Recensione "Il Grinch", di Dr. Seuss

Buon venerdì Lettori, come avete trascorso la giornata di festa ieri? Io ho accompagnato mia sorella all'Ikea, che tra poche settimane la aspetta un trasloco e doveva acquistare un po' di cosine. Quello che voglio lasciarvi oggi è un pensierino breve su questo racconto natalizio, non credo sia possibile farci una recensione vera e propria ma dato che volevo leggerlo da tantissimo tempo e che siamo nel periodo perfetto, bè, sarebbe stato un peccato non parlarvene!

 La storia di un Natale particolare
che è diventata un classico.

Titolo: Il Grinch

Autore: Dr. Seuss

Prezzo: 16,00€

Pagine: 54 (illustrato)

Pubblicazione: 2015

Editore: Mondadori

Valutazione 

Trama: Tra gli abitanti di Chi-non-so ce n'è uno decisamente strano che il Natale proprio non lo sopporta: è il Grinch. Del Natale odia tutto: gli alberi addobbati, le luci sfavillanti, i regali e il pranzo trionfale, ma soprattutto non tollera la felicità delle persone. E così quest'anno al Grinch è venuta in mente un'idea splendidamente orrenda: ha deciso di rubare il Natale!

Soltanto il Grinch non l'amava affatto:

anzi, solo a pensarci diventava mezzo matto.

Chiuso nella sua grotta sul monte Briciolaio

pensava che il Natale fosse un grosso, orrendo guaio!

Mancano poche settimane a Natale, e un breve pensierino su questo famoso racconto mi sembrava d'obbligo.  Il Grinch è una storia che, attraverso il film, ho conosciuto e iniziato ad amare tantissimi anni fa forse proprio perché nel suo personaggio mi ci sono subito ritrovata. Infatti, udite udite, non sono sempre stata una fan di questa festa! Certo, da bambina la amavo, ma durante l'adolescenza ho perso tutta la magia e il calore che prima mi regalava, ed ecco che a dicembre Il Grinch tornava a farmi compagnia in Tv. Negli ultimi anni però, prima grazie a mio marito e poi all'arrivo del mio bambino, la magia è tornata, e la voglia di rendere indimenticabile questa festa - per lui e per noi - ha riacceso il mio spirito natalizio. Abbandonati i panni dello scontroso Grinch, però, è rimasto comunque il piacere di godermi il film una volta all'anno, e finalmente sono riuscita a togliermi anche la curiosità verso il racconto originale, pubblicato nel 1957. Io ho approfittato di questa edizione in copertina rigida, un po' costosa lo ammetto, ma per questi gioiellini illustrati ne vale la pena ogni tanto. La cosa che più mi ha resa felice è stato vedere che non solo la storia del famigerato Grinch e dei Chi-non-so faceva sorridere me, ma che appassionava il mio bimbo! Segue sempre volentieri le storie che gli leggiamo, ma verso questo racconto del Dr. Seuss gli è scattato un affetto particolare e grazie alla lettura abbiamo avuto occasione di parlargli del significato e dei valori di questa festa, e di rispondere ad alcune curiosità che la storia gli ha fatto nascere. Insomma, direi che come racconto natalizio non avremmo potuto scegliere meglio! Io da adulta ho apprezzato l'edizione curata e colorata, le rime buffe e le simpatiche illustrazioni, per i più piccoli invece offre ottimi spunti di riflessione e al tempo stesso diverte ed è anche un'ottima favola della buonanotte - o per lo meno, a casa mia le rime stendono sia il bimbo che mio marito - potrebbe essere un delizioso regalo da far trovare sotto l'albero a qualche bambino, io lo consiglio, breve com'è si legge in pochi minuti e credo che chiunque possa in parte ritrovarsi in queste pagine.

Nessuno sa il motivo di quell'odio micidiale:
vi prego di non chiederlo, sarebbe tempo perso.
Saran state le scarpe che gli facevan male,
o forse la sua testa era avvitata di traverso.
Ma se proprio insistete vi dò la mia opinione:
per me era nel suo cuore la probabile ragione,
un cuore troppo piccolo almeno di tre taglie,
e il Grinch ci soffocava come il mezzo a due tenaglie.

Genere: racconto / Fantasy Opere derivate: Il Grinch (film 2000) SDello stesso autore: Il gatto col cappello, Lorax