venerdì 13 gennaio 2017

Recensione "Storia di un cane speciale"

Buongiorno Lettori e buon venerdì! Questa settimana è arrivata un po' di neve anche da voi? Io non vedo l'ora del weekend per riposarmi, il rientro all'asilo è stato stancante sia per Tristan che per me - odio la sveglia, argh! - e ho solo voglia di spalmarmi sul divano con un film. Oggi però sono qui per fare qualcosa di leggermente più produttivo, ovvero parlarvi di una delle mie ultime letture. Avrei voluto recensirvelo a Natale, ma ci ho messo tantissimo a finirlo... prometto che, anche se un po' in ritardo, è una lettura che può essere apprezzata durante tutto il periodo invernale!

Un affetto in grado di riaccendere la bellezza
e la gioia della vita.

Titolo: Storia di un cane speciale
Autore: K. S. Nuzum
Prezzo: 16,00€
Pagine: 256
Pubblicazione: 2012
Editore: Piemme
Valutazione Image and video hosting by TinyPic

Trama: Più di qualsiasi altra cosa, Dessa Dean ha bisogno di un amico. Qualcuno da amare, in cui confidare, a cui poter aprire il proprio cuore. Un affetto in grado di riaccendere in lei la bellezza, la gioia e il divertimento della vita, e che la aiuti a superare il dolore della perdita di sua madre. E poi, proprio quando la speranza sembra svanita del tutto, ecco che arriva un raschiare sospetto alla porta e una macchia color cannella in mezzo al bianco uniforme della neve…


Questa per me è stata una lettura davvero particolare, avevo iniziato il romanzo in dicembre, aspettandomi una dolce storia natalizia, e invece ho dovuto ricredermi dopo poche pagine. Probabilmente sono stata ingannata dalla copertina delicata, o dalla trama che in realtà dice tutto e niente, fatto sta che mi sono trovata di fronte ad una lettura moralmente difficile da affrontare, seppur pensata per un pubblico adolescente. La nostra protagonista è Dessa Dean, che vive in completa solitudine sulle montagne del Colorado insieme al padre, e del loro stile di vita ho apprezzato la semplicità e l'importanza che viene data a ogni cosa, per quanto piccola o apparentemente insignificante. Penso che al giorno d'oggi sia importante insegnare ai ragazzi il rispetto per la natura e ad essere grati per ciò che hanno, e Dessa Dean ci mostra la vita attraverso gli occhi di una bambina la cui felicità è data una semplice barretta di cioccolato, da un calendario dell'avvento fatto a mano o da una scatola di colori. E per me, che sono legata alla natura e che ho trascorso l'infanzia nei boschi e in montagna, nella sperduta casa di mia nonna circondata solo da alberi e fiumi, questa storia è stata un bel tuffo nei ricordi. Quello che inizialmente non avevo capito è che il libro non è altro che la lunga elaborazione del lutto della giovane protagonista, rimasta traumatizzata dopo aver assistito alla morte della madre.

«La mia mamma adesso è un angelo, sai?» Mi sentivo sufficientemente rilassata per aprirle il mio cuore. Ma la mia voce era un sussurro. Perché, anche se volevo che il cane sapesse, preferivo non sentir pronunciare quelle parole troppo forte.

Da quel giorno la vita di Dessa Dean è popolata di incubi e di flashback e, in risposta al dolore e al trauma, arriva l'incapacità di muovere un solo passo oltre la veranda di casa. Imprigionata in quelle quattro mura con un papà amorevole, ma altrettanto spezzato dal dolore, la ragazzina capisce di aver bisogno di un amico... e l'amicizia arriva, sotto forma di un cane color cannella. Il tema che l'autrice affronta è intenso e difficile e ho sempre stima di chi cerca di sensibilizzare i giovani sul lutto e la perdita di un genitore, anche se da questo romanzo mi aspettavo qualcosa di diverso e, anche se ho impiegato un po' troppo tempo a leggerlo, è un testo che ho apprezzato. Il potere terapeutico degli animali e il percorso di guarigione - non solo quello singolo della protagonista, ma anche quello suo e del padre come famiglia - rendono la lettura toccante, difficile. Più emozionante forse per un lettore giovane che per un adulto, ma è giusto così.
Il lessico è semplice e la storia è accompagnata da diverse illustrazioni carinissime, che mi hanno aiutata a entrare in sintonia con Dessa Dean. Il difetto di questo libro - e forse anche l'unico - è che penso sia difficile valutare a che età e a che tipo di lettore è adatto. Può essere facilmente collocato tra le letture per bambini e ragazzi, ma per quanto semplice il tema della morte lo rende triste, desolante. Al tempo stesso lo ritengo troppo approssimativo per un adulto, che potrà sicuramente apprezzarne la storia e il messaggio di fondo, come ho fatto io, ma penso che difficilmente ne resterebbe emotivamente colpito. Si è rivelata comunque una bella lettura, piacevole e importante, ma per apprezzarla al meglio consiglio di leggerla in una fascia di età tra gli 11 e i 13 anni.

Image and video hosting by TinyPic
Romanzi simili: Julie dei lupi, di J. G. Craighead
Altre edizioni: brossura (Piemme 2014, 9,50€)
Da leggere: nel periodo Natalizio / in inverno

6 commenti:

  1. Si, qualche spruzzo di neve c'è stato anche qui. Io adoro i cani. Trovo la copertina fantastica e sono innamorata di quel cane. Sicuramente una storia che deve trovare il suo momento adatto per essere letta. Carinissima comunque, me la appunto.

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    1. La copertina originale non mi piace per niente, anche se è più adatta al contenuto del libro... questa scelta da Piemme lo fa sembrare più infantile di quel che è in realtà, però esteticamente è adorabile *O*

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  2. Mi ispira un sacco penso me lo farò regalare :) la copertina della Piemme mi piace molto quella originale non rientra tra i miei gusti

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    1. In libreria non lo vedo da un sacco, ma ho visto online che è uscita l'edizione tascabile, quindi penso che si trovi :)

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  3. Oh aw, non lo conoscevo prima di vederlo in questo blog. Sembra tanto carino!

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    1. È particolare, toccante nella sua semplicità. Non tra i più belli che ho letto, ma se capita di trovarlo vale la pena di dargli una chance! :)

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