Due voci femminili, due sonde dentro il labirinto delle emozioni,
una storia che chiede il coraggio della verità
Titolo: Io sono di legno
Autore: Giulia Carcasi
Prezzo: 11,00 euro
Pagine: 140
Data di pubblicazione: 11 gennaio 2007
Editore: Feltrinelli
Trama:
"Una madre e una figlia. La figlia tiene un diario e la madre lo legge. Alla storia di anaffettività, di sentimenti negati o traditi della giovane Mia, Giulia risponde con la propria storia segnata da quell'"essere di legno" che sembra la malattia, il tormento di entrambe. È come se madre e figlia si scrutassero da lontano, o si spiassero, immobilizzate da una troppo severa autocoscienza. Bisogna tornare indietro. E Giulia lo fa. Torna a riflettere sulla giovinezza ferita dall'egoismo e dalla prepotenza di una sorella falsamente perbenista, sul culto delle apparenze della madre e sul conforto che le viene da una giovane monaca peruviana, Sofia. Torna a rivivere i primi passi da medico, fra corsie e sale operatorie, il matrimonio con un primario, la lunga attesa di una maternità sofferta e desiderata. Più la storia di Giulia si snoda nel buio del passato, più affiorano misteri che chiedono di essere sciolti. E il legno si ammorbidisce. Ma per madre e figlia l'incontro può solo avvenire a costo di pagare il prezzo di una verità difficile, fuori da ogni finzione."
L'autrice:
Stelle: 4/5
La mia recensione:
Dopo aver adorato Ma le stelle quante sono, non potevo che apprezzare questo secondo libro dell'autrice.
Io sono di legno racconta una storia tutta al femminile, fatta di diari e lettere: Mia è una diciottenne che ha tutta l'intenzione di tenere lontano l'amore. Passa le notti con uomini di cui non conosce il nome, e la mattina dopo se ne va, lavando via l'odore di un letto che non è suo.
I suoi sabati sera si concentrano sulla discoteca, il motorino, una sigaretta e via, un altro uomo senza nome la attende. E conosciamo Mia attraverso le pagine del suo diario, scritte di getto e senza mezzi termini.
Dall'altra parte abbiamo Giulia, invece, la mamma di Mia. Giulia sembra una madre come tante altre, vorrebbe avere un bel rapporto con la figlia, che a malapena le parla, vorrebbe essere felice, vorrebbe correre, volare.. ma i suoi piedi restano ancorati a terra. E il silenzio la spinge a leggere il diario di Mia, e sopratutto a scriverle in risposta la sua storia, la storia di una donna che sembra non avere più nulla da dire, ma che in realtà vuole solo essere ascoltata.
Inizia così una storia a più battute, di una madre che si racconta alla figlia, buttando fuori segreti, errori e gioie, e di una figlia che impara finalmente a conoscere la donna che l'ha messa al mondo.
Citazioni:
Ho imparato i comandamenti e il rosario, ma rinunciare a un dolore non si può.
Non credo al perdono. Il male fatto resta, ed è una faccenda tra uomini.
Dio non c'entra.
La ceramica si rompe, fa subito mostra dei suoi cocci rotti. Il legno no, finché può nasconde, si lascia torturare ma non confessa.
Io sono di legno.
Io penso che l'amore sia un sacrificio sociale. E tu puoi dirmi che non è vero, ma questo è quello che ho visto. Mi guardo intorno ed è pieno di gente divorziata, di storie d'amore franate e io come faccio a stare con una persona e a credere che non finirò anch'io tra quelle macerie?
Il destino non fa cenni: alza la mano e dà la risposta, non suggerisce.
Consigli:
Durata della lettura: 2 giorni
Cibo/bevanda: caffè zuccherato
Da leggere: al bar
Voglia di: amicizia e amore
Sono felice che ti sia piaciuto! ^^
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