-Ho consegnato la mia vita di donna a un unico uomo che mi ha giurato amore eterno prima di lasciarmi. Ma di eterna sono rimasta solo io.- (La carezza leggera delle primule, Patrizia Emilitri)

lunedì 29 febbraio 2016

Recensione "Frost" di Connie Furnari

Buongiorno Lettori! Siamo giunti all'ultimo giorno di questo mese freddo e carnevalesco che, spero, sia stato sereno per voi. Come saprete da qualche settimana sto affrontando una difficile situazione famigliare che si protrarrà per tanto tempo, ma continuare a gestire l'Antro mi permette di staccare un po' la mente nei momenti tranquilli, quindi oggi voglio lasciarvi il mio pensiero su Frost, un racconto tutto italiano nato come Fan Fiction su Elsa e Jack Frost!

Ambientato in una New York fumettistica, ispirato ai supereroi Marvel, in particolare a Spiderman, Frost è un "Peter Parker con il cappuccio di Arrow".

Titolo: Frost
Autore: Connie Furnari
Prezzo: 3,69€ (cartaceo)
Pagine: 127
Pubblicazione: 2015
Editore: autopubblicato
Valutazione Image and video hosting by TinyPic
Trama: Alcune delle maggiori preoccupazioni di Kevin, sono custodire con cura la copia di Spiderman che Stan Lee in persona gli ha autografato e girare per le fumetterie di Brooklyn alla ricerca di nuovi gadget di Star Wars. Finché non capisce di essersi preso una cotta per Karen, una delle più belle cheerleader del Lyndon High, ambita e quindi a dir poco inaccessibile per lui. Gelosa, Chrystal, la sua migliore amica fin dai tempi dell’infanzia, anche lei emarginata dai compagni di liceo perché nerd, lo invita nel Laboratorio Criogenico del padre, il dottor Snow, il quale sta lavorando a un progetto segreto per il Governo: un liquido capace di alterare il DNA, usando le particelle del ghiaccio. Mentre Chrystal dichiara il suo amore a Kevin, un incidente fa esplodere il laboratorio e i due ragazzi vengono affogati per sbaglio nel liquido, da qualcuno che vuole impadronirsi della formula del dottore. Il liquido criogenico dona a Kevin e Chrystal il potere di creare il ghiaccio e la neve, mutando la loro struttura cellulare e potenziando le loro facoltà fisiche, come la forza, l’agilità e la velocità. Dopo i primi attimi di smarrimento e in seguito di entusiasmo, Kevin capisce che può fare molto per New York City, affrontando la criminalità con i suoi superpoteri; Chrystal invece si lascia dominare dalla sete di vendetta, e comincia a cambiare, da nerd a ragazza sensuale e prepotente. Combattuto tra l’amore per Chrystal, la bad girl, e Karen, la ragazza della porta accanto, Kevin si ritroverà intrappolato nel ruolo del supereroe.


Okay, diciamocelo, con una copertina del genere questo breve romanzo non poteva non attirare la mia attenzione. Credo che la foto ritragga due cosplayer giapponesi e sono sicura di averla già vista diverse volte sul web, ma resta davvero incantevole con tutto quel blu e quei cristalli di ghiaccio! Mi sono avvicinata a Frost senza troppe aspettative, curiosa più che altro di conoscere finalmente lo stile dell'autrice, di cui avevo tanto sentito parlare.. e, anche se il mio odio verso Frozen mi suggeriva di scappare a gambe levate, alla fine il mio amore per Jack Frost ha avuto la meglio. Frost è infatti una Fan Fiction su Elsa e Jack, cosa che però non ho trovato fastidiosa visto che gli accenni e le somiglianze a questi personaggi sono davvero minime e infatti l'ho iniziato e finito il giorno stesso che mi è stato regalato. Si tratta più che altro di un racconto che supera di poco il centinaio di pagine, ma che è riuscito comunque ad appassionarmi abbastanza da farmelo divorare in un paio d'ore. La storia mi è piaciuta, è stato divertente vedere Kevin e Chrystal alle prese con i loro glaciali poteri in una New York dei giorni nostri, così come ho trovato interessante la trama, per quanto semplice. Sviluppare una storia complessa e ben intrecciata in così poche pagine è quasi impossibile, quindi Frost rimane una lettura davvero lineare e un po' prevedibile, considerando che viene spiattellato quasi tutto nella quarta di copertina, però mi ha regalato qualche momento piacevole e i pregi sono sicuramente più dei difetti.

«Essere un supereroe non ci da' il diritto di giudicare chi deve vivere e chi deve morire. Siamo soltanto uno strumento nelle mani di qualcosa di molto più grande di noi. La giustizia.»

Purtroppo il fatto che sia stato autopubblicato si nota da alcuni errori che ad un editor sarebbero sicuramente saltati all'occhio, ma può darsi che siano stati corretti nella nuova edizione, non saprei dire. Si tratta comunque di errori poco importanti che non rovinano la lettura, quindi non mi ha dato fastidio. Essendo un racconto i personaggi sono poco approfonditi e questo mi è un po' dispiaciuto, credo che si sarebbe potuto giocare molto sulle personalità, visti i passati malinconici di Elsa e Jack, ma come dicevo l'avevo già messo in conto prima di iniziare la lettura. Di positivo c'è che l'autrice ci regalata tanta azione, cosa che manca spesso nei Fantasy degli ultimi tempi. Lo stile della Furnari mi ha lasciata piuttosto indifferente, è carino, ma non incisivo.. o almeno, questo è ciò che ho constatato dal racconto, ma non escludo che una sua storia più lunga e corposa potrebbe piacermi. Un po' affrettato il finale, ma devo ammettere che ero curiosissima di arrivare all'ultima pagina per scoprire che piega avrebbe preso il buffo triangolo formato dal protagonista, la nerd e la cheerleader.
Frost è un romanzetto che si legge velocemente, c'è un buon mix di azione, ironia e Fantasy e il prezzo del cartaceo è fantastico.. non sarà il capolavoro del secolo e ha qualche pecca, ma tutto sommato mi sento di consigliarlo se avete voglia di una storiella che vi tenga impegnati per poco tempo e che sia carina. 

