martedì 21 luglio 2015

Recensione: "Di me diranno che ho ucciso un angelo"

Buon martedì Lettori!
Giusto ieri stavo riflettendo sul fatto che è da un sacco di tempo che non preparo una puntata di Top Ten Tuesdays.. chissà quanti temi interessanti mi sono persa! Forse prossimamente vedrò di recuperarne qualcuno. Intanto però vi lascio una nuovissima recensione.

  Ci sono viaggiatori che perdono la loro stella,
e stelle che continuano comunque a brillare.

Titolo: Di me diranno che ho ucciso un angelo
Autore: Gisella Laterza
Prezzo: 15,00€
Pagine: 180
Pubblicazione: 2013
Editore: Rizzoli


Valutazione
Trama: A volte gli angeli cadono. Precipitano dalle loro altezze e sono costretti ad adattarsi a un mondo che non è il loro. Del nostro, di mondo, non capiscono molto: tutto è mistero ai loro occhi, soprattutto le varie forme che assume l'amore. L'angelo di questa storia è innamorato di una demone, di ciò che lo attrae e lo respinge, e nell'inseguirla finisce sulla terra. Aurora, una sedicenne di ritorno da una festa, lo incontra all'alba su un tram. Lei è un po' brilla, lui decisamente strano. Comincia a raccontarle la sua storia, e Aurora lo ascolta incredula, sempre più presa da questa strana creatura innocente e pericolosa...


Ammetto che - ahimé! - mi capita davvero raramente di comprare un libro e di leggerlo subito. La mia lista "da iniziare" conta un numero infinito di libri, quindi i nuovi arrivi spesso e volentieri finiscono in fondo ai miei pensieri. L'eccezione che ho fatto per Di me diranno che ho ucciso un angelo non è stata infatti voluta: avevo voglia di qualcosa di molto corto da alternare ad un'altra lettura che mi stava un po' annoiando ma, siccome sono una frana a leggere più romanzi contemporaneamente, avevo pensato di leggiucchiare giusto i primi capitoli per vedere come fosse. E poi niente, visto il numero di pagine molto ridotto ho deciso di terminarlo. Se la recensione sarà breve non è perché ho poco tempo o poca voglia, ma semplicemente perché non trovo nulla da dire sul libro.. e sì, nel caso ve lo chiedeste, non è una cosa positiva.
Questo romanzo era nella mia Wish List da tantissimo tempo ed ero tanto felice di averlo ricevuto grazie ad uno scambio. Ad essere onesta non mi ero nemmeno presa la briga di andare a cercare qualche recensione sui siti libreschi, non so perché, ho semplicemente deciso che volevo leggerlo e quando me ne è capitata l'occasione l'ho preso ad occhi chiusi.
Sono rimasta delusa? Vedendo il misero voto che ho deciso di assegnargli si direbbe di sì, ma in realtà non è esattamente così, perché da questo libro non avevo la minima idea di cosa aspettarmi.. l'ho letto un po' così, quel che viene, viene.
La lettura è stata molto strana e particolare, penso che la storia scorra molto bene e lo stile dell'autrice, poetico e leggero, sia molto carino. Il problema è il contenuto, perché io questo romanzo proprio non l'ho capito. Ci troviamo davanti ad un lavoro che non viene sviluppato su una trama vera e propria, ma su dialoghi e scene a sé, e che quindi non è riuscito ad appassionarmi per niente. Non lo trovo un brutto lavoro, anzi, l'autrice attraverso la figura di un angelo, estraneo ai sentimenti, ci fa riflettere sull'animo umano e su ciò che per noi è tanto importante: la vita, l'amore, la libertà. Questi pensieri, un po' filosofeggianti, danno vita a frasi poetiche e "belle da leggere", ma che a livello di emozioni non regalano niente di più che una storia ricca di parole deliziose ma povera di contenuto. Questa fiaba moderna, perché solo così può essere definita, mi ha ricordato un po' Il piccolo principe, altra lettura che non sono mai riuscita ad apprezzare, ma forse sono troppo poco profonda per capirne l'affascinante significato che in tanti hanno colto. A me proprio sfugge.
Mi rendo conto di aver detto poco o niente ma, come avevo anticipato, questo romanzo mi ha lasciata totalmente indifferente, non l'ho trovato né brutto, né pessimo o scritto male, ma non ha saputo coinvolgermi né interessarmi.. se non lo leggevo era lo stesso, ecco. Delle belle frasi non bastano a fare un buon libro.
Di me diranno che ho ucciso un angelo è una storia delicata e onirica che prende poco tempo, il mio parere va preso con le pinze perché è il tipo di lettura che può emozionare, ma deve piacere il genere. A me purtroppo non ha fatto né caldo né freddo e me ne dispiaccio, ma sono sicura che troverà tanti altri lettori in grado di apprezzare più di me tutte queste metafore sulla vita e sull'amore.


I consigli dell'Antro:
Cibo/bevanda: meringhe
Da leggere: in viaggio sul treno
Voglia di: una lettura molto leggera

9 commenti:

  1. A me invece la storia di Gisella è piaciuta moltissimo! Come "Il piccolo principe" anche "Di me diranno che ho ucciso un angelo" è una fiaba con un messaggio che, secondo me, viene percepito in maniera diversa a seconda dello stato d'animo del lettore. Peccato non ti sia piaciuto!

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    1. Verissimo, infatti come dicevo non l'ho trovato brutto, semplicemente non rientra nei miei gusti :)

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  2. Concordo con Sara. Peccato, sì :)

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    1. Ciao Mik! Purtroppo è proprio un genere che a me non lascia nulla, non riesco a coglierne la bellezza.

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  3. Beh non lo avevo trovato eccezionale e il filosofeggiamento (come nel caso de Il piccolo principe) non mi fanno impazzire, però avevo dato 3 stelline a questo libro, anche se confesso di averlo totalmente dimenticato, il che non è un segno positivo!

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    1. Ciao Ila! Uno dei problemi principali per me è stato quello: durante la lettura non mi ha detto niente e appena l'ho terminato non mi ha lasciato niente, questo per me basta a bocciarlo :)

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  4. mi spiace non ti sia tanto piaciuto :( io appena l'ho visto in libreria ho subito pensato di doverlo leggere perchè ne sono curiosissima!

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  5. Dal titolo non mi attirava, ma poiché lo hai paragonato al piccolo principe mi hai incuriosita...

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  6. Questo romanza mi ha sempre incuriosito ed è stato per molto tempo tempo nella mia WL ma tra il prezzo a mio parere un pò altino per le poche pagine e le mille recensioni negative che ho visto/letto non l'ho mai acquistato ed è poi finito nel dimenticatoio. La tua è stata l'ennesima recensione che mi ha fatto ringraziare di non averlo preso :)

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