Titolo: Le vergini suicide
Autore: Jeffrey Eugenides
Prezzo: 9,00 euro
Pubblicazione: 2008
Pagine: 213
Editore: Mondadori (collana Oscar Contemporanea)
Trama:
"Un narratore "collettivo", voce di un gruppo di coetanei
maschi, rievoca a vent'anni di distanza la vicenda delle cinque sorelle Lisbon,
oggetto proibito della loro adolescenza, avvolte in un'aura di mistero che la
tragica fine comune - si sono tutte tolte la vita nel breve spazio di un anno -
ha fissato per sempre. Nella memoria di questi antichi, tenacissimi spasimanti,
esse divengono il simbolo di una possibilità remota e perduta: l'irruzione di un
fremito ignoto nel mondo tranquillo, ordinario, opprimente dell'America
suburbana degli anni Settanta. Il libro segna l'esordio folgorante di uno
scrittore poco più che trentenne, ma già padrone di uno stile e di un universo
letterario affatto personali."
Stelle: 3/5
Le vergini suicide è uno di quei libri che, lo ammetto, mi ha fatto un po' penare.
Cecilia, Lux, Bonnie, Mary e Therese. Cinque sorelle comprese tra i 13 e i 17 anni. Ciò che ci viene raccontato in queste 200 pagine si può riassumere in una frase: a distanza di qualche mese dal suicidio di Cecilia, la più piccola, anche le altre quattro sorelle Lisbon si tolgono la vita.
Perché? Non si sa.
Una lettura piuttosto lenta, e la causa di questa lentezza è proprio il metodo narrativo. La storia, infatti, ci viene raccontata a distanza di molti anni, da un gruppo di allora adolescenti, inquietantemente ossessionati dalle sorelle Lisbon. questo metodo ci consente sì di vedere le cose in modo chiaro e pulito, ma al tempo stesso impedisce al lettore di emozionarsi, in quanto durante la lettura non si ha nessun contattao diretto con le protagoniste.
È come se un conoscente ci raccontasse una spiacevole vincenda capitata ad un suo amico. Certo, possiamo dispiacerci o ascoltare con attenzione, ma tra noi e il diretto interessato c'è troppo vuoto, troppo spazio, per far sì che la sua vicenda ci colpisca davvero. Così accade con Le vergini suicide, secondo me.
Il distacco tra lettore e protagoniste è troppo vasto, e finisce per non lasciare nessuna emozione.
Libro sicuramente interessante, ma sconsigliato a chi è in cerca di una lettura leggera.
Citazioni:
"Provare dolore è naturale. Superarlo è una questione di scelta."
Consigli:
Durata della lettura: 13 giorni
Cibo/bevanda: thé freddo
Da leggere: su una panchina al parco
Voglia di: una lettura impegnativa
Da questo libro il film con Kirsten Dunst e diretto da Sofia Coppola: Il giardino delle vergini suicide
Si, ha funzionato!! :D
RispondiEliminaGrazie per il consiglio :)
Complimenti, splendido blog!! ^^
Sai che devo leggere questo libro prossimamente?? Poi ti farò sapere se mi è piaciuto o no..
Ottima recensione, sei riuscita a darmi l'idea di com'è questo libro... Io commento cara ù_ù vedo e commento :P
RispondiEliminaA me è piaciuto tantissmo ma ammetto che non è un libro digeribile, sono stata male per tipo 2 settimane ma ripeto, ne è valsa la pena.
RispondiEliminaAnche se il mio commento è stato lapidario: "che pezza" XD
Si suicidano tutte a causa delle eccessive reegole poste dai genitori: il suicidio della prima figlia è stata come una specie di richiesta d'aiuto. I genitori, però, non hanno capito un tubo e hanno continuato e tenere le loro figlie sotto una campana di vetro, addirittura bruciando loro i dischi e non facendole andare a scuola.
RispondiEliminadal punto di vista antropologico come libro/film è abbastanza giusto, visto che le altre sorelle si suicidano subito dopo aver chiamato in casa i loro amici. è tipico dei suicidi togliersi la vita all'ultimo momento, nella speranza estrema che qualcuno li soccorra.