Recensione: "Shapira e le ombre della luce"

Buonsalve Lettori!
Com'è iniziata la vostra settimana? Siete in forma? Io continuo a non capire che razza di tempo fa qui da me, visto che passiamo da giornate afose a diluvi universali.. mah! Meteo a parte, sono qui per recensirvi Shapira e le ombre della luce, una lettura carina per cui ho avuto il piacere di posare per la cover.

 «Allora, vorrei essere una strega buona e, con i miei poteri, agire sempre in difesa del bene.»

Titolo: Shapira e le ombre della luce

Autore: Roberta Selleri

Prezzo: 17,90 €

Pagine: 210

Pubblicazione: 2014

Editore: David and Matthaus

Valutazione

Trama: Shapira si sveglia in un luogo oscuro e misterioso, destata dal rumore del lento gocciolare da un umido soffitto. Una prigione, un terribile luogo e una ferita alla testa di cui non ricorda nulla. Il suo carceriere, con gli occhi cattivi che sbucano da uno spioncino della porta, la chiama “Strega Shapira” e le preannuncia una fine terribile. Cosa è successo? Perché si trova in quel luogo orrendo? La donna, in preda allo smarrimento, sforza la mente per cercare di ricordare e torna con la memoria al magico regno di Dunya, dove il cielo è rischiarato da due soli, dove le dimore sono castelli circondati da fitte boscaglie e gli abitanti maghi, cavalieri o strane creature magiche. In uno di quei castelli Shapira ricorda di essersi trovata anni prima e di aver cominciato il suo tirocinio da maga, tra lo studio di antichi libroni e alambicchi in ebollizione. Piano piano era riuscita a dar vita a Sfrisolo, un simpatico e strampalato servitore, trasformando un pesce acquistato al mercato, e a diventare una strega provetta. Ma tante insidie e battaglie la attendevano…

So che può sembrare sciocco, ma ogni volta che mi trovo a posare per la copertina di un libro, automaticamente mi ci affeziono. Sarà che durante la lettura mi capita spesso di guardare la cover del romanzo in cui sono immersa, e vederci la mia figura (anche se quasi irriconoscibile, come in questo caso), è sempre emozionante.. o forse è perché cerco di dare molta visibilità al libro sia sul blog che sui Social Network e finisco così per sentirlo un po' mio, non lo so, fatto sta che è sempre una gioia immensa poter leggere questi romanzi.
Nel caso di Shapira non sapevo davvero cosa aspettarmi anche perché, nonostante la prima edizione sia stata pubblicata nel 2012, il libro non sembra aver avuto molto visibilità e non ho quindi avuto modo di leggere altri pareri o recensioni per farmi un'idea di cosa mi aspettava in queste pagine. Tutto sommato posso dire di essere rimasta piacevolmente sorpresa, nonostante sia un romanzo che vanta sì parecchi pregi, ma anche diversi difetti.
Solitamente nelle mie letture non amo trovare sogni descritti o flashback, come nel caso di Shapira, ma l'autrice ha saputo padroneggiarli piuttosto bene e così non mi hanno dato fastidio, che già di per sé è una novità. La cosa buffa di questo libro è che ancora adesso non riesco ad inquadrarlo del tutto. La storia e i personaggi sono sviluppati bene e sembrano parlare ad un pubblico di lettori adulti, ma i discorsi e alcune scene un po' sciocche sembrano collocarlo tra i Fantasy per bambini.. non so esattamente se al momento della stesura l'autrice avesse scelto a che tipo di target di lettore rivolgersi, fatto sta che io non saprei proprio come etichettarlo.
Forse a livello di stile narrativo mi aspettavo qualcosa di più, invece ho trovato molte belle descrizioni riguardanti i paesaggi, gli abiti e gli edifici, ma i discorsi risultano un po' sempliciotti, qualche volta poco credibili, così come l'ingenuità della protagonista.
Bisogna anche prendere in considerazione che, come viene scritto nella quarta di copertina, questo romanzo nasce da una crisi d'identità scoppiata ai quarant'anni dell'autrice, e che quindi immagino sia una sorta di sfogo, un modo per liberarsi di un peso attraverso la scrittura. È un libro molto personale quindi, che però io, da lettrice, posso valutare solo sotto forma di romanzo.
Tutto sommato è stata una lettura piacevole e fresca, che mi ha fatto trascorrere qualche ora spensierata, immersa in un mondo magico fatto di avventura e incantesimi, dove l'amore e l'amicizia hanno un grande valore e la fiducia in sé stessi può portare alla salvezza.
Lo ricorderò sicuramente con affetto e lo custodirò nella mia libreria per ammirarlo di tanto in tanto, anche se non mi ha regalato emozioni particolari. Chissà, forse lo rileggerò tra qualche anno, in un periodo di grandi cambiamenti, quando avrò bisogno di una storia rassicurante capace di ricordarmi che, nonostante le insicurezze e le paure, ciò che conta è quello che abbiamo nel cuore.

I consigli dell'Antro:

Cibo/bevanda: vino speziato

Da leggere: d'estate
Voglia di: magia e avventura