lunedì 31 agosto 2015

Recensione: "Carrie"

Buon inizio settimana Lettori!
Con questa recensione salutiamo ufficialmente questo agosto che, almeno da me, è stato piuttosto fresco e temporalesco.. questa mattina sono ufficialmente ricominciate le scuole e le strade sono tornate a riempirsi di bambini, auto e voci.. dire che non ero mentalmente pronta è riduttivo, visto che ho praticamente asilo e scuole elementari di fianco a casa, ahaha!
Tornando a noi, il romanzo di cui vado a parlarvi è senza dubbio uno dei classici di genere horror più conosciuti: Carrie, di Stephen King, si è rivelata una lettura interessante, un po' diversa da quello che mi aspettavo, ma comunque molto piacevole.

Il "mi dispiace" è il pronto soccorso delle emozioni umane.

Titolo: Carrie
Autore: Stephen King
Prezzo: 7,90€
Pagine: 174
Pubblicazione: 2000
Editore: Bompiani
Valutazione
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Trama: Il romanzo racconta la storia di Carrie White, una liceale che vive in una piccola città del Maine con una madre ossessionata dalla religione. Goffa, solitaria, vittima dei tiri mancini dei suoi coetanei, Carrie scopre gradualmente di avere poteri telecinetici, poteri che si erano già manifestati all'età di tre anni, dopo il primo choc della sua vita. Un giorno, l'innocente e beffeggiata Carrie userà il suo potere e sarà ovunque orrore, distruzione e morte.

Dopo tanti anni di indecisione ho finalmente preso il coraggio a due mani e ho deciso di avvicinarmi a uno degli autori più famosi al mondo, Stephen King. Per farlo ho scelto Carrie, il suo primo romanzo, un po' perché mi interessava molto la storia e un po' perché è, credo, la sua pubblicazione più breve. Non sapendo cosa aspettarmi ho infatti preferito buttarmi su qualcosa di non troppo lungo.. e ho fatto bene! Carrie mi è piaciuto, devo ammetterlo. Non avevo davvero la minima idea di che effetto mi avrebbe fatto leggere qualcosa di King e sono rimasta piacevolmente sorpresa da questo breve romanzo, l'ho trovato appassionante e attuale. La mia curiosità più grande era rivolta allo stile dell'autore, di cui ho sentito parlare benissimo. King è un genio, su questo non ci piove. Il suo modo di descrivere le situazioni più angoscianti è ammirevole ed è riuscito a farmi appassionare ad una storia che di per sé è piuttosto piatta, quindi a modo suo mi è piaciuto, l'ho trovato però troppo lento e mi ha lasciato piuttosto indifferente. Mai noioso o poco scorrevole, al contrario di quel che pensavo, ma più volte mi sono trovata a lasciare il libro sul comodino per mancanza di interesse nei confronti di questo suo particolare modo di raccontare le storie. Premetto, ovviamente, che essendo il primo libro di King che leggo il mio giudizio vale poco al momento. Dovrò leggere qualche altro romanzo per poterlo affermare con certezza, ma per ora ho avuto l'impressione che all'autore piaccia girare intorno alle cose. In questo particolare caso la storia di Carrie non ci viene mai raccontata dalla protagonista, ma viene narrata dai rapporti della polizia, dagli articoli sui giornali e dalle interviste rilasciate dagli altri personaggi. Tutte queste cose hanno collocazioni temporali diverse e vengono inserite nel romanzo in modo un po' confuso. Una cosa che senza dubbio mi aspettavo di trovare nel libro, e che invece manca totalmente, è la suspense. A mio parere gli mancano tutti i requisiti per essere considerato un horror e, se non ha fatto paura a me credetemi, può leggerlo chiunque. Probabilmente tutto questo dipende dal fatto che è la prima opera dell'autore, quindi leggerò qualche altro libro in futuro, ma resto dell'idea che questo suo stile poco diretto, per così dire, mi annoierebbe in un testo troppo lungo, quindi punterò ai suoi romanzi più brevi.

Ma quasi nessuno scopre mai che le sue azioni feriscono davvero gli altri! La gente non migliora, diventa solo più furba. Quando diventi più furbo, non smetti di strappare le ali alle mosche, cerchi solo di trovare dei motivi migliori per farlo. Un sacco di ragazzi dicono che Carrie gli fa pena, e la maggior parte sono ragazze, questo è proprio da ridere, ma scommetto che nessuna di loro capisce cosa voglia dire essere Carrie White, per ogni istante della giornata.
E in fondo non gliene importa.

