertita a seguire i personaggi e le loro congetture, anzi, forse è proprio quella la parte che apprezzo di più nei thriller. Quindi, nel complesso, non ho chissà quali critiche da fare. L'ho divorato in pochissimo tempo e sul momento non riuscivo davvero a staccare gli occhi dalle pagine, è una storia che a modo suo ho trovato appassionante, anche se una volta conclusa  si può tranquillamente archiviare in un angolo del cervello senza ripensarci mai più. Non ho ancora capito cosa ne penso del fatto che la storia sia narrata attraverso il POV di tre personaggi diversi, in genere lo detesto e anche in questo caso non credo fosse davvero necessario ai fini della trama, ma è anche vero che questa scelta ha permesso all'autrice di trattare più tematiche importanti, anche se sviluppate tutte in maniera non troppo approfondita. Lo consiglio? Personalmente sì, anche se dipende da cosa state cercando. Se volete un thriller serio e intenso, ci sono titoli migliori. Se però volete una lettura poco impegnativa, ma che sia comunque coinvolgente, potreste apprezzarlo. Anche perché secondo il mio modesto e ignorante parere, non è uno di quei libri che "ci prova, ma non ce la fa". Non penso sia stato scritto e pubblicato con l'idea di essere il nuovo John Grisham, ma semplicemente per offrire ai lettori un thriller d'intrattenimento, un po' mediocre, ma piacevole. Almeno, questa è la mia impressione. In conclusione, a me è piaciuto abbastanza e ho già scovato in audiolibro il secondo romanzo di questa autrice, che credo proprio ascolterò a breve!
Adesso sono curiosa di sapere cosa ne pensate voi!
Avete letto il libro, o magari visto il film?

12 commenti:

  1. Ciao Seli, a me piace un sacco il genere ma con questo libro non mi sono mai decisa a leggerlo proprio per la moltitudine di opinioni negative. Chissà prima o poi mi verrà voglia di provare

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    1. Io le recensioni le leggo volentieri, ma se il libro mi interessa lo leggo a prescindere :) Nel caso lo leggessi fammi sapere cosa ne pensi, secondo me se ti va una storia semplice da divorare in poche ore potresti dargli una possibilità.

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  2. Uno dei casi editoriali più gonfiato di sempre. Letto ai tempi e subito regalato.

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    1. Il successo che ha avuto non lo giustifico, ma lo comprendo :) È il tipico thriller leggero da spiaggia, chissà quante vendite avrà fruttato l'estate che è uscito!

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  3. Ammetto di essere molto in dubbio con questo titolo: da un lato i thriller non sono proprio il mio genere - in nessun media, dall'altro che sia palesemente una cosa leggera e studiata per attirale qualsiasi tipo di pubblico potrebbe - paradossalmente - renderlo più adatto a me XD

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    1. In questo caso il fatto di essere leggero e commerciale potrebbe essere positivo allora! È esattamente il titolo che consiglierei a qualcuno che vuole avvicinarsi al genere con qualcosa di soft. Non è il massimo dell'originalità, ma si legge volentieri. Nel caso lo leggessi fammi sapere! :)

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  4. Su di me ha fatto lo stesso effetto: non avrà la trama più rivoluzionaria del mondo, non sarà il romanzo più "impegnativo" e profondo del secolo... Ma mi ha coinvolto, intrigato e catturato, tenendomi con gli occhi incollati alle pagine dal primo all'ultimo momento! :)

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    1. Ciao Sophie! Mi fa piacere che anche tu l'abbia apprezzato, adesso sto ascoltando in audiolibro Dentro l'acqua, della stessa autrice... l'inizio è piuttosto confusionario ma mi sembra più "intenso" rispetto al La ragazza del treno :)

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  5. Ciao Seli, come sai questo libro probabilmente non lo leggerò mai, mi orienterò su altri thriller ma comunque è stato interessante e piacevole leggere la tua recensione.
    Un abbraccio ;)

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  6. io appartengo al gruppo a cui non era piaciuto, proprio per lo stile. In più avevo intuito tutto abbastanza in fretta e quindi un pizzico di delusione in più. Sono però curiosa del film

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    1. Il film è praticamente identico, noiosetto e prevedibile, quindi personalmente ti direi di lasciar perdere. Se però decidi di vederlo fammi sapere come lo trovi :)

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