Buongiorno Lettori e buon martedì, come state? Queste prime settimane di scuola stanno volando e finalmente sono tornata a gestire abbastanza bene il tempo che posso trascorrere in casa da sola. Nel caso ve lo siate persi vi lascio qui il post che ho dedicato al compleanno del blog, che domenica ha compiuto ben 9 anni online. Oggi invece sono qui per proporvi la recensione di uno YA che mi incuriosiva davvero moltissimo e per cui ringrazio nuovamente Fazi per la copia omaggio.
Esiste l'amore oltre la morte?
Autore: Claire McFall
Serie: Ferryman Series #1
Prezzo: 16,00€
Pagine: 300
Pubblicazione: 2019
Editore: Fazi
Trama: Dylan ha quindici anni e quando una mattina decide di andare a trovare il padre, che non vede da molto tempo, la sua vita subisce un drastico cambiamento: il treno su cui viaggia ha un terribile incidente. Dylan sembrerebbe essere l’unica sopravvissuta tra i passeggeri e, una volta uscita, si ritrova in aperta campagna, in mezzo alle colline scozzesi. Intorno non c’è anima viva, a parte un ragazzo seduto sull’erba. L’adolescente si chiama Tristan e, con il suo fare impassibile e risoluto, convince Dylan a seguirlo lungo un cammino difficile, tra strade impervie e misteriose figure che girano loro intorno, come fossero pronte ad attaccarli da un momento all’altro. È proprio dopo essersi messi in salvo da questi strani esseri che Tristan le rivela la verità… lui è un traghettatore di anime che accompagna i defunti fino alla loro destinazione attraverso la pericolosa terra perduta. A ogni anima spetta il suo paradiso, ma qual è quello di Dylan? L’iniziale ritrosia di Dylan e l’indifferenza di Tristan si trasformano a poco a poco in fiducia e in un’attrazione magnetica tra i due ragazzi che non sembrano più volersi dividere. Arrivati al termine del loro viaggio insieme, Dylan proverà a sovvertire le regole del suo destino e del mondo di Tristan, pur di non perderlo.
Inizio col dire che l'idea alla base di questo romanzo poteva essere davvero originale e interessante, e le prime pagine in effetti promettevano benissimo. Purtroppo sono bastati pochi capitoli per farmi cambiare - almeno in parte - idea. Come saprete Ferryman è il primo volume di una trilogia Fantasy/YA che riprende il mito di Caronte, e già solo questo era bastato a farmelo mettere subito nella wish list. Dopo averlo concluso non posso dire di esserne rimasta del tutto soddisfatta né tanto meno colpita, l'ho trovato un romanzo pieno di difetti, ma al tempo stesso è stata una lettura talmente leggera e scorrevole che non me la sono sentita di bocciarlo. La sufficienza è stiracchiata ma, secondo me, meritata, e tra poco vi spiegherò il perché. Intanto partiamo dalle pecche che, inutile girarci intorno, in Ferryman abbondano decisamente. Sfortunatamente infatti il libro incontra il primo scoglio quasi subito, e sto parlando di Dylan, la nostra protagonista femminile nonché voce narrante di quasi tutta la storia. I capitoli dal suo punto di vista si alternano a quelli di Tristan, e mi hanno quasi subito lasciata perplessa. Dylan è una protagonista terribilmente infantile e sciocca, fastidiosa come poche e, cosa peggiore, noiosissima. La giovane età non giustifica i suoi comportamenti capricciosi né le sue reazioni senza senso. La sua presenza è bastata a rovinare il potenziale del romanzo, erano anni che non mi imbattevo in una protagonista così superficiale e irritante. Lei è sicuramente la pecca principale di tutto il libro.
«Io mi mostro a ogni anima nel modo più adeguato. Mantengo quell’aspetto finché non incontro l’anima successiva. Non so che cosa fossi prima di incontrare la mia prima anima, sempre che fossi qualcosa.
Io esisto perché voi avete bisogno di me».
Come controparte maschile invece abbiamo Tristan, il traghettatore, che appare a Dylan come un'adolescente di bell'aspetto e che io ho trovato un personaggio senza infamia e senza lode: sono riuscita ad apprezzarlo in alcune parti, mentre in altre mi ha un fatto cadere le braccia. Anche in questo caso si poteva decisamente fare di meglio, cosa che purtroppo vale un po' per tutti gli aspetti del romanzo, che poteva essere curato e approfondito molto di più.
