lunedì 23 settembre 2019

Nuove uscite: quando la pubblicità diventa eccessiva (collaborazione con Cry)


Buon lunedì Lettori, ma soprattutto felice Mabon! O, se preferite, buon equinozio d'autunno! Io mi sono svegliata con un diluvio torrenziale e il primo vero freddo, inutile dirvi che sono al settimo cielo e non vedo l'ora di spargere zucche e foglie secche per tutta casa! Ma oggi sono molto contenta anche perché finalmente vi riporto qui sul blog una rubrica a cui tengo molto. L'ho creata in collaborazione con Cristina del blog Il mondo di Cry, quindi se l'argomento vi interessa vi invito a passare anche da lei per leggere la sua opinione a riguardo! Come avrete capito dal titolo abbiamo deciso di fare due chiacchiere su un tema che recentemente è stato molto discusso, anche se a dire il vero questa puntata ce l'avevamo in programma da un bel po' di tempo ormai.

Stiamo parlando naturalmente delle nuove uscite, e di come al giorno d'oggi le Case Editrici sfruttino pesantemente i social e tutto il gruppo di blogger, youtuber e bookstagrammer per pubblicizzare le novità. Se bazzicate un po' in questo mondo avrete già intuito che questa  polemica, trita e ritrita, di recente ha rivisto la luce a causa dell'attesissima pubblicazione della trilogia Fantasy di Nevernight, scritta da Jay Kristoff. Ovviamente quello che mi interessava fare qui con voi oggi non riguarda esclusivamente questo titolo ma, al contrario, voleva essere una riflessione generale su quello che succede quando ci troviamo travolti da questi boom mediatici. Il succo del discorso è: come reagite voi davanti a queste campagne pubblicitarie così prepotenti?


Non credo sia necessario dirvi che sono la prima a capire l'importanza di queste azioni di marketing, non dimentichiamoci che le Case Editrici sono pur sempre aziende e che hanno lo stesso bisogno di entrate di qualsiasi altra realtà lavorativa, anzi, con la lettura che va sempre meno di moda stare a galla in questo campo non deve essere semplice e ogni vendita è importante. Nella maggior parte dei casi questo accanimento va a buon fine, basta farsi un giro su Instagram e sui blog per scoprire che chiunque sta leggendo il titolo del momento o che lo ha già preordinato o comprato. Quindi, bombardare il web di pubblicità è utile? Ovviamente sì! Ma è anche giusto? Secondo me, così così. Io faccio parte di quella percentuale di persone che odiano leggere i libri famosi quando tutti ne stanno parlando, e lo saprete bene dato che qui sul blog vi faccio trovare raramente recensioni di nuove uscite, o per lo meno di quelle super famose. Al contrario di quel che potreste pensare non ho nulla da criticare a chi decide di stare al passo con le novità libresche, anzi, spesso - se sinceri! - i primi pareri di chi legge questi romanzi aiutano a capire se tale titolo può fare al caso nostro e quindi se inserirlo nella propria Wish List o, per i più fortunati, direttamente nel carrello. Il mio purtroppo è un rifiuto a livelli estremi, quando mi ritrovo sommersa di stories, post, video e recensioni dello stesso libro mi si sviluppa un odio momentaneo verso determinato titolo che, poveretto, ovviamente non ha nessuna colpa. Questo non significa che se la trama mi interessa rinuncerò a leggerlo, ma semplicemente che preferisco farlo in un altro momento, lasciando trascorrere mesi - ma spesso anche anni! - dalla data di uscita. Se lo leggo subito, infastidita e nauseata dalla troppa pubblicità, so che finirei col detestarlo, mi conosco.