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Da leggere: in inverno, con una bella tazza di tè
Della stessa autrice: Stryx, Heaven, L'ultimo Canto delle Sirene
Voglia di: una storia scorrevole

sabato 27 febbraio 2016

In My Mailbox #8 - 2016

Buon sabato Lettori! Il mio periodo burrascoso continua, ma oggi ho proprio voglia di fare un giretto in libreria.. devo andare alla ricerca di due libri in particolare, ma per scaramanzia aspetto a dirvi quali sono, spero di poterveli mostrare nella prossima puntata di questa rubrica. Purtroppo per febbraio non riuscirò a registrare i video che riassumono gli arrivi e le letture del mese, ma se mi seguite qui sul blog o su Instagram siete sempre aggiornati.. e se non lo fate, rimediate, dai!


Il primo libro è un regalo di un'amica che ero curiosissima di leggere, si tratta di Frost, un racconto di Connie Furnari, nato come Fan Fiction su Jack ed Elsa. L'ho già letto e spero di parlarvene al più presto, posso anticiparvi che l'ho trovato carino. Tutti gli altri arrivi sono frutto di un giretto alla libreria dell'usato e sono proprio contenta di aver trovato questa edizione de La parola alla difesa, della Christie! La trovo bellissima ed è in perfette condizioni. Non ricordavo nemmeno di cosa parlasse, ma quando ho visto Una ragazza americana l'ho preso al volo.. l'autrice è la stessa di The Princess Diaries, da cui è stato tratto il film Pretty Princess con la bellissima Hathaway. Qui a lato invece ci sono due romanzi che fanno parte di una collana per ragazzi della Mondadori, che in genere mi piace molto.. Amo quel cane, di Sharon Creech, è stata una delusione tremenda! L'ho già letto perché conta una settantina di pagine, composte da rime, quindi è una lettura velocissima, ma che purtroppo devo bocciare. Non credo lo recensirò, non saprei cosa dire a riguardo. Lady, di Melvin Burgess, invece, è ancora sul mio comodino e spero di leggerlo presto, sembra una storia simpatica, anche se non amo i cani!

Allora, cosa ne pensate dei miei nuovi arrivi?
Se avete letto qualcuno di questi libri fatemelo sapere!
Uno stregabbraccio!

mercoledì 24 febbraio 2016

Shadowhunters BlogTour: Recensione "Città di Vetro" + Giveaway di Lady Midnight


Buon mercoledì Lettori! Vi ho rotto le scatole sui Social, quindi non dovrebbe essere una sorpresa ma, in caso contrario, come avrete capito, oggi ospiterò nel mio Antro una tappa del Blogtour dedicato all'amatissima saga di Cassandra Clare ideato dalla Mondadori! Per ingannare l'attesa che ci separa dall'uscita di Lady Midnight, io e altre blogger ripercorreremo passo per passo tutti gli eventi della saga The Mortal Instruments, curiosi di scoprire come? Ognuno dei 6 libri che compongono la serie TMI verrà recensito su tre blog diversi, e ogni recensione si focalizzerà su un tema particolare.. qui sopra trovate il calendario con le varie date. Oggi io e altre due ragazze vi recensiremo Città di Vetro: Romanticamente Fantasy vi parlerà della trama, Reading in Believing dei personaggi e io delle tematiche.
Vi lascio quindi alla mia recensione con un'ultima chicca: in vista dell'uscita del nuovo romanzo, potrete trovare in libreria una ristampa dei 6 volume di The Mortal Instruments! E le sorprese non sono finite.. si parlava di un Giveaway, ma per saperne di più dovete arrivare alla fine del post!

In una New York in cui i vampiri sopportano la luce del sole,
l'amore può essere un peccato mortale.

Titolo: Shadowhunters - Città di Vetro
Serie: The Mortal Instruments #3
Autore: Cassandra Clare
Prezzo: 13,00€
Pagine: 565
Pubblicazione: ristampa marzo 2016
Editore: Mondadori

Valutazione:

Trama: Clary era convinta di essere una ragazza come mille altre, e invece non solo è una Shadowhunter, una Cacciatrice di demoni, ma ha l'eccezionale potere di creare rune magiche. Per salvare la vita di sua madre, ridotta in fin di vita dalla magia nera di suo padre Valentine, Clary si trova costretta ad attraversare il portale magico che la porterà nella Città di Vetro, luogo d'origine ancestrale degli Shadowhunters, in cui entrare senza permesso è proibito. Come se non bastasse, scopre che Jace, suo fratello, non la vuole laggiù, e Simon, il suo migliore amico, è stato arrestato dal Conclave, che non si fida di un vampiro capace di sopportare la luce del sole. Con Valentine che chiama a raccolta tutti i suoi poteri per distruggerli, l'unica possibilità per gli Shadowhunters è stringere un patto con i nemici di sempre: i Figli della Notte, i Nascosti e il Popolo Fatato. E mentre Jace si rende conto a poco a poco di quanto sia disposto a rischiare per Clary, lei deve imparare a controllare al più presto i suoi nuovi poteri. L'amore è un peccato mortale... forse, e i segreti del passato rischiano di essere fatali.


«Io non sono un angelo, Jace» ripetè Clary. «Scarico illegalmente musica da Internet. Racconto balle a mia madre. Sono assolutamente normale.»
«Non per me.» Jace la guardò. Il suo viso era sospeso contro un fondale di stelle.