Lo stile dell'autrice è davvero basilare, ma si adatta abbastanza bene alla storia, che scorre in maniera fluida e leggera e permette di leggerlo in poche ore. I motivi per cui ho deciso di non bocciarlo sono principalmente due: primo, per quanto sia stata una lettura semplice e un po' banale, che non riesce a spiccare su nessun fronte, è comunque una storia d'amore positiva, che cerca di trasmettere ai giovani lettori il valore della speranza e dell'affetto. Secondo, mi rendo conto di aver notato tutti questi difetti principalmente perché sono fuori target, e di un bel po' anche. In genere amo i libri per ragazzi, ma ormai ho capito che le love story tra adolescenti non riescono più a coinvolgermi e che anzi, spesso le trovo noiose e infantili, come in questo caso. Non posso però negare che Ferryman a 14 o 15 anni mi sarebbe piaciuto moltissimo, ed essendo questo il target a cui è rivolto non credo meriti la bocciatura solo perché io sono troppo grande per apprezzarne a pieno tutte le sfumature. La trama e l'idea di base sono state sviluppate in maniera piuttosto frettolosa e poco approfondita, personalmente speravo di saperne molto di più su questa pericolosa terra perduta e su quello che ne segue, invece il materiale è stato sfruttato pochissimo, peccato! Purtroppo è una lettura anonima, scritta in maniera semplice, con una trama carina ma sviluppata male e personaggi di poco spessore, ma in fin dei conti l'ho letta con piacere e penso che sia perfetta per delle lettrici giovanissime che cercano una storia d'amore delicata. Insomma, personalmente non l'ho trovato un brutto libro, ma va preso per quello che è, uno YA mediocre senza particolari pregi. Io in fin dei conti l'ho comunque letto con piacere e il finale, che mischia tutte le carte in tavola, è riuscito ad incuriosirmi quindi voglio assolutamente continuare la serie per vedere se magari in Trespassers le cose si faranno più avvincenti e chissà, Dylan potrebbe affrontare un percorso di crescita interessante. Secondo me Ferryman poteva dare molto di più, come inizio per questa trilogia non è stato particolarmente scoppiettante, ma ripongo fiducia nei seguiti e non vedo l'ora di scoprire cosa succederà a Tristan e Dylan. Questa storia il potenziale ce l'ha, deve solo essere sfruttato meglio e incrocio le dita perché l'autrice riesca a darle la profondità che merita.
No, non mi ispira per niente. Per me puzzava di roba orribile da metri di distanza xD
RispondiEliminaMi sembra un libro a metà tra le cose che andavano di moda qualche anno fa (il periodo di starcrossed ecc) e le rivisitazioni che vanno tantissimo oggi. Non so se sono riuscita a spiegarmi.
Peccato però.
Che piacere trovarti qui! ♥ Guarda, la cosa divertente è che non posso darti torto, l'hai inquadrato alla perfezione, ma al tempo stesso non riesco proprio a sconsigliarlo xD Secondo me lo si può apprezzare senza problemi, se il genere e il target piacciono. Anche se non mi ha fatto impazzire penso che solo con il secondo capirò meglio se ne vale la pena!
EliminaCiao Seli! Ma sai che ho iniziato "Ferryman" proprio ieri sera? E' stata una scelta istintiva: mi ha attirata a sé e ha voluto che lo cominciassi subito! Sono ancora all'inizio, ho letto sì e no il 20% del libro, ma per ora mi sta piacendo!
RispondiEliminaSarà che io di solito adoro sempre gli young adult, anche se ho superato l'adolescenza, ma per ora mi sta prendendo molto!
Vediamo poi quale sarà il mio pensiero sui personaggi: per ora la storia non ha ancora ingranato realmente, quindi devo ancora farmi un'idea precisa!
Ciao Sara! Sono contenta che ti stia piacendo, quando lo finisci devi assolutamente farmi sapere che ne pensi :) io in genere apprezzo molto il genere YA, ma pur avendo 15 e 16 anni trovo che Dylan e Tristan si comportino come ragazzini parecchio più piccoli e quindi questa loro love story non mi ha proprio presa, senza contare che i difetti del libro non si fermano a quello.
