Recensione "Destiny - Un amore in gioco"

Buon venerdì Lettori! Come state, e cosa farete nel weekend? Io me ne starò tranquilla a casa di mia mamma, dove so essere arrivati un paio di pacchetti librosi che aspettavo, se siete curiosi tenete d'occhio le mie Instagram Stories, farò sicuramente un piccolo unboxing al volo mentre li aprirò. Oggi invece sono qui per parlarvi di una delle mie ultime letture, che purtroppo non ho amato molto.

Puoi innamorarti di qualcuno che non hai mai incontrato?

Titolo: Destiny (autoconclusivo)
Autore: Lindsey Summers
Prezzo: 10,00€
Pagine: 288
Pubblicazione: 2017
Editore: Newton Compton

Trama: Per Keeley sarebbe stato già un disastro aver preso il telefono sbagliato, l’ultimo giorno di scuola appena prima di partire per le vacanze estive. Ma il disastro si trasforma in una vera catastrofe quando scopre di aver preso per errore quello dell’odioso egocentrico Talon, che se n’è appena andato dal campo di calcio… Con il suo telefono. Con riluttanza, i due decidono di inoltrarsi reciprocamente i rispettivi messaggi per una settimana. E così, giorno dopo giorno, Keeley inizia a conoscere un altro lato di Talon, che non le dispiace per nulla. C’è molto oltre la facciata dell’atleta sbruffone che la maggior parte delle persone vede. Messaggio dopo messaggio, Keeley riesce a esprimersi come non le era mai capitato, e sente che potrebbe davvero diventare la persona che ha sempre voluto essere. Quando i due finalmente, dopo sette lunghi giorni, si incontrano per scambiarsi i telefoni, scocca la magica scintilla. Ma, mentre Keeley ha giocato a carte scoperte Talon nasconde un segreto che li riguarda. C’è qualcosa che lo lega alla ragazza che non ha nulla a che fare con i telefoni, qualcosa che potrebbe cambiare la loro relazione. E quando Keeley lo verrà a sapere, potrà fidarsi ancora di lui?

Come già saprete quando si tratta di YA/Romance ci vado sempre con i piedi di piombo, se poi arrivano da Wattpad in genere il mio interesse si riduce a zero. Ammetto di essere prevenuta, non tanto perché penso che da una simile piattaforma non possano nascere delle ottime storie, anzi, ma per il semplice fatto che dopo tanti anni trascorsi a divorare un romanzo dietro l'altro ormai ho imparato ad individuare al volo generi e autori che non fanno per me. Nel caso di Destiny però è successa una cosa bizzarra: dopo aver letto la trama ho subito desiderato leggerlo, cosa che appunto mi capita raramente con simili libri. Non vi tengo sulle spine, tanto dal mio voto lo avrete già capito... il romanzo non mi è piaciuto. Evidentemente questa volta il mio istinto ha fatto cilecca, ma ci ero andata vicina, perché Destiny per me si è rivelata una lettura deludente, ma a cui mi sono comunque un po' affezionata. So che sto per scrivere una cosa stupida, ma l'ho trovato trash in maniera quasi tenera, come una cuginetta fastidiosa che vi da sui nervi, ma a cui sotto sotto volete bene. Okay, sì, ho finito con gli esempi idioti, spero di essere riuscita a farvi capire almeno in parte cosa mi ha suscitato questo YA ma mi rendo conto che probabilmente sembro solo pazza, quindi faccio mente locale.
Partiamo dalle prime due cose negative che ho notato appena iniziato il libro: lo stile e la protagonista. Dell'autrice non so quasi nulla, ho dato per scontato che The Cell Phone Swap - titolo originale del libro - fosse la sua opera d'esordio, ma potrei anche sbagliare, fatto sta che il suo modo di narrare la storia di Keeley e Talon mi ha fatto più volte alzare gli occhi al cielo, perché d'accordo, è uno stile semplicissimo e scorrevole che permette al lettore di terminare il romanzo in un paio d'ore e questo va benissimo, ma al tempo stesso l'ho trovato uno stile povero e banale, tipico di chi sa mettere insieme delle frasi grammaticalmente corrette, che però in quanto a emozioni e coinvolgimento non trasmettono nulla.

«Come fai a saperlo? Non mi hai mai visto.»

«Magari non dal punto di vista fisico, ma a livello di personalità. Voglio dire che entrambi amate seguire le persone e come i bambini mettete il broncio quando non avete più sottomano il vostro giocattolo preferito. Per non parlare, poi, del costante bisogno di attenzioni e coccole.»

«Hai ragione, io ho bisogno di tante coccole.»

«Sto parlando del tuo ego, depravato!»

Stranamente la struttura del romanzo non mi è dispiaciuta, i capitoli sono brevi, anche se intitolati in maniera assurda e terribile - Ho perso il telefono, Stavo parlando col mio cane, Ho un'idea!, Faccio amicizia, Mi innervosisco - potrei andare avanti per ore ma vi risparmio il disagio, credetemi però che a ogni nuovo capitolo mi assaliva la voglia di prendere una penna e cancellare brutalmente quei titoletti ridicoli. La presenza delle tante telefonate e degli sms non mi fa impazzire di solito, ma in questo caso l'ho trovata una scelta sensata, visto che la relazione tra Talon e la protagonista nasce e successivamente si sviluppa per buona parte attraverso la tecnologia. Apriamo una piccola parentesi su Keeley e togliamoci il pensiero: l'ho odiata dalla prima all'ultima riga. Va bene, non è una novità, faccio una fatica terribile ad immedesimarsi o anche anche solo a non trovare insopportabili le protagoniste adolescenti di questi YA, ma lei l'ho trovata davvero pessima e fastidiosa, infantile a livelli estremi. L'avessero eliminata del tutto dal romanzo probabilmente gli avrei dato una buona stellina in più. Purtroppo è la protagonista, e questo è il motivo principale della mia bocciatura. Spezzo però una lancia a favore di Talon, il nostro giocatore di football dagli addominali scolpiti e gli occhi blu che, naturalmente si innamorerà di quella stordita di Keeley. Per quanto inizialmente reciti il ruolo del tipico e sexy sbruffone, in realtà come personaggio maschile l'ho trovato positivo, non privo di difetti, ma a modo suo gentile e fragile, qualità che ho apprezzato moltissimo visti i bad boy violenti e tenebrosi a cui ci hanno abituato le autrici negli ultimi anni. Insieme lui e Keeley formano una coppia di adolescenti alle prese con i problemi tipici della loro età, che ogni tanto vorresti prendere a sberle, ma che in fondo non trasmettono nessun messaggio negativo, nessun rapporto insano. Il che è un bene, visto che il romanzo è adatto in particolare a lettrici giovanissime. In sostanza, se non fosse che ormai doso le stelline con il contagocce, la sufficienza avrebbe potuto guadagnarsela senza troppi problemi, si tratta di una storiella d'intrattenimento che riesce a far trascorrere qualche oretta piacevole, purtroppo io sono antipatica e quel mezzo punto in più non me la sento comunque di darglielo, però non lo sconsiglio, anzi, credo che tra i Romance/YA che ho letto questo sia stato uno dei più piacevoli, quindi se amate questo genere sono sicura che lo apprezzerete!

Fatemi sapere cosa ne pensate di questo romanzo,
o magari se avete qualche bel YA da consigliarmi!