Buongiorno Lettori, avete trascorso un bel weekend? Io sono stata da Angelica e durante il viaggio ne ho approfittato per terminare due letture fuori programma, ma temo che mercoledì sarò comunque costretta a saltare - di nuovo! - la puntata del WWW, visto che I Cieli di Tabula è ancora in lettura. Prometto di rimettermi in riga al più presto, intanto vi lascio con questa recensione e domani vi aspetto con una nuova rubrica che spero vi piacerà, non mancate!
Due sorelle unite da un potere.
Autore: Stefania Tuveri
Prezzo: 9,90€
Pagine: 140
Pubblicazione: 2012
Editore: Lettere Animate
Trama: Due giovani sorelle sono alle prese con una domanda che cambierà le loro vite: la Magia esiste? La risposta arriverà dalla saggezza della nonna che si occupa di loro e il misterioso e complesso mondo della stregoneria si rivelerà in tutto il suo misticismo, tra incantesimi, Tarocchi e rune. Ma praticare l’antica arte magica comporta delle responsabilità e il Male è in agguato. La sfida che attende Selene e Caterina sconvolgerà le loro vite, ma ci sarà sempre spazio per amore e amicizia.
Facciamo che per una volta inizio spezzando una lancia a favore dell'autrice, anche se la recensione come avrete intuito sarà negativa: Stefania Tuveri è giovane, e con Figlie di Diana si è messa in gioco pubblicando il suo romanzo d'esordio. Penso che scrivere sia anche questione di allenamento, e per migliorarsi da qualche parte bisogna pur iniziare, quindi pur non avendo apprezzato questo suo primo lavoro capisco che la giovane età abbia influito molto, sia sulla trama che sullo stile. Quest'ultimo infatti è acerbo e immaturo, non tanto da rendere la lettura fastidiosa, ma abbastanza da impedirmi di appassionarmici. Di positivo c'è che il romanzo è molto corto e che proprio grazie alla leggerezza con cui è raccontata la storia di Selene e Caterina si finisce in un paio d'ore, ma se fosse stato più lungo temo che mi sarei annoiata e, onestamente, non so se lo avrei terminato. Si tratta ovviamente di una storia rivolta a un target di lettori adolescenti e la somiglianza con la serie Tv Streghe è palese, ma sorvolando su questo avrebbe comunque potuto essere un volumetto piacevole, se non fosse che i discorsi e le reazioni dei personaggi sono davvero improbabili e fuori luogo, cosa che detesto trovare quando leggo. Alla scoperta di essere streghe sia le protagoniste che i loro amici - al quale viene subito spifferato tutto - reagiscono in maniera del tutto illogica, continuando poi a contraddirsi nei capitoli seguenti, scelta che non ho assolutamente compreso e che onestamente non credo sia stata presa dall'autrice per un motivo specifico. Purtroppo trovo che la storia sia stata scritta senza cura e con poco impegno, della serie "come viene viene", e il risultato non è dei migliori. Inoltre non ho apprezzato del tutto il modo in cui viene affrontato il tema della magia: l'autrice cerca di parlarci di tarocchi e rune, incantesimi e poteri magici, limitandosi però a descrivere in maniera superficiale ciò che già siamo abituati a vedere in Tv, niente di nuovo o di interessante, insomma.
La brevità non ha proprio aiutato, si passa da un'avvenimento all'altro senza che i personaggi - e con loro il lettore - abbiano il tempo di metabolizzare ciò che succede, riducendo così i punti chiave della storia a scene sbrigative e piatte. Perché questa fretta di macinare capitoli su capitoli senza soffermarsi su niente? Ho quasi avuto la sensazione che l'autrice si stesse annoiando a scrivere e volesse terminare il lavoro al più presto. Un altro punto a sfavore del romanzo è che nella narrazione si alternano i punti di vista di Selene e Caterina, ma in maniera confusa e illogica. Le due sorelle hanno il potere di leggere nel pensiero, ma spesso la scena inizia concentrandosi su una sorella per poi passare all'altra nel giro di poche righe, il che mi ha costretta a rileggere diverse parti perché non capivo più cosa stava succedendo, e confesso che dopo un po' la voglia mi è passata. Ho tenuto duro perché è breve, ecco tutto. Non voglio demolire il lavoro dell'autrice, ma diciamo che non mi sento neanche di consigliarlo, non mi è piaciuto e non trovo che abbia dei pregi particolari, va bene come lettura d'intrattenimento, se avete poche pretese e un po' di tempo libero.
Adoro questa sincerità con i lettori, ovviamente sempre motivando la scelta del giudizio. Alcuni blog sono pieni solo di recensioni positive, purtroppo capita di leggere libri che non ci entusiasmano (ma che altri potrebbero amare). A me se un libro non prende, però, non riesco ad arrivare alla fine. Due casi clamorosi sono stati Ragazze lupo e Il miniaturista, riportati in biblioteca pochi giorni dopo 😅
RispondiEliminaNon mi sono mai fatta problemi a dire la mia, ci mancherebbe! Io cerco sempre di terminare le letture, mi è già capitato di cambiare idea, in particolare con "Il Miniaturista", le prime 150 pagine sono lentissime, ma poi mi sono innamorata ♥
EliminaPeccato cara Seli, confidavo che fosse una bella lettura.
RispondiEliminaCi speravo anche io visto che parla di streghe... peccato! :(
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