EliminaCiao Seli,
RispondiEliminaQuesto libro mi incuriosiva, non so perché, e aspettavo con impazienza la tua recensione. Devo dire che anche se l'hai promosso per il rotto della cuffia, la curiosità mi è rimasta. L'unica cosa che mi frena è il fatto che faccia parte di una trilogia, ma magari prima o poi una chance proverò a dargliela, al massimo mi fermo al primo volume.
Ciao Sonia! Come sai io sono una grande sostenitrice del fatto che, se un libro ti interessa, è giustissimo leggerlo, quindi approvo! Non è affatto brutto, ma diciamo che pur essendo uno YA lo trovo più adatto a lettrici sui 13/14 anni, ecco. Si fa comunque apprezzare, ma è giusto iniziarlo tenendo conto del fatto che il target è molto basso :) Il primo volume ha un finale carino che secondo me non rende indispensabile leggere i seguiti, nel senso, è logico che le avventure dei personaggi non sono finite, ma la chiusura di questo primo volume per me è soddisfacente anche così com'è, quindi se poi decidi di non andare avanti puoi anche considerarlo un autoconclusivo :)
EliminaPer ora non riesce a prendermi, sembra non essere fatto per me. Se il seguito fosse degno di nota, però, cambierei idea. Credo che il mito di Caronte potrebbe essere molto affascinante.
RispondiEliminaCiao Simona! In questo caso credo sia una buona scelta quella di aspettare il secondo volume, con quello secondo me si capirà se, dopo un inizio così così, vale comunque iniziare la trilogia o se è meglio dedicarsi ad altro. Ovviamente vi terrò aggiornati, conto di leggere "Trespassers" appena uscirà :)
EliminaCiao Seli, come ben sai ;D, non ho amato questo libro che ho trovato banale e superficiale, anche per me Dylan è stata protagonista veramente insopportabile ma quello che non mi è proprio andato giù è che l'autrice l'ha resa piatta e insensibile soprattutto nei confronti della morte e delle persone care che lascia nel mondo dei vivi! Non una lacrima! Tristan è riuscito un po' meglio ma niente di che e poi, come si fa a sprecare in questo modo un idea tanto bella e originale? Mah!
RispondiEliminaQuoto tutto, come sai la pensiamo praticamente allo stesso modo su questo titolo purtroppo xD le reazioni assurde di Dylan sono una delle pecche peggiori, non capisco con quale criterio l'autrice l'abbia caratterizzata ç_ç continuo a sperare che magari nel secondo alcuni elementi interessanti vengano approfonditi, chissà!
EliminaDalla trama mi ispirava, ma più leggo recensioni e pareri, più mi convinco di aver fatto bene a passare oltre.
RispondiEliminaCiao Jess! Per quanto io non l'abbia trovato brutto - non brutto brutto, almeno - direi che hai fatto bene a passare questa volta... può essere adatto a lettrici di 13 o 14 anni secondo me, per noi è davvero difficile prenderlo sul serio :(
EliminaCiao Seli!
RispondiEliminaMmmm la trama di questo libro è alquanto interessante ma...non so se lo leggerò sinceramente, per quanto l'argomento sia nelle mie corde non sento quella curiosità impellente di leggerlo.
Mi sa che stavolta passo, preferisco dedicarmi ad altre letture che trovo più intriganti.
Un abbraccio.
Ciao Cry! Capisco la tua decisione e la appoggio :) ci sono alcuni aspetti della storia che secondo me ti sarebbero piaciuti, ma nel complesso credo che come me lo avresti trovato troppo banale. Se con il seguito dovesse migliorare però potresti farci un pensierino chissà!
EliminaBoh a me non ha mai ispirato e credo che a questo punto posso anche passare oltre 😂
RispondiEliminaGuarda l'idea di base era davvero interessante, purtroppo sviluppata così è stato un mezzo fiasco :( vedrò com'è il secondo, magari migliora chissà!
EliminaIl mito di caronte ci sta!!!!! Però effettivamente se la protagonista ha 15 anni....mah mah
RispondiEliminaCiao Carola! L'idea di un retelling su Caronte era davvero originale! Peccato sia una lettura adatta solo a lettrici piccole, sarebbe stato interessante avere una visione più matura su questa figura. Pazienza, lo consiglierò alle mie nipoti tra qualche anno :P
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