lunedì 2 luglio 2018

Recensione "Dolore minimo"

Buon lunedì Lettori, cosa avete fatto di bello nel weekend?  Noi ieri abbiamo passato la giornata in piscina, è stata l'unica soluzione per non scioglierci vista l'afa che c'era. Oggi per fortuna è già più fresco e per domani è prevista pioggia, incrociate le dita per me. Tornando a noi, sono finalmente riuscita a buttare giù il mio parere su questa raccolta di poesie che, se mi seguite, saprete già essersi guadagnata un posto speciale nel mio cuore. Fatemi sapere cosa ne pensate e se vi interessa!



Titolo: Dolore minimo
Autore: Giovanna Cristina Vivinetto
Prezzo: 12,00 €
Pagine: 139
Pubblicazione: 2018
Editore: Interlinea



Trama: Il «dolore minimo» del titolo esprime la complessa condizione transessuale pronunciata con grande potenza poetica, volta a infrangere il muro del silenzioso tabù culturale. La giovane autrice racconta la sua rinascita luminosa con versi, delicati e profondissimi al tempo stesso, che hanno fatto parlare Dacia Maraini e Alessandro Fo di un caso letterario. «Quando nacqui mia madre / mi fece un dono antichissimo. / Il dono dell'indovino Tiresia: / mutare sesso una volta nella vita», narra Giovanna Cristina Vivinetto, che, in questo diario in versi, confessa: «non mi sono mai conosciuta / se non nel dolore bambino / di avvertirmi a un tratto / così divisa. Così tanto parziale»


In tutti questi anni sul blog ho recensito romanzi appartenenti ai generi più disparati e adatti a tutti le età, ma non ho mai fatto segreto della mia scarsa curiosità nei confronti della poesia. Ne ho studiata qualcuna a scuola, e ne ho letta qualche raccolta da ragazza ma, tranne per qualche rara eccezione, è un tipo di espressività che non sento mia. Poi è arrivata Giovanna con il suo Dolore minimo, e mi si è aperto un mondo. Grazie alla sua opera mi sono resa conto che, come ci sono tanti modi diversi di scrivere romanzi, ce ne sono altrettanti per comporre poesie, e il suo in particolare è riuscito a toccare corde del mio cuore che non pensavo sarebbero mai state pizzicate dalla poesia. Negli ultimi giorni ho pensato spesso a cosa avrei scritto in questa recensione ma, come mi succede sempre quando una lettura mi conquista a questi livelli, le parole non mi sembravano mai rendere giustizia alle emozioni che Dolore minimo mi ha suscitato, e all'importanza della sua pubblicazione. Il tema che va a trattare è quello della transessualità, raccontato per la prima volta in Italia in chiave poetica da Giovanna, che attraverso una penna delicata e potente rivela la sua storia, fatta di ostacoli, di rinascita e di accettazione.

E quel mostro che in tanti anni
avevo allontanato, fu assai più
docile quando, abolite le catene,
lo presi infine per mano.

A farmi amare così tanto la sua opera è stato non solo l'argomento attuale che va a toccare, considerato ancora un tabù, ma anche il modo in cui il volume è strutturato. Lette nel giuste ordine le poesie raccontano una storia, particolarità che mi ha permesso di lasciarmi coinvolgere e appassionare al racconto di questa giovane autrice e del suo lungo percorso di trasformazione a livello fisico ed emotivo. Se mi seguite da un po' saprete che non mi tiro mai indietro davanti ai titoli che cercano di abbattere i pregiudizi, sono quasi sempre queste storie a colpirmi e a farmi riflette di più, e così è stato anche questa volta. Dolore minimo è stato definito da Dacia Maraini e Alessandro Fo un caso letterario, e io non potrei essere più d'accordo, offre il punto di vista di chi il cambiamento lo ha vissuto sulla propria pelle e induce il lettore non solo a riflettere sui pregiudizi culturali ancora adesso difficili da eliminare, ma anche sul valore dell'accettazione, del perdono e dell'imparare ad amarsi. Dopo aver finito di leggere questa raccolta ho passato diverso tempo a rimuginarci, ho sfogliato e riletto più volte alcuni alcuni dei miei versi preferiti e sono giunta ad una sola conclusione: Dolore minimo può cambiare le cose. È un'opera che si avvale di dolcezza e sincerità, e al tempo stesso l'autrice riversa nelle pagine la sofferenza e la forza che le ci sono volute per rinascere con un nuovo nome. Un titolo come questo, capace di incantare e scuotere l'animo del lettore, può fare grandi cose. Viviamo in un mondo in cui romanzi mediocri e pieni di messaggi negativi raggiungono il successo con estrema facilità, ma io continuerò a battermi e a sostenere storie straordinarie come questa perché vengano lette da più persone possibile, perché queste sì, meritano davvero di essere conosciute, divulgate e amate. Diamo più spazio a persone come Giovanna, affinché ci arricchiscano e ci emozionino con il loro talento. Mi piacerebbe trovare parole più brillanti e d'impatto per descrivere  ciò che ho provato durante la lettura, ma non so che altro dirvi se non che ne sono uscita diversa, come lettrice e come persona. Devo tanto a questo piccolo volume, me lo porterò nel cuore a lungo e spero con tutta me stessa che si inizi a parlare di transessualità più spesso e con più serenità.


Mi piacerebbe davvero sapere la vostra su questo volume e, naturalmente, se avete altri titoli a tema
che volete consigliarmi sarò felice di recuperarli!


6 commenti:

  1. Me lo segno così lo recupero, non posso proprio non leggerlo viste le parole che ci hai speso sopra, sono sicura che lo amerò.

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    1. Lo spero tanto Cry, sono pochi i titoli così validi in circolazione :)

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  2. Bellissima recensione, molto sentita. Lo leggerò sicuramente anche perché sono ormai mesi che mi dico che voglio iniziare a leggere poesia e questa raccolta potrebbe essere un perfetto inizio.

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    1. Ciao Simo! Sì, come ti dicevo è il volume perfetto per iniziare, spero ti piaccia!

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  3. Da quel pezzettino che hai scritto esce già una bellezza e un fascino intensi. Il fatto che le poesie seguano una storia, è molto interessante. Io ne leggo veramente poche di poesie ma questo libro potrebbe essere un'ottima ripresa. Me lo segno

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    1. Ciao Simona! Credo sia davvero impossibile non restarne affascinati, se decidi di leggerlo fammi sapere cosa ne pensi, questi temi meritano di essere trattati molto di più!

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