Finalmente sono pronta a parlarvi di un romanzo che ho amato moltissimo.. ma d'altronde è nato dalla penna di Elisa P. Guerra, quindi non poteva che essere meraviglioso! So già che con le mie parole e i miei pensieri sconclusionati non riuscirò a rendere giustizia alla storia di Dan e Una, ma farò del mio meglio.
"Secondo me è il bello delle storie. Sono così e basta.
E sopravvivono ai loro autori.
Vorrei che anche la nostra storia sopravvivesse."
E sopravvivono ai loro autori.
Vorrei che anche la nostra storia sopravvivesse."
Autore: Elisa P. Guerra
Prezzo: 10,00 €
Pagine: 213
Pubblicazione: 2012
Editore: Einaudi
Trama: Tutto inizia con un libro che si trova nello scaffale sbagliato, in una biblioteca di cui non si conosce il nome. Il libro si apre nel mezzo perché dentro c’è un foglio ripiegato in due. Sul foglio c’è un messaggio scritto da una ragazza. Un coetaneo che frequenta la biblioteca lo trova. I due cominciano a scambiarsi messaggi attraverso il libro. Non si firmano con i loro veri nomi, ma come Una e Dan, i protagonisti di Puck il folletto. Anche se non si riconoscono, forse si vedono tutti i giorni a scuola: è Una la rossa che sorride come se si fosse appena ricordata qualcosa di buffo? È Dan il biondino con gli occhi verdi da gatto che vedono dentro le persone? Dan e Una sembrano due ragazzi come tanti, ciascuno con una storia familiare più o meno diffi cile, con passioni, desideri, paure. Cercano di scoprirsi, si punzecchiano, flirtano, e si rivelano uno all’altra come forse non sarebbero mai riusciti a fare di persona.
A poco a poco, però, dai loro messaggi emerge una realtà sempre più strana e inquietante. Dove si trovano davvero Dan e Una? Che posto è l’Istituto che frequentano insieme a tantissimi altri ragazzi? Si tratta di un collegio? Di una scuola speciale? Di un riformatorio? E perché tutti i giorni devono prendere una medicina che cancella i loro ricordi?
A poco a poco, però, dai loro messaggi emerge una realtà sempre più strana e inquietante. Dove si trovano davvero Dan e Una? Che posto è l’Istituto che frequentano insieme a tantissimi altri ragazzi? Si tratta di un collegio? Di una scuola speciale? Di un riformatorio? E perché tutti i giorni devono prendere una medicina che cancella i loro ricordi?
Cuori di carta è il secondo libro che leggo di quest'autrice, che tanto mi ha incantata con un altro suo romanzo per ragazzi, diversi anni fa. A differenza del primo - Cuorenero che, a dispetto del titolo, non ha nulla a che fare con la storia di Una e Dan di cui parliamo oggi - Cuori di carta non mi ha convinta del tutto, o almeno non da subito. Nelle pagine si percepisce chiaramente quel tocco magico che caratterizza lo stile della Guerra, ma si tratta di un romanzo quasi epistolare e solo attraverso i bigliettini che Una e Dan si scambiano veniamo a conoscere la situazione, i personaggi e l'evolversi della trama.. trama che, dopo pochi capitoli, mi ha letteralmente conquistata! Inizialmente pensavo si trattasse di una leggera storia d'amore tra due adolescenti, ma Cuori di carta è molto più di questo, è un romanzo a tratti distopico che cela un segreto crudele, che mi ha tenuta con il fiato sospeso fino alla fine. Con il passare delle pagine, infatti, veniamo a sapere che Una e Dan si trovano in un Istituto, dove vengono sorvegliati, spronati a praticare sport e dove, ogni mattina, devono prendere una medicina che cancella gradualmente i loro ricordi.
Dan e Una continuano a scriversi e a registrare tutto, finché la realtà, più cruda e feroce di qualsiasi storia nei libri, irrompe nelle loro vite e li costringe a uscire allo scoperto.Poco alla volta, innamorandosi l'una dell'altro senza essersi mai visti, i due ragazzi inizieranno a chiedersi se valga davvero la pena di perdere la memoria e dimenticarsi per sempre, pur di essere curati, e insieme inizieranno ad indagare su quello che si cela dietro alla facciata dell'Istituto.