Potrà sembrare una cosa sciocca, ma.. sono quasi emozionata di essere qui, davanti al pc, a scrivere qualcosa sugli Shadowhunters. Nel corso degli anni ho citato questa serie un po' ovunque, tra post e Tag, ma avendola letta diverso tempo prima di aprire il blog non avevo mai avuto l'occasione di parlarvene meglio o di scriverne una recensione. Come ho già detto questa sarà un'opinione un po' particolare in cui mi soffermerò sulle tematiche trattate in questo volume della saga.
Prima di iniziare è doveroso ricordarvi che io sono super affezionata a questi romanzi, è stata una delle prime serie Urban Fantasy che ho letto e di cui mi sono immediatamente innamorata.. e per quando adolescenziale sia, a distanza di anni continua ad appassionarmi grazie alla sua trama ben costruita e allo stile brillante e ironico della nostra amata Cassandra Clare.. a parer mio resta una delle saghe più belle in circolazione, anche se il mio parere è di parte, non posso garantire che se mi fossi avvicinata al mondo degli Shadowhunters dopo il boom e la fama arrivati grazie al film e alla serie TV - che per altro non ho mai visto - avrei amato la storia allo stesso modo, ma per fortuna la mia lettura risale al momento dell'uscita, tant'è che possiedo le meravigliose prime edizioni con le copertine metallizzate, che sono WOW!

La gente non nasce buona o cattiva. Forse nasce con delle inclinazioni verso l’una o l’altra parte, ma è il modo in cui ciascuno vive la propria vita che conta. E le persone che si incontrano.

Poter parlare delle tematiche di Città di Vetro è una grandissima fortuna, perché questo è un capitolo ricchissimo di sfumature e di eventi importanti.. è bene ricordare che, infatti, la storia era stata inizialmente pensata come una trilogia, quindi questo può essere considerato in un certo senso una conclusione, tutti gli avvenimenti convergono in un punto finale e niente viene lasciato in sospeso.. l'emozione però è tanta, non solo perché assistiamo a battaglie e alla maturazione dei personaggi, ma anche perché in questo volume gli argomenti trattati dalla Clare si fanno via via più seri e importanti.
Ambientato nella patria degli Shadowhunters, Città di Vetro racconta una storia di amore, ma anche di morte. Per la prima volta i personaggi si trovano ad affrontare una dolorosa perdita che, lo ricordo ancora, al momento della prima lettura mi aveva lasciata non poco sconvolta. I personaggi a cui ci toccherà dire addio sono più di uno in realtà, e seppur molto diversi tra loro la Clare è stata terribilmente brava a descrivere i sentimenti e i pensieri dei protagonisti, portando alla luce, con la sua solita maestria, le mille sfaccettature di Clary e Jace. Quest'ultimo in particolare - per cui ho sempre avuto una cotta, lo ammetto - è forse uno dei personaggi più interessanti e tormentati in cui mi sono imbattuta nella mia vita da lettrice. In questo volume vengono a galla non solo il dolore, ma anche il senso di colpa e la tristezza, che l'autrice ha gestito in maniera reale e sofferta, ma mai troppo angosciante. In fondo parliamo sempre di una storia brillante e ricca di azione, ma ho apprezzato moltissimo la sua bravura nel parlare di sentimenti e di lutto, penso che non sia facile affrontare tematiche legate alla morte in un romanzo per ragazzi.

Indossava gli abiti da lutto degli Shadowhunters: loro non si vestivano di nero ai funerali, perché il nero era il colore delle tenute da battaglia.
Il colore della morte era il bianco.

Inutile girarci intorno la Clare sa sempre come tenere viva l'attenzione del lettore. Che parli di amore o di gelosie, che scriva scene divertenti o serie, staccare gli occhi dalle pagine è impossibile In questo capitolo veniamo letteralmente sommersi da mille emozioni diverse da parte dei personaggi: rabbia e gelosia, ma anche alleanze, scelte difficili e improbabili amicizie. In Città di Vetro la Clare si dedica in particolare agli affetti famigliari passando un messaggio tanto bello quanto vero: la famiglia è composta dalle persone che amiamo e che ci amano, che ci accettano.. ed è qualcosa che va al di là di un legame di sangue. Un'altra splendida tematica, che merita una menzione d'onore, è quella della relazione omosessuale che viene accennata in Città di Cenere, ma che solo in questo terzo volume prende una piega più seria, abbattendo pregiudizi e paure. Trovo bellissimo che si parli di amore tra persone dello stesso sesso con tale naturalezza, l'argomento non viene mai trattato come un problema, anzi, è interessante vedere i personaggi alle prese con una verità tanto tenera quanto, per loro, sconvolgente.
Città di Vetro è un capitolo importante della saga, vengono svelati segreti, fatte confessioni dolci e amare e, finalmente, ogni pezzo si incastra al posto giusto. Bello, intenso, intrigante.. questo finale - temporaneo, ma pur sempre di una conclusione si parla - vi conquisterà senza ombra di dubbio, così come tutto l'avventuroso mondo degli Shadowhunters.

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ASPETTANDO LADY MIDNIGHT.. IL GIVEAWAY!

Come vi avevo anticipato le buone notizie non sono finite! Partecipando al BlogTour avrete la possibilità di vincere una copia di SIGNORA DELLA MEZZANOTTE, in uscita il 15 marzo! Per tentare la fortuna non dovete fare altro che compilare QUESTO FORM con i dati richiesti, lasciando un indirizzo email per essere contattati in caso di vittoria e commentare le varie tappe del BlogTour. Non è obbligatorio che le commentiate tutte, ma più ne commenterete e più punti accumulerete e di conseguenza aumenteranno le vostre possibilità di vittoria! Non è nemmeno obbligatorio seguire tutti i blog come lettori fissi, ma naturalmente sarebbe gradito.

Il Giveaway è iniziato il 15 Febbraio e terminerà il 14 Marzo a mezzanotte.
Il vincitore sarà rilevato sul post del 15 Marzo di Shadowhunters.it che presenterà in anteprima la recensione di Signora della Mezzanotte.

martedì 23 febbraio 2016

Segnalazione "Sogni di Carta" di M. D'Alessandro

Buon martedì Lettori! Se c'è una cosa che amo, e voi lo sapete bene, sono i libri per bambini. La magia che racchiudono è tantissima e, almeno per me, sono una gioia per il cuore. Ed è proprio di una storia avventurosa e fantastica che sto per presentarvi! Sogni di Carta, infatti, è il nuovissimo libro di Melania D'Alessandro, più conosciuta sulla blogsfera come Milly, la dolce blogger che gestisce L'Albero delle Mele e che con la casa editrice Leucotea aveva già pubblicato La città nascosta - Alla scoperta del mondo parallelo. Questo nuovo lavoro racconta una storia tutta nuova ed esce proprio oggi, quindi direi che è il momento di presentarvelo nel dettaglio!

