lunedì 22 gennaio 2018

Recensione "I due volti di una vita"

Buongiorno Lettori e buon lunedì, come avete trascorso il weekend? Da me è arrivata una spolverata di neve che però si è sciolta subito, il freddo purtroppo è rimasto. Per questa settimana ho in programma pochi post, ma spero di riuscire a preparare anche un Recap dei film o delle serie Tv che ho visto negli ultimi mesi... incrociate le dita per me! Prima però vi lascio con la recensione di un omaggio che ho letto in ebook e ne approfitto per ringraziare nuovamente l'autrice per la copia.


Un romanzo intenso che ti catapulterà nella vita di un adolescente complicata...

Titolo: I due volti di una vita
Autore: Sara Nucera
Prezzo: 12,00€
Pagine: 128
Pubblicazione: 2016
Editore: Atlantide Editore




Trama: Alice è una normale ragazza alle prese con l’inizio dell’università, la sua vita apparentemente perfetta viene stravolta dalla fine di un amore che l’aveva accompagnata durante tutta la sua adolescenza. Il senso di vuoto che la pervade la distrae da tutto quello che aveva sempre immaginato per il suo futuro, lasciandola con infiniti punti interrogativi ed un’incolmabile tristezza nel cuore. Soltanto nella piccola libreria della cittadina medievale dove è nata e cresciuta, può trovare rifugio da quell’assillante senso di vuoto. Cosa le riserverà il destino? Troverà mai l’amore di nuovo?

Non so voi, ma davanti a questa copertina sono rimasta molto interdetta. Esteticamente l'ho trovata disturbante, decisamente lontana dai miei gusti, ma al tempo stesso mi dava l'idea di contenere tra le sue pagine una storia forte, particolare, che avesse qualcosa da raccontare. In parte ci avevo visto giusto, i temi affrontati sono tosti ed è una cosa che apprezzo sempre, ammetto però di non esserne rimasta particolarmente colpita, o almeno non emotivamente. Prima di iniziare voglio spezzare una lancia a favore della giovane autrice, sono ormai in moltissimi a scrivere e i generi più gettonati sono senza dubbio quelli più frivoli e semplici, ammiro quindi la scelta di voler raccontare una storia difficile e con un messaggio da trasmettere al lettore. Purtroppo avendo io letto una versione non ancora editata del romanzo mi sono trovata davanti a errori e refusi fastidiosi, vi rassicuro subito dicendo che il testo è stato corretto e che quindi se desiderate leggerlo fatelo senza timori, ciò però non cambia il fatto che per me sia stata una lettura piuttosto lenta, spezzata da continui errori che mi hanno impedito di vivere la storia in maniera scorrevole. Ma lasciando da parte questo dettaglio, a non convincermi è stato anche lo stile dell'autrice, a mio parere un po' troppo semplice e poco coinvolgente. Ho avuto la sensazione che l'autrice si limitasse a raccontare i fatti accaduti senza metterci sentimento, per questo motivo, nonostante le tematiche forti, per me è stata una lettura piuttosto monotona e poco emozionante. La caratterizzazione dei personaggi non mi ha convinto del tutto, penso che la trama avrebbe potuto essere sviluppata meglio, ho apprezzato però l'importanza che i libri hanno in questa storia. Purtroppo quando mi trovo davanti a romanzi che affrontano il tema del dolore e della perdita mi aspetto sempre di soffrire e di restarne segnata, e quando non succede un po' di delusione è inevitabile. In compenso sono rimasta piacevolmente sorpresa dal finale, l'ho trovato realistico e interessante, proprio per questo ho deciso di concedere al libro 3 stelline, anche se un po' stiracchiate. Probabilmente ci sarebbero stati altri elementi importanti di cui parlarvi, ma avendomi lasciato poco non trovo niente di valido da aggiungere, è stata una lettura abbastanza piacevole, che forse avrebbe potuto dare qualcosina di più.

«La rabbia è la peggior malattia per chi non dimentica.»

Cosa ne pensate di questo titolo, vi interessa?

2 commenti:

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