venerdì 6 gennaio 2017

Recensione "Sopravvissuta", di Fulvia Degl'Innocenti

Buongiorno Lettori! Che programmi avete per questa giornata di festa? La Befana è già passata a farvi visita? A me tocca smontare albero e decorazioni, la casa sembrerà terribilmente vuota una volta terminato! Comunque sia, neanche l'Antro ha tempo di riposarsi, durante le feste ho infatti terminato qualche libro, e devo assolutamente recuperare le recensioni. Oggi vi parlo di un romanzo piuttosto breve che desideravo leggere da parecchio tempo e che non mi ha delusa!

Mi abituo in fretta agli orrori, ho avuto una buona scuola.

Titolo: Sopravvissuta
Autore: Fulvia Degl'Innocenti
Prezzo: 14,00€
Pagine: 152
Pubblicazione: 2011
Editore: San Paolo Edizioni
Valutazione Image and video hosting by TinyPic

Trama: Un terribile virus sta sterminando il genere umano. Sara, in fuga dall'epidemia insieme alla sua famiglia, ignora quale sia la sorte del resto del mondo. Le sole certezze sono la morte che ha falcidiato i suoi amici e il naufragio che - durante la fuga - li ha scagliati su un'isola deserta. Ogni giorno è una lotta per sopravvivere, per procurarsi il cibo, per difendersi dal dolore dei ricordi. Sara non sa se, al di là del mare, c'è ancora qualcuno, e affida le sue speranze a bottiglie di plastica gettate in acqua e lasciate in balia delle correnti. Rimasta sola, comprende che non le rimane altro da fare che reagire a quell'attesa senza fine e riprendere il mare su una piccola barca alla ricerca di altri sopravvissuti come lei con cui ricominciare a costruire un nuovo futuro.


Quando ho iniziato a leggere questo romanzo non sapevo esattamente cosa aspettarmi. Vista la curiosità con cui l'ho atteso ho voluto iniziarlo subito, è piuttosto breve e ho pensato che potesse essere una lettura veloce, ma in realtà ci ho messo parecchio tempo per terminarlo, con le feste ho avuto pochissimo tempo e in contemporanea mi stavo dedicando anche ad altri romanzi, quindi la colpa non è del libro. Ammetto che, oltre alla trama e alla casa editrice, che in genere mi piace molto, ero anche curiosa di leggere qualche altra storia nata dalla penna di questa autrice, di cui avevo già letto un altro romanzo qualche anno fa. E anche questa volta non mi sbagliavo, Sopravvissuta si è rivelata una lettura scorrevole ma angosciante al tempo stesso, adatta sicuramente ad un pubblico giovane, ma che può essere facilmente apprezzata anche da lettori adulti. La trama, seppur già vista in molti altri romanzi e film dello stesso genere, mi è subito piaciuta: Sara è solo una ragazzina quando un virus letale si abbatte sull'umanità, sterminandola. Per salvarsi parte insieme alla sua famiglia in un disperato viaggio per mare, e quando sfiniti approdano su un'isola disabitata l'incubo sembra terminato... ma il virus è forte, e in poco tempo Sara si trova sola, in mezzo al mare, unica sopravvissuta della sua famiglia. A farle compagnia nei seguenti due anni c'è solo Buck, il suo cane. La storia che l'autrice ci regala però non parla solo di sopravvivenza fisica, ma anche e soprattutto di forza mentale. Quello che più mi ha impressionata è la consapevolezza che la storia di Sara, per quanto inverosimile, non è neanche poi così lontana dalla nostra realtà.

Non mi importava più, perché mi sentivo davvero morire, e pensavo che agli altri era andata meglio, si erano semplicemente spenti. Invece con me la morte si accaniva in modo cattivo: ma se io la lasciavo fare,
si sarebbe stancata di giocare, e l'avrebbe fatta finita.

Come dicevo non è un romanzo che ho divorato, ma se lo avessi letto in un periodo meno impegnativo penso che sarei arrivata all'ultima pagina nel giro di poche ore tanto la scrittura è scorrevole. Tra una pagina e l'altra sono inserite anche delle lettere, l'unico passatempo che Sara ha sull'isola è infatti quello di scrivere e affidare le sue parole alle onde, per tenere viva la speranza che al di là del mare sia rimasto qualcuno a trovare i suoi messaggi nelle bottiglie. Il romanzo presenta alcuni difetti, ma personalmente è riuscito a trasmettermi in maniera così reale l'angoscia della protagonista, prigioniera della sua isola, che lo ritengo comunque un buon lavoro, tocca temi come il lutto, la solitudine, la speranza e il coraggio che mi sono davvero piaciuti. Senza contare che, per quanto la narrazione risulti a modo suo tranquilla - non ci sono grandi colpi di scena infatti - non sono riuscita a scrollarmi di dosso la curiosità sul destino di Sara, volevo disperatamente sapere se con lei la vita sarebbe stata crudele fino all'ultimo, o se ad attenderla ci fosse un lito fine. In lei mi sono immedesimata molto, e anche se non sempre l'ho trovata simpatica penso che la sua analisi psicologica sia davvero buona, non deve essere facile dare forma ai pensieri di un'adolescente alle prese con la disperazione, la fame e la paura. Lettura piacevole, non perfetta, ma comunque capace di far riflettere e, in qualche modo, di lasciare un segno.

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Genere: Post apocalittico / ragazzi
Della stessa autrice: Lasciami andare (Fanucci 2012)
Il sito ufficiale dell'autrice: Fulvia Degl'Innocenti

10 commenti:

  1. Ciao! :) Complimenti per la recensione! :) Il libro non è molto il mio genere, e non mi ispira molto, ma la tua recensione mi ha comunque incuriosita, quindi lo terrò presente se mai mi dovessi sentire ispirata :)

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    1. A me questo tipi di storie piace molto, apocalittici e distopici compresi :D in ogni caso è una lettura molto leggera, pensata per lettori adolescenti, quindi niente di tosto, seppur ben sviluppato. Se per qualche motivo dovessi decidere di leggerlo fammelo sapere!

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  2. Quindi alla fine non si scopre se trova qualche altro umano? :O

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    1. Ciao Simo! No tranquilla, un finale c'è. Non è sviluppatissimo ma fa comunque capire il destino della protagonista... e per fortuna! Odio i finali aperti :P

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  3. Non vedo l'ora di leggerlo mi dovrebbe arrivare a breve :D non ho mai letto niente di questo genere apocalittico dispotico ma niente che avesse almeno la stessa trama mentre di film ne ho visti un bel po' di questo genere :)

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    1. Questo è sicuramente un buon titolo da cui partire allora, è breve e semplice... perfetto per capire se come genere ti può effettivamente piacere :)

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  4. Ciao Seli, sembra davvero una lettura interessante. Non ho mai visto questo libro in giro ma se mi capiterà magari ci faccio un pensierino.
    Bacioni.

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    1. Non è molto conosciuto in effetti, la CE è piccolina e non si pubblicizza molto, ma tutti i loro libri che ho letto fin'ora li ho apprezzati molto :)

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  5. Questo libro mi dice qualcosa. Magari esiste un libro con un titolo simile? Perché sono sicura di aver sentito il titolo, ma non mi ricordavo la copertina!
    Comunque sembra intrigante e il fatto che sia un post apocalittico mi attira ancora di più

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    1. Mi viene in mente solo un thriller che se non sbaglio si intitola La sopravvissuta, ma è una cosa totalmente diversa xD

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