Ed eccoci qui con la recensione della settimana! Oggi voglio parlarvi di un romanzo che mi è stato gentilmente inviato dall'autrice, e che mi incuriosiva molto. Primo della trilogia Fantasy intitolata L'Ombra del Mondo, La Profezia Dimenticata è un libro davvero sorprendente.
Una chicca al "tra le righe festival": il romanzo di esordio di Vittoria Sacco.
Titolo: La Profezia Dimenticata
Serie: L'Ombra del Mondo #1
Autore: Vittoria Sacco
Prezzo: 16,00 €
Pagine: 254
Pubblicazione: aprile 2012
Editore: De Ferrari
Trama: Il mondo parallelo è riemerso portando con sé un talismano legato ad una profezia e venti di guerra. Le Quattro Terre dovranno scindersi tra l'Alleanza del mondo parallelo, capeggiata dai quattro saggi e incentrata sul culto delle arti antiche e la sua antitesi, l'Impalpabile, sorretta dai maghi e dalle arti alchemiche. I due enti tenteranno una corsa sfrenata per avere dalla loro parte la detentrice del talismano che appartiene alla rara stirpe dei bambini prodigio, esseri con poteri sovrannaturali ed eredi degli antichi avi, fondatori delle Quattro Terre. I due eserciti si scontreranno innumerevoli volte incrociando la vita di diversi personaggi, tra agguati, storie d'amore e ricerche sulla prorpia identità. In uno scenario apocalittico e remoto che può sembrare tuttavia attualissimo, dove distinguere il bene dal male non sarà sempre così semplice, riuscirà la prescelta a lasciarsi guidare da sentimenti nobili e dal suo istinto per riportare le Terre in equilibrio?
Ho iniziato questa recensione in decine di modi diversi, ho scritto e cancellato frasi su frasi, incapace di mettere nero su bianco i miei pensieri riguardo a questo libro, gentilmente inviatomi dall'autrice, ma da qualche parte devo iniziare, quindi cercherò di tirare insieme insieme le idee nella speranza di riuscire a scrivere una recensione non troppo confusa.
Ho deciso di leggere questo primo volume della trilogia così, all'improvviso. Avevo già visto la copertina girovagando su qualche blog letterario, ma non trovandola particolarmente bella (al contrario della cover del secondo volume, che mi piace molto) non mi ero mai soffermata più di tanto sulla storia, cosa che invece ho avuto modo di fare dopo aver scambiato qualche e-mail con la simpatica autrice italiana.
La Profezia Dimenticata è un romanzo particolare e coinvolgente, che ho letto tutto d'un fiato in pochissimi giorni. Non sapevo esattamente cosa aspettarmi, e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa, anche se non del tutto soddisfatta.
La prima cosa che salta all'occhio è sicuramente la padronanza linguistica e grammaticale dell'autrice, che sfoggia un lessico molto ricco e dettagliato, forse addirittura troppo per chi, come me, affronta questa lettura "impreparato". Non che mi aspettassi una storiella Fantasy per ragazzini, naturalmente, ma non pensavo nemmeno di trovarmi davanti ad una storia tanto complessa, soprattutto nelle parti dedicate alla politica del regno e alle spedizioni militari, che qualche volta mi hanno un po' confusa e hanno rallentato la lettura, pur senza rovinarla. Come ormai avrete capito, questo non è un romanzo Fantasy di quelli classici, e in un certo senso è un bene, l'autrice ci propone una lettura curiosa e interessante adatta a chi cerca una storia coinvolgente e al tempo stesso complessa.
Come ho già detto, però, il romanzo non mi ha soddisfatta del tutto a causa, udite udite, della troppa perfezione. No, non avete capito male, è esattamente quello che è successo. Strano vero? L'autrice, bravissima nello schematizzare tutto, dalla trama ai personaggi alla struttura dei capitoli, ha dato vita ad una storia talmente pensata da non riuscire ad emozionarmi. Non amo trovare refusi e incongruenze quando leggo, questo è ovvio, ma anche un romanzo troppo perfetto può qualche volta infastidirmi. Ho avuto l'impressione che i personaggi recitassero una parte, anziché vivere la loro avventura, come se l'autrice non avesse lasciato loro la possibilità di uscire dagli schemi per paura di rendere la storia meno precisa, peccato che questo abbia avuto su di me l'effetto contrario, ovvero quello di farmi sentire trama e personaggi poco veri e vivi, ed è un peccato, perché alcuni erano davvero interessanti e ben caratterizzati.