In un paese lontano, che potrebbe essere il vostro così come il mio,
un tempo esisteva un negozio speciale.

Titolo: Sogni di Carta
Autore: Melania D'Alessandro
Prezzo: 13,90€
Pagine: 137
Pubblicazione: 23 febbraio 2016
Editore: Leucotea

Trama: Sogni di Carta è un negozio speciale. Tanto per cominciare, è gestito a un signore che veste sempre con abiti a quadretti e va ghiotto di biscotti e viaggi fantasiosi. È una libreria magica, dove ogni parola scritta può diventare realtà e in cui i clienti vivono le avventure dei protagonisti delle storie come fossero proprie. Un giorno, tuttavia, libraio e topo di biblioteca si ritrovano ad affrontare guai seri: il mondo della fantasia è in pericolo e rischia di scomparire per sempre. Tra personaggi straordinari si snoda la storia di Sogni di Carta, dove la magia diventa possibile e dove anche i lettori possono fare la differenza.

Melania D'Alessandro, nata nel 1990, vive attualmente a Sanremo. Appassionata di libri fin dall'infanzia, trascorre il suo tempo libero dedicandosi allo studio della natura e delle antiche culture e tradizioni, curando il suo blog o sfornando golosi dolcetti. Nel cassetto della sua scrivania aspettano di prendere vita altre storie e nuovi mondi.

Link utili:

Cliccando qui invece potete leggere il post di presentazione del Blogtour dedicato al romanzo, che si concluderà con un Giveaway finale in cui potreste vincere una copia cartacea del romanzo!
Io ovviamente sono curiosissima di leggerlo e penso proprio che potrebbe piacere anche a Tristan, quindi farò sicuramente in modo di acquistarlo. Vi lascio in ultimo il Booktrailer del libro!

lunedì 22 febbraio 2016

Recensione "La strada che mi porta a te"

Buon inizio settimana Lettori! Il lunedì è sempre difficile da affrontare, oggi più che mai per me.. e non c'è modo migliore di staccare un po' la mente che scrivere una bella recensione, positiva e soddisfatta. Sorpresi? Anche io, perché di questo romanzo avevo parlato così così negli scorsi post sul blog, e invece è stato capace di farmi cambiare completamente idea.. e brava la McStay!

 Una ragazza. Due storie.

Titolo: La strada che mi porta a te
Autore: Moriah McStay
Prezzo: 14,90€
Pagine: 384
Pubblicazione: 2015
Editore: DeAgostini

Valutazione
 
Trama: Timida, riservata e con pochi amici. Fiona Doyle ha metà volto sfigurato a causa di un incidente. Riempie montagne di taccuini con i testi delle canzoni che inventa e in cui riversa tutti i suoi sogni, le sue frustrazioni e il suo amore impossibile per Trent, il golden boy della scuola. Vorrebbe trovare il coraggio di esibirsi in pubblico, ma farlo significherebbe mettersi alla mercé degli altri e lasciarsi giudicare solo per le maledette cicatrici che porta sul viso. Qualcosa, però, sta per cambiare... e presto Fiona scoprirà che lei è molto di più di quello che gli altri vedono. E SE L'INCIDENTE NON FOSSE MAI ACCADUTO? Brillante, sicura di sé e con un unico obiettivo: diventare una stella dello sport. Fi Doyle non ha tempo per le storie d'amore, specialmente se a provarci è il suo migliore amico, Trent. Ma quando la fortuna le volta le spalle, costringendola a interrompere la carriera sportiva, Fi si ritrova per la prima volta a fare i conti con se stessa. E con una domanda che potrebbe cambiare il corso della sua vita per sempre: Fi può essere di più di ciò che tutti vedono?

Vi capita mai di avere tra le mani un libro che vi chiama a gran voce, ma di voler aspettare il momento perfetto per leggerlo? Questo è ciò che mi è successo con La strada che mi porta a te, romanzo autoconclusivo che avrei dovuto iniziare diversi mesi fa. Finalmente, però, il momento giusto è arrivato, e con grande curiosità mi sono buttata a capofitto nelle pagine di questa storia particolare. Dal mio voto avrete capito che, alla fine, è riuscito davvero a conquistarmi.. d'altronde non è che io sia famosa per le stelline regalate a destra e a manca, ecco, ci tenevo però a dire che il mio apprezzamento verso questo lavoro della McStay non è stato affatto immediato, anzi! La mia prima impressione non era stata per niente positiva e di questo mi ero lamentata un po' ovunque, ma chi lo aveva già letto non faceva che rassicurarmi che era proprio un bel romanzo e quindi, pur dandolo per spacciato, ho proseguito la lettura. A non piacermi era soprattutto lo stile dell'autrice, che trovavo particolarmente infantile e sciocco e che rendeva il romanzo molto più banale di quello che mi aspettavo, ma.. c'è un grandissimo ma - e se siete stati attenti avrete notato che dello stile della McStay ho parlato al passato - questo libro ha uno splendido pregio: le storie di Fiona e di Fi, su cui mi soffermerò tra poco, si svolgono in un lasso di tempo piuttosto lungo. Il romanzo inizia infatti con la protagonista che ha 16 anni e nell'arco di queste quasi 400 pagine trascorrono ben 2 anni. Lo stile è quindi maturato pian piano insieme ai personaggi e più si va avanti più la spensieratezza viene lasciata indietro. Forse l'ho adorato proprio per questo, è riuscito ad arrivarmi  al cuore in modo lento, non me ne sono innamorata alla prima frase, l'ho rivalutato e, alla fine, promosso a voti non esattamente pieni, ma quasi. A lungo andare ho capito che questo inizio più leggero e adatto ai teenager non era un difetto o un tentativo mal riuscito dell'autrice di scrivere in modo giovanile ma che, anzi, faceva parte dello sviluppo dei personaggi. Facendoci scoprire prima il loro lato più immaturo, l'autrice ci permette di apprezzare a pieno il cambiamento che subiscono nel corso del romanzo.

