venerdì 12 dicembre 2014

Recensione: "Niente è come te"

Lo avete tanto atteso, e finalmente sono pronta a recensirvi il nuovo lavoro di Sara Rattaro, Niente è come te. Questo romanzo mi avrà fatto cambiare idea su di lei, oppure sarà stata l'ennesima delusione? Purtroppo, lo ammetto, quella che segue non sarà una recensione positiva.

Non credevo di essere speciale.
Ma tu hai lottato per me. E ora saremo una famiglia.



Titolo: Niente è come te

Autore: Sara Rattaro
Prezzo: 14,90 €
Pagine: 220
Uscita:  2014
Editore: Garzanti

Valutazione
Trama: Due scatole colme di libri, pupazzi e tante fotografie. Tutto il mondo di Margherita è racchiuso in quelle poche cose. In spalla il suo adorato violino e tra le mani un biglietto aereo per una terra lontana: l'Italia. La terra dove è nata e che non rivede da quando è piccola. Ma ora è lì che deve tornare. Perché a quasi quindici anni Margherita ha scoperto che a volte è la vita a decidere per noi. Perché c'è qualcuno che non aspetta altro che poterle stare accanto: Francesco, suo padre. Il suono assordante dell'assenza di Margherita ha riempito i suoi giorni per dieci anni. Da quando sua moglie è scappata in Danimarca con la loro figlia senza permettergli di vederla mai più. Francesco credeva fosse solo un viaggio. Non avrebbe mai pensato di vivere l'incubo peggiore della sua vita. Eppure, ora che Margherita è di nuovo con lui, è difficile ricucire quello che tanto tempo prima si è spezzato. Francesco ha davanti a sé un'adolescente che si sente sbagliata. Perché a scuola è isolata dai suoi compagni e a casa passa le giornate chiusa nella sua stanza. Ma Francesco giorno dopo giorno cerca la strada per il suo cuore. Una strada fatta di piccoli ricordi comuni che riaffiorano. Perché le cose più preziose, come l'abbraccio di un padre, si possiedono senza doverle cercare. E quando Margherita ha bisogno di lui come non mai, Francesco le sussurra all'orecchio poche semplici parole per farle capire quanto sia speciale: "Niente, ma proprio niente, è come te, Margherita".


