martedì 26 giugno 2012

Recensione "Quel che resta di te"

Uno dei libri più importanti dell'anno.
Evoca Sulla strada e Il giovane Holden;
divertente, credibile e immensamente umano.

Titolo: Quel che resta di te
Autore: Keith Gray
Prezzo: 15,00 euro
Pagine: 294
Data di pubblicazione: 19 giugno 2012
Editore: Piemme
Collana: Freeway

Trama: 
"Dopo il funerale ipocrita e deprimente di Ross, Kenny, Sim e Blake sentono di dover fare qualcosa di speciale per il loro migliore amico. Rubano così l’urna contenente le sue ceneri e affrontano 261 miglia per portarla in uno sperduto paesino della Scozia. Era il viaggio che Ross avrebbe da sempre voluto fare. Durante questo rocambolesco percorso, i tre ragazzi realizzeranno l’effetto che l’amico ha avuto sulle loro vite e quanto ancora conti per loro, ma dovranno anche confrontarsi con una sconvolgente verità che nessuno di loro aveva voluto vedere..."


Stelle: 3,5/5


La mia recensione:
Quel che resta di te è una storia che inizialmente può sembrare banale, perché negli ultimi tempi di libri simili ne sono stati pubblicati un po'.. e in effetti non ha niente che lo distingua particolarmente dagli altri, ecco il perché delle tre stelle e mezzo come voto. Ma andiamo con calma.
Mi è piaciuta davvero molto la copertina scelta per l'edizione italiana, trovo che i colori siano perfetti per la storia, ed è molto bella la foto usata.
Come ho già detto il tutto sa di un po' già visto.. forse non tanto per la trama, ma per lo stile e l'idea in generale. Mi ha ricordato tanti libri editi dalla Giunti negli ultimi mesi: Il club dei suicidi, Mi chiamo Chuck e chi più ne ha più ne metta. Oltre a questo però è stata una lettura molto piacevole!
L'ho finito in un paio di giorni, un po' perché è piuttosto breve, ma soprattutto perché lo stile dell'autore è molto scorrevole e i capitoli sono ben suddivisi.
I personaggi sono la colonna portante del libro: Blake, Sim e Kenny erano i migliori amici di Ross, e sono molto ben costruiti.. ognuno ha il suo carattere, non sono solo nomi su un foglio.. ho provato odio e simpatia per loro, ho immaginato cos'avrei fatto io al loro posto, mi sono sentita coinvolta in tutto, nel viaggio, nelle discussioni.. il che è davvero un bene!
Naturalmente nel viaggio non manca il divertimento! Inseguimenti, salti dal Bungee jumping e ragazze carine.. hotel infestati e controllori del treno.. un'avventura degna di essere raccontata.
Mi sarebbe piaciuto capire un po' di più lo stato d'animo dei ragazzi, però.. non so se è perché sono abituata a leggere questi libri dal punto di vista femminile, e quindi il tutto è più emotivo, o se davvero dei quindicenni possano reagire così alla morte di un amico.. Ross è morto da una settimana, e loro sembrano essere giusto un po' dispiaciuti. Forse è giusto così, non so, ma io ho avuto l'impressione che la morte di Ross sia trattata con molta leggerezza.
Ostrich boys, titolo originale del libro, è una storia per ragazzi che mira a farci capire che non è giusto arrendersi, neanche quando tutto il mondo sembra crollarci addosso.
Perché forse la morte di Ross nasconde un segreto..

Quindi, che dire? Lo consiglio a chi ha voglia di una lettura leggera ma importante e ben strutturata..
Durata della lettura: 2 giorni
Consigli:
Cibo/bevanda: tramezzini e succo di frutta
Da leggere: durante un viaggio in treno
Voglia di: avventura

7 commenti:

  1. Che bella recensione Rowan. Io sto aspettando questo libro, dovrebbe arrivarmi nei prossimi giorni e nonostante parli di storia trita e ritrita non mi è passata la voglia di leggere questo romanzo. Complimenti ancora :*

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  2. Ieri ero al supermercato e stavo per comprarlo.. poi mi sono detta "Magari è meglio se prima cerco qualche recensione" quindi eccomi qui! La tua recensione mi è piaciuta e mi ha incuriosito.. quindi penso proprio che lo prenderò!

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  3. @Alessia, spero che ti piacerà :D

    @Monica, è un'ottima lettura estiva, secondo me non te ne pentirai ^^

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  4. Mi aspettavo qualcosa in più, qualcosa che, da quel che posso capire grazie alla tua recensione, non c'è. Chissà...

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  5. @Rowan: un mio compagno di classe è morto quando avevo esattamente quindici anni. Ti sentiveramente male a vedere una vita stroncata così giovane, sembra sempre così ingiusto, eppure è esattamente così che io e i miei compagni siamo andati avanti: continuando a vivere in maniera sempre più sana con un pensiero sempre rivolto al cielo, alcune volte anche in cerca di aiuto.
    Non ho ancora letto questo libro e non so se lo farò (non amo molto questo genere) ma volevo solo puntualizzare che lo stato d'animo ripreso probabilmente è veritiero!
    Baci!!
    P.S: scusa se sono stata assente, ma ho avuto da fare per un po'!

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  6. @Rowan: un mio compagno di classe è morto quando avevo esattamente quindici anni. Ti sentiveramente male a vedere una vita stroncata così giovane, sembra sempre così ingiusto, eppure è esattamente così che io e i miei compagni siamo andati avanti: continuando a vivere in maniera sempre più sana con un pensiero sempre rivolto al cielo, alcune volte anche in cerca di aiuto.
    Non ho ancora letto questo libro e non so se lo farò (non amo molto questo genere) ma volevo solo puntualizzare che lo stato d'animo ripreso probabilmente è veritiero!
    Baci!!
    P.S: scusa se sono stata assente, ma ho avuto da fare per un po'!

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