Ovviamente non c'è un'opinione giusta o sbagliata riguardo a questo fenomeno, c'è chi rimane affascinato dai titoli super chiacchierati e, pieno di curiosità, non vede l'ora di leggerlo, e chi invece vorrebbe solo lanciare cellulare e computer dalla finestra per non sentirne più parlare, è giusto così. Facendo due chiacchiere con altri blogger e lettori su questo argomento è saltato fuori anche un altro problema che io non mi ero posta: l'aspettativa. Per quanto mi riguarda sono una persona che raramente si fa consigliare - o sconsigliare - dei titoli. Dopo 25 anni di letture ho imparato a capire a naso cosa può piacermi e cosa no e sono diventata bravissima a crearmi le mie personali aspettative, senza basarmi sui pareri altrui. Ma capisco che molti altri abbiano paura di restare delusi da queste uscite, che vengono quasi sempre descritte come capolavori, per poi rivelarsi invece titoli nella media. L'hype di proporzioni gigantesche che va a crearsi intorno a tali titoli qualche volta può essere fonte quasi di ansia: e se alla fine, dopo averlo tanto desiderato,  si rivela una delusione? Come si fa a non rimanerci male?


In conclusione, secondo me è giusto e va benissimo pubblicizzare le nuove uscite, ed è anche normale che le Case Editrici creino campagne ed eventi per promuoverne alcune più di altre, il lavoro che c'è dietro è molto più complesso di quel può sembrare! Io però sono per la via di mezzo, perché mi scoccio piuttosto in fretta di leggere e ascoltare solo lodi e complimenti sullo stesso libro per intere settimane, e so di non essere l'unica a trovare noioso ed eccessivo il modo in cui vengono strumentalizzate alcune saghe. Qui sopra potete comunque vedere qualche esempio di serie o autrici molto pubblicizzate, in questo caso tutte  sul genere Fantasy, che ho già in casa o che vorrei recuperare, e ovviamente sono solo alcune di quelle su cui vorrei mettere le mani. Altre non mi interessano, e altre ancora le ho già lette e amate, com'è giusto che sia, quindi come ho già detto personalmente pur non apprezzando la troppa pubblicità non rinuncio assolutamente a comprare quelle che mi interessano, ma so che invece c'è chi lo fa e, anche se lo trovo un peccato, non posso dire di non capirne in parte i motivi. Anche se con l'avvento dei Social questo fenomeno sembra essersi ingigantito, è una cosa che succede da sempre e che continuerà a succedere, lo abbiamo già visto in passato con Shadowhunters, Hunger Games e tantissimi altri titoli. Niente di nuovo, insomma, ma tutti questi nuovi mezzi - in particolare Instagram - rendono ancora più evidente quanto sia facile farsi condizionare dalla pubblicità, cosa che naturalmente non vale solo per i libri.

A questo punto non mi resta che passare la parola a voi! L'argomento ovviamente è molto più complesso di così, ma ci sarebbe voluto un post molto più lungo per toccare tutti i punti e approfondire ogni riflessione. Spero di essere comunque riuscita a spiegarvi il mio punto di vista e non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate voi a riguardo, quindi se vi va di lasciarmi un commentino potrebbe nascerne una discussione molto interessante!


Vi ricordo che sul blog di Cristina trovate lo stesso tema e la sua opinione, quindi se vi va passate a leggere il suo articolo.

Noi ci leggiamo qui mercoledì con una nuova puntata del
WWW Wednesday oppure con una recensione!

24 commenti:

  1. Ecco, personalmente non riesco a leggere un libro che sia troppo pubblicizzato, perché mi passa la voglia di leggerlo.
    Tra i titolo da voi menzionati ho letto solo il primo volume di Acotar e mi ha delusa. Il tanto chiacchiericcio mi ha creata delle aspettative che poi non sono state mantenute.
    Capisco le motivazioni che conducono le CE a spingere i lettori verso certi acquisti, ma a volte è davvero tutto troppo esagerato. ��

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    1. Ti capisco bene, sul momento anche a me passa la voglia, anche perché se lo leggo e ne parlo mi sembra che la mia sia solo un'opinione tra mille altre, non so, è come se questa cosa facesse perdere un po' di valore al libro, magari non ha senso ma ho sempre quest'impressione.
      Come giustamente dici tu è logico che le CE debbano pressare su alcune uscite, ma qualche volta si viene letteralmente sommersi ç_ç

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  2. Ciao Seli, post interessantissimo. Anch'io come te generalmente evito le nuove uscite, innanzitutto per questioni di sopravvivenza (con tutti nuovi libri che vengono pubblicati ogni mese, leggerei solo quelli con conseguente dispendio di un sacco di soldi per libri che magari alla fine nemmeno li valgono - a seconda del mio gradimento, ovviamente) perché aspettare mi permette di fare una scrematura iniziale (solo i più forti resistono :D) e poi di trovarli in biblioteca o in edizione economica.