Io sono convinta che ogni autore, anche quello che più ho detestato, meriti una seconda possibilità. Fermandomi ad un solo libro ho sempre il timore di aver scelto semplicemente il romanzo sbagliato o di averlo letto in un brutto periodo, quindi preferisco sempre concedere il beneficio del dubbio e fare un secondo tentativo.
Dopo aver detestato Un uso qualunque di te, qualche anno fa, ho deciso di dare un'altra chance a Sara Rattaro leggendo questo suo nuovo libro, Niente è come te. La trama è profonda e promette emozioni forti, intense e toccanti. Io, purtroppo, mi trovo ad andare controcorrente per la seconda volta. Ci ho provato, ho iniziato questo romanzo senza pregiudizi, al contrario, speravo davvero che mi avrebbe fatto cambiare idea, ma niente, non condivido l'entusiasmo delle altre lettrici che lo hanno lodato come uno dei libri più belli di tutti i tempi.
Sara Rattaro ha il pregio di usare per le sue storie temi di attualità, in questo caso si parla di Margherita e Francesco, di una figlia e di un padre che per dieci lunghi anni sono rimasti separati e che d'un tratto, per il più tragico dei motivi, si trovano a convivere senza quasi conoscersi. Una storia che aveva tutte le carte in regola per entrarmi nel cuore, io che da quando sono mamma leggo in modo diverso da prima. Mi urtano le storie drammatiche sui bambini, sulla perdita dei propri cari, sulle tragedie.. l'amore di essere mamma mi trasforma in una lettrice più sensibile. Eppure, leggendo Niente è come te, ho avuto la conferma che io e la Rattaro non andremo mai d'accordo. Se le trame dei suoi libri mi attirano e mi conquistano, lo stesso non posso dire del suo stile. Una buona storia non basta a fare di un libro un capolavoro, soprattutto quando, come in questo caso, il coinvolgimento è pari a zero.
Questa donna mi fa andare in catalessi non appena apro il libro.
Ecco, l'ho detto.
Le continue riflessioni filosofico-moraleggianti, alternate a quelle sdolcinate da Baci Perugina, sono un mix letale che ogni volta mi stende. Del tipo che preferirei andare a lavare i piatti anziché aprire il libro. Una lagna, ecco cosa sono le storie di questa autrice.. io non le reggo proprio. Il libro è costellato da queste frasette in corsivo - che non ci è dato sapere da chi sono pronunciate, pensato o che diavolo c'entrino con la storia - che sono di una banalità imbarazzante, quelle frasi da orticaria che si trovano su Google digitando "frasi romantiche". Le rose sono rosse, le viole sono blu, dolce è lo zucchero, ma non quanto sei tu.
Ci siamo capiti, no?
Inutile, poi, il doppio punto di vista dei personaggi. I capitoli sono brevissimi e frammentati, ci sono duecentomila stacchi, le scene iniziano e finiscono così, senza una logica, come se stessimo assistendo ai pensieri sconnessi di due persone e il fatto di avere il POV sia del padre che della figlia distoglie l'attenzione dalla trama vera, che già di per sé si reggeva in piedi a fatica.
Raccontare una storia, per una brava scrittrice, significa riuscire a farla vivere ai propri lettori. In questo la Rattaro proprio non riesce, non con me almeno. Trovo il suo stile freddo e distaccato, come se si limitasse a raccontare i fatti avvenuti senza farsi coinvolgere. Avete presente quando guardate un telegiornale, e il presentatore riesce a mantenere un'espressione totalmente piatta mentre riporta notizie di stragi e guerre? Questa è l'immagine che ho della Rattaro. Banale, davvero troppo.
La storia di Margherita e Francesco non mi ha lasciato nulla, è una lettura che si trascina lenta e nonostante la brevità l'ho trovato noioso e scontato.
Bocciato, perché se dopo 220 pagine un libro non mi ha fatto battere ciglio ne deduco che qualcosa sia andato storto.
Però non posso negare che le fan di questa scrittrice siano tantissime, quindi un motivo ci sarà.
Per quel che mi riguarda posso dire una cosa: sono felice di averle dato una seconda possibilità, ma ho solo avuto la conferma che tra noi non c'è nessun feeling. Peccato!


I consigli dell'Antro:
Cibo/bevanda: focaccia salata
Da leggere: se amate questa autrice
Voglia di: una lettura breve

16 commenti:

  1. ahahahahahahahah chissà perchè ma mi è tornata in mente questa! http://www.risatissima.it/wp-content/uploads/2014/02/poesia-le-rose-sono-rosse-le-viole-sono-viola.jpg

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  2. Ero indecisa se prenderlo o no, avevo letto il suo primo libro e mi era piaciuto molto.. ma tra la tua recensione e quella di Mik mi sto convincendo a risparmiare i soldi per altre letture.

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    1. Non lo so Moni, è davvero questione di gusti.. come dicevo nella recensione, nel mio caso è proprio lo stile della Rattaro il problema. Non mi prende e non mi trasmette niente, ma era già successo con l'altro suo libro, non è una particolarità di questo nuovo romanzo. Quindi, se il primo ti era piaciuto, magari dovresti dare una chance anche a questo :)

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  3. Wow Rowan, questa è una delle tue recensioni più crudeli e le ho lette tutte (alcune più volte, orai crederai pazza xD ). Non mi attirava per niente questo libro, mi sembrava alquanto banale. Purtroppo sono ben pochi gli autori che riescono a sviluppare bene temi delicati senza farti annoiare o cadere in cliché.

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    1. Ninfa, dici? Ne ho scritte tante negative, questa non mi sembrava tra le peggiori, anzi! xD
      Ecco, hai detto bene, per me la Rattaro è un cliché continuo :( non è per forza un male, diciamo che è una di quelle autrici che non si smentiscono mai, le sue storie hanno sempre le stesse caratteristiche, un po' come Sparks ecc: se ti piacciono, vai sul sicuro con ogni libro, se non ti piacciono, li odi tutti. Sono un po' fatti con lo stampo, insomma. A me lei non piace, quindi non potevo che bocciare anche questo.
      Ma almeno ho avuto la conferma che, semplicemente, non fa per me.

