martedì 7 marzo 2017

Recensione "Il Sogno di Keribe", di Ilaria De Togni

Buon martedì Lettori! Oggi niente chiacchiere perché sono di fretta, ma ci tenevo a parlarvi subito di questo romanzo - che ho terminato giusto ieri sera - perché sono davvero in ritardo con la recensione e, dato che la lettura è stata decisamente ottima e la mia memoria è pessima, non volevo rischiare di scordarmi niente. Vi lascio quindi al post e vi ricordo che domani sarà online come ogni settimana il nostro adorato WWW Wednesdays con tutti i miei ggiornamenti librosi!

Non c'è sogno senza verità.


Titolo: Il Sogno di Keribe
Autore: Ilaria De Togni
Prezzo: 16,50€
Pagine: 317
Pubblicazione: 2016
Editore: Gargoyle Books
Valutazione Image and video hosting by TinyPic

Trama: Esiste un luogo chiamato Keribe, una dimensione onirica dove le coscienze ritrovano corporeità dopo la Prima Morte. I misteri di questo mondo sono celati da quattro confini invalicabili. Da uno di essi, l’Orlog, l’oscuro mare innavigabile, nasce Erinke. Quelli come lei, i ridestati, sono stati sterminati secoli fa e sono ormai una leggenda. Nessuno ricorda che provano emozioni umane, pur essendo qualcosa di diverso, apparentemente immutabili ed eterni. La nascita di Erinke non è passata inosservata. I Guardiani dei Confini e la Resistenza, due forze in aperto contrasto, la cercano, ma la sua scelta è di affidarsi a Nimpha, l’unica istituzione in grado di proteggerla. Sarà Ruben, incaricato di catturarla per la Resistenza, a sconvolgere i suoi piani. Fin dal primo momento sguardo, sono consapevoli che il loro destino è essere uniti. Ma la loro unione e i loro ideali porteranno Keribe sull’orlo di una spaventosa guerra tra i Mondi.


Devo proprio ammetterlo: questo libro è stata una piacevolissima sorpresa! Ho accettato di recensirlo incuriosita dalla copertina e dalla trama bizzarra, ma non mi aspettavo che mi piacesse tanto. Quando devo approcciarmi al romanzo d'esordio di un autore italiano ci vado sempre con i piedi di piombo viste le cantonate prese in passato, ma sono una lettrice curiosa e quando una storia mi ispira finisco per cedere. Questa volta ho fatto davvero bene a seguire il mio istinto, perché Il Sogno di Keribe si è rivelata una lettura intensa e sorprendente, che merita davvero di essere conosciuta. Purtroppo nel Reading System che uso qui sul blog non ho i mezzi voti, in caso contrario avrei alzato le stelline a un 3 e mezzo, quasi 4, e non vedo l'ora di spiegarvi il perché.
La prima cosa che mi ha conquistato di questa storia è stato lo stile dell'autrice, che ho trovato pressoché impeccabile e piacevole. Spesso mi capita di leggere bei romanzi, narrati però in maniera troppo pomposa e ripetitiva, Ilaria invece riesce ad usare un lessico dettagliato senza rendere le avventure di Erinke noiose o pesanti, al contrario, la lettura è stata veloce e appassionante, e la curiosità mi ha tenuta con il naso incollato alle pagine fino all'ultimo capitolo.

«L'amore è l'unica forza in grado di piegare la mente dei ridestati. La sua stessa esistenza definisce ciò che siamo, ciò che ci rende simili agli umani. E quando lo troviamo, non importa quanto complicato o imperfetto, vi ci aggrappiamo con tutte le nostre forze perché è ciò che ci fa sconfiggere la pazzia.»

La storia per il momento è piuttosto semplice, seppur ben intrecciata, e non vedo l'ora che escano i successivi volumi, da cui mi aspetto ancora più emozioni! Un altro punto positivo su cui devo assolutamente spendere qualche parola per i protagonisti della storia, a cui mi sono affezionata molto. Niente a che vedere con i cliché tipici dei romanzi Epic Fantasy, di cui questo romanzo fa parte, almeno parzialmente. Ho trovato tutti i personaggi incredibilmente originali e ben costruiti, e mi è piaciuta tantissimo la fragilità e la forza di Erinke, che dopo essersi ridestata dall'Orlog, l'oscuro mare innavigabile, si trova faccia a faccia con un mondo sconosciuto. Ad accompagnarla nel suo viaggio ci sono dei valorosi guerrieri, e questo mi porta a ciò che più ho amato del romanzo, ovvero il fatto che si tratta di una lettura molto matura, adatta anche ad un pubblico giovane, ma che secondo me può essere apprezzato in particolare dagli adulti. Nel corso della storia ci sono delle scene crude, ma c'è anche magia, follia e amore. Romanzo davvero interessante ed oscuro insomma, che gioca con l'inconscio e regala molte emozioni. Ilaria è un'autrice di cui voglio assolutamente leggere altri lavori, il suo talento mi ha colpita e non vedo l'ora di ritrovare Erinke e gli altri personaggi nel secondo volume della serie!

Image and video hosting by TinyPic
Genere: Fantasy
Sito ufficiale del romanzo: Il Sogno di Keribe
Questo libro mi ha ricordato: Dodici Porte, di Daisy Franchetto

6 commenti:

  1. Ammetto di aver dovuto rileggere la trama due volte perché non capivo come potesse nascere dai confini. Nasce dal mare?? Oddio, sembra una cosa mooolto interessante. Mi piace questa creatura.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ha una trama davvero particolare, ma leggendolo tutto torna :)

      Elimina
  2. Ciao Seli!
    Questo libro mi ispira proprio tantissimo ;)

    RispondiElimina
  3. Okay, come sai mi ispirava, ma attendevo il tuo parere. Sono sorpresa perché in realtà non ero sicura che avrei letto un parere positivo! Bene, ora finisce al 100% in wl!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì devo dire che nemmeno io ero certa che potesse piacermi... per fortuna si è rivelata davvero una bella storia, spero che il seguito esca presto :)

      Elimina

Se volete restare anonimi, firmate anche con un nome qualsiasi: saprò a chi rivolgermi quando risponderò ai vostri commenti!