venerdì 5 giugno 2015

Recensione: "Le anatre di Holden sanno dove andare"

Bentornati Lettori!
Nonostante ieri abbia trascorso tutto il pomeriggio all'ospedale con 30° e mia sorella in preda ai dolori dell'appendicite, oggi ho già in serbo una nuova recensione per voi! Parliamo del romanzo d'esordio di un'autrice giovanissima che mi ha piacevolmente sorpreso nonostante la brevità della storia. Fatemi sapere se vi incuriosisce o se lo avete letto!

 Il brillante esordio di una diciottenne geniale.

Titolo: Le anatre di Holden sanno dove andare
Autore: Emilia Garuti
Prezzo: 12,00€
Pagine: 141
Pubblicazione: 2015
Editore: Giunti


Valutazione
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Trama: Una allergia diffusa verso l'ipocrisia degli adulti, a partire da quegli immaturi dei suoi genitori, l'orrore puro per gli happy end e le soluzioni preconfezionate e, soprattutto, una voglia matta di dare del filo da torcere a ''Denti L'Oréal'', la psicologa col muso da lucertola che mamma e papà pagano profumatamente per mettere un freno ai suoi colpi di testa. Questa è Will, per la precisione Willelmina, l'eroina irriverente e sognatrice di questo libro, che, come un lupo ferito, ha decisamente smarrito il branco. Nell'arco di un settembre nero che chiude l'ultima estate da liceale, mentre i suoi coetanei si fanno elettrizzare dalle mille luci della vita universitaria, Will si aggira senza meta come un'aliena su un pianeta sconosciuto. Unico scudo: l'ironia. E la musica, certo. E improvvisamente Matteo, il ragazzo strano e ''poco collaborativo'' della sala d'attesa, che la rincorre per mezza città nel tentativo di riportarla indietro. Che cosa vuol dire davvero essere giovani? E quanto costa l'autenticità?


Recensire questo breve romanzo dovrebbe essere piuttosto semplice, visto che si tratta di una lettura veloce e leggera, eppure mi trovo un po' in difficoltà a parlarne. Provo sentimenti discordanti per questo libro, ma se cerco di soppesare i pro e i contro potrei arrivare alla conclusione che, al di là dei difetti, è una lettura che mi sento di consigliare. Non so se ho semplicemente trovato la lettura giusta al momento giusto, fatto sta che l'ho divorato in una giornata e mi ha regalato qualche ora davvero piacevole, complice il fatto che la Giunti ha scelto una veste grafica accattivante ma, soprattutto pulita e sincera. Le anatre di Holden sanno dove andare mi ha permesso di leggere esattamente la storia che mi ero immaginata, quindi sono rimasta soddisfatta.. non è semplice trovare un romanzo che venga pubblicizzato e venduto esattamente per quello che è. In questo caso il simpatico esordio nato dalla penna di un'autrice giovanissima prometteva un piccolo classico sulla paura di crescere, e così è stato.
La storia non è delle più originali, ma affronta tantissimi temi che non mi annoiano mai e che è sempre positivo trovare nei libri, in particolare si toccano tematiche come il suicidio, la paura di prendere delle decisioni e il disagio che tutti, almeno una volta da adolescenti, abbiamo provato. La protagonista mi è piaciuta molto, anche se non sempre ho condiviso le sue reazioni, trovandole un po' infantili o esagerate. Tuttavia, Will è una ragazza tosta e scontrosa, che vive male gli anni dell'adolescenza e, in particolare, è terrorizzata dal futuro.


A chi si è fermato e non sa dove andare, a chi si sente fuori sincrono, fragile, confuso e sbagliato. A chi è giovane adesso e a chi non lo è più, ma ha buona memoria. Tutti, almeno in una fase della vita, abbiamo potuto dire: io sono Will.

La cosa che mi è piaciuta di più di questa lettura è stata l'abilità che l'autrice ha di buttare fuori e descrivere le paure della protagonista, in modo semplice e ironico riesce a far immedesimare il lettore nei pensieri di Will, facendolo entrare nella sua testa.
La storia è molto veloce e scorrevole, ho amato alcune scene in cui mi sono rivista moltissimo, mentre altre le ho trovate poco brillanti e un po' superficiali, ma a conti fatti la trama è scorrevole e si legge con molto piacere e con curiosità. Il suo punto di forza è senza dubbio lo stile dell'autrice, spigoloso e sincero, che senza mezzi termini butta in faccia al lettore l'indecisione e la sfrontatezza di una diciottenne alla ricerca della propria strada che non ha paura di dire ciò che pensa, e al tempo stesso è terrorizzata dal mondo che la circonda.
La prima parte mi è sicuramente piaciuta di più, trovo che nella seconda la storia si perde  un po' e alcuni eventi sono un po' privi di senso e poco approfonditi.. l'unica nota negativa che però mi sento di citare come tale è il finale, rovinato da quello che potrebbe essere un colpo di scena, ma che lascia un po' l'amaro in bocca. Poteva benissimo essere evitato, secondo me.. avrebbe lasciato il lettore più soddisfatto della lettura, ma tant'è.
Un classico romanzo adolescenziale, ma scritto in modo sincero e divertente, autocritico quanto basta e adatto a tutte le età perché, come dice la citazione, tutti almeno una volta ci siamo sentiti come Will: impauriti, spaesati, sbagliati. Sapere che non siamo soli ad affrontare questa battaglia interiore contro la vita può essere una salvezza, il che mi porta a consigliare questa lettura, per quanto non racconti niente di particolarmente nuovo o originale.. ha i suoi difetti, ma secondo me ne vale la pena, è un romanzo interessante che può essere utile anche agli adulti che hanno figli o che lavorano con i giovani, si legge in un soffio ed è scorrevole e a tratti fa sorridere. Sono felice di averlo letto, e non escludo che un giorno potrei riprenderlo in mano, anche solo per fare un tuffo nei ricordi.

I consigli dell'Antro:
Cibo/bevanda: patatine fritte
Da leggere: sul bus o sul treno
Voglia di: una lettura ironica

5 commenti:

  1. Sembra interessante... certo, il titolo richiama molto Il giovane Holden ma anche dalla trama ci sono dei richiami. Di sicuro però penso che non lo leggerò, non per il momento almeno. :) In ogni caso, grazie per la recensione: sei riuscita ad analizzare obiettivamente i vari aspetti del romanzo come sempre! ;)

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    1. Sono contenta che la recensione ti sia comunque piaciuta ^^

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  2. Ne ho sentito parlare male, ma comunque un pò mi ispirava..

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    1. Ciao Ile! Ho letto anche io parecchie recensioni negative e in parte concordo, visto che neanche la mia è positiva al 100% :) non me la sono sentita di bocciarlo perché alcune cose mi sono comunque piaciute. Penso che sia una di quelle letture che va presa con leggerezza, non è un capolavoro, ma può lasciare qualcosa di carino se letto al momento giusto.. per me è stato così, magari se lo avessi letto in un altro periodo non mi sarebbe piaciuto, non lo so, ma come dicevo nella recensione è capitato al momento giusto ^^

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  3. Bella recensione, mi avevi già incuriosita nel video delle letture e aspettavo di leggerla per approfondire un pochino. Non so se sarebbe esattamente una lettura piacevole per me in questo periodo ma lo terrò in considerazione per il futuro.
    Mi spiace per tua sorella, le auguro di stare meglio :)

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