Come vi avevo anticipato ieri, oggi il mio blog ospita con felicità la seconda tappa del Blog Tour dedicato al libro Luna, di Francesca Verginella! Tutte le informazioni sul libro le trovate nella presentazione che ho postato ieri.
La prima tappa del Blog Tour è stata postata da Arwen del blog My Secret Diary, e potete leggerla cliccando QUI. Inoltre vi lascio le tappe che seguiranno la mia, vi lascio il calendario degli appuntamenti qui sotto ^^
Terza: La libreria incantata di Selene 17.02.2013
Quarta: La mia strada fino a qui 24.02.2013
Quinta: Club Urban Fantasy 03.03.2013
Sesta: Blog In Tour 10. 03. 2013
E ora.. ecco finalmente la lettera scritta da Ledon, padre di Luna e generale dell'esercito di Solamia!
Sono il generale Ledon e sono a capo delle Forze Unite di Solamia, un esercito formato da reparti provenienti dalle forze armate delle quattro Famiglie e da soldati Immelici.
E' passato quasi un anno dalla mia nomina a generale, avvenuta però in una data che non posso annoverare tra quelle positive o piacevoli da ricordare. In quel periodo, mentre mia figlia veniva alla luce senza che potessi esserle accanto, Solamia veniva attaccata contemporaneamente su più fronti. I Mutati si erano purtroppo organizzati meglio del solito ed erano molto più numerosi dei difensori: Deos, Atra, Und e Nim, le quattro Capitali, furono attaccate simultaneamente da quattro diverse razze di Mutati create appositamente da Cron. Io ero di stanza all'avamposto ad Aruni assieme al generale Agor (il padre di mia moglie Lòren) con l'incarico di coordinare i vari reparti dell'esercito di Deos sparsi per tutta Solamia quando ci trovammo a dover difendere i vicini territori di Nim dall'attacco dei Seluvi. Fu in quello scontro che il generale Agor perse la vita ed io fui nominato generale al suo posto.
La disfatta delle forze di Solamia fu identica su tutti i fronti e il nostro mondo venne occupato dai Mutati di Cron. Fu allora, con la morte ormai giunta in ogni famiglia, che i miei superiori mi conferirono il grado di generale e mi diedero mano libera per realizzare il mio progetto: creare una nuova forza militare riunendo i soldati di tutte e quattro le Famiglie e degli Immelici e con questa sabrcare a Lubra e sferrare un attacco direttamente al cuore del regno di Cron.
L'organizzazione è stata lunga e faticosa, sia per i continui attacchi dei Mutati che per la resistenza che opponevano alcuni membri delle Famiglie ad accettare l'idea di unire le forze con gli altri. E' incredibile come pregiudizi e antichi retaggi vincano, in certe persone, su logica e buon senso. Era ed è inevitabile che gli eserciti separati non abbiano la forza di vincere le armate di Cron già presenti sul nostro territorio, figuriamoci se avrebbero potuto affrontare nuove ondate di invasori.
Alla fine sono riuscito a creare un piccolo ma potente esercito: i Cavalieri dell'Aria di Atra si allenano nelle tecniche di combattimento assieme ai soldati di Deos, ai guerrieri di Underidiani ed ai ribelli Immelici. Le navi della flotta di Nim che non sono state distrutte dai Seluvi sono state caricate di armamenti e di uomini.
Il giorno in cui siamo salpati dal porto di Aruni alla volta di Lubra sentivo su di me il peso delle speranze di chi credeva nelle mie idee e quello dei dubbi dei miei detrattori. E poi pensai a Lòren e alla mia bambina. Grazie ai poteri di noi Deoscuridiani potevo incontrarle lì dove risiede la fonte del nostro potere, ma avrei tanto voluto abbracciarle prima di partire per quello che, lo riconosco, è probabilmente una missione suicida.
Siamo preparati, siamo determinati, siamo forti: i migliori uomini di Solamia si sono imbarcati su queste navi. Nessuno però è mai stato a Lubra nessuno e può immaginare cosa ci troveremo davanti, quali Mutati dovremo affrontare ed in che numero, ma soprattutto nessuno sa come faremo di preciso a raggiungere Cron e ad ucciderlo per porre fine a questo incubo. Nonostante questo lo dobbiamo fare per dare a Solamia un speranza di sopravvivenza. Lo devo fare per mia moglie e mia figlia. Lòren mi ha detto che le Anziane hanno decretato che la Luna è la Feteh. Da Deoscuridiano non posso che prenderne atto, ma da padre spero di riuscire ad estirpare da questo mondo il Male che ci opprime prima che lo debba sfidare lei: se io riuscirò a sconfiggere Cron lei non sarà più in pericolo e non dovrà affrontare le dure prove che la sua natura di Feteh le impone.
Questo è l'ultima notte di navigazione. Domani il sole sorgerà e illuminerà la fortezza di Cron.
Io, generale Ledon, guiderò l'attacco del mio esercito contro le forze del Male: Und e Deos sbarcheranno sulla terra rossa di Lubra mentre gli Immelici azioneranno le armi in dotazione alle navi di Nim per coprire i movimenti delle truppe sulla riva. I Cavalieri dell'Aria sui loro Colbi sorvoleranno la fortezza e attaccheranno dal cielo. Sento che Lòren e Luna mi sono vicine. Spero di rivederle e di non perdermi tra le pieghe del mantello della dea Aar.
Ledon
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