Scritta di getto, lasciando le dita libere sulla tastiera, questa recensione vuole essere sì un consiglio di lettura, ma soprattutto uno sfogo personale, perché ci sono libri che devono restare nel cuore e altri che vanno condivisi. La carezza leggera delle primule fa parte di entrambe le categorie e io non vedo l'ora di parlarvene.
La libertà di scegliere è un dono prezioso.
O una feroce condanna.
Autore: Patrizia Emilitri
Prezzo: 15,90 €
Pagine: 264
Pubblicazione: 2014
Editore: Sperling&Kupfer
Trama: L’aria è gelida, a ricordare che l’inverno non è ancora finito. Un cielo plumbeo incornicia i pensieri di Claudia. Il sole sarebbe stato fuori luogo, nel giorno del funerale di sua madre. Lacrime, formalità, pratiche da sbrigare: il triste copione va in scena. Ma qualcosa di insolito accade quel pomeriggio stesso, quando Claudia riceve una strana busta accompagnata dalla lettera di una sconosciuta. La donna le affida un manoscritto inedito, una storia straordinaria di cui la ragazza, aspirante scrittrice, potrà servirsi per arrivare al successo.
Clorinda è ricoverata in una casa di riposo. Ormai la sua vita è quasi tutta alle spalle, così almeno credono gli altri. Ma lei nasconde un segreto che è arrivato il momento di svelare. Una vicenda che ha radici molto lontane, nel giorno in cui Clorinda ha sfidato il proprio destino, scampando alla morte. Per farlo, si è servita di un vecchio quaderno di ricette appartenuto a una donna accusata di stregoneria, e ha attirato su di sé una terribile condanna.
Ora, dopo tutti quegli anni, ha finalmente trovato la persona cui consegnare la propria storia. Qualcuno che condivide con lei molto più di quanto possa immaginare. Qualcuno che, come è stato per lei in passato, dovrà fare una scelta pericolosa.
Clorinda è ricoverata in una casa di riposo. Ormai la sua vita è quasi tutta alle spalle, così almeno credono gli altri. Ma lei nasconde un segreto che è arrivato il momento di svelare. Una vicenda che ha radici molto lontane, nel giorno in cui Clorinda ha sfidato il proprio destino, scampando alla morte. Per farlo, si è servita di un vecchio quaderno di ricette appartenuto a una donna accusata di stregoneria, e ha attirato su di sé una terribile condanna.
Ora, dopo tutti quegli anni, ha finalmente trovato la persona cui consegnare la propria storia. Qualcuno che condivide con lei molto più di quanto possa immaginare. Qualcuno che, come è stato per lei in passato, dovrà fare una scelta pericolosa.
Questo libro mi ha stregata fin da quando l'ho preso tra le mani per la prima volta, anche se ho dovuto attendete un po' di tempo prima di potermici dedicare completamente. È rimasto a guardami dal comodino, con insistenza. "Non c'è fretta, leggimi quando vuoi" sembrava dire. "Leggimi anche al momento sbagliato, se vuoi, tanto mi amerai lo stesso." Ora, i libri non parlano, in teoria, ma questo lo fa. Non so come, non so spiegarvi perché, ma tutto in questo romanzo parla.
E in modo prepotente, anche.
La storia di Claudia e Clorinda è una storia che mi ha lasciato senza fiato, che ha risvegliato in me sensazioni e pensieri assopiti da tempo: l'angoscia, la curiosità, l'orrore. Staccarsi dalle pagine mi era impossibile, l'ho divorato in due notti, perché questo non è un libro che può essere letto di giorno, alla luce del sole, proprio no. Va letto nelle tenebre, nel bel mezzo di un temporale, per assaporarne meglio la magia cupa che ne impregna le pagine.
E questa decisione è stata presa da una donna. Un uomo, pur con tutto l'odio immaginabile, non lo avrebbe mai nemmeno pensato.
No, un uomo no.
Perché un uomo può essere cattivo, ma una donna sa essere feroce.
Guarda il caso, sia cattiveria sia ferocia sono termini femminili.
Rancore e odio sono maschili.
Vendetta è femminile.
Ne sono rimasta incantata fin dalle prime pagine e man mano che andavo avanti ho capito che, pagina dopo pagina, parola dopo parola, il mio cuore si stava legando sempre di più a questo libro capitato tra le mie mani un po' così, quasi per caso. Faccio fatica a parlarne e a trovare le parole giuste, quando trovo una storia che mi si appiccica addosso in questo modo tendo a diventarne un po' gelosa e preferisco tenere per me tutto ciò che ho provato durante la lettura, ma questo è un caso diverso, voglio provarci, perché La carezza leggera delle primule ha innescato in me qualcosa di profondo, un cambiamento. Ci sono libri che ti cambiano la vita, ecco la verità. Io questa storia di maledizioni, vite passate, magia e orrore l'ho sentita mia dalla prima all'ultima pagina ma, lo specifico, non è un romanzo che può piacere a tutti.
