Bentornati Lettori!
Mancano solo 11 giorni al 5° compleanno dell'Antro e sarete in 900 a festeggiare con me.. wow!
Dunque, oggi è venerdì ma, prima di augurarvi un buon weekend, voglio lasciarvi la prima recensione di questo mese dedicata all'ultimo volume della trilogia Il Sigillo di Aniox, una serie Fantasy che ho amato con tutto il cuore. Ringrazio ancora mille e mille volte la dolcissima autrice, Chiara, che mi ha permesso di apprezzare questa storia, che ha trovato un posto speciale nel mio cuore.
Mancano solo 11 giorni al 5° compleanno dell'Antro e sarete in 900 a festeggiare con me.. wow!
Dunque, oggi è venerdì ma, prima di augurarvi un buon weekend, voglio lasciarvi la prima recensione di questo mese dedicata all'ultimo volume della trilogia Il Sigillo di Aniox, una serie Fantasy che ho amato con tutto il cuore. Ringrazio ancora mille e mille volte la dolcissima autrice, Chiara, che mi ha permesso di apprezzare questa storia, che ha trovato un posto speciale nel mio cuore.
Rut non ha mai dimenticato che su di loro incombe anche una profezia di morte..
Serie: Il Sigillo di Aniox #3
Autore: Chiara De Martin
Prezzo: 15,00 €
Pagine: 311
Pubblicazione: 2015
Editore: Piazza Editore
Trama: Dopo aver lasciato il Leheda attraversando un portale, Rut, Jack, Agata e Roy, i Figli di Aniox, si trovano sulle montagne al confine del Regno. Innanzi e tutto attorno a loro si estendono picchi rocciosi, ostili, apparentemente privi di qualsiasi forma di vita. Tuttavia, tutti sanno qual è il loro compito: devono trovare l’amuleto creato dagli Antichi Fondatori e abbandonato nel castello dove fu forgiato, nel Centro del Mondo, per sconfiggere il Destinato e liberare la dimensione dal suo giogo. Senza alcun tipo di mappa, solo Rut li può guidare verso la meta, seguendo i sogni che tormentano le sue notti. Ma il percorso è lungo e non certo privo di pericoli. Il Destinato li sta cercando e Rut sa, come lo sanno tutti, che se Sean può rintracciarli, allora può arrivare anche al Centro del Mondo e all’amuleto.E anche se essi riusciranno alla fine a raggiungere il castello di Aniox e a vedere il suo Sigillo, qualcuno li aspetta nei sotterranei della fortezza, e non tutto potrebbe andare come previsto. Dopotutto, Rut non ha mai dimenticato che su di loro incombe anche una profezia di morte…
Arrivare all'ultimo capitolo di una trilogia non è mai semplice, ma in questo caso l'idea di lasciare definitivamente i personaggi e l'ambientazione magica e medievale di cui mi ero tanto innamorata è stata davvero difficile da accettare. Prima di buttarmi a capofitto in questa recensione, però, voglio fare un piccolo passo indietro: il primo volume della trilogia, Ritorno alle Origini, mi aveva stupita e incantata. Da un'autrice tanto giovane non mi aspettavo un romanzo così emozionante e ben costruito, ma ho dovuto ricredermi con gioia. Il secondo volume, Il Destinato, se possibile mi è piaciuto ancora di più, perché al contrario di come spesso accade si è rivelato un volume intermedio davvero splendido e mai noioso, e ha portato con sé un tocco cupo e più serio, che hanno reso ancora più intrigante la trilogia.
La Rosa di Gerico, terzo e ultimo capitolo, è stato nei miei pensieri per molto tempo. Ho atteso con impazienza il momento in cui avrei potuto finalmente leggerlo, e sono felicissima di dire che non mi ha deluso su nessun fronte! Ne ho amato tutto, come era già successo nei volumi precedenti. La storia si apre in modo un po' lento rispetto agli altri libri, e per buona parte del romanzo seguiamo il viaggio dei personaggi attraverso le montagne innevate, ma questo non ha reso la storia piatta o noiosa. Come sempre ho amato lo stile dell'autrice, semplice ma descrittivo al punto giusto, capace di far affiorare nella mia mente le scene e i paesaggi come se fossi lì anche io, nelle pagine, accanto ai protagonisti, a vivere con loro mille avventure.
E sono proprio i personaggi ad avermi totalmente e incondizionatamente conquistata. L'ho già detto nelle altre due recensioni, ma non posso far altro che ripeterlo, perché accade raramente che i protagonisti mi piacciano.. ebbene, in questa trilogia non c'è personaggio che io non abbia amato! Quelli principali, quelli secondari, i buoni e i cattivi, tutti, dal primo all'ultimo. Ognuno ha avuto il suo ruolo preciso nella trama e l'autrice ha saputo dedicare ad ognuno il giusto spazio, rendendoli indispensabili e ben caratterizzati.
La Rosa di Gerico si è rivelato un ottimo volume conclusivo, né troppo affrettato né troppo prolisso, l'ho divorato in una giornata perché la curiosità era alle stelle e, non pensavo che l'avrei detto, ma.. mi mancherà questa storia! Il mio amore è dovuto soprattutto alle emozioni che la trilogia mi ha trasmesso: pur essendo una storia Fantasy dallo stampo classico, e quindi non particolarmente originale, la storia e i personaggi hanno saputo trasmettermi sensazioni magiche e reali, dalla felicità alla rabbia, dalla curiosità all'angoscia: ogni singola emozione l'ho vissuta sulla pelle e l'ho fatta mia, questo mi ha permesso di emozionarmi come non mai per ogni piccolezza, cosa mi è successa davvero raramente prima d'ora.