Non c'è modo di sapere che cosa mi sono persa, o chi sarei diventata altrimenti.
Ogni giorno succedono cose che ci mandano in una direzione o in un'altra.

Insomma, vediamo di fare il punto della situazione. Lo stile mi è piaciuto molto, mantiene sempre un tono leggero e scorrevole, ma va maturando insieme ai personaggi e, di fatto, quasi tutti i protagonisti mi sono piaciuti. Credo però che la cosa migliore di questo libro sia la storia, che ho davvero adorato.. o forse dovrei dire le storie. I capitoli alternati ci permettono di conoscere Fiona, una ragazza con la passione per la musica e metà volto devastato dalle cicatrici, e Fi, niente meno che la stessa Fiona, ma con una vita diversa: la vita che avrebbe avuto se l'incidente che le ha causato le cicatrici non fosse mai avvenuto. Due punti di vista, una sola voce. Un'idea bellissima che porta a riflettere sull'importanza delle nostre scelte e su come, certe volte, il destino sfugga semplicemente al nostro controllo. Nella loro diversità le vite di Fiona e di Fi si intrecciano con gli stessi personaggi, ma questo basterà a portarle sulla stessa strada, verso un unico punto d'arrivo?
Interessanti anche altre tematiche trattate con delicatezza dall'autrice, come il lutto, la fiducia e i problemi adolescenziali e legati alla famiglia, che riescono a regalare al romanzo una sfumatura importante, nella sua leggerezza. Non posso che consigliarlo, perché mentre divoravo i capitoli uno dopo l'altro questa splendida lettura mi ha ricordato Per te qualunque cosa, di Paige Harbison e Il mio cuore e altri buchi neri, di Jasmine Warga, due romanzi etichettati come Young Adult, ma che secondo me sono lavori molto validi e, purtroppo, sottovalutati. La McStay non raggiunge i livelli di drammaticità della Warga, ma queste tre autrici hanno saputo affrontare tematiche legate agli adolescenti in maniera delicata e al tempo stesso profonda.
Altra cosa curiosa: mi sono affezionata molto alla protagonista! Fiona è timida e sa di avere un potenziale nel mondo della musica che però non riesce a sfruttare a causa dell'insicurezza portata dalle cicatrici, ma nel profondo resta una persona forte e intelligente. Fi è una stella dello sport, carina e con una vita normale, ma angosciata da scelte che non si sente pronta a prendere, sul suo futuro e sulla sua vita amorosa.. una ragazza che si trova a fare i conti con se stessa e con un dolore inaspettato, che nessuno dovrebbe affrontare a quell'età.
Bello, davvero bello! Un libro con un buon contenuto, che insegna a migliorarsi e a prendere in mano la propria vita. La felicità, così come le tragedie, fanno parte di noi indipendentemente da cosa facciamo, ma ci è data la possibilità di trasformare questi eventi in disperazione o in forza. Questo è il bellissimo messaggio che l'autrice lancia al lettore: non esistono occasioni perse, ma solo scelte, che possono condurci a strade diverse.. sta a noi decidere quali imboccare. Chissà, forse dopotutto una voce in capitolo sul nostro futuro ce l'abbiamo davvero.

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Genere: Young Adult, Romance
Voglia di: una storia appassionante
Questo libro mi ha ricordato: Per te qualunque cosa

sabato 20 febbraio 2016

In My Mailbox #7 - 2016

Buongiorno Lettori! Sto preparando questa puntata con qualche giorno di anticipo, ma non ho acquisti in programma, quindi gli arrivi della settimana dovrebbero essere tutti qui. Come sapete sono molto latitante in questo momento e la voglia di leggere è poca, ma in un modo o nell'altro qualche nuovo arrivato c'è sempre da mostrarvi.. pessime foto, ma libri interessanti, spero!


I tre romanzi che vedete nella foto qui sopra sono regali di mia sorella, che facendo un po' d'ordine tra i suoi scaffali ha deciso di passarmeli. Il primo è un romanzo per adolescenti che mi ha sempre incuriosito: Magica-Diario di una ragazza che teneva il mondo in una mano, uscito ormai la bellezza di dieci anni fa. È stato tradotto anche il secondo volume, ma i seguiti purtroppo si trovano solo in spagnolo e, dal primo, dovrebbe essere stato tratto un film, mai arrivato in Italia.
La casa del vento e delle ombre, di Deborah Lawrenson, è esattamente il tipo di libro che in genere snobbo.. bella la copertina, ma questi romanzi sentimentali raramente mi piacciono. Ho voluto tenerlo dopo aver notato che una parte della storia è ambientata in Francia, paese che mi affascina molto. In ultimo ho adottato, sempre da mia sorella, Una stagione di felicità inattesa, di Laura Munson.. vale un po' il discorso che ho fatto per quello della Lawrenson. Non sono certa che possa piacermi, ma la trama tutto sommato non sembra male, proverò a dargli una possibilità.
L'unico acquisto della settimana invece lo vedete qui da parte e sono molto entusiasta di averlo finalmente preso! Sei il mio sole anche di notte è il secondo romanzo di Amy Harmon tradotto in Italia e la trama mi ispira un sacco.. di suo avevo già provato a leggere I cento colori del blu, ma lo stavo trovando un po' pesante e avevo preferito metterlo da parte. Non vedo l'ora di riprenderli in mano e conoscere finalmente questa autrice amatissima.

