lunedì 13 novembre 2017

Recensione: "Unbreakable Hearts"

Buongiorno Lettori e buon lunedì! Finalmente riesco a tornare con una nuova recensione. Quello di cui andrò a parlarvi oggi è l'omaggio di un'autrice che ho letto in ebook durante il viaggio in Polonia, ovviamente se lo avete letto sono curiosa di sapere come lo avete trovato, altrimenti fatemi sapere se vi incuriosisce e se lo conoscevate già!


Titolo: Unbreakable Hearts
Autore: Ella Smith
Prezzo: 1,99€
Pubblicazione: 2016
Editore: Selfpublishing



Trama: C'è sempre stato un alone di innocenza attorno ad Estella Fray, nonostante il suo mondo sia tutto tranne che innocente. Suo padre, i suoi amici e lei stessa, appartengono ad un mondo oscuro dove la morte e la vita sono solo una linea sottile che puntualmente viene superata per poter sopravvivere. Estella è un vampiro, vive a New York; Kit è il figlio del vampiro che per primo si è ribellato al regno di Hanry, Benjamin. Da allora, l'odio e il desiderio di vendetta hanno sempre intaccato i loro rapporti. Ma quando un giorno, una nuova minaccia spunta dall'ombra con la chiara intenzione di uccidere Hanry e Benjamin, Kit ed Estella non hanno altre alternative se non quella di sposarsi. Vincolati da un contratto e costretti a convivere per dimostrare una pace che in realtà è lontana dalle loro reali intenzioni, scopriranno che i loro cuori non sono così infrangibili come credevano.


Devo ammetterlo, pur essendo trascorsi secoli dall'uscita di Twilight la figura del vampiro non smette mai di affascinarmi, motivo che mi ha spinta a voler leggere questo breve romanzo dalla copertina davvero magnetica. Come già saprete tendo ad andarci con i piedi di piombo quando mi trovo davanti al lavoro di un autore esordiente, soprattutto se autopubblicato, ma nell'ultimo anno mi sono imbattuta in parecchi testi davvero validi, che mi hanno portata a rivalutare in parte il fenomeno del selfpublishing. Leggendo Unbreakable Hearts sono però rimasta amareggiata da moltissimi fattori, che mi hanno portata, a malincuore, a dover bocciare il romanzo. Intanto parto col dire che la trama, o almeno l'idea di base, mi aveva davvero incuriosita e resta tutt'ora la sola cosa che ho apprezzato. L'autrice ci porta infatti a New York, dove conosciamo Estella e Kit, che appartengono a due potenti famiglie di vampiri in lotta tra loro. L'ambientazione non mi è dispiaciuta, è stato carino vedere i personaggi aggirarsi per le buie strade della città per combattere e al tempo stesso trovarsi così a proprio agio nei lussuosi locali, come una sorta di Gossip Girl vampiresco in cui non mancano intrighi e complotti. Purtroppo trovo che la trama sia stata mal gestita e che abbia così perso il potenziale positivo che tanto mi aveva incuriosita. Lo stile dell'autrice risulta comunque semplice e scorrevole, caratteristica che in genere apprezzo sempre, soprattutto quando leggo romanzi d'intrattenimento e ho voglia di una storia veloce e che non mi impegni troppo. Purtroppo anche questa nota positiva è stata rovinata dalla fastidiosa presenza di errori nel testo, che oltre ad averne rallentato la lettura mi hanno  impedito di godermi la storia. Mi capita piuttosto spesso di chiudere un occhio davanti a un errore di battitura o a uno strafalcione, è giusto ricordare che sia l'autore che l'editor sono esseri umani e, pur trattandosi del loro lavoro, una svista può capitare. In questo caso mi sono però trovata davanti a frasi sconnesse, parole mancanti o scritte in maniera del tutto sbagliata durante tutto l'arco del romanzo, senza contare ripetizioni varie, verbi coniugati male e nomi dei personaggi scritti una volta in un modo e una volta in un altro, prendo come esempio il cognome O'Brian, che a volte si trasforma senza un apparente motivo in O'Breian, o il nome della protagonista, a cui di tanto in tanto manca la "a" finale. Gli errori sono davvero tanti, troppi, ma soprattutto troppo importanti per passarci sopra, e non so se siano dovuti alla fretta o alla mancanza di editing, in ogni caso penso sia un peccato perché una semplice rilettura avrebbe permesso di eliminarne la maggior parte, consentendo così all'autrice di offrire al lettore un testo pulito e scorrevole ed evitandogli di doversi fermare a rileggere gran parte scene nel tentativo di capire cosa stesse succedendo. A rallentare ulteriormente la storia c'è un uso spropositato di punti esclamativi e, in generale, di punteggiatura errata, che spesso fa perdere senso a frasi  e scene potenzialmente carine, come le virgolette dei discorsi che si aprono e chiudono totalmente a caso, impedendo al lettore di capire quale personaggio sta parlando e a chi si sta rivolgendo, rendendo il tutto davvero confusionario. Anche se tutto questo insieme di cose mi ha portata, a malincuore, a dover bocciare il libro, rivolgo comunque un pensiero positivo all'autrice, che invito a scrivere ancora, e a migliorarsi. La scrittura è una passione meravigliosa, che può regalare moltissimo, e che per questo bisogna avere a cuore. Ora come ora mi viene difficile vedere Unbreakable Hearts come un lavoro finito, ci sarebbero tante cose su cui lavorare prima di ottenere un romanzo corretto e soddisfacente a tutti gli effetti, ma spero un giorno di poterne leggere una versione migliorata, che renda giustizia alla storia di Estella e Kit. Faccio quindi i migliori auguri a Ella, mi auguro in futuro di poter leggere qualche altro suo lavoro e di assistere alla sua crescita come autrice.

Cosa ne pensate di questo titolo, lo avete letto? 

2 commenti:

  1. In questo periodo non sono propensa a leggere libri su vampiri però hanno sempre un loro fascino sentirli nominare. Sai in che romanzo ho trovato un sacco di errori? Il mio amato "Tutte le volte che ti ho scritto ti amo" 😭

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Davvero? Ora come ora degli errori non mi ricordo... meglio così xD

      Elimina

Se volete restare anonimi, firmate anche con un nome qualsiasi: saprò a chi rivolgermi quando risponderò ai vostri commenti!