    Inoltre anche per me c'è un "effetto bombardamento" che mi infastidisce per principio, per quanto capisca perfettamente che - soprattutto per i romanzi dedicati agli adolescenti - creare hype e gruppi di lettori che si appassionano insieme a certi libri o saghe, paga molto.

    In ogni caso devo dire che anch'io con il tempo sono diventata abile a capire quali libri potrebbero effettivamente piacermi e quali no. Ad esempio recentemente ho letto "Le sette morti di Evelyn Hardcastle" e "Le Signore in nero" e per entrambi mi sentivo che sarebbero state le letture giuste, al di là dell'hype, e in effetti mi sono piaciute molto. Al contrario, ho letto "Fidanzati dell'inverno" pur con un brutto presentimento e infatti si è dimostrato esattamente come mi immaginavo (ed è stata l'ennesima riconferma che mi devo fidare del mio istinto).

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    1. Ciao Simo! Hai ragione, lasciar passare un po' di tempo dall'uscita di questi titoli permette sia di fare una cernita che di risparmiare un po'. Anche perché diciamocelo, sul momento compreremmo tutto, ma a conti fatti scemato l'hype ci si rende conto che forse qualche acquisto avremmo anche potuto evitarlo.
      La cosa triste è che riuscire ad unire i lettori, creare eventi e gruppi di persone che amano un titolo è una cosa magnifica, ma questo bombardamento mediatico - soprattutto sui social - a volte è davvero sfiancante.

      I due titoli che hai citato mi ispirano moltissimo, li ho in WL. Penso anche io che le uscite che realmente ci attraggono siano quelle che compriamo e leggiamo d'istinto :)

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  3. Ciao, sono proprio d'accordo con tutto quello che hai scritto. Mi è sempre piaciuto leggere quello che vedevo in libreria e mi ispirava senza farmi condizionare da best sellers e nuove uscite, ma ultimamente è veramente impossibile stare fuori da certe dinamiche a causa del bombardamento mediatico a cui siamo sottoposti su alcuni libri.
    Devo ammettere che alcuni mi incuriosiscono, altri invece neanche un po', però questa continua pubblicizzazione mi ha dato la nausea su tutti i titoli del momento, tanto che nonostante li avessi messi in wishlist da tempo ,li ho cancellati perché non ne potevo davvero più. Appena vedo una foto, un video, una recensione che parla di determinate uscite chiudo internet schifata.
    Capisco che le case editrici debbano vendere ma in certi casi si è passati decisamente all'ecccesso.

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    1. Ciao Marta, grazie del parere. Anche a me è capitato di togliere dalla WL alcuni titoli perché ne avevo fin sopra i capelli. Come dicevo, preferisco magari recuperarli più avanti una volta che sono passati di moda.

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  4. Ciao! A me le nuove uscite incuriosiscono sempre e infatti mi segno ogni titolo che vedo e che può ispirarmi. Però concordo sul fatto che il troppo stroppia e che vedere un titolo ovunque possa farti passare la voglia di leggere un determinato libro. Nel caso di "Nevernight", ad esempio, vi è stata una pubblicità esagerata: per tale motivo sto aspettando un po' a fare questa lettura. Mi piacerebbe comunque recuperarlo prossimamente, magari tra un mese o due, ma spero che per allora si siano calmate un po' le acque!
    Per quanto riguarda le aspettative anche nel mio caso non è un problema: so che io ho i miei gusti e che posso adorare un libro che agli altri non è piaciuto (ad esempio, come sai, mi sta piacendo "Ferryman") e posso odiare un libro che altri hanno amato! Alla fine seguo sempre il mio istinto e leggo o non leggo un libro in base a quello che penso della trama, indipendentemente dalla pubblicità che ne è stata fatta!