Come mio solito non ho potuto fare a meno di apprezzare il messaggio di fondo che la storia trasmette, attualissima nonostante gli anni trascorsi dalla pubblicazione. Le problematiche evidenziate da King riguardano in particolare il bullismo, tema che non viene mai affrontato abbastanza a mio parere, in particolar modo nelle scuole, dove ce ne sarebbe più bisogno.
Carrie e sua madre sono figure inquietanti e ben costruite, capaci di toccare il lettore e di suscitare emozioni forti, in particolare la sfortunata protagonista, che in poche pagine riesce a far riflette sulla crudeltà che l'uomo, senza nessuno sforzo, riversa sui più deboli.
Un romanzo dalle tematiche forti, che ho letto con piacere e interesse, ma che non mi ha catturato più di tanto. È un buon libro, senza dubbio, ma scintilla non è scoccata, anche se sono certa che King mi riserverà delle belle sorprese.. non mi resta che decidere con quale suo libro proseguire questa avventura nel mondo dell'horror.


I consigli dell'Antro:
Cibo/bevanda: biscotti integrali
Da leggere: prima di andare a dormire
Voglia di: una storia che faccia riflettere

11 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Sono contenta che finalmente anche tu abbia letto questo romanzo. Io lo lessi tempo fa e ne rimasi affascinata. Come dici tu forse in alcuni punti manca un po' di'brio', ma una dota che riconosco a quest'autore è il suo saper dare spessore, soprattutto psicologico, ai suoi personaggi. Se posso darti un consiglio prova a leggere 'Il miglio verde', a mio modesto pare uno splendido libro: non fa molta paura ma è ,..toccante.

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    1. Ciao Sonia! Diciamo che la mancanza di suspance ha influito molto, ma comunque mi è piaciuto :) ho in casa una quindicina di libri di questo autore, tra cui "Il miglio verde", di cui avevo adorato il film.. è solo la mole che mi spaventa, ho paura di metterci un secolo a leggerlo :(

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  3. Finalmente la recensione di Carrie! :)
    È il mio autore preferito e sentirne parlare mi fa sempre piacere.
    Comunque Carrie è il primo romanzo pubblicato da Stephen, quando ancora non era un grandissimo scrittore e non era ancora troppo "maturo" in campo di scrittura. Carrie comunque è sicuramente uno dei romanzi di King che non fa per niente paura e come secondo libro ti raccomando sicuramente di non leggere Colorado Kid: è un libro abbastanza piccolo ma probabilmente il peggiore di Stephen.
    Mentre invece se ti va ti consiglio sicuramente Pet Sematary, è sulle 400 pagine ma è il mio preferito assolutamente.

    PS: ho acquistato anche io "Le tre pietre" e cominciando a leggerlo devo dire che è davvero bello.
    Aspetto con ansia un tuo prossimo video magari il #5 Bookshelf *-*


    Baci :*
    Gen.

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    1. Ciao Gen! Ho deciso di iniziare da "Carrie" proprio per questo, non volevo niente di troppo lungo o complesso visto che come autore King è lontanissimo dalla mia zona comfort :P
      Grazie per i consigli, sicuramente aspetterò un po' di tempo prima di buttarmi di nuovo sui suoi libri, ma quando verrà il momento lo saprete!
      "Le tre pietre" non è piaciuto a nessuno che conosco, pensa un po' xD
      Ho registrato un Tag divertente insieme alla mia gemellina Angelica, ma non so ancora quando andrà online.. a breve però devo trovare il tempo per registrare il Book Haul di agosto! Le puntate del Bookshelf le carico sempre verso metà mese ♥

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  4. Ho letto "Carrie" dopo diversi romanzi di King tra i quali "Shining" (che ti consiglio), "Le notti di Salem", "La bambina che amava Tom Gordon" e "L'acchiappasogni". Comunque, "Carrie" mi era piaciuto ma non mi aveva entusiasmata, mi aspettavo qualcosa di più. Eppure ho apprezzato il messaggio di fondo, quello che sensibilizza sul problema del bullismo.

    p.s.: se ne hai l'occasione (e non l'hai ancora visto), ti consiglio la mini-serie in tre puntate "Rose Red" scritta da Stephen King ;)

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    1. Ciao cara! Come dicevo qui sopra a Sonia, di King ho tantissimi libri in casa perché piace a mio Marito ^^ il messaggio è senza dubbio quello che ho più apprezzato anche io del libro, poi con calma deciderò con quale altro suo romanzo continuare, anche perché sto ricevendo i consigli più disparati.. giustamente :)
      Non ho visto la mini-serie, vedrò di rimediare, grazie!

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  5. Anch'io l'ho letto da poco e mi ha convinta fino ad un certo punto. LA scrittura di King è impeccabile, riesce a entrare nella mente dei personaggi come pochi e fa sì che risulti credibile come 17enne traumatica. Quello che ormai ho capito non piacermi di lui è il suo bisogno di inserire elementi disgustosi in ogni suo romanzo (ne ho letti un paio ormai). Mi riferisco ovviamente alla scena iniziale del libro...ho fatto fatica a continuare.

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    1. Anche mio Marito è rimasto un po' schifato dalla scena iniziale.. io non l'ho trovata pesante però :)

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