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  4. Ma questa è una stroncatura vera e propria! XD comunque sì, un po' ci rivedo alcune impressioni che ho avuto su "Non volare via". Pensavo che quel distacco che rimane tra lettore e personaggi fosse legato alla storia, che se non era riuscita a farmi coinvolgere fino in fondo era perché alcuni temi erano trattati in modo troppo superficiale ma magari era soltanto quel particolare libro, ecc. ... invece mi fai pensare che sia proprio questo lo stile della Rattaro, e allora posso risparmiarmi il secondo tentativo. Peccato però, perché il mio giudizio non era così drastico e secondo me le sue storie hanno un buon potenziale; d'altra parte, se lo stile rimane questo, mi sa che non è nemmeno nelle mie corde.

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    1. Eh, Codadilupo, quando un libro non piace, non piace.
      Purtroppo no, il distacco di cui parli non era un difetto di "Non volare via", è proprio lo stile dell'autrice. Le sue trame sono molto valide, sono la prima ad ammetterlo, ma sono raccontate in modo così freddo e rigido che per me appassionarmi o affezionarmi ai personaggi risulta davvero impossibile, e questo è ciò che secondo me rende un libro un pessimo libro. Preferisco di gran lunga una storia un po' banale ma che mi faccia emozionare.
      Se un libro non mi emoziona, non scampa alla bocciatura.

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  5. Noooooo dalla cover mi aspettavo un capolavoro .... ahhh mannaggia però mi fido assoluta del tuo giudizio ... se gia dopo un tot di pagine non ti prende piu ..è un problema serio ... nel senso che il libro ha problemi a tenere alta la concentrazione

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    1. Questa è la prova che io e la Rattaro non siamo compatibili, purtroppo :( se però non hai mai letto niente di suo, non snobbarla a priori.. una possibilità dagliela, magari a te piace, chissà! ^^

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  6. Mi piace, di te, il fatto che provi a dare delle seconde possibilità, non è da tutti =)
    Venendo al libro in sé, peccato davvero: dalla trama sembra un libro molto profondo!
    Vero anche che dipende da lettore a lettore, dato che hai parlato del fatto che molte lo osannano... sarei quasi curiosa di leggerlo per vedere verso quale piatto pende la mia bilancia!

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    1. Ah, ma io ci provo sempre Cla! E lo faccio proprio perché mi è capitato molto spesso di amare un libro di un autore e di detestarne il successivo, o viceversa :)
      Certo, se la trama ti ispira una possibilità non negargliela, magari a te il suo stile potrebbe piacere, non si sa mai! :D

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  7. Io della Rattaro ho letto solamente "Un uso qualunque di te" e devo ammettere che mi era piaciuto molto, era riuscito a trasmettermi diverse emozioni, sono curiosa di leggere questo libro per capire se mi piacerebbe o meno!

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    1. Christy, se ti è piaciuto "Un uso qualunque di te", allora penso proprio che anche questo nuovo romanzo potrebbe fare al caso tuo! :D se lo leggi fammi sapere se ti è piaciuto, mi raccomando!

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  8. Wow e io che pensavo fosse davvero bello..ora ho qualche dubbio:/
    Le tue recensioni sono molto chiare e questa mi ha fatto capire che il libro non è poi un granchè e dato che le recensioni positive non mi hanno convinto del tutto mentre questa negativa si non so se lo leggerò

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    1. Ciao Fede! Guarda, come ho detto a diverse altre lettrici nei commenti qui sopra, io una possibilità ti consiglio di dargliela, all'autrice. Forse se devo dare un consiglio ti direi di provare a leggere "Un uso qualunque di te", anziché questo, che mi è piaciuto ancora meno, ma almeno uno prova a leggerlo.. i gusti sono gusti, non si sa mai che a te potrebbe piacere, in quel caso sarebbe un peccato snobbarla solo per una mia recensione, ehehe!

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