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    1. Ciao Sara, grazie del parere! Seguire l'istinto è sempre la cosa migliore quando si tratta di scegliere una lettura, anche io come te spesso mi trovo ad amare romanzi che tutti sembrano aver detestato, o viceversa. Se seguissimo solo i titoli del momento ci perderemmo un sacco di belle storie! :) Poi se uno è capace la cosa migliore probabilmente è fare un mix tra le nuove uscite e quelle vecchie, io non sono molto brava però!

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  5. Come abbiamo già detto: passeranno anche questi di moda. Quanta gente fissata con una certa saga a causa dell'hype del momento, poi si sono liberati degli stessi libri.
    Io, a meno che non siano libri che attendevo già da prima, solitamente quando li vedo troppo, mi scoccio ed inizio a pensare "che palle, ma quando passa di moda" 😂
    Mi faccio in parte influenzare, a volte mi viene la mania di acquistare una determinata cosa, ma spesso mi rendo conto che è perché sono bombardata e quindi aspetto un poco.

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    1. Ma certo, passa tutto, ci vuole solo un po' di pazienza. Siamo sopravvissute a cose peggiori nella blogsfera e sui social. Anche perché poi non stiamo parlando di qualcosa di negativo, anzi! È solo che a volte questa pubblicità massiccia è davvero estenuante.
      Lasciar scemare l'hype secondo me è la cosa migliore, è quando tutti smettono di parlare dello stesso libro che ti rendi davvero conto se lo desideravi solo perché era la moda del momento o perché volevi realmente leggerlo. Fatta eccezione per i titoli di cui si aspetta l'uscita da tempo, quelli vengono a casa immediatamente! :P

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  6. Ciao Seli! Argomento interessante a cui proprio ultimamente ho pensato anche io parecchio. Riguardo a, come li chiamo io, spam violenti ho una reazione molto strana e contrastante. Se in un primo momento mi viene da pensare "wow lo voglio anche io" ripensandoci un attimo e dopo aver visto lo stesso giorno l'ennesimo post/foto/stories dello stesso libro mi viene una sorta di rigetto e tendo il più delle volte a non interessarmi più al titolo così di moda al momento. Come dici tu è ovvio che le Case Editrici devo vendere e il più delle volte questa tecnica ha il giusto ritorno, ma io personalmente lo trovo il più delle volte irritante. Tant'è che molto spesso tendo a leggere o libri datati oppure uscite meno chiacchierate, difficilmente prendo una nuova uscita nell'onda di entusiasmo iniziale. Per quanto riguarda l'aspettativa non nego che la pubblicità così eclatante me la aumenta in automatico, anche se so che può magari benissimo non piacermi, il bombardamento mediatico mi crea quell'aspettativa in più. Proprio per questo cerco di aspettare ad acquistare e valutare bene se il libro può o meno far per me. Vabbè ho scritto un papiro ma se non si fosse capito è un argomento che mi interessa parecchio :)

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    1. Grazie di essere passata, trovo che questi post siano interessanti proprio per lo scambio di opinioni :) Anche io tendo molto leggere titoli datati o poco conosciuti, è una scelta che porta meno visibilità al blog ma onestamente non sarei proprio in grado di stare dietro alle nuove uscite, che mi interessino oppure no. Quelle che mi concedo - più che altro anche per un fattore economico - sono poche all'anno o frutto di qualche collaborazione ma mi sta bene così, i miei ritmi di lettura sono cambiati, qualche anno fa - prima di diventare mamma diciamo - divoravo un libro dietro l'altro a nastro, adesso non reggo più, preferisco godermene pochi ma leggere serena :)

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    2. Credo che alla fine sia il modo migliore per godersi appieno la lettura

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  7. Sarò una brutta persona, ma la troppa pubblicità mi stufa abbastanza. In particolare quando vengo bombardata da pensieri unicamente positivi. Mi sa sempre di 'qualcosa qui pizza'.
    Ho perso la voglia di leggere duebrsi libri dopo un boom pubblicitario davvero esagerato. Mi riferisco soprattutto alla pubblicità invadente, che è ovunque, che è infinita e FALSISSIMA.
    Per le aspettative non ne parlo nemmeno: più esagerano con la pubblicità, piu si abbassa la mia aspettativa xD
    Tutto il discorso che ho fatto non vale solo per i libri e ovviamente non è sempre valido. Ci sono casi in cui l'eccessiva pubblicità non mi da fastidio, ma sono più rari xD

