giovedì 21 maggio 2015

Recensione: "Fidati di me"

Benritrovati Lettori!
Un'altra settimana giunge (quasi) al termine e io, dopo essermi svegliata con le montagne innevate fuori dalla finestra, sono qui con una nuovissima e purtroppo non poco negativa recensione! Oggi voglio parlarvi di Fidati di me, uno YA che prometteva bene, ma che si è rivelato una grande delusione. Ringrazio tanto la Giunti per l'omaggio, che come sempre è stata gentilissima a mandarmene una copia.

  Per tutti i lettori di Jamie McGuire, per i più giovani..
e non solo, una nuova, imperdibile storia d'amore.

Titolo: Fidati di me
Autore: Jessa Holbrook
Prezzo: 12,00€
Pagine: 304
Pubblicazione: 2015
Editore: Giunti


Valutazione
Trama: Una storia seria quella tra Sarah, chitarrista, e Dave, voce: non solo fanno parte della stessa band, i Dasa, ma sono anche migliori amici, complici e per giunta fidanzati.Un'intesa perfetta, sì, ma solo sul palco... Quando Sarah diventa improvvisamente l'oggetto delle attenzioni di Will, il ragazzo più popolare della scuola, capisce immediatamente cosa vuol dire essere davvero attratti da qualcuno. Con un fisico da urlo, gli occhi azzurri come il cielo e la fama di seduttore incallito, Will non è solo tremendamente sexy ma è anche intelligente e ironico, e stare vicino a lui provoca in Sarah emozioni finora sconosciute. Basta un bacio, un unico bacio, e il mondo intero si stravolge... Perché con Dave non è mai stato lo stesso? E soprattutto, Will è preso quanto lei? In fondo lui sta con Trish... Ma l 'attrazione è così forte che né Will né Sarah possono resistere e cominciano a frequentarsi all'insaputa dei loro fidanzati. Da una parte la presenza rassicurante di Dave, dall'altra il brivido dell'ignoto con Will: per Sarah sarà un'estate molto difficile... Fresca, coinvolgente e sensuale. La storia di un momento magico e irripetibile: il primo grande amore.


Recensione un po' così oggi, ultra veloce. Parto in quarta senza tante cerimonie perché onestamente di questo libro mi è rimasto poco o niente e non ho voglia di spenderci troppe parole. Che non mi è piaciuto ormai lo hanno capito anche i muri, ma non pensavo che lo avrei detestato fino a questo punto! Riavvolgiamo per un istante il nastro però, perché devo fare una precisazione sulla copertina orrenda scelta da Giunti. Di questo romanzo io vi avevo già parlato a dicembre scorso nel post  Libri più attesi del 2015, dove lo avevo appunto citato come uno dei romanzi che attendevo con più ansia. Quando è stato finalmente tradotto avrei dovuto fare i salti di gioia.. e invece, per un momento, sono stata tentata di rifiutare l'offerta di recensirlo. Vuoi per il cambio di titolo e di copertina, vuoi perché veniva paragonato a Uno splendido disastro, ho davvero temuto il peggio.. e purtroppo il mio istinto non si sbagliava.
Ma si sa, è difficile tenere a freno la curiosità di una lettrice!
Un incubo che diventa realtà, ecco cos'è stato per me questo romanzo. Avevo una paura folle di trovarmi davanti una scopiazzata mal scritta dell'odiosa storia della McGuire, e così è stato. L'ho detestato un po' meno perché, essendo indirizzato ad una fascia d'età più giovane rispetto a Uno splendido  disastro, in queste pagine (unica nota positiva del libro) si possono trovare poche scene di sesso, e sempre poco descritte, e per fortuna niente violenza. A parte questo, il succo del discorso è sempre il solito: lei è una palla al piede, indecisa e ingenua, con una migliore amica fastidiosa anche solo quando respira e un fidanzato adorabile e bellissimo, ma un po' noiosetto. Il resto lo avete già indovinato, vero? Ovvio, entra scena il classico cattivo ragazzo ed ecco a voi uno dei triangoli più ridicoli della storia, uno di quelli squallidi in cui la protagonista si butta tra le braccia del primo che passa perché, apparentemente, il cervello deve aver smesso di funzionarle a pagina 2.