Non posso negare che mi sarebbe piaciuto leggere un finale leggermente più ricco d'azione, in particolare mi sarei aspettata delle reazioni diverse dall'antagonista, il Destinato. Al di là di questo però la storia si è conclusa esattamente come speravo, lasciandomi con un gran sorriso di gioia e tenerezza.. e con un po' di nostalgia. Nel corso dei volumi Rut, Jack, Agata, Roy e tutti gli altri personaggi sono diventati degli amici per me, mi sono affezionata molto a loro e pensare che non potrò leggere altre avventure mi rattrista, ma sono felicissima di averli accompagnati nel corso di questa storia e di averli visti maturare.
La trilogia di Aniox resta senza dubbio una delle mie preferite in assoluto, che ha saputo farmi battere il cuore e che mi ha appassionata dalla prima all'ultima pagina, di cui non cambierei davvero niente. Ho amato tutto di questi volumi, e li consiglio a chi cerca una lettura fantastica e a chi desidera essere risucchiato in un vortice di magia e amore, di guerra e speranza.
Sono sicura che in futuro la rileggerò, perché ha saputo regalarmi moltissimi sentimenti dolci e positivi, affrontando al tempo stesso argomenti importanti che mi hanno portato a riflettere.
Una trilogia che mi è rimasta nel cuore e che, con le sue splendide copertine, sfoggerò con orgoglio nella mia libreria, in attesa che arrivi il momento di rileggerla.
La Rosa di Gerico, terzo e ultimo capitolo, è stato nei miei pensieri per molto tempo. Ho atteso con impazienza il momento in cui avrei potuto finalmente leggerlo, e sono felicissima di dire che non mi ha deluso su nessun fronte! Ne ho amato tutto, come era già successo nei volumi precedenti. La storia si apre in modo un po' lento rispetto agli altri libri, e per buona parte del romanzo seguiamo il viaggio dei personaggi attraverso le montagne innevate, ma questo non ha reso la storia piatta o noiosa. Come sempre ho amato lo stile dell'autrice, semplice ma descrittivo al punto giusto, capace di far affiorare nella mia mente le scene e i paesaggi come se fossi lì anche io, nelle pagine, accanto ai protagonisti, a vivere con loro mille avventure.
E sono proprio i personaggi ad avermi totalmente e incondizionatamente conquistata. L'ho già detto nelle altre due recensioni, ma non posso far altro che ripeterlo, perché accade raramente che i protagonisti mi piacciano.. ebbene, in questa trilogia non c'è personaggio che io non abbia amato! Quelli principali, quelli secondari, i buoni e i cattivi, tutti, dal primo all'ultimo. Ognuno ha avuto il suo ruolo preciso nella trama e l'autrice ha saputo dedicare ad ognuno il giusto spazio, rendendoli indispensabili e ben caratterizzati.
La Rosa di Gerico si è rivelato un ottimo volume conclusivo, né troppo affrettato né troppo prolisso, l'ho divorato in una giornata perché la curiosità era alle stelle e, non pensavo che l'avrei detto, ma.. mi mancherà questa storia! Il mio amore è dovuto soprattutto alle emozioni che la trilogia mi ha trasmesso: pur essendo una storia Fantasy dallo stampo classico, e quindi non particolarmente originale, la storia e i personaggi hanno saputo trasmettermi sensazioni magiche e reali, dalla felicità alla rabbia, dalla curiosità all'angoscia: ogni singola emozione l'ho vissuta sulla pelle e l'ho fatta mia, questo mi ha permesso di emozionarmi come non mai per ogni piccolezza, cosa mi è successa davvero raramente prima d'ora.
Non posso negare che mi sarebbe piaciuto leggere un finale leggermente più ricco d'azione, in particolare mi sarei aspettata delle reazioni diverse dall'antagonista, il Destinato. Al di là di questo però la storia si è conclusa esattamente come speravo, lasciandomi con un gran sorriso di gioia e tenerezza.. e con un po' di nostalgia. Nel corso dei volumi Rut, Jack, Agata, Roy e tutti gli altri personaggi sono diventati degli amici per me, mi sono affezionata molto a loro e pensare che non potrò leggere altre avventure mi rattrista, ma sono felicissima di averli accompagnati nel corso di questa storia e di averli visti maturare.
La trilogia di Aniox resta senza dubbio una delle mie preferite in assoluto, che ha saputo farmi battere il cuore e che mi ha appassionata dalla prima all'ultima pagina, di cui non cambierei davvero niente. Ho amato tutto di questi volumi, e li consiglio a chi cerca una lettura fantastica e a chi desidera essere risucchiato in un vortice di magia e amore, di guerra e speranza.
Sono sicura che in futuro la rileggerò, perché ha saputo regalarmi moltissimi sentimenti dolci e positivi, affrontando al tempo stesso argomenti importanti che mi hanno portato a riflettere.
Una trilogia che mi è rimasta nel cuore e che, con le sue splendide copertine, sfoggerò con orgoglio nella mia libreria, in attesa che arrivi il momento di rileggerla.
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