Non me la sento di dire che questo ha rovinato la lettura, perché non è così, ma pensavo fosse importante cercare di spiegarvi il perché del mio voto, ovvero le ormai famose e super usate 3 stelle.
Credo che La Profezia Dimenticata sia un libro avvincente, ma richiede un certo tipo di lettore, qualcuno che ami le battaglie, la magia e i termini ricercati, e che non abbia paura di buttarsi a capofitto in un'avventura impegnativa. Insomma, non è certamente una lettura leggera, anche se si fa leggere in modo piuttosto scorrevole.
Per concludere, posso dire che si tratta di un buonissimo romanzo d'esordio che l'autrice utilizza quasi come metafora del nostro mondo, diviso tra Bene e Male, un mondo in cerca di equilibrio e di giustizia, dove nessuno è solo buono o cattivo: un mondo parallelo dove raccontare, a modo suo, i problemi che affliggono la società e il popolo, nella realtà così come nel suo romanzo. Il mio consiglio per Vittoria: lascia che i personaggi sbaglino e crescano con te, nessuno meglio di loro può tirare le redini della storia!
Ho deciso di leggere questo primo volume della trilogia così, all'improvviso. Avevo già visto la copertina girovagando su qualche blog letterario, ma non trovandola particolarmente bella (al contrario della cover del secondo volume, che mi piace molto) non mi ero mai soffermata più di tanto sulla storia, cosa che invece ho avuto modo di fare dopo aver scambiato qualche e-mail con la simpatica autrice italiana.
La Profezia Dimenticata è un romanzo particolare e coinvolgente, che ho letto tutto d'un fiato in pochissimi giorni. Non sapevo esattamente cosa aspettarmi, e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa, anche se non del tutto soddisfatta.
La prima cosa che salta all'occhio è sicuramente la padronanza linguistica e grammaticale dell'autrice, che sfoggia un lessico molto ricco e dettagliato, forse addirittura troppo per chi, come me, affronta questa lettura "impreparato". Non che mi aspettassi una storiella Fantasy per ragazzini, naturalmente, ma non pensavo nemmeno di trovarmi davanti ad una storia tanto complessa, soprattutto nelle parti dedicate alla politica del regno e alle spedizioni militari, che qualche volta mi hanno un po' confusa e hanno rallentato la lettura, pur senza rovinarla. Come ormai avrete capito, questo non è un romanzo Fantasy di quelli classici, e in un certo senso è un bene, l'autrice ci propone una lettura curiosa e interessante adatta a chi cerca una storia coinvolgente e al tempo stesso complessa.
Come ho già detto, però, il romanzo non mi ha soddisfatta del tutto a causa, udite udite, della troppa perfezione. No, non avete capito male, è esattamente quello che è successo. Strano vero? L'autrice, bravissima nello schematizzare tutto, dalla trama ai personaggi alla struttura dei capitoli, ha dato vita ad una storia talmente pensata da non riuscire ad emozionarmi. Non amo trovare refusi e incongruenze quando leggo, questo è ovvio, ma anche un romanzo troppo perfetto può qualche volta infastidirmi. Ho avuto l'impressione che i personaggi recitassero una parte, anziché vivere la loro avventura, come se l'autrice non avesse lasciato loro la possibilità di uscire dagli schemi per paura di rendere la storia meno precisa, peccato che questo abbia avuto su di me l'effetto contrario, ovvero quello di farmi sentire trama e personaggi poco veri e vivi, ed è un peccato, perché alcuni erano davvero interessanti e ben caratterizzati.
Non me la sento di dire che questo ha rovinato la lettura, perché non è così, ma pensavo fosse importante cercare di spiegarvi il perché del mio voto, ovvero le ormai famose e super usate 3 stelle.