È cupo, intriso di dolore, di scelte sbagliate e di morte, così come tutti i libri che mi rimangono nel cuore. La morte, infatti, è la caratteristica che un libro deve possedere per conquistarmi. È un argomento che mi tocca nel profondo e da cui sono irrimediabilmente attratta, ma non in senso negativo. La morte intesa come la fine della vita, come qualcosa di sconosciuto, come una nuova avventura, come qualcosa da accogliere serenamente. A nessuno piace soffrire, eppure questo romanzo mi ha commossa fino alle lacrime e non solo. Ho pianto di rabbia, di tristezza, di dolore. C'è tanta ingiustizia tra queste pagine, in questa storia a metà tra magia e realtà, tanto egoismo, povertà, tanto orrore. Più di una volta ho dovuto chiudere il libro per prendere un respiro. L'ho letto così, trattenendo il fiato come in apnea, e le pause mi sono servite, letteralmente, per non sentirmi soffocare dalle parole.
Non riuscirò a togliermi facilmente dalla testa Clorinda, questo è certo. Strega, madre, amante, donna. Un personaggio che mi ha insegnato moltissimo, che ho amato, odiato, ammirato e in cui mi sono rivista. Ho pregato perché si salvasse, in alcune parti, e in altre ho desiderato che morisse. Ho percorso con lei anni, secoli di difficoltà, di maledizioni con radici lontane e ho scoperto fin dove era disposta ad arrivare per ottenere ciò che voleva. Una cosa però è innegabile: la porterò sempre nel cuore. Claudia, invece, non mi ha lasciato molto, ma non è colpa sua, accanto a Clorinda qualsiasi altro personaggio svanisce.
Morire fa parte della vita, ma i ricordi uccidono di più.
Oggi so che non è stata una buona cosa sfidare il destino già scritto.
Non riuscirò a togliermi facilmente dalla testa Clorinda, questo è certo. Strega, madre, amante, donna. Un personaggio che mi ha insegnato moltissimo, che ho amato, odiato, ammirato e in cui mi sono rivista. Ho pregato perché si salvasse, in alcune parti, e in altre ho desiderato che morisse. Ho percorso con lei anni, secoli di difficoltà, di maledizioni con radici lontane e ho scoperto fin dove era disposta ad arrivare per ottenere ciò che voleva. Una cosa però è innegabile: la porterò sempre nel cuore. Claudia, invece, non mi ha lasciato molto, ma non è colpa sua, accanto a Clorinda qualsiasi altro personaggio svanisce.
Oscuro, forte, maledetto. Ha fatto crollare le mie barriere, ha preso il controllo delle mie emozioni e mi ha cambiata, sono uscita da questa lettura più forte e consapevole di tutto: della vita, della morte, dell'amore e della crudeltà. Mi ha conquistata, e io lo consiglio a voi, con la speranza che faccia altrettanto.
I consigli dell'Antro:
Cibo/bevanda: tisana alle erbe
Da leggere: in una notte di pioggia
Voglia di: una storia profonda e magica
Citazioni:
Citazioni:
Ho consegnato la mia vita di donna a un unico uomo che mi ha giurato amore eterno prima di lasciarmi.
Ma di eterna sono rimasta solo io.
Sopravvivere non è vivere, esistere non è vivere, esserci per forza non è vivere.
wow.. con questa descrizione mi hai fatto venire i brividi.. Visto che ho dovuto lasciarmi alle spalle i libri per concentrarmi a pieno sull'ultimo esame adesso voglio proprio ricominciare.. e mi sa che questo sarà il libro che andrò subito a comprare.. :)
RispondiEliminaCiao crippe! Per me è stata davvero una lettura speciale, mi è rimasto nel cuore. Spero che possa regalare tante emozioni anche a te ♥
EliminaMi attira moltissimo, prima o poi lo prenderò ^^
RispondiEliminaFammi sapere Fede, sarei curiosa di sapere che ne pensi!
EliminaNo basta, lo voglio anche io!
RispondiEliminaSpero possa piacerti, se deciderai di leggerlo! ♥
EliminaGrazie per la bella recensione. Clorinda ne sarebbe felice!
RispondiEliminaGrazie a te per aver scritto questa meraviglia, Patrizia! E grazie per essere passata sul mio blog :)
EliminaHo visto cose molto interessanti, credo ci passerò più spesso. Grazie ancora.
EliminaOooh! Eccola qui la recensione che aspettavo! Bellissima, davvero i miei complimenti. Si vede quanto tu abbia amato questo libro e dopo averla letta anche io non so proprio come fare a resistergli :D
RispondiEliminaGrazie mille Nim, è sempre bello quando capisci di aver trasmesso ai lettori quello che il romanzo ti ha lasciato :D
EliminaCaspita semura bellissimo! Ma devo resistere >< Però lo aggiungo alla mia WL... Recensione bellissima e coinvolgente.
RispondiEliminaGrazie Babuska! Eh anche io dovrei evitare acquisti, quindi ti capisco bene.. ehehehe! :P
EliminaCe l'ho da un po' e rimando oramai da tempo la lettura... Credo che sarà il prossimo libro che leggerò appena finito Opal! Bellissima recensione
RispondiEliminaOpal lo leggerò a breve ^^ fammi poi sapere che ne pensi di questo libro allora!
EliminaSembra un romanzo che davvero promette bene, uno di quelli che meritano di essere letti :)
RispondiEliminaNel mio caso è stato così Chiara *___* come dicevo, non è una lettura facile e soprattutto non è una lettura adatta a tutti, ma secondo me se si apprezza il genere questo è un vero gioiello!
EliminaMi hai incuriosita! Non credo sia il mio genere, ma non escludo neppure di leggerlo prima o poi ;)
RispondiEliminaPeccato Milly :)
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