«È stata solo una cosa mia?»
Era una domanda sconsolata, perfetta. Un paio di fari spuntarono in fondo al viale e mi privarono del piacere di scrivergli una risposta lunga e ponderata. Faceva freddo ma non me ne accorgevo quasi. Mi sentivo ancora in colpa, però la vergogna era scomparsa.
Digitai la risposta il più in fretta possibile. Premetti INVIO e misi via il telefono. Era già nell'etere, stava viaggiando nella notte.
«No, non è stata solo una cosa tua.»

La trama fa acqua da tutte le parti, non tanto per quello che racconta, ma per quello che manca. La Holbrook ha voluto mettere in evidenza solo le parti fondamentali della storia, schizzando da una scena all'altra come una pallina da flipper, dimenticandosi completamente che un romanzo, per stare in piedi, ha bisogno anche di una solida struttura. Fin dalla prima pagina il lettore viene catapultato al centro della storia e per tutto il corso del romanzo si salta di scena in scena senza quasi un filo logico, sembra quasi che l'autrice abbia voluto concentrarsi solo sugli avvenimenti importanti eliminando tutto ciò che solitamente si trova in un romanzo tra una scena l'altra. Non c'è quotidianità in queste pagine, e di conseguenza dei protagonisti sappiamo poco o niente, se non quello che dicono in presenza della protagonista. Tutto ciò che ruota intorno al triangolo amoroso è semplicemente inesistente: casa, genitori, scuola. Tutto viene a malapena accennato o omesso del tutto, giusto per risparmiare tempo e pagine, tanto che a pagina 20 'sti due avevano già la lingua nella bocca dell'altro, senza un minimo di senso.
Il risultato è una sfilza di personaggi privi di spessore e piatti, che non sono riuscita né ad odiare né ad apprezzare, salvo il bad boy di turno, Will, che in alcune scene salta fuori con frasi che mi hanno fatto cadere le braccia, del tipo che se avesse cercato di abbordare me con perle del genere gli avrei riso in faccia per mezz'ora, prima di prenderlo a testate.
Colpi di scena inesistenti, una trama striminzita e uno stile narrativo per niente degno di nota. Un triangolo che più brutto non si può, personaggi che non sanno di niente e una brutta copertina. Devo dire altro? Più che bocciato, direi bruciato. Nel senso che mentre lo leggevo ho pensato più volte che sarebbe stato d'incanto nel camino acceso.
Ma tornando seri, non ho davvero niente da dire. Si è rivelata esattamente la scopiazzata soft di Uno splendido disastro che tanto temevo e non ci penso nemmeno a consigliarlo. Ci sono tanti YA meritevoli nelle librerie, perdere tempo con questo sarebbe assurdo, manca proprio di profondità e le poche idee interessanti presenti nella trama vengono sviluppate male o dimenticate del tutto, la tipica lettura che una volta girata l'ultima pagina non lascia niente.
Poco emozionante, poco interessante, ma sicuramente scorrevole, forse l'unica nota positiva di tutto il romanzo. Storia d'amore un fico secco, Lettori! Io ho trovato solo un tira e molla noioso, che non regala niente di nuovo al panorama degli YA usciti fin'ora.


I consigli dell'Antro:
Cibo/bevanda: sciroppo all'arancia
Da leggere: durante le vacanze estive
Voglia di: una lettura molto leggera

12 commenti:

  1. mamma mia, che cantonata! mi sono venuti i brividi a leggere "mi è rimasto poco o niente e non ho voglia di spenderci troppe parole"! O.O significa che veramente ci faresti un falò! è un libro che avevo visto in giro, ma boh non mi ispirava quasi per nulla...
    una cosa però te la devo dire, Seli: complimenti per la schiettezza (a volte rude, ma ci sta tutta!) della recensione. come dicono i romani, quanno ce vò, ce vò! ;) Un baciooo :***

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    1. Ciao Ila! No davvero, brutto brutto brutto! Avrei dovuto capirlo quando è stato paragonato al libro della McGuire, ma ho voluto dargli una possibilità e ho fatto proprio male, purtroppo.
      La sincerità non mi manca.. recensire ormai è il mio modo per analizzare le letture e per capire cosa davvero mi hanno lasciato, se mi imbatto in una schifezza ho proprio bisogno di sfogarmi, non posso farci niente xD occhio che la prossima sarà addirittura peggio!