Allora, cosa ne pensate dei miei nuovi arrivi?
Se avete letto qualcuno di questi libri fatemelo sapere!
Uno stregabbraccio!

venerdì 19 febbraio 2016

Recensione "Tinder" di Sally Gardner

Buon venerdì Lettori, spero che la vostra settimana sia trascorsa al meglio e che vi aspetti un weekend rilassante. Io purtroppo continuo ad essere poco presente, ma in questo momento i pensieri sono molti e trovare la concentrazione per fare cose semplici come preparare un post mi riesce difficile. Ho sfruttato questo momento di tranquillità per buttare giù un pensiero su un romanzo che ho amato, anche se avrei voluto parlarvene con più serenità.

"Leggetelo a voce alta, meglio se a lume di candela."
The Guardian


Titolo: Tinder
Autore: Sally Gardner
Prezzo: 17,90€
Pagine: 265
Pubblicazione: 2015
Editore: Rizzoli

Valutazione:

Trama: Ferito in battaglia, il giovane Otto volta le spalle alla Morte, e viene soccorso da un misterioso indovino, che gli regala sei dadi capaci di indicare il cammino a ogni viandante. Di nuovo in viaggio, si imbatte in Safire, la figlia di un duca in fuga da una malvagia matrigna e da un matrimonio combinato. E' subito amore, ma la ragazza viene riacciuffata, e Otto, diviso tra paura e coraggio, si lancia al suo salvataggio. La strada è costellata di streghe, principi trasformati in lupi e antiche maledizioni, ma Otto riuscirà a fare giustizia e ritrovare l’amore. La Morte, però, non è una che dimentica chi le è dovuto…


Una volta, in tempo di guerra, quando ero un soldato dell'Esercito Imperiale, vidi la Morte camminare. Portava sul teschio una corona avvizzita fatta di ossa e biancospino fresco attorcigliato, e alle sue spalle si stringevano gli spettri dei miei commilitoni di recente strappati, ancora giovani, alla vita.

Cominciamo facendo una precisazione, e se mi conoscete sapete già cosa sto per dire: non riuscirò mai a rendere giustizia a questo romanzo. Non bastano le parole per spiegarvi ciò che ho provato avventurandomi tra le pagine di Tinder, è uno di quei libri che in genere preferisco chiudere a chiave in un cassetto del mio cuore per tenere tutte per me le bellissime e terrificanti emozioni che mi ha regalato. E per un po' ho davvero preso in considerazione l'idea di non parlarvene del tutto, troppo impaurita dalla recensione confusa che, sono sicura, ne verrà fuori.
Insomma, penso che ormai l'abbiate capito: ho letteralmente amato questo libro. L'avevo già visto in libreria e più di una volta ero stata sul punto di portarmelo a casa, ma l'occasione giusta non era mai arrivata, fino a poche settimane fa. L'ho visto e ho sentito che era il momento giusto, non solo per comprarlo, ma anche per leggerlo. Mi capita raramente di iniziare subito i romanzi che compro, ma con Tinder è stato inevitabile.. una volta aperto, una volta letta la prima pagina, ero ormai fregata. Nel giro di poche righe mi sono trovata faccia a faccia con la Morte, circondata da macabre ma splendide illustrazioni, che mi hanno rapita. Sono stata risucchiata dalla storia e, indovinate? Ho divorato pagina dopo pagina, sempre più curiosa, sempre più preoccupata. Tinder è un romanzo che non mi ha lasciato il tempo di riprendere fiato e che proprio per questo sono riuscita a vivere in maniera intensa, provando un numero sorprendente di emozioni. Gioia, amore, paura, orrore. E tristezza, tanta tristezza.

«Ci sono troppi spettri a camminare su questa terra.
Con il loro peso schiacciano i vivi.»

Il sonno, si dice, è solo la morte che fa le prove generali.
È svegliarsi che ci uccide.

Facciamo un piccolo passo indietro, però. Tinder nasce come una rivisitazione della fiaba L'acciarino magico, di Hans Christian Andersen, un retelling in chiave gotica scritto da Sally Gardner, autrice dislessica che nel 2013 ha vinto la Carnegie Medal grazie ad un altro romanzo. Forse, se vi ricordassi quali altri libri hanno già vinto questo prestigioso premio, capireste perché ho tanto amato Tinder.. avete già intuito di cosa parlo vero? Proprio loro, Bunker Diary e Sette minuti dopo la mezzanotte, due romanzi che grazie ai loro temi angoscianti, forti e devastanti non ho mai dimenticato. Con questa storia, illustrata da David Roberts, l'autrice segue le orme di Brooks e Ness, trascinando il lettore in una fiaba dell'orrore, fatta di incubi e morte.
Chiaramente stiamo parlando di un romanzo pensato per un target giovane e adatto ai ragazzi più grandi, non di un horror vero e proprio, ma proprio a questo proposito preferisco sfruttare le parole lette in una bellissima intervista fatta ad alcuni autori di romanzi per ragazzi: "scrivere per ragazzi non significa avere vita facile. I ragazzi non sono adulti infantili. La buona letteratura per adulti è solo per adulti, la buona letteratura per ragazzi è per entrambi" e di questo sono proprio felice, pur avendo superato da un po' l'adolescenza continuo a trovare magia ed emozioni in storie che, apparentemente, sarebbero adatte solo ai più giovani. Se la pensate così anche voi è ora di accartocciare questi pregiudizi e di gettarli via, perché Tinder è in grado sconvolgere e far venire gli incubi anche ai più grandi.. ma soprattutto, qualsiasi età abbiate, riuscirà ad insegnarvi qualcosa.

La ragazza era chinata in avanti, con il mantello aperto e disteso sul terreno, e il viso nascosto dal cappuccio. Levò il capo piano piano. Non aveva più carne, solo ossa, e mi fissava con occhi spenti.

