martedì 8 dicembre 2015

Recensione: "Mi chiamo Chuck"

Buon martedì Lettori!
Oggi sono felice, ho trovato il tempo di recuperare qualche recensione che avevo lasciato indietro e spero di riuscire a preparare qualche altro post, vista la mia latitanza degli ultimi tempi. Vi avevo già mostrato questo romanzo in una delle scorse puntate di WWW e ne avevo parlato nel video letture di novembre, ma ci tenevo a raccontarvi in breve il mio parere.

Mi lavo le mani un botto di volte.
Spesso è l'unica cosa a cui riesco a pensare.

Titolo: Mi chiamo Chuck
Autore: Aaron Karo
Prezzo: 12,00€
Pagine: 285
Pubblicazione: 2012
Editore: Giunti


Valutazione
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Trama: Charles, detto Chuck, ha diciassette anni e si lava le mani continuamente, controlla anche cento volte di seguito che le piastre dei fornelli siano spente e non va mai a dormire senza aver fatto la pipì fino allo sfinimento. Ha un amico del cuore, Steve, l'unico a cui confida le sue stramberie e una sorella, Beth, bella, normale e piena di amici che lo ignora fino a negargli persino l'amicizia su Facebook. La sua giornata è costellata dalla ripetizione di gesti, regole maniacali che lui stesso si è imposto per non perdere del tutto il controllo di sé. E poi ci sono le Converse: ne possiede decine di paia di ogni colore che ha abbinato ai vari stati d'animo. Converse rosse: arrabbiato; gialle: nervoso e così di seguito. I genitori, però, sono sempre più preoccupati e, nonostante le rimostranze di Chuck, decidono di spedirlo da una psichiatra. L'arrivo di una nuova compagna di classe e il desiderio di aiutare il suo amico bullizzato convinceranno Chuck a prendere sul serio i suoi sintomi e a iniziare una terapia. Difficile non ridere con questo esilarante racconto in prima persona di Chuck, uno dei più divertenti e struggenti personaggi della narrativa contemporanea.


Avrei voluto dedicare una recensione molto più profonda a questo romanzo, ma purtroppo sono stata costretta ad aspettare un paio di settimane prima di poter mettere per iscritto il mio parere e ormai mi viene difficile parlarne in modo più dettagliato.
In realtà erano diversi anni che desideravo leggerlo, in quanto sono un'amante di questa collana della Giunti indirizzata ai ragazzi, ma trattando un tema così particolare ho preferito aspettare il momento giusto per addentrarmi nella storia di Chuck.. e come sempre ascoltare l'istinto è stata la scelta giusta, perché l'ho letto nel momento del bisogno e di conseguenza l'ho apprezzato molto. Momento del bisogno, sì, perché il protagonista soffre di un disturbo ossessivo-compulsivo, problema che mi accomuna parecchio con Chuck, in cui mi sono identificata molto. Questo disturbo viene affrontato in maniera ironica e leggera, trattandosi di un romanzo rivolto ai ragazzi l'autore ha preferito non parlarne in modo approfondito, ma secondo me è riuscito a dare dita a personaggi davvero realistici, pieni di paure e dubbi, per niente stereotipati.

I colori in sé non avevano senso, non c’è alcun legame tra l’arancione e la stanchezza,
ma nella mia testa era scattato qualcosa e una volta scattato non riesco più a fermarlo.

Lo stile è scorrevolissimo e appassionante, tanto che una volta iniziato non ho più staccato il naso dalle pagine per due giorni, il tempo che ci ho messo ad arrivare alla fine di questa bizzarra storia. È un libro che si legge davvero in un soffio, ma che a tratti può risultare un po' strano, se non si ha mai avuto a che fare con manie ed ossessioni. Una lettura attuale, che affronta anche tematiche come il bullismo e i problemi adolescenziali, una storia un po' surreale che invita a riflettere, e lo fa in modo leggero e divertente, senza appesantire la lettura.
Per quel che mi riguarda non sono rimasta affatto delusa, la storia è adatta agli adolescenti ma anche agli adulti che, come me, sono sempre alla ricerca di autori capaci di parlare al cuore delle persone senza il bisogno di usare paroloni e frasi fatte. Se cercate una lettura che vi faccia sorridere, sbuffare e che vi insegni qualcosa senza rubarvi troppo tempo, questo è il libro che fa per voi.


I consigli dell'Antro:
Cibo/bevanda: aranciata
Da leggere: a casa, sul divano
Voglia di: una lettura scorrevole

10 commenti:

  1. Ho un ricordo dolcissimo di questo romanzo, letto tanti anni fa.
    Perché siamo tutti un po' Chuck, alla fine. :)

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    1. So che a molti non è piaciuto, ma io come lettura adolescenziale l'ho trovata davvero valida.. il tema sicuramente resta molto attuale, nonostante gli anni trascorsi dalla pubblicazione :)
      Su questo non ci piove, io non davvero molto Chuck inside :P

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    2. Quei molti, ovviamente, non hanno visto gli ultimi titolacci usciti per la Giunti Y. Io rimpiango, invece, queste pubblicazioni freschissime. Anch'io avevo dato tre stelle, più o meno, eppure ha lasciato più di quanto pensassi. ;)

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  2. Questo libro mi ha sempre incuriosita, prima o poi devo assolutamente prenderlo. Se ne trovo l'occasione, non me lo lascio sfuggire! La tua recensione poi mi ha incuriosita molto.
    Comunque Seli, in edicola ho visto il terzo volume di "Un mostro nell armadio" di R. L. Naquin. Te lo dico perché ricordo di averlo visto nel tuo bookshelf. :D

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    1. Io te lo consiglio, lo stile dell'autore fa fatica a coinvolgere secondo me perché la storia è raccontata in maniera un po' fredda, ma è un disturbo di cui si parla davvero poco (e quando lo si fa viene trattato in modo divertente, quando di divertente c'è davvero poco), quindi penso che tutto sommato faccia bene leggerlo, anche solo per conoscere un po' più da vicino questo disturbo che pochi prendono in considerazione :)
      Uh caspita, cosa mi dici! Peccato che da me in edicola non escano.. uffa! ç___ç

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  3. Lo letto anche io, non molto tempo fa. E mi sono rivista in lui per alcune cose, non ero tipa da controllare il gas un sacco di volte, ma sono stata ossessiva compulsiva anche io, mi lavavo molto le mani, e poi ho passato un periodo abbastanza nero. Quindi era un po' come se mi leggessi da sola.

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  4. Concordo con quello che hai scritto: ho trovato questo romanzo molto delicato ma allo stesso tempo capace di affrontare un tema difficile, con in quale c'è il rischio di cadere nella macchietta, in modo intelligente.

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  5. Non ho mai sentito nominare questo libro, ,m,a dal,la tua recensione non sembra male. Se mi capiterà fra le mani lo leggerò. Rowan, la nuova grafica è splendida, ne sono innamorata. :)

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  6. Un libro carinissimo di cui ho uno splendido ricordo. Sono felice che ti sia piaciuto :)

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  7. Complimenti per la recensione :) Questo mi incuriosisce parecchio e spero di riuscire a leggerlo! :)

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