mercoledì 17 agosto 2011

Recensione "Un'opera dalle molte pretese"

Niente da fare ragazzi.. oggi c'è un caldo talmente afoso che se potessi mi immergerei in una vasca piena di cubetti di ghiaccio U.U e manca ancora un mese buono alla fine dell'estate ç_ç mannaggia..
Nulla, mi sto dilungando ^^ due giorni fa ho finito "Un'opera dalle molte pretese", di Massimo Cortese, che mi ha gentilmente spedito una copia. E oggi tra uno sbuffo e l'altro, sono finalmente riuscita a farvi la recensione :) ma prima, vediamo di cosa sto parlando..

L'ultimo capitolo della Trilogia della Speranza composta da:
-Candidato al consiglio d'istituto
-Non dobbiamo perderci d'animo (QUI)
-Un'opera dalle molte pretese


Titolo: Un'opera dalle molte pretese
Autore: Massimo Cortese
Pubblicazione: 2011
Prezzo: 10,00 euro
Pagine: 63
Editore: MontaG

Il libro:
Ci ha fatto sorridere con «Candidato al Consiglio d’Istituto». Ci ha fatto piangere con «Non dobbiamo perderci d’animo». Ma «Un’opera dalle molte pretese» richiede una riflessione personale. Con questa terza opera si conclude la Trilogia della Speranza. Poi si vedrà.

L'autore:
Nato ad Ancona nel 1961, è funzionario di un ente locale. Scrive racconti dalle ore 14.52 del 2 dicembre 2006, a seguito della nomina a Consigliere d'Istituto nella scuola frequentata dalla figlia.
Nei suoi scritti sollecita sempre il lettore alla riflessione sulla realtà incontrata. Con "Il carnevale dei ragazzi" si è aggiudicato il XXIV Premio Nazionale Riviera Adriatica di Ancona. Scrive sulla rivista Visione della UILDM di Ancona, dove cura lo spazio intitolato "Cortese..mente".

Stelle: 3/5


La mia recensione:
Siamo giunti alla conclusione di questa davvero meritevole trilogia, e ancora non me ne rendo conto. Una parte di me ripete "è finita", mentre l'altra si chiede "a quando il prossimo libro?". Questa non può che essere la prova che testa e cuore non comunicano molto bene, nel mio caso.
Su richiesta dell'autore mi accingo a descrivere questo libro con tre aggettivi: illuminante, ironico e piacevole. Illuminante, perché leggendolo ho imparato diverse cose sullo Stato, cose che magari per alcune persone sono ovvietà di tutti i giorni, ma cose che, per una diciannovenne come me, sono davvero interessanti da capire. Ora mi sento un po' ignorante rendendomi conto che ci sono ancora molte cose che non so, ma una cosa positiva dell'ignoranza è che la si può colmare. Si può imparare. E questo è uno dei punti che sempre citerò a favore di Massimo: mi ha dato la possibilità di imparare, in modo brillante e fluido. Non è da tutti.
Ironico perché, da vero pessimista, l'autore non fa mancare il lato sarcastico a questo ultimo libro. Piacevole, perché lo stile è ormai ben delineato e cattura, senza mai essere pesante o noioso.
Libro breve ma intenso, in cui Cortese ci racconta le sue esperienze di pubblicazione, e altri aneddoti parecchio interessanti, indispensabili per concludere questa trilogia che, diciamocelo, di Speranza ce ne ha data davvero molta.

Citazioni:
"Bisogna invece essere pronti a subire una sconfitta, magari anche un'ingiustizia: la cosa importante è saper reagire e non lasciarsi andare."

«Figliolo, ci hai messo del tempo ad arrivarci: secondo me, tu hai un'intelligenza a scoppio ritardato.»

"Il problema è che nella politica ormai si vede solo il potere fine a sé stesso, a proprio uso e consumo, una sorta di regno del privilegio che non prduce alcuna utilità o, peggio, che genera solo rabbia."

"Il messaggio che voglio darti è di non abbatterti per i vari motivi, ma di batterti per la loro risoluzione."

"Devo però ammettere, a proposito delle sofferenze: se non le avessi vissute, non le avrei potute raccontare." 

Consigli:
Durata della lettura: 1 giorno
Cibo/bevanda: caffè
Da leggere: sul divano
Voglia di: crescere

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