Scritto in maniera sorprendente, con uno stile da fiaba nera ma al tempo stesso appassionante, questo romanzo è una metafora che racconta l'ombra di qualcosa realmente accaduto. L'autrice, in una commovente nota a fine libro, rivela infatti di essersi ispirata a delle conversazioni fatte con soldati reduci dalla guerra in Iraq e in Afghanistan, ma anche ai racconti dei soldati-bambini in Ruanda. Attraverso questa fiaba dark, la Gardner ci permette di esplorare una realtà agghiacciante e lontanissima dalla nostra, fatta di incubi, paura e sensi di colpa. Non fate l'errore di considerarlo un semplice romanzo, perché è molto di più, è la testimonianza di stupri e massacri, di famiglie spezzate e di vite perse per sempre. Dando voce al protagonista e alla sua strana, avventurosa e macabra storia, l'autrice ci scaraventa senza premura nella testa di un soldato tormentato e, affiancato dalle bellissime illustrazioni, il testo riesce ad arrivare dritto al cuore.
Penso che Tinder sia un romanzo importante, non solo per gli amanti del genere gotico e fiabesco, ma anche per chi desidera una storia cruda, mescolata al fascino delle fiabe classiche.

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Della stessa autrice: Il pianeta di Standish, La figlia del mercante di seta
Sito ufficiale dell'autrice: Sally Gardner
Questo libro mi ha ricordato: Sette minuti dopo la mezzanotte

mercoledì 17 febbraio 2016

WWW.. Wednesdays #6 - 2016

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Buon mercoledì Lettori! Post molto breve perché in questi giorni sono schifosamente latitante. Purtroppo in famiglia stiamo passando una situazione triste e ho giusto il tempo di distrarmi un momento per programmare un paio di post.. spero che si risolva tutto per il meglio e di poter tornare presto attiva. Vi lascio in modo un po' spiccio le letture di questa settimana!


Dodici Porte, di Daisy Franchetto. Alla fine sono riuscita a seguire la scaletta che mi ero prefissata e ho iniziato questo particolare romanzo, che mi ha permesso di prendere due piccioni con una fava: un libro in più depennato dalla lista degli omaggi arretrati e, al tempo stesso, un titolo con cui partecipare alla SecretBookChallenge di febbraio. Non ho ancora inquadrato bene la storia, diciamo che la prima impressione non è stata delle migliori, colpa di uno stile poco fluido e alcuni errori che non so come siano sfuggiti all'editor, ma ovviamente ha tutto il tempo per farmi cambiare idea.


No, non è un miraggio! Prima che iniziasse questo terribile periodo ho letto due romanzi nell'arco di pochi giorni, entrambi scelti dalla pila di omaggi da smaltire. La strada che mi porta a te, di Moriah McStay è stata una splendida sorpresa! La prima parte mi stava deludendo non poco a causa dello stile banale dell'autrice, ma man mano che proseguivo ho dovuto rivedere il mio parere e, infatti, gli ho dato 4 stelle piene alla fine. Non è un romanzo privo di difetti, ma i pro hanno superato i contro. L'ultima legione di Atlantide, invece, è un omaggio della Cento Autori che ho apprezzato e ho votato con 3 stelle, è una storia molto avventurosa, ma ci c'è troppo materiale legato al personaggio di Martin Mystère (fumetti, romanzi, racconti, cartoni animati ecc) e nonostante si possa considerare ogni storia autoconclusiva sono sicura che avrei apprezzato di più il romanzo se fossi stata una fan.. cosa che non sono, non avendo mai letto niente in proposito.


Vi ripropongo la foto di settimana scorsa, ma con il Dodici Porte sbarrato in rosso, visto che è la mia attuale lettura. In realtà mi piacerebbe anche fare una breve pausa e leggere qualcosa di mio, che magari mi aiuti a superare questo brutto momento, ma ad essere sincera la voglia di dedicarmi alla lettura è pari a zero, quindi credo che andrò avanti con il pilota automatico a macinare gli omaggi.. forse punterò ad un altro titolo della Cento Autori, James Bond o Black Stiletto, così da non rovinarmi letture potenzialmente belle - non per essere acida, ma sono due romanzi scelti dalla CE che non mi ispirano particolarmente - insomma, non so bene nemmeno io.. lo scopriremo nella prima puntata di WWW di marzo, visto che quella di settimana prossima non ci sarà per una buona causa.. mercoledì 24 febbraio, infatti, pubblicherò la mia tappa del Blogtour dedicato alla serie di Shadowhunters, organizzato dalla Mondadori in attesa dell'uscita di Lady Midnight, prevista per il 15 marzo!


♥   ♥   ♥   ♥   ♥
Adesso siete ben aggiornati sulle mie letture.. ma anche io voglio sapere qualcosa sulle vostre, quindi mi raccomando, rispondete anche voi a queste tre semplici domande :)
Uno stregabbraccio!


martedì 16 febbraio 2016

Epic Reads Book Tag

Buongiorno Lettori!
Volete ridere un po'? Ho scovato questo bel Tag sul web, la bellezza di un anno fa! L'avevo salvato nelle bozze dell'Antro ma poi a forza di rimandare non ero più riuscita a completare le risposte.. così, finalmente, ho deciso di completarlo e di fargli vedere la luce, poverino! Ovviamente sarei felice se voleste rispondere anche voi a queste otto domande libresche, è sempre divertente vedere se siete d'accordo con me oppure no! P.S questo bel banner l'ho scippato a NonSoPiùQuale blog inglese.. shhh!



1) Se potessi invitare un autore e un personaggio di un libro per il tè,
chi inviteresti e cosa offriresti loro?
Questo Tag mi sta mettendo in difficoltà già dalla prima domanda, uff! Penso che come autrice inviterei Holly Black, che è senza dubbio uno dei miei idoli! Ha una fantasia macabra e ama scrivere storie di folletti e case stregate.. non potrei desiderare compagnia migliore per il tè! Per il personaggio ci ho pensato e ripensato, sceglierne uno solo è troppo difficile, ma non potrei rinunciare alla possibilità di fare quattro chiacchiere con Dita di Polvere, della Trilogia d'Inchiostro. Non spiccicherebbe più di tre parole, ma chissenefrega, è la mia cotta letteraria di sempre e potrebbe raccontarmi qualcosa sul Mondo d'Inchiostro *___* uffa adesso voglio davvero organizzare questo tè! Cosa offrirei ai miei ospiti? Alla Black una bella tisana alle erbe accompagnata da qualche dolcetto tipico di Halloween, per Dita di Polvere ci vorrebbe qualcosa di più rustico, magari delle focaccine salate! Certo che anche fare due chiacchiere con Agatha dell'Accademia del Bene e del Male non mi dispiacerebbe!