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  2. Accipicchia, devo dire che ti è piaciuto tantissimo questo libro.. Mi sa che lo metterò nella lista nera dei libri..

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    1. Ciao Crippe! Io sono la prima a dire che, se un libro ci ispira, è giusto dargli una possibilità senza tenere troppo conto delle recensioni altrui. Ma se si ha voglia di un bel YA si trova di molto meglio, devo essere onesta.

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  3. Allora? A quando il falò? XD
    Comunque non so come facciano a leggere queste cose. I romanzi rosa(che siano YA o meno) sono un ambiente molto pericoloso, è difficile trovare qualcosa di valido.
    Una mia amica ama le trame alla "Uno splendido disastro" e li sta leggendo tutti oh! Ed io, nella mia mente, sono tipo "Ma perché?". Ma poi, il bad boy deve sempre starci? Una volta passata la fase dell'innamoramento non ti renderai conto di stare solo con uno st****o? Una cosa è stuzzicarsi, un'altra è stare con un idiota.
    Ma che poi ste tizie(ma anche tizi, eh) fanno sesso con chiunque. Per carità, il sesso non è un male, ma farlo con chiunque sminuisce il suo valore, personalmente.

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    1. Ninfa, il falò per fortuna non posso più farlo perché, appena voltata l'ultima pagina, l'ho messo in scambio, quindi non è più tra le mie mani. Ma aspetta settimana prossima, quando pubblicherò la recensione de "L'anello dei Faitoren".. lì sì che ci sarà da piangere!
      Guarda, io sono d'accordo con te.. ho sempre avuto un debole per i "belli dannati", ma a patto che la cosa si limiti ad un po' di sbruffonaggine e qualche punzecchiamento.. le frecciatine mi piacciono, ma questi personaggi stile Uno splendido disastro ecc sono semplicemente stronzi, che diavolo ci può trovare una di bello? Boh!

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  4. Ciao Rowan! Dalla trama a me è subito sembrato il tipo YA per ragazzine facilmente impressionabili, adatto per l'aria che tira adesso sul mercato... E mi sembra anche abbastanza banale come trama. Dopo la tua recensione credo che me ne terrò alla larga! :)

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    1. Ciao Chiara! Sì, non c'è alcun dubbio sul fatto che sia stato pubblicato solo sull'onda del successo degli ultimi YA. Peccato, perché questo genere riserva davvero delle piccole perle, ma finché le CE si ostinano a tradurre solo idiozie simili perché vendono possiamo pure metterci l'anima in pace.

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  5. Abbandonato dopo la scena del capanno, non ho avuto proprio voglia di continuarlo e a quanto leggo ho fatto decisamente bene.
    Idem per L'anello dei Faitoren XD I libri di quel mese della Giunti sono stati un disastro :(
    Speriamo che i prossimi siano più belli.

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    1. Mamma mia, non parliamo dei Faitoren.. che ciofeca! Ho la recensione programmata per settimana prossima, non ti dico quante gliene ho dette -.-" guarda, come già ti dicevo io sono arrivata in fondo solo perché erano omaggi, niente di più. Questo mese infatti non ho chiesto nulla.

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  6. Grazie al cielo non è il mio genere, leggo poche storie d'amore perché temo di trovare sempre la stessa storia...

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    1. Ciao cara :D a me le storie d'amore non dispiacciono, ma questi YA non li reggo proprio ç___ç è davvero difficile trovarne qualcuno valido. Peccato, perché come genere è interessante!

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