lunedì 4 settembre 2017

Recensione "Papà Gambalunga"

Buongiorno Lettori, eccoci all'inizio di una nuova settimana! Alcuni di voi oggi torneranno a scuola o al lavoro, quindi vi auguro un sereno lunedì. Io ultimamente sto riflettendo molto sul blog e sulla lettura, a fine anno vi parlerò meglio dei progetti che ho per Ombre Angeliche. Oggi invece vi lascio con una breve recensione di questo famoso classico per ragazzi!


"Se vuoi una cosa con fermezza e ostinazione,
e continui a provare, alla fine ce la fai."


Titolo: Papà Gambalunga
Autore: Jean Webster
Prezzo: 8,50€
Pagine: 160
Pubblicazione: 2011
Editore: Giunti



Trama: Terminate le scuole, Judy sembra destinata a rimanere nell'orfanotrofio come istitutrice, ma un ignoto e ricco membro del consiglio dell'istituto decide di diventare suo tutore e le offre la possibilità di frequentare l'università. L'ignoto benefattore, che si fa chiamare John Smith, cambierà la vita di Judy.

Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare di Papà Gambalunga! Prima di leggere il romanzo conoscevo la storia della giovane orfana Jerusha Abbott grazie all'anime trasmesso negli anni '90. Non l'ho mai seguito per bene, ma sapevo a grandi linee la trama e ancora adesso nella mia mente è impressa l'immagine di quella ragazzina dalle lunghe trecce. Leggere il romanzo originale mi ha permesso di colmare non solo la curiosità, ma anche una delle tante lacune letterarie che ho nei confronti dei classici, e devo dire che la Webster è stata una piacevolissima sorpresa! Il suo stile è molto semplice e delicato, ma per niente banale, così come i personaggi, che sono ben caratterizzati, in particolare Judy, la protagonista, che conosciamo solo attraverso le lettere che invia al signor John Smith - affettuosamente soprannominato Papà Gambalunga -, il misterioso benefattore che le ha permesso di andarsene dall'orfanotrofio in cui è cresciuta per frequentare l'università. Trattandosi di un romanzo epistolare ci troviamo davanti a una sorta di dialogo a senso unico, dato che il signor Smith non risponde a nemmeno una delle lettere di Judy. La cosa un pochino mi è dispiaciuta, la vita di Jerusha subisce degli sviluppi molto interessanti che, narrati in maniera diversa, secondo me avrebbero reso ancora più avvincente la lettura, soprattutto il finale, che mi ha lasciato un po' indifferente. La cosa che più mi è piaciuta è sicuramente il personaggio di Judy, che dalle prime lettere trovavo infantile, ma che nel corso del tempo è maturata, diventando una ragazza ironica e arguta, piena di sogni e indipendente. Ci vorrebbero decisamente più personaggi femminili come lei! Se lo avessi letto da ragazzina lo avrei davvero adorato, ma anche adesso è stata una lettura molto carina e dolce, che vi consiglio di recuperare se guardavate il cartone animato o, semplicemente, se avete voglia di un romanzetto breve e scorrevole, che vi faccia sorridere.

Posso dire di aver scoperto il segreto della felicità, ed è questo: vivere nel presente, senza rimpianti per il passato, senza impazienza per il futuro, bisogna prendere tutto quello che si può all'attimo presente. 

E voi lo avevate già letto? Vi piaceva l'anime?


9 commenti:

  1. Già mi aveva incuriosito nel WWW, ma adesso con la recensione mi hai proprio convinto a leggerlo. Da piccola amavo questo anime!

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    1. Se ti piaceva il cartone penso che il libro sia davvero imperdibile, è una lettura dolcissima, fa sorridere e tiene compagnia :D

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  2. Questo genere di libri mi fa tornare voglia di essere di nuovo bambina...

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    1. È vero Susy, anche per questo amo i romanzi per bambini e ragazzi ♥ sono magici!

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  3. Un gran bel classico, letto tanto tempo fa. Ciao

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    1. Ciao Robby! Sono proprio felice di averlo letto, ne valeva la pena :)

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  4. La copertina è fantastica!!! Ha dei disegni dentro? Vorrei farmi una bella collezione di classici per le ragazzi (tra le tante cose) 😂

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    1. Ciao Simo! No, non è un'edizione illustrata :) anche io vorrei ampliare un po' la mia collezione, devo dire che le edizioni che preferisco (così come per i classici per adulti) sono quelle della BUR!

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