2) Di quale libro ti piacerebbe che l'autore scrivesse un prequel?
Per prima cosa: io detesto i prequel, così come odio gli spin-off e le novelle, anche quando si tratta delle mie saghe preferite. Può sembrare una cosa insensata, ma per me quando un romanzo finisce è perché l'autore ha detto tutto ciò che c'era da dire su quella determinata storia e sui suoi personaggi, probabilmente è una cosa che mi porto dietro dal mio modo di approcciarmi alla scrittura, ma proprio non riesco ad apprezzarli, quindi non c'è un romanzo o una serie di cui smanio di avere il prequel.. se proprio devo cito, in generale, i libri a tema zombie o i distopici, in cui spesso e volentieri l'autore offre una spiegazione poco approfondita su come tutto sia iniziato. Ecco sì, questa è una delle poche cose mi fanno proprio desiderare un prequel.. non mi accontento dell'ennesimo virus che ha infettato l'umanità o della natura che si è ribellata.

3) Quali personaggi provenienti da libri diversi vedresti bene insieme?
Okay in realtà nella descrizione del post ho barato: non ho pubblicato questo Tag perché l'ho finalmente completato, no, l'ho postato per sfinimento. Ebbene sì, è proprio questa la domanda che mi ha messo in crisi fin dallo scorso anno, e alla fine ho deciso di saltarla e pace. Il problema è che faccio già una fatica tremenda a trovare personaggi singoli che mi piacciano, figuriamoci poi delle coppie. Personaggi di libri differenti, poi, è praticamente impossibile.. non mi viene in mente proprio nessuno, chiedo perdono!

4) Se incontrassi il tuo autore preferito in metropolitana cosa gli diresti?
Partiamo dal presupposto che non ho un autore preferito e che se dovessi incontrare Cornelia Funke probabilmente finirei per supplicarla di spedirmi nel Mondo d'Inchiostro per conoscere Dita di Polvere (nell'eventualità che il tè della domanda 1 andasse a monte), potrei andare sul sicuro puntando alla magnifica J.K. Rowling! Cosa le direi? Penso che mi verrebbe una cosa tipo: "Perché Fred? Sì, ma perché Fred?! Che t'aveva fatto Fred!?" così, a intuito.

5) Quale libro ti ha fatto diventare il lettore che sei oggi?
So per certo che un giorno farete una colletta per assumere un cecchino e farmi fuori ma io, per la centodiociottesima volta, cito Flavia Bujor e il suo Fantasy per ragazzi scritto a soli 13 anni, Le tre pietre, edito dalla Sonzogno. Okay sono noiosa, ma la storia di Goa, Giada, Opale e Ambra ha fatto scattare qualcosa in me, mi ha regalato la passione per la scrittura ed è stato uno dei primi romanzi incentrati sulla morte a restarmi nel cuore. Da allora non ho mai smesso di cercare libri che trattano questo argomento in modo positivo, seppur potente.. se non lo avessi letto non sarei la lettrice che sono adesso e non avrei scelto lo stesso tipo di trame per le storie che scrivo.

6) La tua libreria ha preso fuoco e puoi
salvare un solo libro quale sarebbe?
Nessuno, se la nave affonda il capitano affonda con lei. Ergo, credo che me ne resterei a bruciare insieme ai miei libri. Okay, scherzi a parte, in caso di incendio * tocca ferro e fa gli scongiuri * sarei tentata di fiondarmi verso Shadowhunters perché possiedo la prima edizione, quella con le cover metallizzate che sono la fine del mondo, ma a mente lucida direi, per l'ennesima volta, Le tre pietre, di Flavia Bujor. Insomma, quello è il mio libro, sempre e comunque. Ci sono così affezionata che ormai non lo vedo neanche più come un oggetto, è qualcosa di più intimo, come un diario o il peluche che non riusciamo a buttare perché da piccoli ci proteggeva dai mostri la notte.

7) In quale mondo distopico ti piacerebbe vivere?
Fatemi capire, c'è davvero qualcuno che sceglierebbe di vivere di sua spontanea volontà in un mondo distopico? Sarà, ma quella persona di certo non sono io! Se penso a questo tipo di scenario mi vengono in mente solo violenza e crudeltà, almeno in base ai romanzi di questo genere ho letto fin'ora, quindi sceglierò un romanzo che non mi è piaciuto particolarmente, ma che è forse quello più.. come dire, sereno: The Giver-Il donatore, di Lois Lowry. Purtroppo sono rimasta delusa da questo primo volume della saga, ma se penso all'ambiente in cui vive il protagonista, per quanto monotono e privo di emozioni, è quello che più si avvicina a un'esistenza vivibile.. forse.

8) Qual è la lettura più epica che tu abbia mai fatto?
Non ho nessun libro da citare per questa domanda, perché ci sono letture a cui posso aver dato il massimo dei voti, ma definire "epico" Sette minuti dopo la mezzanotte, Fairy Oak, La Guerra delle Streghe o uno qualsiasi dei miei libri preferiti mi sembra in un certo senso fuori luogo.. al massimo posso citare - ancora! - la saga di Harry Potter, che nel corso degli anni e dei vari volumi ha saputo regalarmi ogni emozione possibile immaginabile, che mi ha accompagnato nell'infanzia e nell'adolescenza e mi ha fatto sentire a casa. Sì, quando penso a una lettura epica immagino qualcosa di potente, magico e perfetto, ma anche di positivo, quindi  direi che Harry si aggiudica questo posto. A meno che non vogliate sentirmi citare per l'ennesima volta l'Accademia del Bene e del Male, ecco.

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Fatemi sapere cos'avrete risposto voi.. soprattutto alla domanda 3!