venerdì 9 settembre 2011

Avevano spento anche la luna, di Ruta Sepetys

Sono colpevoli di un solo reato, quello di esistere.

Venduto in 28 paesi, ispirato ad una storia vera, "Avevano spento anche la luna" è balzato in testa alle classifiche del New York Times a pochissimi giorni dall'uscita.


Titolo: Avevano spento anche la luna
Autore: Ruta Sepetys
Prezzo: 18,00 euro
Pagine: 304
Data di pubblicazione: 2011

Mi hanno tolto tutto.
Mi hanno lasciato soltanto il buio e il freddo.
Ma io voglio vivere.
A ogni costo.

Trama:
"Lina ha appena compiuto quindici anni quando scopre che basta una notte, una sola, per cambiare il corso di tutta una vita. Quando arrivano quegli uomini e la costringono ad abbandonare tutto. E a ricordarle chi è, chi era, le rimangono soltanto una camicia da notte, qualche disegno e la sua innocenza. È il 14 giugno del 1941 quando la polizia sovietica irrompe con violenza in casa sua, in Lituania. Lina, figlia del rettore dell'università, è sulla lista nera, insieme alle famiglie di molti altri scrittori, professori, dottori. Sono colpevoli di un solo reato, quello di esistere. Verrà deportata. Insieme alla madre e al fratellino viene ammassata con centinaia di persone su un treno e inizia un viaggio senza ritorno tra le steppe russe. Settimane di fame e di sete. Fino all'arrivo in Siberia, in un campo di lavoro dove tutto è grigio, dove regna il buio, dove il freddo uccide, sussurrando. E dove non resta niente, se non la polvere della terra che i deportati sono costretti a scavare, giorno dopo giorno. Ma c'è qualcosa che non possono togliere a Lina. La sua dignità. La sua forza. La luce nei suoi occhi. E il suo coraggio. Quando non è costretta a lavorare, Lina disegna. Documenta tutto. Deve riuscire a far giungere i disegni al campo di prigionia del padre. E l'unico modo, se c'è, per salvarsi. Per gridare che sono ancora vivi."

«Pochi libri sono ben scritti, pochissimi sono importanti. Questo libro è entrambe le cose.»
The Washington Post

«I commenti entusiastici dei librai dimostrano la potenza di questo romanzo.»
Publishers Weekly

«Morirono più di venti milioni di persone. Ma c'è ancora chi nega questa realtà. Ruta Sepetys, figlia di un rifugiato lituano, dimostra che la verità è un'altra. Commovente. Un romanzo importante, che merita il maggior pubblico possibile.»
Booklist

«Avevano spento anche la luna è un romanzo duro e poetico al tempo stesso. Un'opportunità per colmare un vuoto troppo a lungo dimenticato.»
The Wall Street Journal


L'autrice:
Ruta Sepetys è nata in Michigan, da una famiglia di rifugiati lituani. Non ha mai dimenticato le sue origini e la storia della sua famiglia. Per questo è andata in Lituania, nel tentativo di recuperare la memoria paterna. Per scrivere Avevano spento anche la luna le ricerche sono state impegnative e l'hanno portata a visitare i campi di lavoro in Siberia e a conoscere storici e tantissimi sopravvissuti, che l'hanno aiutata a descrivere i particolari più importanti di quel passato di atrocità.
Dal Booktrailer:
"Vi siete mai chiesti quanto vale una vita umana?
La vita di mio fratello, quella mattina, valeva un orologio da tasca.
Nel silenzio della storia ho nascosto un segreto troppo a lungo dimenticato.
Ve lo affido.
Ci hanno portati via nella notte. Siamo sulla lista nera. Una guerra sta cancellando il mio paese.
Noi siamo solo bambini padri, madri... la nostra colpa è esistere.
La Siberia è una progione buia e fredda. Ma io voglio vivere. A ogni costo.
Perché tutti devono sapere. Perché l'orrore non deve ripetersi."

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