Inizialmente temevo che una storia del genere, con un pizzico di azione e thriller, potesse perdere il suo fascino se narrata in forma epistolare, ma mi sono dovuta ricredere, l'autrice è stata bravissima a raccontare quest'avventura, che ho trovato sorprendentemente emozionante. Mi sono affezionata moltissimo a tutti i personaggi, anche a quelli secondari - come i due buffissimi amici di Dan, Aramis e Porthos - e ho tifato per loro dall'inizio alla fine, sperando con tutto il cuore che trovassero il loro lieto fine.
Cuori di carta è un romanzo che racchiude tantissimi generi ed elementi che mai avrei pensato potessero amalgamati senza fare un paciugo, ma ancora una volta Elisa P. Guerra ha saputo fare l'impossibile: cogliermi di sorpresa e poi conquistarmi. Nonostante sia indirizzato ad un pubblico piuttosto giovane penso che questo romanzo possa essere apprezzato molto anche dagli adulti, perché Dan e Una non sono solo due adolescenti che attraverso dei bigliettini si innamorano e si punzecchiano, sono anche due ragazzi che hanno voglia di vivere e di scoprire la verità, anziché perdersi dell'oblio, come vorrebbe l'Istituto. La storia di due ragazzi che si sono trovati davanti alla scelta più facile, e insieme hanno trovato la forza di affrontare la strada più ripida e faticosa, prendendo di petto quella vita che tanto li spaventava. Una storia tenera e originale, di amore velato e ingenuo e di amicizia. Una storia di crescita e di diversità, che saprà conquistare ogni tipo di lettore.
Non posso fare altro che consigliarvelo, perché io l'ho davvero amato moltissimo, si è fatto largo nel mio cuore a colpi di parole dolci e riflessioni devastanti, lasciandomi un segno che sicuramente non dimenticherò.
"Anche il mio cuore è di carta, Una. Ma la cosa bella è che tu stai raccogliendo i pezzi a uno a uno e poi li incolli facendo combaciare gli angoli storti e i punti che sembrano non potersi unire e i pezzi dello stesso colore che non si sa mai dove vanno."
I consigli dell'Antro:
Cibo/bevanda: latte e biscotti
Da leggere:.. no, da divorare!
Voglia di: un'avventura leggera
L'ho adorato!!! Quando lei o lui non rispondevano per un po ai bigliettini, mi saliva l'ansia: che gli sarà successo? Mi ha tenuta incollata alle pagine^^
RispondiEliminaE poi ci sono metafore bellissime <3
Voglio leggere anche Cuorenero ;)
Lo stesso vale per me *___* Cuorenero te lo consiglio davvero tantissimo, anche se i seguiti non sono stati pubblicati ne vale davvero la pena!
EliminaCe l'ho in libreria, comprato al Salone di Torino di quest'anno =) non avevo dubbi che fosse una bella storia, spero di leggerlo presto! Sono felice che ti sia piaciuto, comunque ;)
RispondiEliminaÈ una lettura molto veloce, appena puoi buttatici perché sarei curiosissima di sapere cosa ne pensi :D
Elimina*_______*bellissimo....
RispondiEliminaDavvero! ♥
EliminaIo l'ho letto qualche anno fa grazie alla mia migliore amica e mi era piaciuto moltissimo!!! *_* Ho adorato i protagonisti, la storia e il fatto di comunicare tramite bigliettini in un libro! *__* Bella recensione!
RispondiEliminaOk, ora devo assolutamente averlo! *-* mi intriga tantissimo, è aumentata ancor di più la mia curiosità. Devo anche dire però che i romanzi epistolari non fanno per me, tuttavia posso fare un'eccezione.
RispondiEliminasono assolutamente d'accordo con ogni tua parola, anche io ho amato questo romanzo! dovrei leggere Cuorenero, potrebbe piacermi!
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