Credo che La Profezia Dimenticata sia un libro avvincente, ma richiede un certo tipo di lettore, qualcuno che ami le battaglie, la magia e i termini ricercati, e che non abbia paura di buttarsi a capofitto in un'avventura impegnativa. Insomma, non è certamente una lettura leggera, anche se si fa leggere in modo piuttosto scorrevole.
Per concludere, posso dire che si tratta di un buonissimo romanzo d'esordio che l'autrice utilizza quasi come metafora del nostro mondo, diviso tra Bene e Male, un mondo in cerca di equilibrio e di giustizia, dove nessuno è solo buono o cattivo: un mondo parallelo dove raccontare, a modo suo, i problemi che affliggono la società e il popolo, nella realtà così come nel suo romanzo. Il mio consiglio per Vittoria: lascia che i personaggi sbaglino e crescano con te, nessuno meglio di loro può tirare le redini della storia!
I consigli dell'Antro:
Cibo/bevanda: pane scuro
Da leggere: in vacanza in montagna
Voglia di: un'avventura ricca di magia e battaglie
Hai avuto la mia stessa impressione su questo libro. Una lettura interessante ma che non è riuscita ad emozionarmi nel profondo...come sempre hai fatto un ottima recensione :)
RispondiEliminaVero.. il talento c'è, si sente, ma manca l'emozione purtroppo..
Eliminamanca anche una buona proprietà di scrittura, purtroppo, dato gli strafalcioni sono parecchi e c'è una quantità di errori anche gravi che non comprendo come mai non vengano rilevati, a parte il caos generale della storia, la cui trama è un discreto guazzabuglio.
EliminaOddio, non mi è mai capitato di sentire di un libro troppo perfetto xD
RispondiEliminaMa posso capire che possa sembrare finto...
È una strana sensazione che purtroppo non so come altro descrivere, però sì, la sensazione è un po' quella di trovarsi davanti a personaggi che non vivono realmente l'avventura..
EliminaDi questo libro io ho a casa un segnalibro, forse preso in qualche fiera dove veniva presentata l'opera, e l'immagine di copertina mi aveva ispirato .. però non amo troppo le battaglie purtroppo ..
RispondiEliminaOnestamente è uno di quei romanzi che non si può né consigliare né sconsigliare, va un po' a pelle e a intuito, se ti ispira leggilo :)
EliminaPersonalmente è da sconsigliare, senza "se" e senza "ma": quando si fanno passare alle stamper per DUE volte libri con orrori (non errori, proprio "orrori") di sintassi e grammatica tali, non si può glissare.
EliminaCapisco il non voler spegnere l'entusiasmo di una persona che, giovane, riesce a coronare il proprio sogno di venir pubblicata: ma non trovo costruttività nel mostrare rose e fiori quando in realtà c'è un pantano, ed anzi si limita moltissimo la crescita personale di una persona tacendole certi limiti presenti nell'opera.
Ciao Leo :)
EliminaIo nelle recensioni sono sempre sincera e questa non fa differenza, ho scritto quello che penso. Non mi sembra di averlo fatto passare per un libro tutto rose e fiori, ho trovato delle pecche e le ho elencate, i gusti sono gusti, si vede che (non essendo particolarmente ferrata su questo tipo di Fantasy) mi è piaciuto più di quanto sia piaciuto a te, no? :)
Non mi ispira troppo in realtà.
RispondiEliminaÈ un romanzo adatto a un determinato tipo di lettori, diciamo che non è un libro da prendere alla leggera, offre una lettura interessante e complessa, ma se già dal principio non ti ispira credo che semplicemente non faccia per te, ed è giusto così :)
EliminaPerdonate, ma quando parlate di "padronanza linguistica", intendete che risponde al nome di "padronanza" fare così tanti errori di grammatica e sintassi? Perchè delle due l'una, o non è stato letto, o l'italiano è diventato veramente un optional ultimamente:
RispondiElimina"coloro che ancora VENERASSERO [...] ANDAVANO sterminati"?
"Mentre tutti SAREBBERO stati coinvolti nei festeggiamenti di piazza, il suo esercito AVREBBE AVANZATO nella città" ?
e ho preso le prime due che mi sono ricordato, eh!