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    1. Macché brutta persona, come vedi siamo in molte e sinceramente lo trovo anche abbastanza normale. Il troppo stroppia, in qualsiasi ambito. Ecco, questa è una cosa che nel post non ho approfondito, ma hai ragione a parlare anche di falsità... non voglio fare di tutta l'erba un fascio e per fortuna ci sono ancora moltissime blogger, bookstagrammer ecc oneste, ma qualche volta le 5 stelle affibbiate a qualsiasi titolo in uscita - per lo più omaggi - qualche dubbio te lo fanno venire. Credo che qui stia a noi decidere con consapevolezza chi seguire e chi no, perché la falsità puoi nasconderla per un po', ma prima o poi diventa evidente.

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  8. La penso esattamente come te.
    Mi sono confrontata con una persona e mi ha detto che sbaglio che dovrei seguire "la moda" perché così avrei più visualizzazioni.
    A me sinceramente non mi interessa, si sicuramente leggerò i libri da t citati perché già li ho iniziati (o per quanto riguarda Nevernight che sono assai curiosa) ma ne hanno parlato fino alla nausea che non me ne frega se quando li leggerò non avrò riscontri. Troppa troppa pubblicità

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    1. Seguire la moda è una scelta che ha senso se ti interessano le novità e i titoli commerciali - che non significa brutti - o se gestisci un blog o un profilo Instagram con lo scopo di avere molta visibilità, in questi casi è innegabile che stare al passo con le nuove uscite dia i suoi frutti. Ma se lo fai per passione e non sono i numeri a farti portare avanti il blog allora non vedo perché rinunciare a titoli meno conosciuti :)

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  9. Ciao Seli!
    Mi fa davvero piacere collaborare con te perché riusciamo ad ampliare il discorso offrendo ognuna il proprio punto di vista che non sempre è uguale ma che ha comunque molti punti in comune.
    Io, ahimè, sono facilmente influenzabile sui titoli più gettonati ma spesso ho troppe aspettative che poi...beh rimangono deluse in qualche caso.
    Mi è piaciuto molto conoscere il tuo punto di vista e ti faccio i complimenti per la chiarezza con cui scrivi i post ed esprimi i tuoi pensieri.
    Un bacione mia cara Seli!

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    1. Grazie di essere passata Cry, è sempre un piacere collaborare con te :)
      Sono contenta che il post ti sia piaciuto, avrei avuto ancora mille cose da dire ma stava diventando davvero lungo e temevo di buttare giù qualcosa di incomprensibile quindi mi sono fermata. Lasciarsi influenzare non è una cosa brutta, ognuno compra e legge ciò che gli va, è giusto. Se avessi un budget mensile da spendere in libri può darsi che qualche volta mi concederei anche io qualcuna di queste uscite super pubblicizzate, ma non essendo così cerco sempre di scegliere con cura quello che compro in libreria :)

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  10. Ne abbiamo parlato anche in privato e concordo con quello che dici. La troppa pubblicità dopo un po' mi stanca, mi annoia sentire parlare sempre degli stessi titoli e tento ad accantonarli ^^'

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    1. Che bello trovarti anche qui Stefy! Un po' mi consola vedere che siamo in molte a non reagire benissimo a tutta questa pubblicità. Ne capisco l'esigenza, ma a volte è davvero pesante :(

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  11. Per quanto riguarda il "caso Nevernight" ho trovato la cosa davvero eccessiva, tant'è che seppure mi ispiri, ho deciso di leggerlo più in là.
    Anche io spesso e volentieri evito i titoli troppo idolatrati, anche perchè nel 90% dei casi mi sono ritrovata a detestare quelle letture... della Maas, infatti ho letto solo un suo libro, e lì mi son fermata, Magic l'avevo iniziato e abbandonato dopo poco!

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    1. Guarda sono davvero contenta di vedere che così tante persone la pensino come me, ogni tanto mi sembra di essere l'unica a non poterne di più. La Maas è un'autrice che per adesso non mi incuriosisce più di tanto, magari in futuro le darò una possibilità, vedremo :)

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