Buongiorno Lettori, come è iniziata la vostra settimana? La mia routine riprende solo oggi, ieri infatti abbiamo saltato l'asilo per un controllo dal pediatra, e dopo aver messo online questa recensione penso che mi butterò su Once Upon A Time... mi mancano una manciata di episodi per finire la terza stagione e sono felice che si sia risollevata, le prime puntate mi erano sembrate davvero terribili! Adesso però bando alle ciance, vi lascio con una nuova recensione e vi do appuntamento a domani il solito appuntamento del mercoledì, il WWW Wednesdays!
Così la posta elettronica ci fa riscrivere le Relazioni pericolose.
-La Repubblica-
-La Repubblica-
Prezzo: 8,50€
Pagine: 191
Pubblicazione: 2013
Editore: Feltrinelli
Trama: Emmi e Leo: per chi ancora non li conosce, sono i protagonisti di un amore virtuale appassionante, che ha vissuto ogni sorta di emozione, a parte quella dell'incontro vero. Sì, perché dopo quasi due anni, Leo ha deciso di tagliare definitivamente i ponti con Emmi e partire per Boston, per ricominciare una nuova vita. Emmi non si dà però per vinta, e riesce nell'impresa di riallacciare i rapporti con Leo. Mentre lei è ancora felicemente sposata con Bernhard, per Leo in nove mesi le cose sono cambiate, eccome: in America ha conosciuto Pamela e finalmente ha iniziato la storia d'amore che ha sempre sognato. Si sa, però, l'apparenza inganna. Ritornano le schermaglie via e-mail che hanno tenuto col fiato sospeso i lettori di "Le ho mai raccontato del vento del Nord", e anche stavolta promettono scintille.
Avete presente quelle letture che non vedete l'ora di fare solo per togliervi il pensiero? Per quanto suoni brutto - o triste - La settima onda per me è stata esattamente quel tipo di lettura... almeno all'inizio. Ammetto di essere partita molto prevenuta verso questa storia di Glattauer, che con il primo romanzo della duologia dedicata ad Emmi e Leo era riuscito ad infastidirmi come pochi autori prima. Su questo secondo romanzo non ho molto da dire, spero di cavarmela con una recensione breve e di passare ad altro ma, soprattutto, spero di trovare il coraggio in futuro di dare un'altra chance allo scrittore, cosa per il momento non ho in programma di fare. Spoiler non voglio farvene, della storia posso dirvi l'idea di base continua a piacermi, ci troviamo davanti ad una sorta di C'è posta per te, un romanzo curioso e originale, composto esclusivamente dalle mail che i due protagonisti si scambiano nell'arco di due anni, questa caratteristica lo rende molto scorrevole e poco impegnativo, un libro che conta meno di 200 pagine ed è strutturato in questo modo si divora senza problemi in un paio d'ore, che piaccia oppure no. Sono piuttosto contenta di poter dire che Glattauer ha saputo farmi ricredere, non ho ancora capito se è proprio il romanzo ad essere migliore del primo o se semplicemente questa volta, sapendo cosa aspettarmi, sono riuscita a sorvolare su quelle pecche che tanto mi avevano infastidito ne Le ho mai raccontato del vento del Nord, fatto sta che oggi mi sento buona abbastanza da concedergli la sufficienza, anche se continuerò ad avere un rapporto altalenante con la storia di Emmi e Leo.
«Emmi, dispongo di giganteschi armadi e bauli zeppi di sentimenti per te. Ma ho anche la chiave giusta per ognuno.»
«Per caso questa chiave arriva da Boston e si chiama "Pamela"?»
«No, è una chiave universale e si chiama "Buon senso".»
«Però gira solo in un verso. Chiude solo. E intanto, dentro gli armadi,
i sentimenti soffocano.»
Non ho smesso di trovare Emmi antipatica in questo secondo volume, e penso che l'autore abbia tirato troppo la corda, questo continuo tira e molla nella sua relazione virtuale con Leo a lungo andare stanca e annoia. I lettori che hanno amato il primo volume sono rimasti molto delusi da questo sequel, io invece preferisco che sia stato scritto, visto che a differenza del romanzo precedente questo ha un suo finale - che sia triste oppure lieto lo lascio scoprire a voi - e io amo avere una visione chiara e completa di cosa riserverà il futuro ai personaggi, non sono il tipo da finali aperti. Non ho molto da dire, l'ho letto e va bene così, non è stata una lettura emozionante e non ha saputo lasciarmi qualcosa, resta una duologia che forse tornando indietro eviterei di leggere, ma vista la brevità di entrambi i volumi non è stato un sacrificio così grande da farmeli disprezzare. Lettura discreta e poco incisiva, troppo facile da dimenticare per i miei gusti.
Il libro non è del mio genere, però per il fatto che sia composto solo da email mi ha ricordato un libro del battello a vapore che avevo letto da bambina: si tratta di "Cara Carla tua Daiana".
RispondiEliminaNon lo conosco, a me invece ha ricordato Ciao,tu che era composto tutto dai bigliettini che si scambiano i protagonisti, anche se come storia non c'entra assolutamente nulla xD
EliminaCiao! Il libro non mi attira molto, anche se trovo che i titoli della duologia siano bellissimi*-*
RispondiEliminaI titoli per lo meno hanno un senso, a differenza delle copertine! xD
Eliminaciao Rowan mi sa di no, credo proprio che sia uno di quei libri in cui la cover mi piace ma tutto il resto non fa per me!
RispondiEliminaCiao Ely! Posso solo dirti che questa duologia è piaciuta a un sacco di persone, non voglio demonizzarla, anche perché ho spesso gusti particolari xD
EliminaNoo :O, dalla trama sembrava così carino. A me ha ricordato vagamente "scrivimi ancora", ma quello mi è piaciuto :)
RispondiEliminaLa storia è molto carina - come dicevo ricorda un po' il film C'è posta per te - ma lo stile e l'atmosfera non mi hanno proprio convinta, peccato!
EliminaPurtroppo non sono una grande fan di Glattauer. Ho odiato Per sempre tuo!
RispondiEliminaIo ho in casa un altro suo libro, credo sia In città zero gradi, ma al momento non ho tutta questa voglia di leggerlo xD
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